Come funziona l’assegno unico con figli disabili?

Assegno unico e figli disabili

Dal primo gennaio è possibile presentare on line, sul portale dell’Inps o tramite CAF o ente di Patronato, la domanda per ricevere l’Assegno unico e universale per figli.

L’assegno unico sostituisce una serie di misure precedenti a sostegno delle famiglie:

  • il Bonus mamma domani (tecnicamente “premio alla nascita o all’adozione”);
  • la carta famiglie numerose (tecnicamente “assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori”);
  • gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili (ovvero con un solo genitore e almeno un figlio minore);
  • il Bonus bebè (tecnicamente “assegno di natalità”);
  • le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni

Esso non sostituisce il bonus nido, che pertanto resta in vigore.

Resteranno in vigore anche le altre detrazioni fiscali per familiari a carico, per es. per il coniuge e per i figli maggiori di 21 anni.

 

Cosa s’intende per persona non autosufficiente, disabilità grave e disabilità media?

La revisione del conteggio dell’ISEE (DPCM n. 159 del 5 dicembre 2013) ha introdotto tre fasce di disabilità (ci riferiamo qui ai minori di 18 anni, ma il DPCM fornisce le indicazioni anche per gli adulti e gli anziani). Per comprendere in quale “categoria” rientri vostra/o figlia/o occorre verificare il verbale d’invalidità civile, nella sezione “il richiedente è riconosciuto”:

  • non autosufficienza: minore “con diritto all’indennità di accompagnamento” o cieco assoluto
  • disabilità grave: minore “con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni propri dell’età con ridotte o impedite capacità motorie permanenti” (L. 449/97 art. 8), con disabilità psichica o mentale (L. 388/2000 art. 30) o cieco parziale, o sordo prelinguale
  • disabilità media: minore “con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni propri dell’età – indennità di frequenza” o ipovedente grave, o invalidi civili con cofosi esclusi dalla fornitura protesica

La differenza fra non autosufficienza e disabilità grave, in caso di disabilità fisica, psichica o mentale, è poco chiara nell’ambito delle norme: leggi il Dossier ISEE di HandyLex.org

 

A quanto ammonta l’assegno unico 2022?

Fino a 18 anni l’importo è compreso fra 50 e 175 euro al mese, in base all’ISEE, mentre dai 18 ai 20 anni l’importo va da 25 a 85 euro al mese, sempre in base all’ISEE.

L’assegno unico in caso di figli disabili tra 0 e 18 anni è maggiorato nella misura fissa di:

  • 105 euro al mese in caso di non autosufficienza
  • 95 euro al mese in caso di disabilità grave
  • 90 euro al mese in caso di disabilità media

Dal terzo figlio in sù l’assegno unico è maggiorato da 15 a 85 euro al mese, in base all’ISEE.

Dai 18 ai 21 anni l’importo dell’assegno unico è di 50 euro al mese, se i figli maggiorenni seguono un corso di formazione scolastica, professionale o di laurea, o se hanno un reddito di lavoro inferiore a 8.000 euro, o se risultano disoccupati e sono registrati presso il Centro per l’impiego.

In caso di figli disabili tra 18 e 21 anni l’assegno è maggiorato di ulteriori 50 euro al mese.

Per figli disabili maggiori di 21 anni l’assegno unico va da 15 a 85 euro al mese, in base all’ISEE, senza limiti di età.

Un bonus di 20 euro al mese è previsto se la madre ha meno di 21 anni.

In caso entrambi i genitori lavorino, l’assegno è maggiorato da 0 a 30 euro al mese, in base all’ISEE.

L’assegno unico per i percettori di reddito di cittadinanza è corrisposto d’ufficio, senza dover presentare domanda.

Assegno unico – tabella degli importi (INPS)

 

Come si richiede l’assegno unico 2022?

L’assegno unico può essere richiesto tramite tramite il portale dell’INPS (occorre essere in possesso di SPID – Sistema Unico d’Identità Digitale) oppure tramite CAF o ente di Patronato

Aggiornato al 17-1-2022