Cecilia passeggia nel parco

Recensione pubblicata il: 13/02/2018

Autore Claudia Ferraroli Illustratore Fuad Aziz Editore Fabbrica dei Segni Paese di pubblicazione Italia ISBN 9788832860221 Anno 2017 Numero di pagine 30 Prezzo 16 €

Fascia d'età 3-5 anni 6-8 anni Sezione Libri sulla disabilità

Si parla di Disabilità visiva

Cecilia passeggia nel parco insieme al suo uccellino Pilù, che fa capolino dalla borsa della ragazza perché non sa volare. Il loro è un viaggio sensoriale tra profumi che solleticano il naso, foglie che crocchiano sotto i piedi e grandi alberi che offrono ombre ristoratrici. Ma è anche una catena di incontri: alcuni più felici, come quello con Lucio che vorrebbe donare un palloncino a Pilù per aiutarlo a spiccare il volo, altri più ostili come quello con lo scoiattolo scorbutico che in malo modo caccia l’uccello dal suo nido. È infine è anche e soprattutto una scoperta, di quelle che forse ti cambiano la vita: Cecilia inciampa infatti in un violoncello e le sue note regaleranno a lei nuovi colori e a Pilù nuove ali per volare.

Che Cecilia sia ipovedente, come ci dice la quarta di copertina, possiamo immaginarlo dall’intensità con cui le sue sensazioni vengono descritte e dall’altrimenti improbabile inciampo in uno strumento così grosso come un violoncello. Il che non è male. Perché così le possibilità di identificazione da parte del lettore si rafforzano, restituendo alla metafora della musica come porta preziosissima sul e verso il mondo, la dimensione universale che merita. Il rimando al deficit visivo, dal canto suo, contribuisce a fare di Cecilia passeggia nel parco un invito a fare esperienza nuova dei propri sensi, vivendo attività comuni – come una passeggiata al parco appunto – con spirito insolito e curioso. Sperimentare in prima persona, con una lettura e una camminare reale magari, il potere dei sensi che affiancano o sostituiscono la vista, può costituire infatti una maniera efficacissima per cogliere anche da piccoli il senso della parola resilienza. Claudia Ferraroli e Fuad Aziz ce lo suggeriscono con pacata poesia, con parole e immagini ben sposate, sospese e sussurrate.