In questo periodo di Didattica a Distanza il ruolo dell’insegnante di sostegno può essere disorientato e confuso. Quale didattica impostare per un bambino con disabilità?

La relazione è senz’altro prioritaria in questo tipo di rapporto e la mancanza di un luogo “fisico” in cui viverla può creare difficoltà a gestire il proprio ruolo. In questo momento, quindi, l’insegnante di sostegno è chiamato a un cambiamento di prospettiva che possa permettergli di continuare a svolgere il suo prezioso lavoro. Ce ne parla Dario Ianes (Professore di Pedagogia e Didattica Speciale all’Università di Bolzano e co-fondatore del Centro Studi Erickson di Trento) in un webinar per Erickson dello scorso 10 marzo. “Con le scuole chiuse è partita un’ampia serie di iniziative di didattica online, che però creano forti difficoltà a chi ha una disabilità e certamente pone un tema di disuguaglianze per tutta un’altra fascia di alunni” riconosce Ianes. “Già per gli insegnanti è difficile mettersi sull’online e trovare il materiale giusto per un online gestito in autonomia, ancora più difficile è trovare il materiale giusto per una didattica a distanza per chi ha una disabilità. Il tema esiste, è innegabile.”

Come affrontare questa situazione quindi? A partire da tre elementi: scuola, compagni e famiglia. “L’insegnante di sostegno può dare sostegno ai curricolari” spiega Ianes, ad esempio adattando e semplificando i materiali che hanno preparato per tutti, dando suggerimenti, dividendo il compito in task più brevi.

Il rapporto con i compagni poi è fondamentale e va mantenuto e stimolato, magari dall’insegnante di sostegno stesso, che conosce la disponibilità degli alunni e le relazioni che si sono instaurate. Una proposta può essere quella di preparare del materiale per il loro compagno: “Resta quell’elemento tanto utile del lavorare in coppia/terna e soprattutto la questione dell’appartenenza, il sentire che i tuoi compagni non ti hanno dimenticato ma anzi ti aiutano nell’apprendimento in senso specifico – per cui ti mandano dei videomessaggi – ma anche ti danno dei segni di presenza e vicinanza, che sono fondamentali proprio per quel senso di relazione e di vicinanza”.

Infine, quale rapporto con la famiglia? Si può ripartire da una rinnovata collaborazione e comunicazione, fondamentale in questo periodo in cui l’ambito domestico è l’ambito di apprendimento per eccellenza, e magari riprendere in mano il PEI e analizzarlo, suggerisce Ianes: “A scuola stavamo facendo cose con questi obiettivi, quali di queste cose voi genitori potete continuare a fare a casa?”.

Insomma, qualche proposta attuabile che possa fornire senso e significato al sostegno sempre, anche ai tempi del Coronavirus.

“Chilometri di vite” ha l’obiettivo di sostenere i genitori di bambini e ragazzi che convivono con la Sma attraverso parent training interculturale e attività ricreative.

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Offrire la terapia giusta al paziente giusto. La strategia della medicina personalizzata si conferma vincente per un gruppo di malattie demielinizzanti che colpiscono i bambini: grazie alla scoperta di un biomarker che le caratterizza è stato possibile individuare il trattamento ad hoc più efficace, capace di ottenere notevoli miglioramenti e in alcuni casi di avvicinarsi molto alla completa guarigione.

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I meccanismi che portano all’insorgenza di malattie gravi come Alzheimer, sclerosi laterale amiotrofica, patologie immunologiche e tumori potranno essere meglio compresi grazie a un protocollo per l’identificazione delle modifica al corredo genetico sviluppato dall’Istituto di biomembrane, bioenergetica e biotecnologie molecolari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibiom) e dell’Università di Bari.

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Durante questo periodo di emergenza sanitaria nazionale, la chiusura protratta delle scuole ha colto di sorpresa insegnanti e studenti, che velocemente si sono dovuti gettare nella strana e blasonata “didattica a distanza”, con modalità più o meno autonome e fantasiose. Ma quali possono essere i requisiti validi e inclusivi per una didattica di questo tipo?

La tecnologia in questo periodo ci aiuta molto, diviene anzi essenziale nella nostra vita quotidiana soprattutto per mantenere le relazioni e i rapporti attualmente “sospesi”: lo stesso tipo di aiuto può esserci offerto a sostegno della didattica. In questo periodo la tecnologia può essere non solo una via privilegiata di comunicazione, ma permetterci di continuare a mantenere il rapporto insegnanti – alunni così prezioso e speciale. Attenzione, questa non è una banalità, ma un requisito indispensabile per continuare a mantenere una relazione che non può essere solo “in presenza” ma deve necessariamente trovare modalità e strumenti innovativi per continuare a crescere e mantenersi nel tempo. Ben vengano quindi tutte le piattaforme e le modalità che permettono un sistema di comunicazione diretto insegnante / allievo, con inserimento di messaggi ma anche immagini e video. A questo proposito, troverete delle proposte interessanti e aggiornate nella sezione Tutorial sul nostro portale Di.To.

I video sono un linguaggio ben conosciuto da tutti i ragazzi e anche dai bambini più piccoli, perciò sono interessanti tutte le proposte che implicano queste modalità. Ci sono programmi free molto semplici da usare che permettono di creare lezioni a video con inserimento di immagini, foto e audio, ad esempio ClipChamp. E’ utile anche per preparare lezioni personalizzate per la propria classe, dove l’insegnante stesso può spiegare facendo riferimento al libro di testo e inserendo altro materiale a piacere. Soprattutto per i bambini più piccoli il fatto di vedere fisicamente i propri insegnanti in un video è importante per mantenere la relazione e anche per vederli in una veste nuova, in cui il pensiero per loro piccoli alunni è sempre presente. Non dimentichiamo che in una situazione di ansia e preoccupazione generalizzate come in questi giorni, queste sono le emozioni che anche i bambini nutrono verso i propri cari e quindi anche verso gli insegnanti. Il fatto di vederli, seppur in un video, è una grande rassicurazione per loro!

Per i bambini più grandi ben vengano tutte le proposte di esercizi interattivi e on line che permettono un maggior utilizzo del pc e del tablet: è possibile utilizzare queste proposte per allenarsi maggiormente con mouse e tastiera! Tuttavia è sempre utile privilegiare piattaforme con un’elevata personalizzazione dei contenuti, come ad esempio Dida LABS la cui recensione potete trovarla nel nostro catalogo on line.

In questo periodo poi le proposte di materiali interattivi non mancano: è sempre utile però dare indicazione alle famiglie dell’obiettivo dell’esercitazione e dei tempi di svolgimento, offrendo anche un’indicazione temporale (ad esempio 10 minuti per 3 giorni alla settimana…), seppur indicativa da seguire. Così come cercare un canale privilegiato di comunicazione con le famiglie e utilizzare quello, per evitare confusione e dispersione delle risorse; a questo proposito può essere utile calendarizzare gli argomenti e i compiti da assegnare, coinvolgendo gli alunni nel planning in modo che si possa mantenere la forma di partecipazione tipica del gruppo classe.

Ecco che le proposte davvero non mancano! Perciò anche quella “a distanza” può essere una buona modalità di didattica, a cui dedicarsi, chissà, anche magari terminata l’emergenza!

Anche se siete tutti a casa noi di Area siamo al vostro fianco e insieme supereremo queste giornate sospese.
Tutti i nostri servizi online sono attivi, e per esservi più vicini stiamo preparando cose molto interessanti per passare insieme questa quarantena.
Scoprite le attività a distanza che abbiamo pensato per voi.

Il riepilogo del lunedì. Per le prossime settimane abbiamo pensato a una newsletter speciale, dedicata a questo periodo sospeso: ogni lunedì invieremo una mail (se non sei ancora tra i nostri contatti puoi aggiungerti qui) in cui saranno raccolte tutte le notizie e le iniziative che abbiamo raccolto o realizzato nella settimana precedente, oltre a utili aggiornamenti sui decreti e cosa cambia per chi si occupa di disabilità (qui trovate le news).

Per sostenere la cittadinanza durante questo momento difficile abbiamo attivato Area Risponde, uno sportello telefonico gratuito di sostegno psicologico.
Per i nostri ragazzi abbiamo pensato a un mix di letture virtuali in compagnia, consigli creativi per giocare e divertirsi, oltre che supporto psico-educativo per affrontare la didattica a distanza, per accedere basta scrivere allo sportello Area Risponde.

Se siete insegnanti invece, troverete consigli e video-tutorial per la didattica a distanza, soprattutto per aiutare gli studenti BES, pubblicati sulla nostra pagina Facebook e nella sezione Multimedia del portale Di.To.

Già online invece e pronte per essere scoperte, sono disponibili le recensioni sui libri accessibili, sugli strumenti tecnologici e sulle app pensate per disabilità.

N.B. Per tutelare la salute dei nostri ragazzi e della collettività in generale abbiamo sospeso fino al 3 aprile tutte le attività in sede e i progetti in collaborazione con gli altri enti, come Smart School ed Empower-Net, che saranno riprogrammati non appena la situazione sarà ritornata alla normalità.

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Si chiama SYT13 ed è un gene dalla cui attività potrebbe in parte dipendere la manifestazione di due gravi malattie neurodegenerative: la sclerosi laterale amiotrofica e l’atrofia spinale muscolare.

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Ultimo aggiornamento: Servizio non più attivo
AREA RISPONDE – Supporto psicologico gratuito a distanza

Sentiamo di voler fare la nostra parte, e abbiamo pensato a un supporto psicologico gratuito a distanza, un servizio che riteniamo possa essere utile in questo momento di emergenza sanitaria da COVID-19.

Area onlus è chiusa al pubblico per ottemperare alle direttive del Governo, ma le sue risorse online rimangono quotidianamente a disposizione di tutti voi e, con esse, noi operatori, pronti ad accogliere le vostre richieste di informazione e di supporto.

A CHI È RIVOLTO:
Ragazzi e adulti con disabilità e Bisogni Educativi Speciali, familiari, insegnanti e operatori sociosanitari che si occupano di disabilità che sentono di avere bisogno di un supporto a un disagio che ha a che vedere con l’attuale situazione d’emergenza sanitaria.
L’isolamento mi crea ansia e insicurezza: come affronto questa nuova situazione? Come spiego ai miei figli cosa sta accadendo? Chi mi può aiutare a gestire la quotidianità dell’assistenza a mio figlio/a? Come posso seguire i miei alunni a distanza? Queste e molte altre sono le domande che possono motivare una richiesta di contatto e sulle quali possiamo ragionare insieme.

COME ACCEDERE:
⇒ sms o whatsapp al numero +39 **********
⇒ messaggio privato sulla pagina Facebook

Lasciate i vostri dati e descrivete brevemente il motivo per il quale richiedete supporto. Entro le 48 ore successive uno psicologo di Area vi ricontatterà per fissare un colloquio (attenzione: la chiamata risulterà da numero privato!).

La richiesta è valida per un unico colloquio, non si tratta di una presa in carico. Se non dovesse essere sufficiente, è possibile inoltrare una seconda richiesta che potrà essere accolta in base alla lista d’attesa e alla disponibilità degli operatori.

 

A prima vista sembrerebbe controintuitivo. Eppure i videogiochi possono essere utilizzati per aumentare la concentrazione dei bambini affetti da sindrome da deficit di attenzione e iperattività (Adhd).

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