Chi è il cavallo?

Recensione pubblicata il: 5/10/2025

Autore Daniela Palumbo e Roberto Morgese Illustratore Chiara Di Vivona Editore Storybox Paese di pubblicazione Italia ISBN 9788831927468 Anno 2025 Numero di pagine 122 Prezzo 16,90 €

Fascia d'età 6-8 anni Sezione Libri accessibili

Tipo di libro accessibile Libro ad alta leggibilità Accessibile in caso di DSA - Disturbi Specifici dell'Apprendimento Nessuna disabilità specifica

Chi è il cavallo? è un libro in simboli che fa parte della collana IAA (Interventi Assistiti con gli Animali) di Erickson. Si tratta di una collana particolare che dedica ciascun volume a un diverso tipo di animale (gatto, asino e cavallo, fino ad ora) e che offre semplici elementi di divulgazione inserendoli all’interno di una minima cornice narrativa per renderli più accattivanti e coinvolgenti.

Nel caso di Chi è il cavallo?, per esempio, il lettore ha modo di scoprire come si chiamano le diverse razze e le diverse parti del corpo dell’animale, come quest’ultimo comunica, cosa sono i ferri che vengono messi sotto le sue zampe o quali sono i suoi cibi preferiti: tutte informazioni che riguardano, in generale, la specie trattata.  Di volta in volta, però, il lettore può scoprire anche quali sono le caratteristiche, le preferenze e le peculiarità di Freisa, un cavallo preciso che del volume è protagonista. Questo semplice espediente risulta dal canto suo piuttosto interessante perché facilita un aggancio e un ingaggio maggiore da parte del lettore dal momento che rende meno distaccate e neutre le informazioni fornite. Allo stesso scopo, l’autrice si premura inoltre di interloquire con chi legge, ponendo qua e là delle domande che lo chiamano in causa direttamente.

Accompagnato da illustrazioni molto basiche e non particolarmente attraenti, Chi è il cavallo? segue il modello di simbolizzazione inbook, privilegiando l’associazione individuale di icona e parola e l’inserimento di entrambi gli elementi all’interno del riquadro. Le pagine risultano però ben strutturate e poco affollate, grazie a un’accurata distribuzione dei contenuti. Quest’ultima, peraltro, fa sì che, anche se non ci sono dei veri e propri capitoli, gli argomenti appaiano di fatto distinti e possano dunque essere fruiti anche in ordine non lineare.