Canto di Natale

Se un classico – come affermava Calvino – « è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire», tutti dovrebbero avere la possibilità di rileggerlo a piacere. O di riascoltarlo a piacere, laddove le condizioni di lettura non siano agevoli.

Ecco perché gli audiolibri di alcune pietre miliari della letteratura per l’infanzia italiana possono essere salutati come belle novità nel campo dell’accessibilità letteraria: perché offrono a chiunque uno strumento alternativo per godere di un buon testo e perché garantiscono a un pubblico non vedente o con difficoltà di lettura uno strumento indispensabile per accostarsi a un patrimonio universale.

È il caso de Le avventure di Pinocchio di Collodi, de Il giornalino di Gianburrasca di Vamba o de Il canto di Natale di Charles Dickens, tutti pubblicati in versione integrale da Il Narratore in formati diversi – MP3 scaricabili dal sito, cd audio e cd MP3 – e dunque facilmente impiegabili secondo differenti esigenze e mezzi. La loro registrazione permette un ascolto rilassante e particolare che trasforma a suo modo storie arcinote in una performance da scoprire.

Pinocchio ed. il Narratore

Se un classico – come affermava Calvino – « è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire», tutti dovrebbero avere la possibilità di rileggerlo a piacere. O di riascoltarlo a piacere, laddove le condizioni di lettura non siano agevoli.

Ecco perché gli audiolibri di alcune pietre miliari della letteratura per l’infanzia italiana possono essere salutati come belle novità nel campo dell’accessibilità letteraria: perché offrono a chiunque uno strumento alternativo per godere di un buon testo e perché garantiscono a un pubblico non vedente o con difficoltà di lettura uno strumento indispensabile per accostarsi a un patrimonio universale.

È il caso de Le avventure di Pinocchio di Collodi, de Il giornalino di Gianburrasca di Vamba o de Il canto di Natale di Charles Dickens, tutti pubblicati in versione integrale da Il Narratore in formati diversi – MP3 scaricabili dal sito, cd audio e cd MP3 – e dunque facilmente impiegabili secondo differenti esigenze e mezzi. La loro registrazione permette un ascolto rilassante e particolare che trasforma a suo modo storie arcinote in una performance da scoprire.

Storie con la CAA 1

Le storie di Anna, Paolo e Luigi sono storie di vita quotidiana: storie di gioco, di altalene, di capricci, di minestre, di capelli e di somiglianze in famiglia. Sono storie che toccano da vicino, con semplicità e ironia, tutti i bambini e proprio per questo è bello pensare che tutti  bambini possano in esse riconoscersi. Ecco perché l’idea di trasformarle in un libro in simboli WLS, accessibile anche in caso di autismo e di disturbi della comunicazione, pare calzare a pennello.

L’iniziativa è firmata dalla casa editrice Erickson, da anni attenta alle tematiche dell’handicap, che propone un cofanetto composto da tre mini-volumi: Paolo e i capelli ribelli, Anna e l’altalena e Luigi e il Minestrone . Accomunati da una struttura snella, da una grafica essenziale e buffa e da una cura lessicale, sintattica e narrativa attenta ai bisogni di giovani lettori con difficoltà espressive, i tre libretti offrono uno strumento pratico e davvero spendibile per allargare le possibilità di lettura a chi normalmente ne viene escluso e per incuriosire con un linguaggio efficacissimo chi alla lettura inizia ad avvicinarsi.

C’è posto per tutti

“… il gatto, il topo, l’elefante, solo non si vedono i due liocorni”. Già, i due liocorni non si vedono nell’albo firmato da Massimo Caccia e ispirato alla storia dell’Arca di Noè, ma forse sono soltanto strizzati tra l’opossum e il lama, o restano in ombra dietro l’elefante e il bufalo. Difficile a dirsi: in C’è posto per tutti nulla è scontato e all’occhio attento possono riservarsi sorprese continue. L’ironico albo senza parole proposto da Topipittori gioca infatti con instancabile divertimento sulla proposta di dettagli curiosi da cogliere con fortuna o da ricercare con minuzia.

Tutto è frutto, qui, di una meticolosa e spiritosa attenzione a fare di pagine apparentemente elementari il teatro di un vedo-non-vedo molto intelligente. Quella che sembra una carrellata di animali buffi e variegati manifesta, infine, il suo senso più pieno e dissacrante in un’arca finale stipata all’inverosimile. L’autore dissemina, insomma,  qua e là le tracce del suo intento, stuzzicando il lettore, ma svela la soluzione più autentica dell’opera in un’ultima doppia pagina che è un tripudio di particolari da trovare e ritrovare. Così, proprio quando sembrava conclusa, la caccia al dettaglio si riapre, invitando a scovare nuovi elementi significanti.

Quello che si genera, dall’inizio alla fine, è un incastro perfetto: tra le pagine che, senza soluzione di continuità, fanno scorrere una sorta di unico lunghissimo fondale; tra le inquadrature che assumono un senso solo quando sono messe in successione;  e infine tra gli animali imbarcati che formano nell’arca il più spassoso e insolito dei mosaici.

E ora…tutti in Brasile!

Il connubio tra calcio e libri potrebbe sembrare tra i più improbabili a immaginarsi ma alcuni recenti fenomeni editoriali possono facilmente dimostrare il contrario. E’ il caso della serie Gol!, firmata da Luigi Garlando e pubblicata da Il Battello a Vapore con un costante ampliamento della gamma di titoli, dal 2007 ad oggi.

Volumi come questi, di grande successo tra i giovani lettori, capaci di coniugare la narrazione con la passione del pallone, sono al contempo un risultato e uno stimolo importante: essi costituiscono infatti un segnale della vitalità che può animare le letture dei ragazzi e forniscono, dal canto loro, nuova linfa che alimenta il rapporto con il libro.

Ecco perché ci piace pensare che a titoli di questo tipo si possa garantire la massima accessibilità, magari grazie all’uso delle nuove tecnologie. Così, l’audiolibro di E ora… Tutti in Brasile!, pubblicato dalla Emons, suona come una buona notizia perché segna la possibilità di condividere proposte narrative appassionanti al di là di alcuni limiti imposti da disturbi dell’apprendimento o della visione.

Storia di una stella

Storia di una stella è un libro tattile, al contempo essenziale e non immediato, prodotto da L’Albero della Speranza, casa editrice dalla recente ma ostinata e meritevole attività. La storia che narra è delle più lineari, senza grossi colpi di scena o complicazioni, come si confà ad un libro come questo, destinato ai lettori meno esperti. Tutto giocato su sparizioni, ricomparse e trasformazioni della protagonista che dà il titolo al volume, questo appare nel complesso di facile esplorazione.

Il soggetto è, ciononostante, quanto di più distante si possa immaginare dall’esperienza di un bambino cieco, principale beneficiario del libro. Lontane e percepibili essenzialmente per la loro luce puntiforme e flebile, le stelle restano oggetti difficili da concettualizzare, immaginare e riconoscere, tanto più nella loro caratteristica e stilizzata rappresentazione a cinque punte. Il libro può perciò rappresentare una sfida ardua per le dita alle prime armi per le quali può diventare, però, con l’adeguato accompagnamento, occasione di scoperta di cose esistenti anche se non percepibili al tatto.

Il principe

Ci sono tutti gli ingredienti fondamentali di una fiaba tradizionale in questo libro: dal principe che dà il titolo al volume alla bella di cui è innamorato, dalle prove che deve superare agli oggetti magici in cui incappa, dalla foresta incantata in cui si imbatte al lieto fine che lo aspetta. Ma c’è anche qualcosa in più. Tutti questi elementi sono, infatti, resi accessibili anche ai bambini ciechi grazie alla stampa in braille e all’utilizzo della tecnica del collage materico.

Come le precedenti, quest’ultima pubblicazione a cura de L’Albero della Speranza non rinuncia all’accessibilità tattile dei suoi contenuti, tanto testuali quanto iconici, proponendo un albo suggestivo nella sua semplicità di esplorazione. Il solido castello con i suoi merli, i soffici abiti di panno, l’irregolare terreno al di sotto dei ruvidi tronchi d’albero che infittiscono la foresta amplificano, infatti, la magia della storia consentendo di entrarvi anche in punta di polpastrello. Il risultato è senz’altro piacevole e facilmente condivisibile, presupposti indispensabile per una autentica esperienza di integrazione.

Morbidino e Ruvidino

Un libro che è prima di tutto un viaggio di scoperta, un percorso tra dettagli quotidiani, un susseguirsi di tocchi e carezze. Morbidino e Ruvidino è infatti la storia di due amici dalla texture differente che incontrano animali, oggetti e paesaggi, di volta in volta più simili all’uno o all’altro. Questi incontri conducono il lettore-esploratore a sperimentare sensazioni, a mettere in relazione tra loro cose diverse e ad arricchire il proprio immaginario con particolari che in buona parte prescindono dalla vista.

A contatto con il soffice pelo del gatto, con gli aguzzi aculei del porcospino o con i fruscianti fili d’erba, il bambino conosce e riconosce superfici differenti che stimolano acquisizioni o ricordi, che assumono valenze singolari a seconda dell’esperienza di ciascuno. Ancora una volta, quindi, un esemplare di libro tattile illustrato si presta a letture e manipolazioni alla portata dei piccoli lettori ciechi senza dover essere per questo riservato esclusivamente a loro.

Versi tra versi

Strisce, punti e poco più. La straordinarietà di questo albo illustrato, già vincitore dell’International Tactile Book Competition 2008, sta forse proprio in questo: nella capacità di trasformare un numero limitatissimo di forme ed elementi in una molteplicità strabiliante di quadri, soggetti e suggestioni. Sono labirinti, code, scale, finestre e percorsi quelli che spuntano dalla mano creativa dell’artista norvegese, popolando le pagine di Versi tra versi di immagini da esplorare e con cui interagire senza sosta.

L’intero libro, a dire il vero, anche nella sua componente testuale, è un invito irresistibile a farsi coinvolgere, inseguendo la storia nelle sue spericolate giravolte. Quello che si propone al lettore è in definitiva un’esperienza immaginativa in cui è chiamato a seguire le sue dita per scoprire il senso dei versi. Il risultato è senz’altro stimolante, inconsueto e curioso non solo per i bambini ciechi ma anche per i loro compagni vedenti e per tutti coloro che, nonostante l’età adulta, restino affascinati dal piacere di un’insolita scoperta.

Il volume non è acquistabile ma è consultabile presso un gran numero di enti, biblioteche e scuole cui è stato distribuito gratuitamente dalla Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi grazie al progetto EnelCuore.

Nicola a modo suo

L’attenzione che Nicola a modo suo rivolge alla questione della diversità è senz’altro degna di nota. Il libro scritto da Guido Quarzo e illustrato da Orietta Brombin abbraccia infatti da fuori e da dentro il mondo dei bambini con difficoltà motorie e comunicative attraverso un contenuto dedicato al tema dell’handicap e una forma ampiamente accessibile.

La storia di Nicola, che fatica a compiere autonomamente azioni quotidiane anche molto semplici e che vede venire in suo soccorso nientemeno che il mago Belmodo, è infatti corredata dai simboli impiegati nella Comunicazione Aumentativa e Alternativa, utile in caso di autismo e di patologie dalle implicazioni comunicative affini.

Messo a punto dagli operatori del Centro Benedetta d’Intino di Milano e dell’Uliveto di Luserna San Giovanni, il libro fa parte di una collana pensata per stimolare, attraverso racconti semplici ma pregnanti, dinamiche interattive e relazionali laddove queste siano fortemente limitate. Il risultato si fa dunque strumento utilissimo per aprire importanti occasioni tanto di identificazione quanto di confronto.

Amici per la buccia

Le Edizioni Fabella sono da poco presenti nel panorama editoriale per l’infanzia ma si fanno fin da subito notare con un progetto coraggioso. Il primo libro stampato dai loro tipi – Amici per la buccia – si propone infatti di raggiungere il pubblico dei lettori più inesperti e dei lettori con difficoltà di comunicazione. Attraverso la traduzione della storia in PCS (Picture Communication Symbols), il codice base della Comunicazione Aumentativa e Alternativa, il libro ne semplifica infatti l’approccio e la comprensione.

Le avventure dei fruttini amici di Simone il limone sono dunque messe a punto per risultare apprezzabili soprattutto da chi necessita di supporti speciali per stabilire e seguire un’interazione. Più che per la storia, che è molto elementare, il libro si impone perciò all’attenzione per il ruolo chiave che può svolgere nell’attivazione nello stimolo di dinamiche relazionali. In questo senso anche la semplificazione estrema che lo contraddistingue – tanto a livello narrativo quanto a livello iconico – pare significativa perché contribuisce ad aprire delle possibilità di contatto estremamente significative.

Giacomino e il fagiolo magico

La storia di Giacomino e il fagiolo magico si trasmette da decenni, ormai, in un numero indefinibile di versioni contraddistinte da dettagli, comparse e finezze narrative di volta in volta differenti. Come tutte le fiabe mantiene un’ossatura forte e stabile su cui si posano vesti che, nel tempo e nello spazio, possono variare rendendo sempre apparentemente nuovo il racconto. Per questo motivo, storie come questa paiono prestarsi particolarmente bene a una rielaborazione testuale che ne consenta l’accesso anche a lettori con esigenze particolari, dettate per esempio da difficoltà di comunicazione.

Nella bella versione di Giacomino e il fagiolo magico proposta dalla casa editrice Uovonero, curata da Enza Crivelli e illustrata da Peppo Bianchessi, si riconoscono perciò marcatamente il giovane e curioso protagonista, la stupefacente gallina dalla uova d’oro, la magica pianta di fagioli che arriva fino al cielo e i terrificanti coniugi orco e orchessa abitanti del castello tra le nuvole, ma si apprezza anche la ricerca di una forma narrativa che vada all’osso della storia, che elimini ogni elemento superfluo e che rende il racconto quando più lineare, scandito e fruibile possibile.

Il risultato è in definitiva una fiaba davvero essenziale che ben sui presta a essere tradotta anche in simboli PSC (Picture Communication Symbols), rendendo la lettura accessibile non solo a chi fatica a cogliere il significato delle parole ma anche a chi, come gli apprendisti lettori, inizia a decodificare i testi senza l’aiuto di una voce adulta.

Per venire incontro a esigenze diverse di lettura, dal 2018 Giacomino e il fagiolo magico e e le altre fiabe de I Pesci parlanti sono proposte dall’editore cremasco anche in una nuova collana chiamata I Pesciolini i cui volumi, identici nel contenuto ai loro “fratelli” maggiori, fanno a meno del formato Sfogliafacile e della cartonatura, risultando così più snelli ed economici (12.90 €).

I tre porcellini

La forza è senz’altro la cifra della suggestiva collezione “I pesci parlanti” proposta dalla neonata casa editrice Uovonero. Forti, sono infatti, i libri che la compongono nell’aspetto, nel contenuto e nel progetto. Sono forti innanzitutto perché sono libri robusti e resistenti al tatto, capaci cioè di sfidare il vigore dei lettori più entusiasti e le difficoltà di maneggio dei lettori con problemi motori. Ma sono libri forti anche perché, nonostante le storie arcinote, sanno mostrarsi attraenti con delle illustrazioni e un formato particolari. E sono forti, infine, perché sono il frutto di un’idea degna di nota.

L’idea è quella di avvicinare alla lettura i bambini con difficoltà di apprendimento e con difficoltà comunicative, legate per esempio all’autismo, proponendo loro libri accessibili oltre che accattivanti. Ogni storia è infatti qui minuziosamente semplificata e corredata passo a passo da simboli PCS (Picture Communication Symbols) che favoriscono l’incontro tra Comunicazione Aumentativa e Alternativa e mondo dell’immaginazione. In questo modo, semplice ed elaborato al contempo, un immaginario collettivo e universale quale quello animato dai tre porcellini e dal lupo che ne vuol fare la sua cena, si apre finalmente a orecchie e occhi nuovi.

Per venire incontro a esigenze diverse di lettura, dal 2018 I tre porcellini e e le altre fiabe de I Pesci parlanti sono proposte dall’editore cremasco anche in una nuova collana chiamata I Pesciolini i cui volumi, identici nel contenuto ai loro “fratelli” maggiori, fanno a meno del formato Sfogliafacile e della cartonatura, risultando così più snelli ed economici (12.90 €).

Cappuccetto rosso

– Che occhi grandi che hai…

– È per guardarti meglio…

Già, per guardarti meglio: perché guardando si scoprono molte cose e si colgono significati. Questo accade a tutti e in particolare a quelle persone affette da autismo o più in generale da disturbi della comunicazione, per le quali i codici iconici, basati su simboli e immagini, risultano più immediati ed efficaci nel loro intento di trasmettere messaggi o raccontare storie.

Ecco perché, finalmente, anche i libri hanno iniziato ad aprirsi a forme di narrazione basate su sistemi simbolici da tempo utilizzati come tecnica di Comunicazione Aumentativa e Alternativa. I simboli PCS (Picture Communication Symbols), in particolare, sono impiegati con perizia dalla casa editrice Uovonero che li accosta al testo e alle illustrazioni tradizionali in tutti i libri che compongono la collana dei Pesci parlanti.

Cappuccetto Rosso, in particolare, è il primo titolo che fa la sua comparsa in questa insolita collezione e che stupisce al primo sguardo per il complesso lavoro di elaborazione testuale e di traduzione in simboli che lo rende davvero fruibile a orecchie e soprattutto occhi molto esigenti. Alla faccia del lupo, sono i lettori questa volta che si tolgono lo sfizio di divorare (il libro)!

Per venire incontro a esigenze diverse di lettura, dal 2018 Cappuccetto rosso e e le altre fiabe de I Pesci parlanti sono proposte dall’editore cremasco anche in una nuova collana chiamata I Pesciolini i cui volumi, identici nel contenuto ai loro “fratelli” maggiori, fanno a meno del formato Sfogliafacile e della cartonatura, risultando così più snelli ed economici (12.90 €).

Riccioli d’oro e i tre orsi

Una bambina e una famiglia di orsi. E poi tre sedie, tre ciotole, tre letti e una serie di disastri domestici, tutti moltiplicati per tre. La storia della guastafeste Riccioli d’oro, con quel suo ritmo instancabilmente ricorrente e tripartito, risulta inconfondibile e nota a generazioni intere di bambini.

Da oggi – con somma letizia – le disavventure dell’orso grande, dell’orso medio e dell’orso piccolo (anche noti come papà orso, mamma orso e piccolo orso, in una versione più tradizionale), arrivano tra le mani dei bambini con difficoltà di comunicazione e disturbi dello spettro autistico. Inserito nella collana Pesci parlanti, Riccioli d’oro e i tre orsi viene pubblicato da Uovonero corredato da una preziosa traduzione in simboli PCS che ne agevola la comprensione.

Il volume, frutto di un curatissimo lavoro di rielaborazione testuale, volta a cogliere l’essenzialità della storia e a valorizzarne la qualità iterativa, e di una scrupolosa operazione di trasposizione, basata su di una delle più diffuse tecniche di comunicazione aumentativa e alternativa, allarga così le possibilità di accesso ad uno dei classici letterari più conosciuti e amati dai piccoli lettori.

Per venire incontro a esigenze diverse di lettura, dal 2018 Riccioli d’oro e i tre orsi e e le altre fiabe de I Pesci parlanti sono proposte dall’editore cremasco anche in una nuova collana chiamata I Pesciolini i cui volumi, identici nel contenuto ai loro “fratelli” maggiori, fanno a meno del formato Sfogliafacile e della cartonatura, risultando così più snelli ed economici (12.90 €).

Giorgetto l’animale che cambia aspetto

Ci sono libri belli da vedere. E poi ci sono libri belli da vedere, belli da toccare e belli da condividere. Ma sono libri un po’ trascurati, nonostante la loro straordinaria qualità e l’insito potenziale di integrazione che racchiudono tra le pagine. È il caso dei libri tattili prodotti dalla Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi e dalla casa editrice francese Les doigts qui rêvent: libri per difendere il diritto alla lettura e all’immaginazione dei bambini ciechi o ipovedenti e per far sì che questo diritto sia condiviso con i bambini normodotati.

I libri tattili illustrati sono infatti pensati perché qualsiasi bambino possa trarne piacere: i testi sono scritti sia in nero sia in braille e le illustrazioni sono ideate e realizzate attraverso la tecnica del collage materico perché possano essere non solo viste ma anche esplorate con le dita. E poiché la possibilità di esplorazione detiene un fascino pressoché universale, la scoperta condivisa di libri preziosi come questi può farsi con facile mezzo di comunicazione ed integrazione tra bambini con esigenze differenti. L’illustrazione tattile rappresenta infatti una qualità appetibile e attraente che finisce per costituire une vera e propria ricchezza più che un espediente per superare delle difficoltà fisiche.

Lo dimostra bene Giorgetto l’animale che cambia aspetto, il libro tattile ideato da Claudette Kraemer nel 2000. Basta aprirne le pagine robuste per capire cosa significhi curiosare, conoscere e ammirare con la punta delle dita. L’animale di panno Giorgetto spunta infatti dal vaso in cartoncino della prima pagina e accompagna fisicamente il lettore nel suo avventurarsi attraverso ambienti diversi. E poiché il manto colorato del personaggio acquisisce di volta in volta tratti piumosi, lanosi, erbosi o sabbiosi, l’avanzamento nella lettura suscita una sorpresa continua che si anima e fa correre i polpastrelli. Giorgetto è un libro semplicemente complesso e complicatamente semplice, adatto a bambini dai 3 anni ma capace di incuriosire e stupire bambini molto più grandi soprattutto se proposto per un’esperienza di lettura al buio. Il libro è acquistabile solo online, attraverso il sito della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi. Quest’ultima peraltro lo distribuisce gratuitamente sia ai suoi utenti sia a numerose biblioteche pubbliche, centri per l’intervento precoce e la riabilitazione, ospedali pediatrici e sezioni dell’Unione italiana Ciechi, grazie al contributo di Enel Cuore.