Assegno unico universale e disabilità

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L’assegno Universale è previsto dal DDL n. 1892. Il Disegno di legge è ora in attesa di pubblicazione.

L’assegno consisterà in un beneficio economico attribuito ai nuclei familiari con figli a carico, nell’ambito delle risorse economiche disponibili. 

Le risorse economiche saranno attinte da un fondo specifico (“Fondo assegno universale alla famiglia”) e dalla soppressione di altre misure, tra cui l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori, l’assegno di natalità, il premio alla nascita, il fondo di sostegno alla natalità, le detrazioni Irpef per i figli a carico

L’importo medio dovrebbe (occorre attendere la pubblicazione del testo finale della norma) essere di circa € 250,00 a famiglia, modulato sulla base della condizione economica del nucleo familiare e dell’età dei figli. Al alcuni genitori spetterà quindi un importo superiore a 250 euro, ad altri un importo inferiore (fino a nessun contributo).

Verrà erogato dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni (in misura inferiore però tra i 18 e i 21 anni, e soltanto in presenza di determinati requisiti, come la formazione scolastica, universitaria o professionale, Servizio civile universale, e altre condizioni).

Sarà compatibile con il reddito di cittadinanza.

A chi spetterà

L’assegno unico universale sarà ripartito in pari misura tra chi esercita la responsabilità genitoriale (di solito i genitori).

In caso di separazione legale senza affido congiunto, in mancanza di accordo, esso spetterà al genitore affidatario.

Assegno unico e disabilità

L’assegno unico non verrà preso in considerazione per il calcolo dell’indennità di frequenza o di prestazioni socio-sanitarie (per es. per il costo di un educatore fornito dalla NPI o dal Comune).

Per ciascun figlio con disabilità, l’importo sarà erogato con una maggiorazione variabile, in base anche alla gravità della disabilità. La maggiorazione cesserà al compimento dei 21 anni.