Un lavoro facile facile
Ha un font amichevole, una spaziatura maggiore, un’impaginazione ariosa, una carta color crema e una sbandieratura a destra. Insomma, Un lavoro facile facile è inequivocabilmente un libro ad alta leggibilità e, come tale, ha una marcia in più nella difficile sfida di accogliere anche i lettori meno forti, più riluttanti o con maggiori difficoltà di decifrazione testuale. Ciò che però trasforma quella marcia in più in un vero e proprio motore rombante è una storia breve, diretta e divertente.
Davide Calì, espertissimo narratore, confeziona infatti un racconto perfetto per un pubblico di preadolescenti, mettendo in scena quattro giovani scapestrati che animano un’avventura piccola ma gustosissima, puntellata da trovate sorprendenti e battute acute. Nella fallimentare impresa di Wassim e Borek, che progettano di fare i soldi addormentando il rinoceronte dello zoo e rubandogli il corno, c’è infatti una corposa dose di imprevisti e di ironia, ben stipata nello spazio di manciata di pagine (meno di 50, per intenderci).
Ecco, un’educazione alla lettura davvero democratica, che non lasci indietro i lettori più fragili, passa anche da proposte come queste: letture valide e appetibili ma al contempo consapevoli che leggerezza e brevità possono essere qualità preziosa e talvolta imprescindibili anche dopo che i bambini hanno imparato a leggere o stanno diventando grandi.