Frida Kahlo pittrice coraggiosa

Frida Kahlo pittrice coraggiosa è un libro in simboli sui generis. Non solo fa parte della collana Parimenti de la meridiana, unica attualmente a offrire titoli in CAA adatti a un pubblico di ragazzi e giovani adulti, ma segue anche una strada, quella di divulgazione di ambito artistico, poco praticata dall’editoria accessibile.

Il volume delinea infatti la figura della pittrice messicana, raccontandone in maniera fruibile e accattivante la biografia e le principali opere. La narrazione è affidata dall’autrice alla stessa Frida Kahlo che si presenta, evidenzia le tappe salienti della sua vita e guida il lettore alla scoperta dei dettagli e delle storie che si nascondono dietro i suoi dipinti. I testi sono confezionati in maniera da risultare fruibili ma allo stesso tempo non piatti. Supportati visivamente dai simboli WLS, sono distribuiti sulla pagina seguendo l’andamento della punteggiatura: aspetto, questo, che bilancia l’affollamento della pagina dovuto alla presenza di testi (e relativi simboli) non ridotti all’osso.

Ogni doppia pagina presenta di fatto sulla sinistra una rielaborazione semplificata di un quadro di Frida Kahlo, per mano dell’autrice del volume Teresa Righetti, e sulla destra il testo che ne dettaglia le caratteristiche e ne svela i segreti. La combinazione dei due elementi è efficace rispetto all’aggancio del lettore e al supporto alla comprensione dei fatti e delle opere. Vero è che, data anche la forza comunicativa del lavoro di Frida Kahlo, l’inserimento delle sue opere originali (ostacolato probabilmente dal complicato iter necessario per ottenere le dovute autorizzazioni) avrebbe potuto avere un impatto ancora più significativo in termini di incontro im-mediato con l’arte.

Il libro ha, dal canto suo, un chiaro ed esplicito orientamento divulgativo che ben si presta alla costruzione di attività e percorsi didattici. Non a caso, se la prima metà del volume introduce la vita e le opera di Frida Kahlo, la seconda invita il lettore a giocare con le ispirazioni offerte dall’artista messicana, proponendo una serie di semplici materiali (fotocopiabili e) ritagliabili su cui lavorare. Gli stessi sono inoltre agevolmente scaricabili tramite un QRcode posto in ultima pagina. Corone di fiori da comporre, figurine da abbigliare con modelli di carta, alberi genealogici da costruire… i suggerimenti per giocare con l’arte di Frida non mancano e sono sempre proposti attraverso istruzioni in simboli. L’idea è quella di facilitare l’avvicinamento all’arte attraverso un coinvolgimento attivo e la piena partecipazione di quanti più lettori possibili attraverso espedienti diversi come la moltiplicazione dei codici comunicativi e la sperimentazione in prima persona di stimoli ludici e creativi.

Didakeys

DIDAKEYS è una tastiera facilitata completamente in italiano. Con tasti di grandi dimensioni (cm 2 x 2), è dotata delle lettere accentate, oltre che dei principali tasti funzione tradotti in italiano. Connettendo Didakeys alla porta USB la si può utilizzare in parallelo alla tastiera normale facilitando attività didattiche di sostegno. I tasti sono di 5 diversi colori che vanno a caratterizzare gruppi di tasti funzione differenti:

E’ disponibile come accessorio uno scudo per facilitare la selezione dei tasti ed evitare le digitazioni involontarie.

Non aver paura dei cimiteri

A.A.A., lettori impavidi cercasi! Servono nervi saldi, scarsa propensione a lasciarsi impressionare e una certa dose di coraggio per tuffarsi tra le pagine della nuova collana di Biancoenero edizioni, intitolata non a casa Fifa Blu. Immancabilmente contraddistinta delle caratteristiche di alta leggibilità che da sempre rendono prezioso il catalogo dell’editore romano in un’ottica inclusiva, questa nuova collana raccoglie storie ad alta tensione e dall’accento decisamente horror. Perfette per lettori coraggiosi della scuola secondaria di primo grado, queste risultano generalmente piuttosto brevi (un centinaio di pagine al massimo) e molto intense, assecondando così i gusti e le esigenze di chi ama i racconti da brivido ma fatica magari a confrontarsi con tomi troppo impegnativi. In questo senso, la presenza di illustrazioni in bianco e nero e dallo stile gotico di Julie Massy, concorre a sua volta a sostenere la lettura, rendendo le pagine più ricche e dinamiche, e a sottolineare il tono dei racconti, dando una forma visibile all’inquietudine.

Non aver paura dei cimiteri di François Gravel ne è un esempio eloquente. Qui si narra la storia di Clara, una ragazzina da poco trasferitasi in una nuova città, in una casa prospicente il cimitero. La sua famiglia ha da sempre manifestato un curioso interesse nei confronti di tombe e affini, insegnandole fin da piccola che non deve averne timore. Possibile, però, che le abbiano tenuto nascosto qualcosa? Clara inizia a sospettarlo quando dalla sua finestra vede delle luci tremolanti dentro il cimitero che nessuno pare notare e si sente come chiamata da forze misteriose. Ne avrà conferma poco tempo dopo, quando scoprirà un segreto insospettabile sulla sua natura e quando, cercando di saperne di più, andrà incontro a un destino tutt’altro che luminoso…

Braille

Michela Tonelli e Antonella Veracchi, le due anime di E.T. – Editoria tattile, ci hanno abituati a lavori di grandissima raffinatezza in cui l’esplorazione tattile non è mai solo un modo per conoscere e riconoscere le cose ma anche e soprattutto un valore aggiunto per trasformare la pagina in un’esperienza che tocchi corde profonde.

In Braille, le due autrici giocano sull’apparente neutralità del codice che dà il titolo al volume. Lo fanno immaginando a occhi chiusi cosa potrebbero evocare i punti in rilievo disposti in vario modo sulla pagina. Davvero non sono altro che una traccia aliena per qualcuno e un alfabeto per qualcun altro? A seguire i loro spunti si direbbe decisamente di no. Ecco, infatti, che a sfogliare ed esplorare le pagine di Braille, quei puntini così immobili e quasi impercettibili schiudono al lettore le porte di campi dorati e cieli burrascosi, alte montagne e sinfonie travolgenti.

Come di consueto, le pagine confezionate a mano dalle autrici sono ispirate a un principio di essenzialità. Ecco allora che oltre ai punti che ricordano la pioggia e i chicchi, le stelle, la neve e le note musicali, non troviamo che semplici tracce di contesto come nuvole di ovatta, vette di carta o papaveri di tessuto. Ogni quadro è inoltre offerto a chi legge in grande libertà. Le uniche parole che si trovano nel libro sono infatti poste in prima pagina, come una sorta di breve introduzione al lavoro che ne illustra il senso. L’effetto di un’esplorazione così proposta è suggestivo e straniante, senz’altro non immediato ma davvero capace di spalancare possibilità immaginative nuove e inattese.

La voce delle cose

La voce delle cose è un libro particolare perché dedica alla disabilità una doppia attenzione. Firmato dall’autrice francese Cécile Bidault ed edito in Italia da Comicout, il volume racconta la storia di una bambina sorda e lo fa attraverso una sorta di fumetto silenzioso in cui le vignette si susseguono facendo uso di pochissime parole. Si tratta dunque di un libro (quasi) accessibile e che al contempo che fa della disabilità oggetto di narrazione.

Costruito in quattro tempi – le quattro stagioni che compongono un anno – il volume è ambientato in un tempo non troppo lontano ed eppure molto diverso da quello presente, soprattutto nel vissuto di chi, come la protagonista, sperimenta una difficoltà di tipo uditivo.  In Francia, dove il libro nasce, la LSF (Langue dei Signes Française) è stata vietata, infatti, fino alla metà degli anni ’70 e La voce delle cose racconta precisamente il disagio, le difficoltà e l’inutile frustrazione che tale scelta ha portato con sé.

La piccola protagonista del volume sperimenta sulla sua pelle non solo lo straniamento di vivere in un mondo indecrifrabile, ben rappresentato da balloons vuoti o contenenti segni incomprensibili, ma anche la mortificazione di sentirsi chiamata ad apprendere una lingua che sente non appartenerle. Per questo, quando si trasferisce con i genitori (udenti) in una nuova casa in campagna e trova un vecchio manuale di segni usati dai sub, il suo approccio alla vita cambia. Il mondo esplorato, sognato e visto assume, infatti, nuovi contorni nel momento in cui può essere detto in una maniera per lei significativa. Di fatto è come se per la prima volta quel mondo iniziasse davvero a esistere. Lo notiamo all’interno delle dinamiche familiari ma anche nei momenti di intima solitudine e nel gioco con il nuovo amico che accompagna la bambina in avventurose esplorazioni. Ma curiosamente il mondo subacqueo si intreccia a quello della bambina lungo tutto il racconto, quando i discorsi non uditi e dunque compresi assumono le sembianze di pesci sfuggenti e trasformano l’ambiente in una sorta di acquario. Così, quando sul finale delle forti piogge provocano un allagamento imprevisto, tutto sembra tenersi e tornare, in una sorta di cerchio metaforico di grande impatto.

Delicato nel fratto e fortissimo nei contenuti, La voce delle cose non fa sconti e non tema di rappresentare gli aspetti più scomodi della disabilità. Lo fa mescolando abilmente dimensione reale e dimensione onirica, quella che facilmente può farsi salvifica quando il quotidiano impone vincoli troppo stretti.

I classici facili

Quella dei Classici facili, curata da Carlo Scataglini, è una delle collane editoriali che più considera l’accessibilità come una questione prioritaria. Lo fa mettendo in campo strumenti e accorgimenti diversi, che concernono il testo, le illustrazioni, il loro rapporto e le loro modalità di fruizione.

La peculiarità principale dei titoli che ne fanno parte consiste in una semplificazione sintattica e lessicale del testo. Ispirate ai principi della scrittura Easy-to-Read, le frasi risultano infatti brevi, dalla struttura preferibilmente lineare, e perlopiù composte da coordinate o al massimo da una subordinata. Le parole che le compongono sono selezionate in modo da essere facilmente comprensibili e, laddove risultino più ostiche o comunque meno comuni, vengono evidenziate e spiegate alla fine del capitolo. In questo modo l’autore aggira in maniera piuttosto efficace il pericolo di un appiattimento lessicale che limiterebbe fortemente il diritto all’arricchimento e alla complessità di cui anche i bambini con maggiori difficoltà sono detentori. In questa stessa direzione va inoltre la scelta, nel caso di classici dell’epica come per l’appunto l’Odissea, di selezionare alcuni versi particolarmente significativi e restituirli al lettore nella loro integrità, accompagnati da una puntuale perifrasi e spiegazione. In questo modo non solo si mantiene un legame diretto con il testo originale ma se ne incentiva la scoperta, supportandola solidamente con un preliminare approccio alle vicende in una forma più abbordabile.

A seconda delle reali possibilità del bambino, I classici facili possono così rappresentare un punto di arrivo ma anche un punto di partenza nella scoperta di grandi capolavori letterari. In entrambi i casi, a sostegno della lettura e del suo apprezzamento, vengono tre ulteriori elementi di spicco: in primo luogo la scelta di presentare capitoli brevi e puntualmente accompagnati dalle illustrazioni; in seconda battuta la presenza di un’anticipazione illustrata dei personaggi che il lettore incontrerà, posta in apertura di libro e di due righe di riassunto di ogni capitolo, poste all’inizio di quest’ultimo; e infine la disponibilità a rendere fruibile il testo anche tramite audiolibro. Ogni capitolo può essere infatti ascoltato in formato audio, grazie alla scansione del QRcode o all’inserimento di un codice fornito in apertura sul sito della casa editrice.

La collana include proposte di generi e con gradi di complessità diversi – da Peter pan a I promessi sposi, da Pinocchio a L’Iliade, da Il piccolo principe a Le avventure di Sherlock Holmes – offrendo così la possibilità di raggiungere lettori con competenze ed età diverse e di offrire risorse preziose per percorsi scolastici di ampio respiro. Può essere infine utile segnalare che buona parte dei volumi che compongono al collana fungono da base per la versione degli stessi classici in Comunicazione Aumentativa e Alternativa. Si tratta in questo caso, dunque, di classici il cui testo viene semplificato e supportato visivamente dall’uso di simboli.

Settimana

Il delicato e riuscito equilibrio tra semplicità e complessità è forse la qualità più evidente del libro tattile Settimana, progettato e realizzato da Elodie Maïno per la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi. Il volume racconta, infatti, il sistema solare in maniera poetica, affidando l’immaginazione alle sollecitazioni offerte da ciascun pianeta, stella o satellite. Così, per esempio, il terreno irregolare della Luna la rende deliziosa come una galletta, mentre gli anelli di Saturno, che volteggiano come gonne, invitano chi legge al gran ballo del cielo.

Ogni doppia pagina è dedicata a un corpo celeste: a sinistra il testo in versi in nero e in Braille, a destra l’illustrazione tattile a collage materico, in parte posta sopra il cartoncino, in parte collocata al di sotto di essa ed esplorabile tramite un foro che ne delinea la sagoma. Quest’ultima cambia di poco di pianeta in pianeta: rappresentati come tondi, i pianeti cambiano piuttosto nella dimensione e nella texture. L’autrice sceglie quest’ultima con attenzione, privilegiando materiali che rispecchino a pieno le qualità evocate dal testo. Il lettore si trova perciò sotto le dita un Sole davvero caldo perché fatto di pelo, un mercurio irregolare che stuzzica la curiosità o un Giove morbido e rassicurante perché tutto di lui sembra esser già stato raccontato.

Nel compore i suoi versi e le sue tavole l’autrice si fa parimenti ispirare dal mito, dall’osservazione scientifica e dalla fantasia. Ne risulta un libro raffinatissimo, finalmente adatto a ragazzi un po’ più grandi del target cui si rivolgono abitualmente i libri tattili e che, ciononostante, possono trovare nella lettura visiva e tattile delle figure grandi sollecitazioni. Tutt’altro che semplice o scontato, Settimana si presta particolarmente bene a suggerire percorsi multidisciplinari in cui la dimensione della scoperta e della poesia non vengano relegate ai margini ma offrano anzi nuova linfa e nuove possibilità.

Matika

Non è facile trovare il lato divertente della matematica, si sa. Soprattutto per ragazzi con difficoltà specifiche in questo ambito. Matika è una piattaforma che cerca di rendere la matematica giocosa e divertente, inserendo numerose attività divise in base alle classi scolastiche in una cornice ludica e piacevole. Le modalità proposte sono infatti quelle dei tradizionali rompicapi e giochi enigmistici, che diventano un’ottimo pretesto per ripassare le operazioni di base, il calcolo a mente, risolvere problemi. E’ possibile usare Matika sia per il ripasso autonomo, svolgendo gli esercizi sul sito (viene sempre fornita la soluzione) sia stampandoli, ma anche per il ripasso collettivo in classe, utilizzando i giochi che possono essere personalizzati in base agli argomenti da ripassare. E’ possibile inoltre giocare da soli, contro “Matteo” (personaggio guida del computer) oppure contro un amico, previo login.

Nonostante la mancanza al suo interno di strumenti compensativi, come una calcolatrice o una sinstesi vocale che legga le istruzioni, Matika è una piattaforma che raggiunge il suo obiettivo, ovvero fornire modalità alternative per ripassare la matematica. La cornice ordinata la rende un sito facile da navigare, usufribile direttamente anche dai bambini più piccoli e una vera miniera di risorse per gli insegnanti.

Diario di un ragazzo invisibile

A chi non è capitato – a scuola, in famiglia o in qualunque altro contesto sociale – di sentirsi invisibile? Vivien conosce questa sensazione meglio di chiunque altro. Lui, infatti, invisibile lo è letteralmente. Non sempre, non dappertutto. Ma spesso e in situazioni diverse. La faccenda è strana forte, Vivien se ne rende conto. E così inizia ad annotare sul suo diario tutto ciò che nota in relazione alle sue scomparse e a cercare di entrare in contatto con i pochi studiosi che hanno approfondito il fenomeno. La strategia non sembra portare nuovi frutti. Al contrario, l’incontro inatteso con una coetanea a sua volta convinta di avere uno strano potere, lo fa sentire improvvisamente visto…

È un tema vivo, questo del sentirsi visti, un tema in cui facilmente un lettore alle prese con l’adolescenza può riconoscersi. L’autrice lo affronta con un taglio particolare, non privo di guizzi ironici. Il suo Diario di un ragazzo invisibile si presenta al lettore come un libro compatto, dal formato tascabile e dall’aspetto grafico amichevole. Le pagine si caratterizzano, infatti, per l’impiego del font EasyReading (in dimensione però abbastanza ridotta), per una spaziatura abbastanza ampia tra lettere, righe e anche paragrafi e per la sbandieratura a destra che ne agevolano la lettura anche in caso di dislessia.

MosaLingua

MosaLingua è una piattaforma, accessibile da web e da app (disponibile sia su Android che su iOS) per imparare e migliorare le proprie conoscenze delle lingue straniere. Mosa Lingua si presenta come un tutor per le lingue straniere, servendosi dell’Intelligenza Artificiale e di conoscenze didattiche basate sulla psicologia e le scienze cognitive.

Inizialmente MosaLingua fa eseguire un rapido test di conoscenza della lingua selezionata e poi permette di esercitarsi scegliendo il livello che si vuole apprendere. Mette a disposizione dello studente tanto materiale didattico come: dialoghi, testi ordinati per livello di difficoltà e video.

La segnaliamo perchè, rispetto ad altre piattaforme per l’apprendimento di una lingua straniera, MosaLingua si basa maggiormente sulla lingua effettivamente parlata, proponendo diversi strumenti multimediali (video, audiolibri e e-book) per imparare il lessico nel suo reale contesto di utilizzo. Offre inoltre attività legate a canzoni di successo e serie televisive in lingua originale, oltre ad un assistente virtuale basato sull’Intelligenza Artificiale per potenziare l’apprendimento della lingua scritta.

Questa nuova modalità di apprendere una lingua straniera, maggiormente aderente alla realtà e alla quotidianità, risponde ai bisogni reali degli studenti, anche adolescenti, che si accostano alla lingua spesso esclusivamente in un contesto didattico. Affiancare alle tradizionali modalità di apprendimento l’utilizzo di una piattaforma come MosaLingua permette di comprendere meglio l’obiettivo dell’apprendimento di una lingua straniera e di tenere così maggiormente alta la motivazione. Inoltre, le modalità di insegnamento proposte possono essere fruite anche da studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento, proprio perchè coinvolgono maggiormente il canale d’apprendimento uditivo, in genere più utilizzato come stile di apprendimento per questi ragazzi.

Mindomo

Mindomo non è il solito sito online per creare mappe concettuali: le sue  versatilità e semplicità d’uso, unite a una grafica accattivante, lo rendono un software valido e multifunzionale.

Mindomo è uno strumento di mappatura mentale con un’interfaccia facile e accessibile da qualsiasi dispositivo mobile (telefono o tablet),  PC o portatile. E’ possibile lavorare offline, e sincronizzare successivamente il lavoro online, da condividere con colleghi e compagni di classe. Mindomo offre 3 categorie di account per soddisfare le diverse esigenze: Studente, Insegnante e Lavoro/Personale. Ognuna di esse ha modelli appositamente progettati per  sfruttare al meglio lo strumento. È possibile continuare a utilizzare gli strumenti gratuiti per le mappe mentali per sempre o effettuare l’aggiornamento in qualsiasi momento per sbloccare funzioni aggiuntive.

Nel caso degli studenti, le mappe mentali sono funzionali sia per comprendere il materiale didattico che per rielaborarlo e memorizzarlo.

In questo caso la gran varietà di formattazioni e temi permette una personalizzazione maggiore del risultato, accogliendo esigenze specifiche in ragazzi con difficoltà di attenzione e apprendimento.

L’ultima isola

I silent book di Ji Hyeon Lee portati in Italia da Orecchio acerbo ci hanno abituati a racconti in cui reale e surreale convivono con grande naturalezza, in cui l’assenza di parole moltiplica le suggestioni che si levano dalle pagine e in cui alcuni nodi problematici della contemporaneità trovano spazio in una critica pacata ma incisiva. Così accade, per esempio, che la frenesia caciarona che anima la folla ne La piscina o l’avanzare corrucciato e miope degli adulti ne La porta vengano a galla in tutta la loro stonatura e in netto contrasto con mondi ben più abitabili in cui si muovono solitamente dei protagonisti bambini.

Ne L’ultima isola i bambini non ci sono e la critica si fa più marcata, ma il tratto gentile a matita, l’uso significativo e miratissimo del colore e le incursioni del fantastico rendono evidente la firma dell’autrice coreana. In questo suo terzo albo di sole figure, il lettore entra pian piano in confidenza con l’abitante di un’isola presumibilmente deserta, un uomo mansueto che vive in grande sintonia con l’ambiente naturale che lo circonda. Lo vediamo pescare con la sua piccola rete, raccogliere frutti, condividere pasti e momenti di festa con le altre creature – animali dalle forme bislacche – che popolano l’isola.

Man mano che si avanza nella lettura, però, la vita sul posto si fa meno idilliaca: il livello dell’acqua inizia a salire, con conseguenze nefaste su cose, animali e persone, all’orizzonte si staglia sempre più minaccioso un denso fumo nero e la furia del mare si fa incontenibile. A nulla valgono i tentativi si tamponare la situazione, trasformando per esempio la capanna in una palafitta. La natura sfidata e spremuta in alcune parti del mondo presenta indifferentemente il suo conto a tutti i suoi abitanti. E così, anche il protagonista della storia è costretto a fuggire a bordo della sua fragile barchetta. Il suo approdo reca con sé un piccolo colpo di scena che, come una secchiata d’acqua in viso, risveglia improvvisamente il lettore dal ruolo di spettatore per catapultarlo in un presente da cui nessuno può tirarsi fuori e far finta di non essere coinvolto.

Senza rinunciare al suo tocco magico, Ji Hyeon Lee ci mette di fronte a una realtà drammaticamente vera, una realtà in cui i cambiamenti climatici si fanno sempre più evidenti e pressanti nella loro urgenza e con tutte le conseguenze, non ultima la necessità di migrare di migliaia di persone. Quella realtà che da tempo ormai bussa ostinatamente alle nostre porte ma da cui incoscientemente tendiamo a sottrarci, come se di fatto non ci riguardasse in via diretta, trova nella capacità immaginativa dell’autrice una via potente per arrivare a un pubblico trasversale, toccandolo sul vivo e nel profondo. In questo senso l’assenza di parole risulta particolarmente efficace nella misura in cui veicola contenuti stratificati e complessi che lettori diversi possono modellare sul proprio grado di conoscenza e interpretazione del reale. L’ultima isola si presenta così, non solo come un racconto godibilissimo e toccante ma anche uno strumento estremamente accessibile a partire dal quale muoversi nel presente.

Book Creator

Book Creator è, a tutti gli effetti, una piattaforma che permette di creare “libri” digitali, corredati di testo, immagini e audio. La particolarità di questa piattaforma è che è sostanzialmente pensata per essere utilizzata in classe, per creare contenuti in modo semplice e inclusivo.

Book Creator è progettato per essere utilizzato da tutti gli studenti e per abbracciare le necessità di un ampio pubblico, tenendo in considerazioni i vari stadi evolutivi e le diverse capacità cognitive. A questo riguardo, Book Creator possiede una serie di funzionalità adatte a diversi stili di apprendimento: è possibile sia scrivere (in diverse lingue) che dettare il testo, si può utilizzare il font ad alta leggibilità Open Dyslexic e il correttore ortografico con predittore di vocaboli, è possibile far rileggere il testo da una sintesi vocale. Queste funzionalità permettono di rendere Book Creator davvero accessibile e utilizzabile quindi anche per bambini e ragazzi con Bisogni Educativi Speciali.

Book Creator può essere utilizzato in ogni materia e in ogni livello scolastico in tutto il curriculum, per progetti di ricerca, portfolio digitali, riviste di alfabetizzazione oppure per creare manuali, annuari o newsletter scolastiche.

TutoreDattilo

TutoreDattilo è un sito dedicato alla “Dattilografia”, disciplina che potrebbe risultare utile proprio oggi in cui l’uso della tastiera del computer è diventato comune e necessario. In questo sito potrete trovare molti suggerimenti e materiali gratuiti utili sia per le persone che vogliono imparare la tecnica della digitazione a dieci dita alla cieca, sia per le persone (insegnanti/formatori) che vogliono insegnare questo metodo. Sul sito ci sono molteplici risorse e informazioni utili, inoltre è possibile scaricare anche le ultime versione del software di TutoreDattilo.

Lo segnaliamo in particolar modo perchè le attività proposte possono rappresentare un valido supporto per i ragazzi con difficoltà nella scrittura con la penna, in particolare Disgrafia e Disprassia, dove pertanto l’utilizzo della scrittura con la tastiera diventa una valida alternativa.

Dragon Professional

Dragon è un software di riconoscimento vocale che consente di convertire la voce in testo con una precisione molto alta ed una velocità fino a 160 parole al minuto. Sicuramente si tratta del software di riconoscimento vocale più conosciuto e più longevo della storia, con versioni sempre aggiornate e adatte ai diversi contesti di utilizzo: domestico, scolastico e lavorativo.

Dragon ormai memorizza le parole e le frasi che si usano con maggior frequenza per ridurre al minimo le correzioni e permette di selezionare i processi ripetitivi utilizzando semplici comandi vocali.

Ormai entrato nel mondo lavorativo di tutto il mondo, Dragon mantiene la sua fisionomia di software accessibile per persone con difficoltà motorie che non possono utilizzare la tastiera e per persone con difficoltà di scrittura, a diversi livelli, che preferiscono una modalità più sicura e veloce di produrre testi scritti.

30 giorni per capire i Disturbi dell’Apprendimento

L’attenzione rivolta al tema della disabilità da parte dell’editoria per ragazzi è andata crescendo negli ultimi anni . Storie potenti e meravigliose hanno squarciato tabù, offerto rappresentazioni e allargato sguardi, andando di pari passo a libri di qualità decisamente più discutibile, in cui chiari intenti prescrittivi risultano camuffati da racconti deboli e posticci. Sono volumi in qualche modo sleali, questi ultimi, che pur assumendo una forma squisitamente narrativa, si prefiggono in realtà di spiegare la disabilità e di offrire, per quanto in buona fede, istruzioni e ammonimenti in merito. Ecco allora che anche e soprattutto rispetto a queste proposte, la serie 30 giorni per capire… di Uovonero porta una significativa ventata di novità. Perché qui non ci sono travestimenti o inganni, i libri intendono aiutare i ragazzi a conoscere l’autismo, i disturbi visivi o i disturbi dell’apprendimento e per farlo scelgono la forma che più è congeniale a uno scopo divulgativo: il manuale.

I libri di 30 giorni per capire… sono, infatti, tre manuali costruiti con grandissima intelligenza sulle esigenze dei ragazzi: chiarezza, ironia e praticità sono le loro parole chiave. Ogni volume sfida infatti i lettori a cimentarsi con una serie di challenge – dinamica, questa, molto presente nei contenuti video di cui i ragazzi sono avidi fruitori – con cui sperimentare alcuni aspetti peculiari del modo di stare al mondo di chi vive una certa condizione. Tutt’altro che tediose, le challenge sono molto creative e si rivelano particolarmente divertenti se condivise in un clima sereno con i pari. La serie in questione si presta, così, a dare i suoi migliori frutti se impiegata come strumento di azione e riflessione di gruppo: uno strumento decisamente accattivante e fuori dagli schemi consigliatissimo per le classi, per esempio. Target ideale: scuola media (ma i libri sono fruibili già dalla fine della scuola primaria), un ordine di scuola che tra l’altro è spesso bistrattato e all’interno del quale è talvolta difficile trovare delle proposte di attività davvero stimolanti.

Le challenge sono corredate da un breve approfondimento che collega l’esperienza fatta a una specifica caratteristica del disturbo trattato. In questo modo esse diventano un’occasione concreta per mettersi nei panni di qualcun altro e per capire il perché di alcuni comportamenti altrui che potrebbero altrimenti apparire strambi e indecifrabili. A chiudere ogni capitolo, l’invito a condividere sui social foto e video che attestino gli esiti delle singole challenge, con specifici hashtag: aspetto, questo, forse più critico, se si considera lo scarto tra l’età di riferimento dei volumi e l’età minima teoricamente richiesta per iscriversi ai social network più diffusi.

A rendere questo progetto davvero innovativo e meritevole ci sono tanti aspetti, di cui tre particolarmente significativi: la scelta di interloquire in maniera efficace con i reali destinatari dei volumi; la capacità di sposare un tono umoristico (mai forzato!) a un atteggiamento sempre rispettoso nei confronti di coloro che i diversi disturbi li vivono in prima persona; e l’attenzione a restituire la complessità di questi ultimi con una chiarezza estrema che non compromette, tuttavia, il rigore scientifico delle informazioni fornite. E qui viene davvero fuori tutta la solidità e la serietà di una realtà editoriale come quella di Uovonero, in cui competenze specifiche molto trasversali si integrano in maniera efficace e vincente.

 

30 giorni per capire i Disturbi dell’Apprendimento presenta specchietti e challenge dedicati a dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia. Il volume prova in particolare a far sperimentare in prima persona al lettore le difficoltà con cui le persone con DSA si confrontano abitualmente. Associare simboli e suoni, eseguire più istruzioni contemporaneamente, seguire testi scritti con forme o grafiche affaticanti, orientarsi tra numeri e grandezze, scrivere in maniera disagevole, solo per fare qualche esempio. Così, il lettore viene invitato ad eseguire concerti secondo spartiti insoliti, unire puntini tenendo la penna in posizioni ardite, mettere in ordine di grandezza oggetti poco noti, scrivere il testo di una canzone amata e insieme tenere il tempo. Gli vengono cioè proposte prove molto variegate e che difficilmente si aspetta. Allo stesso tempo, le autrici si premurano di offrire sempre un retro della medaglia, proponendo soluzioni e strumenti che possono aiutare a ovviare alle difficoltà create dai diversi disturbi.

Il lavoro fatto in questa direzione è particolarmente delicato e prezioso in relazione ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento: spesso, infatti, gli strumenti dispensativi e compensativi di cui possono beneficiare gli studenti dislessici, discalculici, disgrafici o disortografici vengono percepiti dai compagni (e prima ancora anche dagli insegnanti) come dei privilegi e non come delle soluzioni che garantiscono equità. Conoscere e riconoscere le difficoltà che possono bilanciare costituisce un tassello importante affinché la società, che prima di tutto si forma tra i banchi, possa crescere sempre più inclusiva e rispettosa.

Symwriter 2

SymWriter è un software di comunicazione che permette di scrivere testi che vengono automaticamente tradotti anche in forma simbolica, attraverso la possibilità di utilizzare 12.000 simboli Widgit (precedentemente conosciuti come Widgit Literacy Symbols), utilizzati in molti paesi nel mondo, sia a colori che in bianco e nero, in grado di rappresentare un vocabolario di oltre 34.000 lemmi nella lingua italiana, in continuo aggiornamento e ampliamento.

Creando testi simbolizzati il bambino può essere incoraggiato a scrivere e a usare le sue competenze di scrittura col sostegno della simbolizzazione. SymWriter offre inoltre la possibilità di creare ambienti interattivi e attivare la scansione per selezionare gli elementi del compito per bambini con una severa disabilità motoria. E’ possibile creare ambienti con griglie interattive, attingendo a una libreria di ambienti già pronti e modificabili.

E’ sicuramente un software molto completo, che permette un reale sostegno nel trasformare testi anche lunghi e complessi in testi con simboli e che può essere utilizzato in ambito scolastico oltre che riabilitativo.

Supermappe

Il programma SuperMappe permette di creare mappe concettuali in modo pratico e veloce, con un interfaccia intuitivo e numerosi strumenti per rendere la mappa un prodotto davvero personalizzato. L’interfaccia è adatta sia ad un utilizzo da parte di bambini della scuola primaria che secondaria inferiore, senza per questo escluderne l’uso da parte dei più grandi. Può funzionare integrandosi alla sintesi vocale Loquendo per avere la lettura dell’intera mappa. Ogni mappa, con incluse le note, può essere automaticamente convertita in testo ed esportata all’interno di altri programmi (SuperQuaderno, CARLO, MS Word e altri).Ha una ricca dotazione di immagini pronte all’uso all’interno delle mappe ed è accessibile perché può essere utilizzato in modalità scansione mono o bitasto. Si presta benissimo all’uso con touch-screen ed anche con l’intero gruppo classe in modalità cooperativa utilizzando la LIM. E’ possibile aprire e modificare più mappe contemporaneamente ed usare una modalità Presentazione che consente di vedere una mappa a schermo intero, nascondendo gli strumenti. Ad una figura o immagine può essere associata una mappa creata in precedenza, un collegamento internet, un’annotazione audio o una nota testuale scritta al momento, un file esterno.

Popplet

Popplet è softare online che consente di creare delle mappe concettuali, presentazioni online e bacheche virtuali. E’ utilizzato principalmente nella creazione di mappe concettuali, viene utilizzato come strumento guida per evidenziare i processi di lavoro in gruppo. Inoltre consente di scaricare e condividere la mappa in versione PDF e JPG e condividerla sui social o con altri account.

Esiste una versione gratuita, disponibile sul web, e una versione a pagamento, disponibile sia sul web sia sull’Apple Store. Dopo aver creato un account, la versione gratuita dello strumento permette di:

Popplet è uno strumento semplice e immediato e per questo consigliabile soprattutto a chi si avvicina alle mappe concettuali come metodo di studio e perciò necessita di uno strumento fortemente intuitivo da utilizzare.

Balabolka

Balabolka è uno strumento che utilizza le sintesi vocali installate nel pc per leggere dei testi selezionati dall’utente. Sono presenti 25 lingue che possono essere selezionate. E’ un editor di testo oltre che un metodo di riproduzione audio ed è considerato uno strumento compensativo per gli utenti che hanno un disturbo dell’apprendimento.

E’ molto utile anche per chi si approccia a correggere dei testi, o per ascoltare le ultime notizie mentre ci si dedica ad altre attività o per imparare una nuova lingua. E’ uno strumento facile da usare e intuitivo ed è scaricabile gratuitamente. Per funzionare richiede la voce di default di Windows (che s’imposta andando nel pannello di controllo del proprio computer e cliccando su “modifica sintesi vocale”).

Uno dei punti di forza dello strumento risiede nella possibilità di salvare l’audio riprodotto in diversi formati, in modo da riascoltarlo in qualsiasi momento.

Nella barra delle applicazioni troviamo diverse opzioni come:

Leggimi

Sei abituato a leggere con il font Leggimi di Sinnos? Da ora è possibile trasformare testi digitali in formato ePub in font leggimi. Con quest’app per smartphone e tablet, Sinnos ha voluto facilitare la lettura non solo dei testi cartacei, ma anche dei dispositivi digitali, ormai sempre maggiori strumenti di lettura quotidiana. La particolarità di Leggimi è sicuramente la sua immediatezza d’uso e la semplicità con cui è possibile visualizzare i testi con la font leggimi ©Sinnos scegliendo tra carattere minuscolo (font leggimi ©Sinnos) e maiuscolo (leggimiprima ©Sinnos). Inoltre è possibile applicare alcune funzionalità per intervenire sulla grandezza del testo e la spaziatura tra le lettere. Insomma, un efficace strumento per trasformare velocemente testi in testi ad alta leggibilità, con la garanzia dell’esperienza e della professionalità di una casa editrice come Sinnos.

 

GeoGebra

GeoGebra è ormai un longevo portale con strumenti digitali per la matematica, in particolare algebra e geometria. Negli anni sono nate una serie di applicazioni tematiche che permettono di applicare i medesimi strumenti su smartphone e tablet. Ci sono la Calcolatrice grafica, la Calcolatrice grafica 3D e Geometria.

I disegni possono essere realizzati graficamente, selezionando punti e rette sul piano e modificandone le dimensioni con il mouse. Ma non è tutto qui, GeoGebra infatti è utile anche per gli studenti più grandi: dando loro la possibilità di inserire equazioni e formule per poi rappresentarle sul piano cartesiano. GeoGebra ha una sintassi semplice e una grafica essenziale, pertanto può essere consigliato a ragazzi con difficoltà in ambito matematico, come utile supporto scolastico.

 

Duolingo

Duolingo è un’app gratuita per l’apprendimento delle lingue.  Esiste la versione da utilizzare sul Pc. L’ultima versione aggiornata presenta come lingue: Italiano, Cinese Semplificato, Cinese Tradizionale, Francese, Giapponese, Hindi, Inglese, Olandese, Polacco, Portoghese, Rumeno, Russo, Spagnolo, Tedesco, Turco, Ungherese.

Duolingo offre lezioni scritte e di dettato, ma permette poca, o quasi nulla, pratica di conversazione. Ha una serie di livelli di abilità ad albero in cui si avanza come in un videogioco, attraverso cui gli utenti possono progredire, e una sezione vocabolario dove ci si può esercitare con le parole che si imparano durante le lezioni.

L’applicazione si compone di più livelli, dal livello base, superando correttamente gli esercizi, si passa ai livelli successivi, in cui aumenta la difficoltà. Dalle parole si passa alla composizione di frasi. Può essere adatto anche a bambini della scuola elementare poiché presenta le lingue attraverso parole appartenenti a vari ambiti, gli animali, il cibo, ecc..

Oltre al proprio studio personale nell’ultima versione c’è la possibilità di giocare anche in modalità duello contro il computer o contro altri utenti di Duolingo.

La segnaliamo perchè, tra tutte le app per l’insegnamento delle lingue straniere, Duolingo sfrutta i principi della gamefication, puntando così su motivazione e gioco: un binomio perfetto per sostenere una materia spesso ostica come la lingua straniera.

Go Talk Now

Il nuovo GoTalk NOW nasce dalla ormai longeva esperienza nel campo della comunicazione, unendo le caratteristiche classiche del comunicatore Go Talk con la versatilità e la semplicità di un’app per Ipad.

offre tre stili di pagine per la comunicazione: Standard, Express e Immagini. Nelle pagine Standard la selezione avviene premendo l’elemento desiderato. Nelle pagine Express, dei messaggi registrati o letti da una sintesi vocale sono presenti su un’unica barra di conversazione e vengono letti in sequenza quando si preme la barra. Le pagine Immagini sono invece costruite intorno a una singola foto o immagine. In questo caso si possono inserire degli hotspots non visibili in corrispondenza di persone o oggetti della foto e associarvi messaggi vocali, musica o video. Potete abbinare liberamente pagine diverse in un unico libro per la comunicazione.

E’ possibile realizzare tutti i libri per la comunicazione di cui si necessita, ognuno con configurazioni uniche e con un numero di pagine illimitato. GoTalk NOW inoltre è un’app completamente fruibile con la scansione.

Evernote

Evernote è un’applicazione gratuita che aiuta l’utente a organizzarsi nella gestione delle attività, gli impegni e nello studio attraverso la creazione di note di testo, audio e immagini.

Evernote ti consente di prendere appunti, catturare foto, creare liste di cose da fare e registrare promemoria. Inoltre, è possibile scaricare il corrispettivo dell’applicazione in tutti i computer utilizzati dall’utente in modo da rendere più semplice la sincronizzazione delle note fra i vari dispositivi. In questo modo si possono eseguire ricerche nelle note da casa, al lavoro o in viaggio.

Le funzionalità principali sono:  creazione di note di testo, liste di cose da fare e elenchi di attività; salvataggio, sincronizzazione e condivisione dei file; registrazione vocale che si possono inserire negli appunti; inviare e condividere le note tramite e-mail e social network.

La versatilità e la semplicità di utilizzo ne fanno un’app funzionale per ragazzi con difficoltà di apprendimento che ricercano uno strumento versatile che possa aiutarli nell’organizzazione scolastica.

 

Animals 360 – Wildlife

Con Animals 360 è possibile ampliare la propria conoscenza attraverso un semplice ed intuitivo quiz visivo/sonoro e divertirsi a ricomporre l’immagine di ogni animale col puzzle. La possibilità di poter cambiare il livello di difficoltà permetterà un utilizzo adatto a qualsiasi livello ed età.

La funzione di ingrandimento consente di vedere ogni dettaglio dell’animale. Sono inoltre presenti 4 tour, dove si potrà “passeggiare” tra gli animali nei diversi habitat. In un panorama di app dove gli animali sono spesso disegnati, le fotografie ad alta definizione di questa applicazione la rendono adatta ai ragazzi più grandi ed adulti; inoltre la grafica essenziale e lo sfondo monocolore aiutano d ancorare l’attenzione sullo stimolo.

E’ interessante come questa proposta – in pratica senza nozioni scritte – possa diventare una vera e propria enciclopedia visiva dove il fruitore può ricercare particolari e scovare dettagli nascosti, tramite l’apposita lente di ingrandimento. Inoltre lo stimolo sonoro associato all’immagine permette di sviluppare la memoria uditiva.

Text fairy

Text Fairy è un’app di scansione molto utile per fotografare testi cartacei e trasformarli in formato digitale per essere successivamente letti dalla sintesi vocale. E’ una delle poche app di scansione che ha la funzione di sintesi vocale che consente un’immediato ascolto. Non è possibile salvare ed esportare il testo in formato audio. Questa applicazione gestisce molto bene il passaggio dal riconoscimento della pagina del testo alla visualizzazione del testo stesso in formato digitale testuale. Si possono scaricare direttamente dalla app tutte le lingue del mondo.

E’ uno strumento molto utile per scansionare testi velocemente e in modo preciso e per ascoltarli subito dopo la scansione.

Toontastic 3D

Toontastic 3D è un’app rivolta ai bambini per creare cartoni animati. Le attività proposte per la creazione del video animato sono il disegno, l’animazione e il racconto.

I bambini più piccoli possono utilizzare i set già impostati (short story, classic story e science report) e animare i personaggi usando le proposte dell’applicazione. Si possono aggiungere suoni e musica. L’app propone scene predefinite che possono essere utilizzate attraverso uno storyboard stilizzato.

Per i più grandi o per i più creativi, è possibile disegnare i propri personaggi e gli scenari. Il risultato finale è un video

L’app è in lingua inglese, ma le attività proposte sono molto intuitive, quindi non necessita di ampie spiegazioni.

 

 

 

Immaginario

12Prima app italiana studiata per le necessità di comunicazione dell’adulto che interagisce con la persona con autismo o con disabilità cognitive. Immaginario non è un’applicazione destinata all’uso autonomo del bambino ma al genitore, all’educatore o al curante per favorire la comunicazione e la sua comprensione attraverso le immagini.

Strutturata in 4 sezioni (“Immagini”, “Frasi”, “Agenda” e “Parole mie”) predisposte perché il genitore o l’operatore abbiano un accesso intuitivo e veloce alle funzionalità.

4 sezioni con accesso veloce alle funzionalità per l’utente e grafica attraente per il bambino.

1. IMMAGINI – Costruisci immagini e significati

Un vocabolario interattivo: esercita la comprensione dei concetti consultando le categorie “semantiche” con oltre 1.200 simboli di uso quotidiano scelti dai nostri esperti e crea nuove carte – immagine, testo, audio – e categorie personalizzate.

2. FRASI – Crea velocemente regole e istruzioni

Digita la frase, la app traduce direttamente il testo in sequenze di simboli. Puoi creare nuove carte e aggiungerle, registrare la tua voce, salvare e riutilizzare la frase in futuro.

3. AGENDA – Pianifica il tempo e insegna autonomie

Prepara il bambino alle attività giornaliere e della settimana: aggiungi le carte in sequenza nell’agenda visiva (esempio: mattino, pomeriggio, sera) costruendo fino a 4 livelli di dettaglio e “motiva” il bambino coinvolgendolo direttamente nella scelta tra 2 carte – una prima interazione consapevole col mezzo – e i simboli da apporre sulle attività.

4. PAROLE MIE – L’archivio delle immagini

Ricerca facilmente le frasi “ricorrenti” che hai archiviato, da mostrare in modalità “sola vista” senza pericolo di modifica e gestisci velocemente le situazioni di crisi.

Tanto amore non può morire

Un romanzo può essere commuovente dalla prima all’ultima pagina (letteralmente) senza per questo apparire melenso. Può raccontare la morte senza per questo risultare funesto. Può scavare nel dolore e nonostante, anzi proprio grazie a questo, far affiorare la gioia delle relazioni. Tanto amore non può morire di Moni Nilsson dimostra, dal canto suo, tutte e tre queste cose.

Lo fa attraverso la storia e il punto di vista di Lea, dieci anni, una famiglia unita e ordinaria, una passione per il calcio, un carattere tosto, un’amica che è praticamente una sorella e una mamma malata di cancro. Lea sa della malattia della madre ma, anche in virtù di un’età in cui consapevolezza ed elaborazione fantastica tendono a mescolarsi, rifiuta in fondo l’idea che possa morire a breve. Così, quando la sua migliore amica Noa le dice di aver visto sua madre al Galà del Cancro e di essere dispiaciuta per la sua morte imminente, la fragile e tutto sommato rassicurante idea di realtà imbastita da Lea improvvisamente crolla. Noa diventa una traditrice per aver saputo prima di lei e per averle rivelato ciò che lei non vedeva o non voleva vedere. Lea fa di lei una sorta di capro espiatorio e al contempo di soggetto scaramantico: finché la odierà e rinuncerà alla sua amicizia, forse la mamma non morirà. Accade, allora, che mentre la malattia di Johanna peggiora, lasciandole sempre più di rado dei momenti buoni in cui fare scorta di piccole felicità, Lea sperimenta la paura del distacco in maniera ancora più dolorosa perché non può contare sulla sua amica più cara. Proprio quella che, nonostante, tutto, continua a cercarla e a tentare un riavvicinamento dopo il pasticciaccio del Galà. Arriva un momento, però, in cui gli allontanamenti forzati, i tentativi di distrazione e le nuove amicizie non bastano più a coprire il vuoto enorme che si fa spazio dentro Lea. Ed è proprio lì che le relazioni importanti, che si stringono in quella che è una famiglia allargata a tutti gli effetti, affiorano con forza e si fanno rete di sicurezza. Quella a cui affidarsi senza timore e di cui sentirsi indissolubilmente filo.

Asciutto, intenso e meravigliosamente scritto, Tanto amore non può morire prende di petto un tema delicatissimo scansando in uno slalom ardito le trappole del sentimentalismo e dello sbrodolamento. Qui, verosimilmente, il tempo e il ritmo cambiano in funzione della situazione che vive Lea e degli stati emotivi che essa reca con sé. Le relazioni – grandi protagoniste del romanzo – palpitano autentiche nelle parole e nei gesti dei personaggi, portando alla luce tutto ciò che di buono può esserci nel dolore più buio. È un romanzo forte, appassionante, incisivo, questo di Moni Nilsson, che merita di essere proposto e consigliato ai ragazzi e alle ragazze nonostante tema portante e copertina possano apparire respingenti. Ultimo ma non meno importante: Uovonero lo propone con caratteristiche di alta leggibilità evidenti e importanti che a loro volta sostengono una lettura già di per sé densa e magnetica.

EdrawMind

EdrawMind è un programma  per la costruzione di mappe concettuali molto efficace. Oltre a consentire di generare mappe, permette di condividerle, esportarle e stamparle.

Ha una veste grafica molto ordinata e facilmente utilizzabile.  Inoltre, una volta creata la mappa, è possibile “trasformarla” in una presentazione dinamica che successivamente può essere scaricata in PPT o Pdf.

Sicuramente questo programma è adatto per gli ambienti lavorativi e di studio in cui è importante la collaborazione e il lavoro in team, infatti è possibile condividere la mappa e permettere ad altri di modificarla.

Inoltre, l’ampia possibilità di scelta di forme e connettori da inserire, oltre che poter ispirarsi a template già pronti, permette di sviluppare la propria creatività personale e di confezionare mappe diverse per usi variegati: dal lavoro, allo studio, ma anche per l’ambito domestico . EdrawMind offre la possibilità di inserire tabelle, immagini, simboli, font, documenti Office, link ipertestuali, note, allegati. Insomma, una vera miniera di possibilità per una creazione personalizzata e di alto livello.

 

Voice Assist Pro

Con Voice Assist Pro è possibile scrivere un testo usando la propria voce. La schermata principale è molto semplice e contiene un solo pulsante con la funzione di avviare e fermare la registrazione del testo vocale.  L’app riconosce anche comandi come: virgola, punto, a capo, spazio, ecc. Alla fine della registrazione l’utente potrà modificare il testo, inviarlo tramite e-mail, sms, social network, altre applicazioni oppure copiarlo e incollarlo in una pagina di testo. Voice Assist Pro può essere utile per studenti con disturbi specifici dell’apprendimento nella stesura di temi e testi lunghi.

L’applicazione è disponibile a pagamento per iPad, iPhone e iPod touch.

Discalculia trainer

Il software  si apre con un simpatico ragazzino di nome Supermap che spiega come accedere alle attività e guida gli utenti attraverso 4 sezioni di lavoro che consentono il potenziamento e il recupero delle abilità di base necessarie per imparare a calcolare. Vengono proposti molti esercizi aritmetici di diversa tipologia, graduati per complessità, inerenti a quattro aree fondamentali:

Il modello di riferimento è quello del calcolo aritmetico fondato su un sistema di base parzialmente innato, che permette di rappresentare la quantità e di operarvi mentalmente, secondo un sistema di formazione e recupero automatico di combinazioni numeriche. Nella parte gestionale sono registrati i singoli risultati ed è possibile creare degli esercizi personalizzati con le quattro operazioni.

L’aspetto interessante di questo software è la sua cornice ludica, poichè sono stati inseriti elementi di gioco nella gestione degli esercizi, che permettono un rinforzo della motivazione del bambino.

Read and Write for Education

Read and Write è un software utilizzato per leggere e comprendere un documento o un testo sul web. Si presenta come un’estensione per Chrome ed è disponibile in due versioni: una gratuita e accessibile da tutti i docenti e una a pagamento per gli studenti. Inoltre è disponibile per tutti una prova gratuita di novanta giorni della versione a pagamento. Per le sue funzionalità, lo strumento adatto anche a studenti che hanno difficoltà di letto-scrittura perché concerne con un aumento della personalizzazione e dell’autonomia nel processo di comprensione.

Sul sito di Texthelp, inoltre si trova il form di registrazione specifico per i docenti, che dà l’accesso gratuito alla versione completa di ogni funzionalità; il primo campo in cui è chiesta la mail, va compilato con l’indirizzo che è utilizzato per accedere a Chrome: il docente può utilizzare l’account G Suite for Edu oppure anche un account Gmail privato. Infine negli ultimi due campi vanno inseriti il nome del dirigente e la mail istituzionale del proprio Istituto (quella nel formato codicemeccanografico@istruzione.it.). Nella barra delle impostazioni troviamo tutte le funzioni di questo software; descriviamo brevemente alcune delle più utili:

Vocalizer Expressive

Vocalizer Expressive è la nuova frontiera della sintesi vocale TTS –  la nuova versione del tradizionale Loquendo, per intenderci. Offre una voce realistica, addestrata su dialoghi e casi d’uso specifici, che parla con la stessa fluidità di una persona reale. Vocalizer sfrutta infatti una tecnologia di sintesi vocale avanzata basata su reti neurali ricorrenti per offrire una voce molto più simile a quella umana.

Il TTS di Nuance crea dialoghi naturali in 53 lingue e in 119 varianti di voce differenti. E’ compatibile SAPI5, per ambiente Windows e compatibile con EASYeyes, modalità controllo cursore.

Nata come ausilio utile per un variegato panorama di disturbi della comunicazione e della lettura, ormai questa tecnologia ha trovato ampio uso come motore di output vocale per le aziende. Segnaliamo però questo strumento per l’accuratezza della tecnologia, sempre all’avanguardia e in linea con le ultime innovazioni tecnologiche.

@Voice Aloud Reader (TTS)

È una sintesi vocale che permette agli utenti di leggere documenti di testo in formato PDF, DOC, TXT e testi esportati dal web o da altre applicazioni con il comando copia-incolla. Sono disponibili sintesi vocali professionali in 21 lingue e 32 voci. Per l’ascolto del testo è possibile regolare la velocità, l’altezza del tono, il volume, il formato e la qualità dell’audio.  È possibile, inoltre, salvare il file audio del testo scritto in una cartella all’interno dell’applicazione, inviarlo via mail o condividerlo in rete. Le voci disponibili in lingua italiana sono gratuite, è necessario semplicemente modificare la lingua dalle impostazioni per utilizzarle. La lettura è abbastanza corretta e fluida. È attualmente la migliore sintesi vocale disponibile per tablet.  Questa applicazione è particolarmente indicata a bambini e ragazzi con difficoltà di lettura.

MyScript Calculator 2

È un foglio di calcolo elettronico che consente all’utente di eseguire gli esercizi matematici in modo agevolato. In pratica, lo smartphone diventa un foglio di carta su cui scrivere ed ottenere in tempo reale i risultati delle operazioni! Questa calcolatrice con riconoscimento della scrittura è veloce e immediata e permette inoltre di svolgere le operazioni matematiche verificando passaggio dopo passaggio. Con una grafica essenziale, può essere un valido supporto per controllare la risoluzione delle operazioni matematiche più complesse ma anche per le richieste più semplici della quotidianità.

Gli operatori supportati sono:

Operazioni di base: +, -, x, ÷, +/-, 1/x
Operazioni varie: %, √, x!, |x|
Potenze/esponenti: ℯx, xy , x2
Parentesi: ( )
Funzioni trigonometriche: seno, coseno, tangente
Funzioni trigonometriche inverse: arcoseno, arcocoseno, arcotangente
Logaritmi: ln , log
Costanti: π, ℯ, Phi.

Io Parlo

È un’applicazione gratuita, molto semplice, dedicata alla comunicazione assistita. È composta da una sintesi vocale in lingua italiana e una libreria di simboli PCS. Con questo programma è possibile scrivere e ascoltare frasi visualizzandole con i simboli corrispondenti. Non è possibile invece aggiungere le proprie immagini e registrare suoni. La semplicità dell’app può essere una risorsa interessante per chi si accosta alla comunicazione aumentativa o per chi desidera provare un comunicatore su tablet; risulta inoltre poco distraente e complessa, adatta pertanto a bambini o adulti con disturbi della comunicazione.

iRecorder Pro

Si tratta di un registratore vocale che permette all’utente di prendere appunti vocali. Attraverso questo strumento è possibile registrare i propri appunti in modo semplice: le registrazioni non hanno un limite di tempo; è possibile mettere la registrazione in pausa e riprenderla su una traccia unica; la registrazione continua anche se l’iPhone o l’iPad è in stand by; la velocità di riproduzione della traccia è regolabile. L’App permette inoltre di trasferire la traccia registrata al proprio PC tramite Wi-Fi e di condividerla via mail.

Un interessante strumento, semplice e immediato, per bypassare difficoltà di scrittura o semplicemente per utilizzare una modalità diversa per prendere appunti o registrare una conversazione.

iThoughsHD

iThoughsHD è una valida applicazione per creare mappe concettuali complete. La mappa è molto versatile, si possono spostare i concetti in qualsiasi momento, può essere abbellita selezionando il colore, lo sfondo e la grandezza dei caratteri. Possono essere inserite immagini e foto come aiuto per la memorizzazione dei vari concetti. La mappa concettuale poi successivamente essere condivisa in rete, trasferita sul computer tramite iTunes, stampata o inviata tramite posta elettronica.

Risolutore di Equazioni

Il Risolutore di Equazioni è una semplice ed immediata app per la risoluzione di equazioni di primo, secondo, terzo e quarto grado.

Si tratta di risolutore di equazioni essenziale e intuitivo, che permette di visualizzare il procedimento oltre che il risultato dell’equazione. E’ un ottimo alleato quindi nello svolgimento dei compiti a casa, per controllare lo svolgimento del compito in caso di dubbi e difficoltà.

Z chiamante Nome Annunciatore

Con questa app è possibile sentire il nome della persona che sta chiamando o inviando un SMS (se il nome non è presente nel telefono, viene pronunciato un testo scelto precedentemente dall’utente) e ascoltare il messaggio arrivato. A qualsiasi momento l’utente potrà disattivare ogni modulo, dal controllo delle chiamate al controllo degli SMS arrivati (anche singolarmente mittente e/o messaggio). Nei casi di arrivo di SMS durante una telefonata, non verranno letti ma verrà tenuto conto del numeri di SMS. Al termine della telefonata il programma vi dirà quanti SMS sono arrivati.

 

iStudiez Pro – Student Planner

iStudiez Pro è un’applicazione dedicata a studenti di qualsiasi età che non si limita ad offrire una semplice agenda: sarà possibile organizzare nel dettaglio un programma didattico utilizzando un calendario che potrà essere personalizzato, impostando colori ed icone differenti per le diverse materie.

E’ possibile evidenziare i futuri esami, programmare una tabella di studio per fare i compiti e avere a disposizione una rubrica sulla quale annotare appunti, numeri di telefono ed indirizzi email. E’ dotato di un sistema di notifiche push utile per non dimenticare i prossimi eventi; inoltre il lavoro è assicurato da un sistema di backup effettuabile via email.

iStudiez Pro è una delle utility più famose ed apprezzate per la gestione degli impegni scolastici su Mac, iPhone, iPad, Apple Watch e dispositivi Android. Il programma offre una serie completa di strumenti che permettono di gestire ogni aspetto della vita e degli impegni di scuola, con funzioni indicate per i genitori che desiderano tenere sotto controllo gli impegni scolastici dei propri figli (dalle scuole elementari, passando per strumenti indicati per gli studenti delle superiori fino all’università).

Con iStudiez Pro è possibile inserire tutte le materie e le informazioni relative ai vari corsi, inclusi i dati e i recapiti dei professori e degli assistenti. Gli strumenti permettono di non mancare mai una lezione e anche di gestire gli impegni fuori calendario.

LearnEnglish Grammar

LearnEnglish Grammar di British Council è un’applicazione per l’apprendimento della grammatica inglese. Include una sezione di pratica e una sezione di test distribuite in quattro livelli di difficoltà: Beginner, Elementary, Intermediate, Advanced. Le sezioni presentano diversi tipi di argomenti sulla grammatica con circa 20 esercizi per ciascun argomento.

L’applicazione è gratuita e diversi pacchetti extra sono scaricabili a pagamento.

Focus 40 Blue

Si tratta di un display Braille di ultima generazione, dove le celle sono state fisicamente isolate e sono state migliorate maneggevolezza e compattezza. La nuova Focus 40 Blue combina le ultime tecnologie Braille, una tastiera in stile Perkins e i collegamenti via USB o Bluetooth in una forma estremamente sottile e leggera.
Le 40 celle Braille offrono una lettura del punto similare a quella di un foglio di carta.
Grazie alla tastiera Perkins, all’uso dello screen reader Jaws è possibile spostarsi all’interno di un documento con movimenti naturali ed efficienti aumentando la qualità del proprio lavoro e migliorando la produttività. Leggere documenti ed email, lavorare con tabelle o navigare in Internet senza muovere mai le mani dal proprio display Braille Focus 40 Blue.
Inoltre, utilizzando in combinazione i tasti frontali con i tasti per lo scorrimento del documento sarà possibile selezionare una riga, un paragrafo o spostarsi rapidamente all’inizio o alla fine di un paragrafo, di una pagina o di un documento.
La nuova Focus 40 Blue è più piccola del 37% rispetto al precedente modello per aumentarne la portabilità.
Supporta la connettività Bluetooth 2.0 e USB 2.0, inoltre quando è collegata al PC via cavo ricarica le batterie.
Compatibile con Talks e dispositivi con Apple iOS quali iPhone, iPod e iPad. I dispositivi Apple hanno già preinstallato uno screen reader proprietario, VoiceOver, il che rende utilizzabile la Focus 40 Blue da subito.

Fabula Infrangibile

Fabula Infrangibile è uno strumento che risponde alle necessità di robustezza e imperbeabilità che un comunicatore per persone con disabilità – cognitiva e motoria- spesso richiede. Si tratta infatti di un “pctablet” progettato per resistere alle cadute da un metro ed agli schizzi d’acqua, nelle versioni da 12″, 10″ e 8″.  All’interno è già installato il software Fabula EVO, comunicatore simbolico e alfabetico con sintesi vocale.

Fabula permette di scrivere e comunicare semplicemente toccando lo schermo. Al suo interno il software infatti permette di creare tabelle in simboli totalmente personalizzabili o di utilizzare la tastiera con sintesi vocale. Ha inoltre la funzione di predizione inclusa nelle tastiere, ovvero viene proposto ciò che probabilmente si
vorrà digitare a seconda di quanto è già stato scritto: in questo modo si riduce l’ampiezza
dei movimenti richiesti per scrivere, quindi anche i tempi e la fatica.

Insomma, uno strumento davvero completo che risponde alle diverse esigenze comunicative che si possono incontrare nella disabilità, ma altamente consigliabile anche per un suo utilizzo in ambito didattico.

 

Mini Audiobook

Mini Audiobook  è un sistema autonomo che effettua la lettura di testi a stampa per mezzo di una voce sintetizzata molto naturale. E’ sufficiente posizionare il testo da leggere sul ripiano di vetro posto sulla sommità dell’apparecchio e dare l’avvio al riconoscimento con la pressione di un tasto, come se si facesse una fotocopia. Dopo pochi secondi il testo viene tradotto in voce ed è udibile attraverso gli altoparlanti o una cuffia. Mini Audiobook  è in grado di leggere libri ma anche giornali, riviste, lettere, bollette, ecc. Se sono presenti figure, queste vengono automaticamente eliminate e il testo viene letto correttamente anche in presenza di più colonne, indipendentemente dall’orientamento orizzontale o verticale con cui le pagine vengono posizionate sul ripiano di vetro, e riconoscendo ogni tipo di carattere a stampa, di dimensioni anche inferiori al millimetro.

I testi si possono anche importare da smartphone o PC nei diversi formati pdf, doc, txt.

Audiobook può funzionare a corrente o batteria, ed essere facilmente trasportato grazie alla pratica borsa fornita a corredo.

E’ disponibile inoltre una versione PRO con numerose funzioni aggiuntive, tra cui traduttore, calcolatrice e registratore.

Winking

Tastiera di grandi dimensioni, con tasti ingranditi e distanziati per facilitarne la selezione e la pressione, e incavati, rispetto alla superficie della tastiera, in modo tale da guidare la selezione e da consentire l’appoggio del polso o della mano senza che alcun tasto venga premuto involontariamente. E’ indicata per persone con ridotte capacità di controllo dei movimenti; in alcuni casi viene utilizzata da chi, impossibilitato ad utilizzare gli arti superiori, utilizza le dita dei piedi per la digitazione. I tasti ben distanziati ed allargati permettono l’attivazione attraverso grossolani movimenti della mano, del braccio o del piede. La pressione del tasto è segnalata da feedback tattile e acustico. La lunghezza del cavo permette di posizionarla nel modo più agevole. Sono disponibili tutte le funzioni della tastiera standard e tutte le funzioni del mouse. WinKing permette infatti di emulare il funzionamento del mouse. I tasti sono colorati, seguendo alcune regole (le lettere sono verdi, i numeri blu, i tasti funzione rossi e i tasti che emulano il mouse gialli), per garantirne una maggior visibilità. Gli effetti che si ottengono attraverso la pressione di più tasti possono essere ottenuti premendo i tasti in successione anzichè contemporaneamente come con la tastiera standard (Shift e Ctrl).

Usb switch box

Nel caso di disabilità motorie che non permettono di controllare la tastiera e i più comuni dispositivi di puntamento (mouse, trackball, ecc.) si utilizzano dei sensori attivabili a pressione o a sfioramento per l’invio di impulsi di comando al PC. Questo ausilio hardware agisce come un adattatore universale che permette di semplificare e velocizzare il collegamento e la configurazione di sensori per l’uso della maggior parte del software che prevede il funzionamento a scansione. Il dispositivo si collega al computer in modo molto semplice sulla porta USB (Universal Serial Bus) mediante il cavo in dotazione.Tramite il software USB Keys 2 è possibile configurare e memorizzare la funzione di ognuno dei sensori collegati alle 4 porte disponibili con i diversi software applicativi.

Helpijoy

HelpIJoy è un emulatore di mouse a forma di joystick con leva proporzionale. L’emulatore è dotato di connessione USB e di 4 pulsanti per: Click Sinistro, Click Destro, Doppio click, Trascinamento bloccato. 4 connettori per sensori replicano i 4 pulsanti. Il dispositivo è dotato infine di 1 connettore a 9 pin per sensori multipli per simulare le 4 direzioni del mouse più il click sinistro.

Helpikeys

HELPIKEYS è una tastiera a membrana programmabile. La tastiera viene fornita con 5 TASTIERE (layout plastificati) già pronte all’uso : una tastiera standard Windows con i tasti leggermente più grandi, pensata per scrivere ed accedere comodamente al pc; una tastiera alfabetica semplificata, adatta ad attività didattiche con bambini; una tastiera numerica, pensata per attività logico-matematiche; MOUSE che simula completamente il mouse e lo sostituisce egregiamente; SI/NO pensata per semplici attività prescolari e per la comunicazione di base.

Le tastiere vengono riconosciute in automatico senza che l’utente debba fare nulla. HELPIKEYS è completata dal software LAYOUT BUILDER venduto insieme alla tastiera. Il programma LAYOUT BUILDER consente di progettare graficamente nuove tastiere personalizzate, di associare ad ogni tasto una data funzione, e di stampare in formato A3 oppure tramite due formati A4 la tastiera desiderata.

La tastiera è comoda e facilmente trasportabile, è inoltre possibile attivare un feedback acustico. E’ particolarmente adatta ad attività didattiche e riabilitative e, per la sua versatilità e flessibilità, è in grado di offrire una risposta concreta ad una molteplicità di bisogni educativi.

TrackerIR

TrackerIR è un sistema di tracciamento del movimento della testa. Utilizza i raggi infrarossi per tracciare i movimenti del capo. Tracciando la posizione di un piccolo adesivo argentato collocato sulla fronte dell’utente, TrackerIR invia un flusso di istruzioni in tempo reale al computer via USB per muovere il puntatore del mouse sullo schermo. Sviluppato come dispositivo alternativo per i videogiochi, in particolare i simulatori di volo, TrackerIR è stato sperimentato con successo come ausilio per i disabili motori, in quanto consente di controllare agevolmente il puntatore del mouse coi soli movimenti del capo.

TrackerIR assume il controllo del puntatore del mouse, ma non interferisce con il mouse normale. Per utilizzare il mouse basta muoverlo e TrackerIR si disattiva automaticamente. Quando si smette di utilizzare il mouse normale, TrackerIR riprende il controllo. In modalità Key Mapping, TrackerIR consente di inviare al computer comandi di tastiera associati a 17 possibili posizioni del capo. L’unità TrackerIR va fissata sopra il monitor del PC o del portatile. Basta infine assicurarsi di aver inserito il cavo nella porta USB e di avere installato e mandato in esecuzione il software.

Winmini

WinMini è una tastiera molto piccola dedicata ad utenti che hanno scarsa forza e limitata ampiezza dei movimenti. I tasti a membrana sono ravvicinati per una selezione con piccoli movimenti delle dita. Questo tipo di tastiera è particolarmente adatto ai soggetti affetti da distrofia muscolare, o comunque a quei disabili motori che hanno conservato un buon controllo di una mano a livello di motricità fine, ma che non sono in grado di compiere con gli arti superiori movimenti di ampiezza sufficiente a raggiungere i tasti di una tastiera normale o di esercitare pressioni che richiedano una certa forza. WinMini si collega direttamente al computer e permette di usare contemporaneamente la tastiera normale. Oltre al funzionamento standard come tastiera, WinMini permette di emulare il mouse: su ogni tasto, accanto alla lettera, è indicata anche una funzione del mouse: una direzione di spostamento, oppure il clic, il doppio clic, o il trascinamento. Basta semplicemente premere il tasto FUNC per attivare queste funzioni e trasformare la tastiera in emulatore di mouse. Con lo stesso tasto, in qualunque momento, si torna al funzionamento standard della tastiera. WinMini è disponibile con due diverse disposizioni dei tasti: QWERTY (la disposizione standard); FREQUENCY se si preferisce una disposizione secondo la frequenza d’uso dei tasti. E’ disponibile anche uno scudo copritastiera per la separazione dei tasti.

Multikey

MultiKey è uno speciale adattatore che permette di abbinare a sensori una o più funzioni della tastiera del computer o del mouse. Sui due lati dell’adattatore si trovano gli alloggiamenti per collegare i sensori, 14 in totale. Ad ogni alloggiamento corrisponde una funzione diversa: click sinistro e click destro del mouse, le quattro frecce del cursore, pagina su e giù, tasti funzione F11 e F12, tabulatore, backspace, invio, spazio. Le tre manopole colorate permettono di regolare in modo semplice e diretto il funzionamento dei sensori. La manopola rossa regola la sensibilità del sensore. La manopola verde serve a regolare la velocità di ripetizione quando il sensore viene mantenuto attivato. E’ utile ridurla quando l’utente ha difficoltà a ritornare nella posizione di riposo dopo l’attivazione.La manopola gialla permette di regolare il tempo che deve intercorrere tra una attivazione del sensore e la successiva. Viene utilizzata per eliminare le doppie attivazioni involontarie del sensore.

Magic touch

MAGIC TOUCH è un touchscreen rimovibile che si sovrappone allo schermo e trasforma un normale monitor in un monitor tattile interattivo, consentendo nel modo più semplice l’accesso tattile al computer, una delle modalità più naturali e dirette di interazione per i bambini. Questo schermo aggiuntivo tattile concretizza lo stimolo naturale dei bambini a toccare ciò che vedono sullo schermo: tutto ciò che in un software si può fare con il mouse, con Magic Touch è possibile farlo con le dita. Si può selezionare testo ed oggetti, spostare immagini e disegni, aprire i menu e disegnare. MAGIC TOUCH è particolarmente indicato nelle attività prescolari, soprattutto per i bambini che hanno difficoltà a utilizzare il mouse, nella coordinazione oculo-manuale, difficoltà motorie o di apprendimento, perché i bambini possono operare direttamente sullo schermo, senza mediazione di dispositivi che possono interferire con l’attenzione. Si può facilmente spostare su un altro monitor e anche utilizzarlo come tavoletta grafica sul piano. Può essere attivato a pressione sia col dito sia con uno stilo di plastica. Emula le funzioni del mouse: clic, doppio clic e trascinamento; consente l’uso contemporaneo dello schermo tattile e del mouse. Può eseguire qualsiasi programma che richiede l’utilizzo del mouse e supporta l’inversione tra pulsante destro e pulsante sinistro.

Bigtrack

Bigtrack è una trackball di grandi dimensioni, è uno strumento prezioso per tutte le persone che hanno limitazioni della capacità motoria, per chi ha problemi nell’effettuare movimenti fini delle dita e per i bambini molto piccoli che stanno imparando la coordinazione occhio-mano. Costruita con materiale molto resistente ed idonea a sopportare anche pressioni con i piedi o con il gomito. Le sue ampie dimensioni non richiedono infatti l’utilizzo delle dita, anche un colpo sulla palla e un pugno sul bottone la fanno funzionare.

Roller Joystick

Emulatore di mouse a forma di joystick, simile a quello in uso su molte carrozzine elettriche. ROLLER Joystick facilita le funzioni di puntamento, click e trascinamento a quelle persone disabili che presentano una limitazione nei movimenti fini della mano. Lo scudo trasparente che ricopre la zona dei comandi ha lo scopo di facilitare la selezione quando l’utente sia ostacolato da tremori e distonie. Quando non sia utile, può facilmente essere rimosso. I ROLLER sono dotati di prese per il collegamento di sensori esterni destinati alle funzioni di clic sinistro, clic destro e trascinamento. Nella confezione del ROLLER Joystick sono comprese anche due impugnature speciali: una rigida con forma a T ed una a palla in gommapiuma. La versione PLUS possiede un tasto separato per il doppio click e uno per rallentare la velocità di spostamento del puntatore, allo scopo di centrare più agevolmente bersagli a video di piccole dimensioni. Ad ogni pressione del tasto l’utente ottiene un rallentamento della velocità di spostamento: questo gli permette, giunto in prossimità del bersaglio, di avere, se serve, un movimento lentissimo del puntatore.

Bigkeys

E’ una tastiera espansa e semplificata con tasti grossi il doppio del normale, utile nei casi di difficoltà motorie per l’introduzione alla lettoscrittura. Le dimensioni dei tasti e la possibilità di sceglierne l’ordine (alfabetico oppure il classico QWERTY) la rendono adatta nel caso di difficoltà del controllo motorio fine. Può essere usata per l’avviamento alla lettoscrittura tramite computer anche nei casi di deficit visivo. La tastiera è compatibile con quelle tradizionali per pc. Il numero di caratteri che richiedono la pressione contemporanea di due tasti è ridotto al minimo. Fra gli accessori esiste anche uno scudo trasparente copritastiera che evita la pressione accidentale dei tasti adiacenti. E’ possibile scegliere la tastiera colorata o nei toni di grigio nelle due versioni, alfabetica e QWERTY tradizionale.

Mouse mover

Il Mouse Mover permette di emulare tutte le funzioni di un mouse tradizionale con l’uso di un sensore multiplo o di alcuni sensori singoli. Sei sensori singoli (venduti separatamente) possono essere inseriti nelle entrate presenti sulla faccia anteriore del dispositivo; ognuno di essi permette di controllare separatamente differenti funzioni (le 4 direzioni del mouse, il click sinistro ed il click destro). E’ anche possibile effettuare l’operazione di trascinamento (dragging) effettuando una pressione prolungata sul sensore collegato in corrispondenza della scritta “Left click”. Per facilitare ulteriormente l’uso del mouse, è possibile regolare una serie di parametri come ad esempio la velocità del puntatore, la velocità di accelerazione, il tempo di pressione del sensore necessario per attivare la funzione di trascinamento.

Roller trackball

Trackball ergonomica che sostituisce il mouse in tutte le sue funzioni. ROLLER Trackball semplifica le operazioni di spostamento del puntatore, di clic e di trascinamento a quelle persone disabili che presentano una limitazione nei movimenti fini della mano. Lo scudo trasparente che ricopre la zona dei comandi ha lo scopo di facilitare la selezione quando l’utente sia ostacolato da tremori e distonie. Quando non sia utile, può facilmente essere rimosso.I ROLLER sono dotati di prese per il collegamento di sensori esterni destinati alle funzioni di clic sinistro, clic destro e trascinamento. La versione PLUS possiede un tasto separato per il doppio click e uno per rallentare la velocità di spostamento del puntatore, allo scopo di centrare più agevolmente bersagli a video di piccole dimensioni. Ad ogni pressione del tasto l’utente ottiene un rallentamento della velocità di spostamento: questo gli permette, giunto in prossimità del bersaglio, di avere, se serve, un movimento lentissimo del puntatore.

Albakeys

La tastiera Albakeys è una tastiera espansa (i tasti sono il doppio del normale) utile nei casi di difficoltà motorie e per l’introduzione alla letto-scrittura. Può essere usata per l’avviamento alla letto-scrittura tramite computer anche nei casi di deficit visivo. Non genera autoripetizione dei caratteri. E’ disponibile lo scudo per facilitare la selezione dei tasti ed evitare le digitazioni multiple involontarie. Sul lato presenta due connessioni USB per eventuali collegamenti di mouse o touchscreen. La tastiera consiste di tasti che identificano le consonanti con il colore verde, le vocali con il rosa, i numeri in rosso, i tasti di controllo in blu ed il resto in giallo. Si collega al posto della tastiera standard, tramite connessione USB. Per funzionare, non necessita di software particolare.

Woodpecker

Woodpecker è un adattatore per sensori programmabile, adattabile praticamente a tutti i programmi a scansione, necessita di una porta USB.

La funzione dei sensori è programmabile con qualsiasi tasto della tastiera ed anche per avviare programmi.

Consente anche di muovere il puntatore del mouse utilizzando 5 sensori singoli: ad ogni sensore può essere associato il movimento del mouse in una direzione ed il click sinistro.

Discover:Board

Discorver:Board è una tastiera alternativa che viene fornita con il software per il controllo del mouse e della tastiera  e software di personalizzazione – tutto il necessario per l’accesso al computer flessibile.

I tasti sono ampiamente distanziati appropriati per gli utenti con controllo motorio limitato e che usano il pugno per digitare. La tastiera viene fornita con quattro sovrapposizioni aggiuntive che consentono l’accesso ai programmi software più tipici.

HeadMouse Extreme

HeadMouse ® Extreme sostituisce il mouse del computer standard per le persone che non possono usare o che hanno un uso limitato delle loro mani per controllare un computer o un dispositivo di comunicazione alternativa e aumentativa (CAA). HeadMouse traduce i movimenti naturali della testa di un utente in movimenti direttamente proporzionali del puntatore del mouse del computer, in modo tale che l’utente possa muovere con la testa il puntatore del mouse sullo schermo. HeadMouse ha un sensore ottico senza fili che viene indossato dall’utente in una posizione comoda sulla fronte, occhiali, cappello, ecc. Funziona come un mouse per computer.

Jumbo

Tastiera facilitata con grandi tasti colorati e lettere di dimensioni maggiorate. Si collega sostituendo la tastiera standard attraverso connessione USB. E’ disponibile uno scudo di separazione dei tasti per facilitare la selezione dei caratteri agli utenti con difficoltà motorie. Colori diversi identificano le consonanti (in verde), le vocali (in rosa), i segni di interpunzione (in giallo), i numeri (in rosso) e i tasti di controllo (in blu) per rendere più agevole la loro localizzazione sulla tastiera.

Expert mouse

Trackball ottica di grande formato con 4 ampi tasti personalizzabili tramite il software incluso per l’esecuzione di applicazioni, collegamenti web o script. E’ stata progettata per utenti non disabili, ma la sua forma la rende spesso utile a persone che presentano qualche difficoltà di movimento. La grossa sfera e i tasti di grandi dimensioni facilitano infatti il movimento del puntatore e la selezione delle funzioni. Inoltre, EXPERT MOUSE permette di far corrispondere liberamente il click, doppio click, etc. ai quattro grossi tasti che si trovano a fianco della palla: è così possibile dislocare le funzioni usate con maggiore frequenza in una posizione facilitante per l’utente. La versione PRO dispone, nella parte alta della superficie, di sei piccoli tasti: a ciascuno di essi è possibile assegnare in modo diretto la apertura di un programma o di un sito web. Nella versione PRO è presente anche la rotellina di scroll.

Easy cat

Easy Cat è un touchpad che consente di emulare il funzionamento del mouse sfiorando con un dito la superficie sensibile. Di dimensioni molto ridotte, Easy Cat è adatto ad utenti che hanno scarsa forza e limitata ampiezza di movimenti. Tutte le operazioni fondamentali del mouse (puntamento, click, doppio click, trascinamento, click con il pulsante di destra) possono essere effettuate con leggeri tocchi sulla superficie e senza dover ricorrere ai due pulsanti di click integrati. Toccando la superficie e risollevando la punta del dito una o due volte si ottengono il click e il doppio click; toccando la zona in alto a destra si ottiene il click di destra del normale mouse. Toccando due volte poi strisciando la punta del dito sulla superficie si ottiene la funzione di trascinamento.

Optima trackball

Optima è una trackball a tecnologia ottica. Optima è progettata per chi ha problematiche motorie che impediscono il movimento fine della mano e conseguentemente l’utilizzo di mouse convenzionali. Sono presenti ad accesso diretto sullo strumento i tasti funzione del click sinistro (tasto rosso) e del click destro (tasto giallo) ed il tasto del trascinamento bloccato (blu). I tasti sono leggermente incavati rispetto alla superficie di appoggio delle strumento per agevolarne la digitazione in caso di difficoltà fino-motorie delle dita. Possono essere utilizzati sensori esterni per emulare il click sinistro ed il click destro del mouse.

Kinder board

KINDER BOARD è una tastiera semplificata. Può essere richiesto a parte lo scudo di separazione dei tasti per facilitare la selezione dei caratteri agli utenti con difficoltà motorie. Oltre ai tasti di cm. 2 x 2, colorati per favorire la discriminazione, sono presenti anche i tasti funzione, di piccole dimensioni per un uso da parte dell’assistente, posizionati nella prima fila in alto.

E’ disponibile anche la versione VisionBoard con tasti bianchi, per bambini con problemi di vista.

Casco fumagalli

Il casco è dotato di una bacchetta – puntatore, di lunghezza e posizione regolabile, che sostituisce l’uso delle mani sia per digitare sulla tastiera del PC, sia per l’utilizzo di altre apparecchiature o ausili attivabili mediante pressione su tasti o spostamento della bacchetta inserita in appositi supporti (come la levetta cava di una carrozzina elettrica). Si rivolge ai disabili motori che non possono usare gli arti superiori, ma che conservano un buon controllo dei movimenti del capo. Realizzato in pelle imbottita, si regola attraverso cinghiette sul mento, sulla nuca e sopra la testa. L’asta metallica può essere inclinata e orientata attraverso un apposito snodo e l’asta può essere resa più o meno sporgente.

Queenkey

QueenKey è una tastiera semplificata ed estesa, che utilizza tasti grandi (circa quattro volte più grandi rispetto ad una tastiera standard), con colori vivaci. La tastiera è stata progettata tenendo conto delle esigenze dei bambini, che possono apprendere con facilità la posizione delle vocali, delle consonanti e dei numeri, grazie alla differenziazione dei colori. Queste facilitazioni la possono rendere adatta anche per tutte quelle persone con limitate capacità visive o motorie, grazie alla vivacità dei colori ed alla grandezza dei tasti ed alla possibilità di aggiungere uno scudo, detto anche copritastiera, che consente di appoggiare tutta la mano sulla tastiera e selezionare i tasti infilando le dita nei fori desiderati; adatto a tutti coloro che hanno problemi nel controllo fine della mano e vogliono limitare le digitazioni involontarie di più tasti.

Scan buddy

Scan Buddy è un software a scansione che serve come emulatore di mouse. Scan Buddy è un programma a scansione che permette ad utenti colpiti da una disabilità motoria grave di disporre delle funzioni del mouse, attraverso un sistema sostitutivo. Scan Buddy opera per successive divisioni dello schermo fino ad identificare il punto da raggiungere con il puntatore del mouse. Il programma suddivide l’area dello schermo prima in due parti poi, ottenuta la conferma col sensore, divide l’area selezionata ancora in due: le divisioni procedono così fino ad individuare la zona bersaglio voluta. Selezionata in più passaggi la zona sensibile, una barra rossa e nera scende dall’alto verso il basso dell’area. Ottenuta la conferma col sensore, la manina di Scan Buddy si muove in senso orizzontale per la selezione del punto esatto. Una volta posizionato il puntatore il programma propone la scelta della funzione: click, doppio click, inizio del trascinamento, etc.La scansione che suddivide lo schermo si disattiva dopo un tempo regolabile, se l’utente non compie alcuna selezione sul sensore: questo permette di leggere la pagina senza disturbi. Una doppia pressione del sensore riattiva la scansione.

Mytobii

Mytobii è un ausilio informatico che dispone di un’interfaccia implementata appositamente per il controllo oculare. Si presenta come un’unica struttura dotata di uno schermo touchscreen 15″ in cui sono integrati una telecamera e quattro LEDs a luce infrarossa, necessari per il rilevamento della posizione dello sguardo. L’algoritmo che elabora i dati oculari permette di compensare eventuali movimenti del capo.

E’ compatibile con software specifici per la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) con simboli PCS o Bliss, fungendo in questo modo da valido supporto sia per pazienti con disturbi della comunicazione, sia per gli operatori coinvolti nella riabilitazione.

Gravis Mousestick II

Si tratta di un joystick che può essere connesso alla porta ADB del Macintosh e sostituire il mouse o affiancarsi ad esso. Il software di gestione consente di configurare il funzionamento dei 5 bottoni del joystick (3 sull’impugnatura e 2 sulla piattaforma) in modo da emulare qualsiasi funzione del mouse o una qualsiasi combinazione di tasti. Pensato soprattutto per i videogiochi, può costituire un ottimo strumento alternativo di puntamento per il Macintosh.

Mini Joystick HMC

Piccolo joystick con forma ergonomica. Può essere gestito con poca forza e poco movimento. Può essere regolato in base alle esigenze dell’utente. Può essere manipolato da dito, mano, lingua, mento, ecc. Può essere una soluzione perfetta per le persone che soffrono di distrofia muscolare.

Nohands mouse

Il NoHands mouse è un mouse azionabile con due pedali separati. Un pedale aziona il puntatore, mentre l’altro viene usato per cliccare il pulsante. Con l’impostazione predefinita un click con il tallone attiva il pulsante destro del mouse, mentre con la punta del piede si attiva il pulsante sinistro del mouse.
E’ possibile configurare i pedali a proprio piacere per simulare i movimenti del mouse sullo schermo. L’ausilio è rivolto a tutti gli utenti con difficoltà motorie e di controllo dei movimenti fini.

Trackball Qtronix

TrackBall di grandi dimensioni, che può sostituire il mouse in tutte le sue funzioni. Si rivolge principalmente alle persone con disabilità motoria che non possono manovrare un mouse standard, ma sono in grado di ruotare con sufficiente precisione la rotellina della trackball e di esercitare una pressione sufficiente sui tasti.
La trackball QTRONIX permette di muovere il puntatore ruotando la sfera di grande diametro posta al centro della base dello strumento. La mano non compie movimenti ampi sul piano. E’ inoltre possibile assegnare ai 3 tasti funzioni speciali tramite il software in dotazione.

Tastiere Maltron

Questa azienda propone soluzioni originali ed utili soprattutto per tutti quelli che hanno dei problemi alle mani o sono impossibilitati all’utilizzo di un braccio. Questo tipo di tastiera ergonomica 3D, infatti, si adatta perfettamente alla forma delle mani e alla lunghezza delle dita, in modo da poter ridurre al minimo i movimenti bruschi e le tensioni. Questa tastiera permette di evitare movimenti scorretti e inconsueti per il polso.

Helpiclick

Helpiclick è un emulatore di mouse che permette, attraverso una leggera pressione del pollice su un piccolo cilindro di gomma dal diametro di circa 2 cm, il movimento del puntatore del mouse. E’ dotato di due pulsanti laterali per attivare il click sinistro e destro del mouse. La velocità del puntatore del mouse è proporzionale all’inclinazione sullo strumento causata dalla pressione da parte dell’utilizzatore. Sono presenti due ingressi per sensori che danno la possibilità di attivare il click sinistro e destro del mouse. Si connette alla porta USB del PC, non necessita di driver o software per l’installazione. Si rivolge a disabili motori che non siano in grado di utilizzare agevolmente il mouse standard.

OMNIPAGE 18

OMNIPAGE 18 è un programma di riconoscimento ottico dei caratteri (OCR, da “Optical Character Recognition”). Questi programmi sono in grado di ricostruire un testo a partire dalla sua riproduzione fotografica ottenuta tramite scanner. Per trasformare l’immagine ottica di un documento in un file di testo ASCII, sul quale possano essere compiute le abituali operazioni di manipolazione del testo di un “word processor” o quelle di ricerca di un database orientato ai testi, questi programmi isolano le immagini dei singoli caratteri, le confrontano con un insieme di modelli che hanno in memoria, e procedono alla ricomposizione del testo, carattere per carattere. Gli OCR possono dunque servire anche per digitalizzare un testo da passare direttamente a un sistema di sintesi vocale, rendendo così immediatamente accessibili alle persone cieche i documenti stampati.

I documenti convertiti hanno esattamente lo stesso aspetto dell’originale, sono facilmente modificabili, completi di colonne, tabelle, punti elenco e grafica. E’ possibile convertire i documenti archiviati in Windows Live SkyDrive, GoogleDocs, Evernote, Dropbox e molti altri sistemi. Comprende Nuance Cloud Connector, basato su Gladinet.

Supporta il maggior numero di formati di output, tra cui PDF, HTML, Corel® WordPerfect®, Microsoft® Word, Excel® e PowerPoint® (pptx).

OmniPage riconosce le lingue basate sugli alfabeti latino, greco e cirillico, nonché il cinese, il coreano e il giapponese.

iTALK2

iTalk2 è un comunicatore simbolico di base con un’uscita in voce a due messaggi. E’ dotato di due tasti, adatto per effettuare scelte; ideale anche per fare domande e rispondere. Viene fornito con due scudi trasparenti e il tempo di registrazione è di 2 minuti per tasto.
Con due ingressi per dispositivi a batteria, potete facilmente abbinare comunicazione ed attività di svago. Alle due aree possono essere associate immagini o simboli che possono essere fissate agli scudi trasparenti. iTalk2 può essere utilizzato da utenti all’inizio di un percorso di comunicazione.

Little Mack & Big Mack

Little Mack e Big Mack sono comunicatori simbolici di base che consentono la riproduzione di un messaggio vocale.

E’ sufficiente registrare qualsiasi messaggio direttamente nel comunicatore per la riproduzione di un singolo messaggio one-touch fino a due minuti di lunghezza. Con la sua base angolata e la superficie di attivazione da 2½”, Little Mack è perfetto per il montaggio ed è consigliato per le persone che possono accedere a una superficie di attivazione più piccola.

Little Mack è fissato su un supporto inclinato, per facilitare la pressione sulla superficie del comunicatore.

Invece con la sua ampia superficie di attivazione, BIGmack è una scelta eccellente per le persone con disabilità visive e le persone con disabilità fisiche che richiedono un’area target più ampia.

Editouch

Editouch è un tablet appositamente studiato per i disturbi specifici dell’apprendimento e in generale per i Bisogni Educativi Speciali. Inizialmente destinato agli alunni della scuola primaria, successivamente è stata proposta una versione per i ragazzi della scuola secondaria di primo e secondo grado.

EdiTouch è riconosciuto dal servizio sanitario nazionale come strumento compensativo utilizzabile a scuola ed a casa in linea con la legge 170/2010.
I modelli si differenziano per le caratteristiche hardware, contengono software specifici per il ciclo scolastico di riferimento ed hanno sempre i componenti principali della suite nella versione più adatta al livello di studi. Esistono quindi diversi modelli come Editouch Primaria, Editouch Media e media Pro, la versione High School e High School Pro e per la DAD. Tutti i modelli sono equipaggiati di applicazioni accuratamente progettate per il livello di istruzione.

Il Narratore

Il Narratore  è una casa editrice specializzata nella produzione, edizione e distribuzione di audiolibri, nata per promuovere la narrazione e l’ascolto di storie appartenenti a tutte le tradizioni letterarie, filosofiche e religiose del mondo. Gli audiolibri che si possono acquistare in  Download in formato mp3, EPUB3 (integra sia il testo del libro elettronico eBook che l’audio, il quale può essere ascoltato in sincronia con l’evidenziazione del testo stesso) oppure in CD audio o CD mp3.
Questo sito offre una lista molto vasta di audiolibri letti da attori, scrittore e narratori, sia a pagamento sia gratuiti: infatti dal sito è possibile scaricare gratuitamente dall’archivio gratuito alcuni audiolibri in formato mp3, in ordine alfabetico per autore.
Per quanto riguarda gli audiolibri a pagamento è possibile ascoltare in anteprima un estratto della lettura e poi successivamente acquistarlo. Nella pagina principale è possibile ricercare gli audiolibri inserendo il nome dell’autore, o il titolo, oppure scegliere nelle categorie letterarie.

Il Centro Internazionale del Libro Parlato

Il Centro internazionale del Libro Parlato “Adriano Sarnagiotto” mette a disposizione dei propri utenti migliaia di audiolibri in italiano ed in lingua originale. E’ possibile accedere in modo gratuito alle risorse previa registrazione e certificazione che attesti le reali difficoltà di lettura. Il Centro Internazionale del Libro Parlato, infatti, non si pone come un sito di vendita di audiolibri, bensì come un servizio che possa permettere l’accesso alla lettura a persone con problemi visivi o a cui non è possibile accostarsi alla lettura in modo tradizionale. Sono disponibili oltre 16 mila titoli, oltre a molte riviste di cultura generale.

Gli audiolibri vengono forniti in formato EPUB3, ascoltabili tramite Thorium Reader (disponibile per PC Windows e MacOS) oppure tramite l’applicazione Libro Parlato CILP app, disponibile per smartphone e tablet con sistema operativo Apple ed Android. Il punto di forza del formato EPUB3 consiste nel poter racchiudere nello stesso file audio, testi e immagini e rende possibile la visualizzazione della frase o della singola parola mentre questa viene pronunciata; i file audio utilizzati sono quindi letti da voce umana e vengono sincronizzati con il relativo testo a vantaggio dei due sensi: vista e udito.

 

Crepe d’oro

Lavorare la mollica di pane con le dita per dar forma a minuziose statuette non è un hobby diffuso. Tantomeno è semplice. Bisogna lavorare con precisione e in fretta, altrimenti si formano delle crepe che rovinano il risultato. Nico odia le crepe, ma odia forse ancora di più il fatto che i suoi genitori non capiscano né condividano la sua passione. Statuine e sculture sono sciocchezze per loro, tempo prezioso sottratto allo studio. E così, ogni volta che una sua opera finisce nel cestino e che il suo impegno viene sminuito, anche in Nico si aprono delle crepe. Sul suo cammino, però, il ragazzo incontra qualcuno – un insegnante attenta, prima, e un maestro scultore poi – che le crepe sa non solo risanarle ma anche metterle in valore. Perché, come insegna l’antica arte giapponese del Kintsugi, proprio le crepe sono ciò che ci rende unici, forti e preziosi.

Scritto da Antonio Ferrara, Crepe d’oro condensa in meno di sessanta pagine un racconto spigoloso e motivante. E c’è più di una ragione per tenerlo d’occhio e consigliarlo ai ragazzi. Una è che l’autore conosce bene l’adolescenza e sa raccontarla con lucidità, senza tanti fronzoli o storture. Un’altra è che il suo racconto unisce brevità e intensità, offrendo una lettura ricca ma allo stesso tempo abbordabile: cosa per nulla trascurabile agli occhi di lettori meno forti, poco attratti dai libri o con difficoltà legate di lettura legate per esempio alla dislessia. In questo senso Biancoenero confeziona una proposta interessante e intelligente che non solo mette in campo tutti gli accorgimenti di alta leggibilità (font, spaziatura, sbandieratura, colore della carta…) ma li applica a un testo coinvolgente che non spaventa il lettore ma anzi lo abbraccia con una misura amichevole.

La banda dei vecchi bacucchi

Dalla penna di Florence Thinard escono romanzi ricchi di personaggi memorabili e avventure rocambolesche. Camelozampa, che ce l’ha fatta conoscere nel 2018 con Meno male che il tempo era bello. La stessa casa editrice pubblica ora, sempre con caratteristiche di alta leggibilità, un secondo volume dell’autrice francese: un romanzo il cui titolo buffo – La banda dei vecchi bacucchi – anticipa perfettamente il carattere irriverente della narrazione e la presenza di protagonisti fuori dal comune.

Al centro del racconto c’è, infatti, un gruppo di anziani che mal sopportano di essere considerati un inutile peso dalla società contemporanea. È un gruppo bizzarramente assortito, il loro. C’è Nonno Ferraglia, che sposa ideali anarchici e l’abitudine di raccogliere ferri vecchi per tirar su qualche soldino. C’è Giselle alias Miss Scarlett, pasionaria dai vestiti vistosi. C’è Victor alias Zorro, che nonostante gli acciacchi non rinuncia a fare murales in giro per la città. E c’è Rose, alias Polvere di riso, vecchietta gentile e inaspettatamente scaltra. È proprio lo scippo subito in strada da Rose a portare i quattro a incontrarsi e a formare un’autentica banda. Il gruppo si riunisce dapprima con il pretesto di catturare l’autore dell’aggressione ma si consolida, poi, con la chiara intenzione di combattere le ingiustizie più diverse, rivendicando il diritto degli anziani ad essere riconosciuti come risorse e non come zavorre.

È in questo modo che la Banda dei vecchi bacucchi – così si autonominano i quattro – mette in piedi piccole ma incisive missioni, che di volta in volta prendono di mira individui prepotenti e simboli di una società iniqua. Le missioni finiscono per coinvolgere, suo malgrado, anche il giovane Jules: ragazzino fragile e scapestrato catturato dopo lo scippo a Rose e messo in riga dalla banda. Quello di riportare Jules a scuola, di toglierlo da un brutto giro di ricettatori e, infine di farlo notare da Roxane, la giovane di cui si è innamorato, diventerà per i vecchietti una sorta di missione d’onore, quella forse a cui tengono di più oltre che quella davvero capace di far nascere, crescere e cementare relazioni inattese.

Deliziosamente ironico, La banda dei vecchi bacucchi è un romanzo corposo ma molto scorrevole, ricco di eventi e colpi di scena che danno una veste avvincente a una riflessione, tutt’altro che banale, su tematiche attualissime come il consumismo, la lotta di classe, il rapporto tra generazioni e il valore dell’istruzione. Camelozampa lo propone ai suoi lettori con un’impaginazione amichevole, forte soprattutto di un font ad alta leggibilità come l’EasyREading, di una spaziatura più ampia del consueto e della sbandieratura a destra. Pur essendo rivolto a un target dai 10 anni in su, inoltre, il libro ha il merito di non rinunciare a inserire di tanto in tanto delle illustrazioni che dinamizzano la pagina e sostengono la lettura.

ePico!

ePico! è un software dedicato ai ragazzi con Disturbi Specifici dell’Apprendimento e agli studenti con difficoltà di lettura e comprensione del testo, scrittura e organizzazione dello studio. Ha l’obiettivo di aiutare i ragazzi a studiare, imparare e a fare i compiti in autonomia, in particolare offrendo loro la possibilità di sperimentare varie strategie didattiche adatte ai diversi stili di apprendimento. Le ampie possibilità di utilizzo di ePico! sono un punto di forza del programma, che quindi può essere consigliato anche a chi sta muovendo i primi passi nell’utilizzo di strumenti multimediali per lo studio e vuol avere diversi strumenti a disposizione in un unico ambiente di lavoro.

Include i principali strumenti compensativi organizzati in quattro ambienti:

Semplicemente due

Vi ricordate di Chris, il ragazzo che il giorno del suo diciottesimo compleanno si ritrova a vivere da solo, abbandonato dalla mamma ma circondato una sorta di famiglia allargata capace di sostenerlo e farlo sbocciare nonostante quello che lui definisce “il suo essere in ritardo con la testa”? Lo avevamo conosciuto all’interno di Semplice la felicità, il primo romanzo della trilogia composta dall’autore canadese Jean-François Sénéchal.

Nel secondo volume della trilogia, intitolato Semplicemente due, Chris si appresta a mettere su famiglia con la sua fidanzata Chloé. Conviventi ormai da un po’, i due scoprono di aspettare un bambino e proprio questo evento, così straordinario e così capace di far discutere, si trova al centro del romanzo. Possono diventare genitori – e prima ancora avere una vita sessuale attiva – due persone con disabilità? Sono in grado? Sarà per forza disabile anche il bambino? La questione non è priva di aspetti spinosi che l’autore prende però di petto e tratta con la consueta e intelligente leggerezza. Nel suo racconto c’è spazio infatti per gli operatori dei consultori, che seguono e sostengono la coppia in vista del parto con un adeguato percorso, c’è la famiglia in cui si mescolano apprensione e affetto incondizionato e c’è quella rete, preziosa e insostituibile, che rende ogni situazione potenzialmente critica in una situazione che di fatto si può affrontare.

L’attesa del bambino scandisce così un tempo in cui accadono moltissime cose che coinvolgono moltissime persone. Certo, al centro c’è sempre lui, Chris, che nel giro di pochi mesi si ritrova a fare un lungo viaggio in camion come un vero king della strada, a sostituire l’ex bullo Luc Boutin nelle visite alla vecchia nonna, a fare lezione a una classe di studenti della sua vecchia scuola, ad aiutare la signora Sylvester a fare i conti col passato, a ricucire un rapporto con il padre e a conoscere il dolore per la morte di chi da padre gli ha fatto per un tempo importante.

Sempre scritto dal punto di vista del protagonista e come se questi stesse idealmente parlando alla mamma che lo ha abbandonato, Semplicemente due si caratterizza per una narrazione vivace in cui brillano tutte le sfaccettature della vita e in cui la disabilità intellettiva trova una voce nuova, fresca, irriverente e capace di farci spostare con garbo dalla nostra comfort zone di certezze e pregiudizi.

Divergente

Parlare di neurodivergenza significa parlare di un modo atipico di percepire il mondo e di abitarlo. Un modo che, per chi neurodivergente non è, può essere difficile da comprendere e accogliere. Perché “mettersi nei panni di” è tutto fuorché una cosa scontata e immediata. Anche per questa ragione la maniera in cui Victoria Grondin decide di trattare l’argomento all’interno di Divergente risulta molto spiazzante ed efficace.

Il romanzo breve dell’autrice canadese è ambientato, infatti, in un mondo in cui è considerato neurodivergente chi non manifesta particolari peculiarità sensoriali e interessi assorbenti, chi guarda gli altri dritto negli occhi e usa un linguaggio figurato, chi ama le cose nuove e si sente un po’ costretto da una routine rigidamente organizzata: in altre parole, chi, secondo i nostri canoni abituali, non rientrerebbe in una diagnosi di autismo.  Un mondo all’incontrario, insomma, in cui chi deve adattarsi a prassi e contesti non costruiti sulle sue esigenze è proprio chi di solito, nella realtà, detta le regole e compone la maggioranza.

All’interno di questa cornice, Guillaume figura a tutti gli effetti come un neurodivergente. I tratti sopra elencati gli corrispondono tutti e per questo gli viene diagnosticata la rarissima sindrome di Wing. Non sarà dunque difficile intuire quanto possa essere complicato per lui muoversi tra i suoi pari ma anche in famiglia, dove nessuno sembra capirlo e soprattutto tutti lo considerano alla stregua di una nullità: una persona priva di qualsivoglia talento o possibilità di emergere. Data la situazione, quando nella scuola di Guillaume arriva Grace, una ragazza che mostra tratti simili ai suoi, il ragazzo sembra risvegliarsi da un logorante senso di solitudine e inettitudine. Anche grazie alla passione per la musica, tra i due cresce una complicità che mai Guillaume si sarebbe potuto aspettare. Così, quando Grace torna in maniera del tutto inaspettata nella sua città di origine, Guillaume si dimostra pronto a tutto per ritrovarla. Anche se questo significherà per lui trasferirsi e accettare di sottoporsi a trattamenti scientifici a lungo rifiutati e totalmente indesiderati. L’impresa è ardua ma la posta in gioco è alta. Per questo, quando Guillaume si trova faccia a faccia con una verità inattesa e scomodissima, la batosta si fa ancora più dura…

Amaro e straniante, Divergente esplora la neurodivergenza con una precisione scientifica e un grado di dettaglio che in alcuni punti gravano un po’ sulla scorrevolezza del racconto ma che al contempo restituiscono particolare credibilità rispetto al tema. L’autrice ha studiato, non a caso, neuropsicologia e le sue conoscenze emergono non di rado, anche e soprattutto tra le parole della dottoressa Kessy Grandin che prende in carico Guillaume fin da quando è piccolino e che ha un ruolo non irrilevante nello sviluppo della storia. Il libro si caratterizza, inoltre, per la capacità di coinvolgere il lettore grazie al ribaltamento dei ruoli cui si è già fatto cenno. Emerge con forza dalla narrazione il fatto che la disabilità dipende fortemente dal contesto che la accoglie e, anche in questo senso, il lettore neurotipico viene direttamente chiamato in causa, portato a interrogarsi su come la società di cui fa parte permette alle diverse persone di esprimersi e trovare il proprio posto nel mondo per come sono e non per come ci si aspetta che siano.

 

iMatematica Pro

iMatematica Pro è un’applicazione per lo studio della matematica. Comprende un formulario completissimo suddiviso in sezioni: Aritmetica, Algebra, Geometria, Goniometria, Analisi, Trigonometria, Probabilità.

L’ampia possibilità offerta per ogni argomento permette agli studenti di avere un’occasione di ripasso adatta al proprio stile di apprendimento: quiz a scelta multipla, videolezioni, spiegazioni con formulario scritto. Un’app che permette di spaziare tra varie modalità di esercitazioni per trovare la più adatta a sè stessi.

Amo quel cane. Odio quel gatto

Divertente, intelligente, costruito in maniera sopraffina: Amo quel cane. Odio quel gatto è un libro di Sharon Creech unico nel suo genere. Protagonista assoluta è la poesia, a cui il libo dà spazio tanto nella forma quanto nel contenuto. La narrazione procede infatti in forma di brevi componimenti: quelli che un bambino di nome Jack scrive in una sorta di fitto dialogo con la sua insegnante e in cui, attraverso soggetti comuni, come il rapporto con gli animali domestici, gli affetti e le piccole (dis)avventure quotidiane, offre una bellissima, credibile e chiara fotografia di che cosa sia la poesia e del potere che essa può custodire.

La passione per i versi, che esplode a un certo punto in maniera prorompente grazie all’incontro con un poeta in carne ed ossa dalla sensibilità simile alla sua, non è cosa immediata per Jack ma nasce anzi poco a poco, grazie all’accorto e lungimirante lavoro della sua professoressa, tal Miss Stretchberry che incessantemente invita la classe a leggere, scrivere, discutere di poesia. Così, se il rapporto iniziale del bambino con i versi può essere riassunto in questa sua ironica e cinica considerazione:

Se quella sulla carriola rossa

e le galline bianche

è una poesia

allora ogni frase

può essere una poesia.

Basta solo

fare

frasi

brevi.

man mano che il racconto procede le cose cambiano. Non solo si affina, infatti, il suo modo di scrivere (con tanto di destreggiamenti tra poeti diversi e padronanza di allitterazioni e onomatopee) ma si consolida anche la sua consapevolezza rispetto alle possibilità espressive che la poesia racchiude. Ed è qui che entra in gioco anche il tema, seppur collaterale, della disabilità.

Le poesie di Jack compongono, infatti, tra le altre cose, un ritratto della sua mamma che agita le mani in aria per fare parole / senza / suono. La sordità, mai nominata ma chiaramente rappresentata, fa dunque capolino tra le righe, sposandosi a un sentimento tenero che profuma di normalità nelle emozioni, nei gesti affettuosi, nelle cose di ogni giorno. L’altro aspetto interessante che la concerne, sta nell’ostinato interrogarsi di Jack rispetto al modo in cui le qualità sonore dei versi possano raggiungere le persone sorde e nel suo cogliere, infine, i molti modi in cui la poesia può arrivare al destinatario in tutta la sua potenza. Ecco allora che Amo quel cane. Odio quel gatto ci appare non solo come uno straordinario racconto intimo e al tempo stesso come un efficacissimo manuale di poesia ma anche come una riflessione preziosa sull’importanza della parola condivisa e sulle molteplici strade che questa può percorrere per radicare anche là dove ci siano dei limiti del linguaggio.

Già pubblicato da Mondadori una ventina di anni fa, Amo quel cane viene ora riproposto dal medesimo editore in una nuova edizione che vanta non solo una diversa copertina (con i disegni di William Steig) più in linea con il tono leggero del racconto, ma anche e soprattutto un seguito (Amo quel gatto), in cui in particolare si approfondisce la questione del rapporto tra suono e senso e il tema, a Jack molto caro, di come la parola, con tutta la sua forza espressiva, possa raggiungere anche il cuore di chi ha orecchie che non possono sentire.

A spasso per la città

A spasso per la città è il primo volume senza parole pubblicato da Storie Cucite. La casa editrice milanese, da tempo impegnata a promuovere l’accessibilità della lettura soprattutto attraverso la pubblicazione di libri in simboli (ma più di recente anche di libri ad alta leggibilità), sperimenta così un’ulteriore modalità narrativa capace di arrivare a lettori con esigenza e abilità diverse.

Nel libro a firma di Cristina Lanotte seguiamo una giovane artista in cerca di ispirazione. Pennelli e taccuino alla mano, la ragazza percorre le vie della città, si sofferma ad ammirarne gli scorci, coglie dettagli nascosti e fa scorta di visi che trasferisce poi su carta. Pullulante e viva, la città è una superba fonte di incontri e stimoli che possono stimolare l’estro e la creatività. Palazzi colorati, volti baffuti, postini sorridenti, timidi innamorati e avventori da bar: l’occhio accorto si lascia attirare dai particolari più disparati e, lesta, l’artista segue su due ruote il percorso che questi invisibilmente tracciano.

Sulla sua scia, il lettore di immagini non decifra una storia articolata ma se ne va a sua volta a zonzo tra le vie, lasciandosi trasportare dal medesimo spirito curioso che muove la protagonista, cogliendo dettagli che possono contenere in nuce microstorie cittadine e provando a riconoscere negli disegni su taccuino e su tela, cose e persone incontrati tra le pagine. In questo senso la continuità tra lo stile dell’autrice e quello della protagonista, entrambi votati alla valorizzazione del colore allo schizzo di pochi ma significativi tratti, crea un’intrigante comunicazione tra il fuori e il dentro, contribuendo a proiettare il lettore all’interno della storia.

L’albero del riccio

Ne L’albero del riccio sono raccolte alcune delle lettere scritte da Antonio Gramsci ai suoi familiari, e ai suoi figli in particolar modo, durante gli anni di detenzione in carcere. Si tratta di lettere tenere e rigorose, in cui l’autore fa della scrittura un modo per mantenere saldo e vivo il legame con i suoi cari distanti e per non rinunciare al ruolo educativo di padre, benché impossibilitato a vedere crescere di persona i suoi figli.  Nelle lettere si alternano così racconti di vita quotidiana in carcere, aneddoti dell’infanzia, consigli, incoraggiamenti e ammonimenti, colmi di un senso della giustizia e del dovere che non soffocano l’affetto e la premura.

Nel corso dei circa 100 anni che ci separano dalla loro stesura, le lettere di Gramsci sono state pubblicato in molteplici versioni da editori differenti. A queste se ne aggiunge ora una del tutto nuova e capace di raggiungere pubblici prima trascurati. Si tratta della versione in simboli proposta da la meridiana all’interno della collana Parimenti. L’albero del riccio – titolo che richiama proprio una delle lettere in cui l’autore racconta un episodio curioso della sua infanzia in cui con un amico osservò una famiglia di ricci fare ingegnosamente scorte di mele – trova così una forma semplificata e più snella, che ne agevola la fruizione. Il testo presenta qui una forma orientata alla linearità e alla brevità e risulta supportato da simboli WLS che ne restituiscono visivamente il significato. Molto dettagliati, questi ultimi privilegiano la traduzione dei singoli elementi testuali (compresi pronomi, articoli, congiunzioni…) e sfruttano tutti i tipi di qualificatori (genere, tempo, numero…).

Ne risulta un testo che, nonostante la semplificazione formale, appare ricco e non banale, anche per i riferimenti al contesto storico in cui le lettere sono scritte. Quello che viene offerto al lettore è dunque un volume di peso che offre molteplici spunti di riflessione, approfondimento e lavoro soprattutto (ma non solo) nell’ottica di un lavoro in ambito scolastico.

Parole di caramello

Kori vive da quando è nato all’interno di un campo profughi del deserto algerino. Ama molto gli animali e ha, in particolare, una predilezione per i dromedari. Il suo preferito – quello che diventerà per lui un amico sincero e irrinunciabile – nasce quando anche lui è ancora un cucciolo. Kori decide di chiamarlo Caramello e il loro legame, reso sempre più solido dalle affettuose visite quotidiane che Kori dedica all’animale, diventa unico e straordinario quando le parole entrano finalmente nella vita del bambino.

Sordo dalla nascita, Kori vive infatti in un mondo silenzioso, in cui le parole sono prima di tutto ed essenzialmente dei movimenti percepiti sulla bocca di chi gli sta di fronte. Ma Kori è cocciuto e determinato e così riesce a convincere la maestra che, nonostante la sua disabilità, desidera e può apprendere come gli altri a leggere e scrivere. Lì ha inizio una piccola magia. Kori inizia, infatti, a scrivere delle poesie che, a suo dire, non sono frutto del suo estro ma sono una semplice trascrizione di ciò che il dromedario gli confida. Sono letteralmente, dunque, parole di Caramello.

Sul filo di quelle poesie condivise, che nascono dalla relazione, l’amicizia tra Kori e Caramello si fa ancora più profonda, al punto che quando lo zio di Kori decide di macellare l’animale per poter sostentare la famiglia, Kori si dimostra pronto a gesti eclatanti (benché, purtroppo, insufficienti), pur di difenderlo.

Commuovente e intenso, Parole di Caramello è un racconto che sfugge ai canoni a cui la narrativa per i bambini tende ad aderire. Coraggioso nei temi, che si fanno specchio di tanti aspetti della complessità contemporanea, il libro di Gonzalo Moure sceglie di dare spazio a realtà tipicamente marginali e spesso poco conosciute, come la disabilità o la vita nei campi profughi. Pur dando voce a emozioni molto forti e talvolta buie, l’autore non manca di portare alla luce piccole scintille di speranza. La testardaggine con cui, per esempio, Kori dimostra all’insegnante che sordità e parola non sono per forza incompatibili, gli consente di esplorare la potenza della poesia e invita, al contempo, chi legge, a riflettere su quanta ricchezza possa generarsi dall’aggiramento di stereotipi e pregiudizi.

Il libro si caratterizza, infine, per la presenza di tavole avvolgenti e delicate firmate da Marià Girón, le cui tinte terrose e le cui linee tenui restituiscono con garbo e potenza non solo le atmosfere che accolgono la storia di Kori ma anche l’intima indole poetica che contraddistingue il racconto.

Tu sei

Tu sei è letteralmente un libro più unico che raro. Non solo perché vanta una raffinatezza e una bellezza minimalista che lasciano incantati ma anche e soprattutto perché può contemporaneamente dirsi un libro tattile, un libro in simboli e un libro in lingua dei segni.

Composto da eleganti pagine in velluto nero, rilegate in modo da restare agevolmente aperte a 180°, il libro di Michela Tonella e Antonella Veracchi (le due anime di E.T. Editoria tattile) è progettato in maniera ingegnosa, tale da consentire al singolo lettore (o, più facilmente, al mediatore che è con lui), di scegliere il codice a lui più congeniale. Se il testo in nero è infatti cucito sulla pagina, le sue traduzioni in LIS, Braille e simboli WLS sono rese disponibili su pratici cartoncini, contenuti in apposite taschine al fondo del libro e applicabili di volta in volta sulle pagine corrispondenti. Queste ultime contengono infatti dei piccoli tagli in cui i cartoncini possono essere agevolmente inseriti e da cui, altrettanto agevolmente possono essere sfilati. Oltre a risultare molto pratico per adattare la lettura alle esigenze del singolo lettore, questo sistema si presta perfettamente a far sperimentare a un gruppo classe le diverse e spesso sconosciute modalità di lettura che l’editoria ci offre. In questo senso la forza di Tu sei sta anche nella capacità di trasformare un limite oggettivo – quello di far stare sulla pagina molti codici diversi e piuttosto ingombranti – in una possibilità di ricchezza e creatività.

Dedicato al tema delle relazioni, qui rappresentate attraverso la metafora delle costellazioni, Tu sei presenta testi in versi, brevi e ricercati, e illustrazioni essenzialissime realizzate con un semplice filo bianco e sobri bottoncini del medesimo colore. Di grande effetto per il contrasto con le pagine scure, fili e bottoni vanno a illustrare stelle e costellazioni in una maniera suggestiva e perfettamente percepibile al tatto. Qui, così come in Ombra, le due autrici si cimentano con un soggetto potenzialmente ostico per il lettore non vedente, che può percepire le stelle solo attraverso il racconto di chi vede, trovando la maniera di renderlo esperibile e intellegibile.

Il risultato è un libro da accarezzare, sognare, con cui riflettere e da condividere. Un libro che apre a interrogativi e confronti, che tiene insieme la poesia e la scienza, e che mette in luce la bellezza della diversità tanto nella forma quanto nel contenuto.

Mezzanotte e cinque

Atmosfere dickensiane, personaggi vividissimi e una trama avvincente: così Malika Ferdjoukh costruisce un racconto breve e incalzante che in una manciata di pagine ci catapulta nella Praga di tanti anni fa, quando le strade erano battute da carrozze e lo sfarzo di corte dominava la vita mondana.

Protagonisti sono tre orfani che vivono la strada con una dimestichezza e una furbizia sorprendenti: Mezzanottecinque, così chiamato per via di un misterioso tatuaggio che fin da piccolissimo sfoggia sul braccio, sua sorella Bretella, che quanto a sangue freddo non invidia nessuno, e il loro amico Emil, che condivide gioie e dolori della vita errabonda con tre topolini ammaestrati. Abituati a vivere alla giornata senza adulti che si occupino di loro, i tre sono costretti a smaliziarsi e a crescere più in fretta del dovuto ma custodiscono un lato bambino che li porta a sognare natali spensierati (la vicenda è ambientata proprio in una vigilia), a immaginare modi stravaganti con cui far parlare dei roditori o a compiere inaudite acrobazie per accaparrarsi dei bottoni. E forse proprio questo loro intonso lato infantile li porta a vivere con sprezzo del pericolo e totale coinvolgimento un’avventura piena zeppa di rischi come quella che tiene insieme una preziosissima collana rubata, assassini senza scrupoli, ladri insospettabili e una coppia di circensi.

Coinvolgente e non privo di humour, Mezzanotte e cinque allestisce agli occhi dei lettori una cornice fascinosa e una storia mozzafiato. Un poco di amaro in bocca lo lascia forse la risoluzione della vicenda, con tanto di agnizione e ricongiungimenti, che accade e scorre così veloce che quasi non si fa in tempo a godersela. D’altro canto il ritmo serrato del racconto e la sua rapidità di svolgimento garantiscono una lettura snella e fruibile che consente anche a chi mal affronta lunghe misure di godere di una storia appassionante. Questo aspetto, insieme alle illustrazioni frequenti e puntuali di Eleonora Antonioni, rafforza dal canto suo l’accessibilità del volume, garantita dall’impiego del font EasyReading, dalla spaziatura più ampia e dalla sbandieratura del testo. Pubblicato con grande successo in Francia, Mezzanotte e cinque arriva, infatti, in Italia con Camelozampa che lo propone ai lettori in una piacevole edizione con accorgimenti ispirati all’alta leggibilità.

L’inventario delle mie stranezze

La quotidianità di Agata, ragazzina in età da scuole medie, è scandita da regole ferree da lei stabilite: cosa può mangiare e cosa no, quali stoviglie può utilizzare per ogni pasto, ogni quanto va lavata l’unica felpa che intende indossare, quanto deve scaldare il latte al microonde, a quale minuto spaccato deve uscire di casa e via dicendo. Ogni scelta ha la sua logica ma spesso quest’ultima risulta incomprensibile per chiunque non sia la stessa Agata.

La ragazza si rende conto che il suo modo di affrontare le situazioni e le relazioni non è ordinario, eppure non si spiega il perché di questa diversità ma tende piuttosto a subirla e ad adattarvisi a scapito della possibilità di crearsi delle amicizie e di integrarsi in classe. Qui il suo obiettivo è principalmente quello di rendersi invisibile: Agata vorrebbe infatti assomigliare alle sue compagne, così spigliate e così legate tra loro, ma non sapendo come fare si rassegna a vivere la dimensione scolastica in totale solitudine. Anche la mamma, che pur le vuole bene e si sforza di assecondarla là dove le è possibile, fatica a entrare davvero nel suo mondo e a capire cosa le frulli nella testa.

Saranno l’incontro con un coetaneo appassionato di matematica come lei e il dialogo con una vicina di casa insospettabilmente capace di capirla a consentire ad Agata e ai suoi cari di guardare con più lucidità al suo modo di essere e di accoglierlo più serenamente, con i suoi pro e i suoi contro.

Scritto da Silvia Pillin, L’inventario delle mie stranezze mette in luce alcune caratteristiche della sindrome di Asperger, le difficoltà relazionali che questa implica e la dimensione emotiva che (a dispetto degli stereotipi) non viene annulla dalla disabilità. Tali aspetti tendono dal canto loro a monopolizzare l’attenzione e il focus del racconto, lasciando un po’ troppo poco spazio allo sviluppo psicologico dei personaggi e all’approfondimento della vicenda narrativa che pur avrebbe interessanti potenzialità.

La casa di Pine Island

Fiona, Marlin, Natasha e Charlie sono da sempre abituate a viaggiare, ad adattarsi, a cambiare contesto e ad abbandonare il superfluo. La loro famiglia si è spesso spostata, rendendolo per loro ordinaria una vita itinerante e poco radicata. Così, quando a causa di uno tsunami i loro genitori vengono a mancare, le quattro sorelle non vivono con grosse difficoltà la prospettiva di un trasferimento in Canada, dove una zia sconosciuta – Martha – si è data disponibile ad adottarle. Quello che non sanno, però, è che le aspetta una sfida ben più dura: proprio poco prima del loro arrivo la zia Martha muore, lasciandole prive di un tutore ma in possesso di una grossa fattoria. Consapevoli che tutto ciò che resta loro per non abbandonarsi allo sconforto è il legame che le lega, le quattro sorelle decidono di fare l’impossibile per riuscire a restare insieme, scongiurando il pericolo che i servizi sociali le diano in affidamento a famiglie diverse. Ci sono però bollette da pagare, incombenze burocratiche da smaltire, scuole da frequentare e soprattutto adulti da ingannare, facendo loro credere che qualche fantomatico maggiorenne si stia occupando di loro. Mantenere un segreto così grande non è affare semplice, soprattutto se l’unico adulto disponibile a coprirti (per venti dollari la settimana e un pasto cucinato al giorno) è un tipo poco raccomandabile e scontroso, che vive in una roulotte accanto a casa tua e frequenta con una certa assiduità le lattine di birra. Eppure, grazie ad alcune persone un po’ folli e di buon cuore, una serie di fortunati eventi, una capacità di problem solving fuori dalla norma, e un mix di qualità che fa di loro una squadra fortissima, Fiona, Marlin, Natasha e Charlie riescono non solo a tenersi a galla e a rispettare il loro proposito ma anche a trovare a Pine Island un nuovo, inaspettato e bellissimo equilibrio.

Polly Horvath confeziona un romanzo di formazione che per oltre 300 pagine porta il lettore a sventolare striscioni e bandierine virtuali di incoraggiamento alle quattro ragazze. Impossibile non affezionarsi a Fiona, che con i suoi maturissimi 14 anni è l’incarnazione della cura a qualunque costo e senza posa, a Marlin, creativa e intraprendente che con i suoi manicaretti sa conquistare anche il burbero vicino, a Natasha, che vive l’amore per gli animali e la natura in maniera assorbente e alla piccola Charlie, che dal basso dei suoi 8 anni, elabora le difficoltà della vita con la forza e il candore dell’immaginazione. Tenaci e indissolubilmente solidali tra loro, le quattro ragazze sono una forza della natura: cadono, inciampano, sbagliano, temono, ma imperterrite si rialzano, risolvono, inventano, riescono. Nella loro avventura c’è spazio per le relazioni più diverse, oltre a quella della sorellanza: relazioni che includono l’amicizia, l’amore, l’affetto, la solidarietà e l’aiuto disinteressato secondo varie sfumature.

Arrivati alla fine del racconto, quando ormai ci si sente di casa tra i boschi di Pine Island e le strade di St. Mary’s By the Sea, quella famiglia così fuori dagli schemi la sentiamo un po’ nostra, felici che l’unione abbia davvero fatto la forza. Nel ritrarla, la penna dell’autrice canadese appare discreta ma anche precisa, ironica e profonda. Nell’edizione italiana, Camelozampa l’ha affiancata alle illustrazioni di Veronica Truttero che rendono bene animi e paesaggi, senza appesantire di un grammo il racconto. A completare il tutto,  gli accorgimenti di alta leggibilità che contribuiscono a facilitare la lettura – snellissima nei contenuti anche se massiccia all’apparenza – anche a lettori con difficoltà decifrative legate alla dislessia.

Mostraci chi sei

Elle Mc Nicoll è una giovane autrice di grande talento. La sua penna ha, in particolare, due assi nella manica: uno stile affilato come un bisturi e una netta visione rispetto ai temi trattati. Entrambi i romanzi finora da lei scritti, pubblicati in Italia da Uovonero, scelgono come fulcro narrativo la neurodivergenza, argomento che non solo le sta molto a cuore ma che soprattutto conosce in prima persona, essendo lei stessa una persona autistica.

Se Una specie di scintilla mette in luce la difficoltà di convivere con i pregiudizi e le discriminazioni che una diversità tanto marcata è solita generare, Mostraci chi sei si spinge forse un po’ più in là, andando a indagare attraverso lo strumento narrativo il pericolo di considerare qualunque tipo di divergenza un qualcosa da aggiustare.

L’autismo è una forma di errore? Le persone autistiche sono in qualche modo rotte e vanno riparate per poter avere una vita realmente piena e degna? Per gridare con forza il suo NO a questi interrogativi tutt’altro che inauditi, l’autrice costruisce un personaggio dalla grandissima forza, Cora, e una cornice fantascientifica in cui una avanguardistica azienda mette a punto degli avatar che consentano alle persone di continuare a incontrare i loro cari defunti. Direttore di tale azienda, Il melograno, è il signor Magnus Hawkins. Cora, adolescente neurodivergente che ha da poco perso la mamma, vi entra in contatto perché qui lavora suo fratello. Il signor Hawkins e il suo braccio destro, l’affascinante ingegner Gold, mostrano un sospetto e insistente interesse nei confronti di Cora: la sua diversità sarebbe loro utile – dicono – per migliorare gli avatar di chi pensa e sente in modo differente come lei. Dapprima resistente, anche a causa del ferreo divieto da parte del padre di avere contatti con Il melograno, Cora finisce per lasciarsi convincere a collaborare, sottoponendosi a una serie di test e rispondendo a infinite sessioni di domande da parte dell’ingegner Gold. Questa le viene infatti prospettata come l’unica possibilità di continuare a tenere in vita il suo amico Adrien, il figlio del signor Hawkins, con cui Cora ha stretto un’intensa amicizia e rimasto malauguratamente vittima di un grave incidente stradale. Divertente, empatico e perseverante, anche Adrien, con una diagnosi di ADHD, ha un cervello che funziona diversamente e ha conosciuto sulla sua pelle la difficoltà di interagire con un mondo che non è fatto su misura per lui e forse anche per questo capisce davvero Cora e i suoi tormentati sentimenti. Sarà proprio il forte legame che la lega ad Adrien a portare Cora ad andare fino in fondo nel comprendere cosa si celi realmente dietro la facciata del Melograno, impedendo all’azienda di portare a compimento un piano tanto avveniristico quanto raccapricciante.

Avvincente e intenso, Mostraci chi sei non ha paura di mettere sul tavolo questioni scottanti e complesse che pertengono all’etica e diventano sempre più impellenti man mano che la tecnologia consente di fare cose prima inimmaginabili. Al pari del precedente, il romanzo di Elle Mc Nicoll dice a gran voce l’importanza di ascoltare il punto di vista di chi una forma di diversità la vive in prima persona e di considerare il fatto che le categorie del giusto e dello sbagliato poco hanno a che vedere con quelle della tipicità e della divergenza.