Che fine hanno fatto i supereroi?

Recensione pubblicata il: 20/11/2025

Autore Daniela Palumbo e Roberto Morgese Illustratore Chiara Di Vivona Editore Storybox Paese di pubblicazione Italia ISBN 9788831927468 Anno 2025 Numero di pagine 182 Prezzo 16,90 €

Fascia d'età 9-11 anni Sezione Libri accessibili

Tipo di libro accessibile Libro ad alta leggibilità Accessibile in caso di DSA - Disturbi Specifici dell'Apprendimento Nessuna disabilità specifica

Nel paese di Alzalebraccia i cittadini hanno perso del tutto il senso civico. Se qualcosa si rompe o non funziona, nessuno si tira su le maniche: semplicemente tutti aspettano che i supereroi intervengano e risolvano la situazione. Ma i supereroi, sempre ben lieti di dare una mano a chi ne ha davvero bisogno, non hanno più intenzione di farsi sfruttare e così, quando nella scuola elementare inizia a piovere dal tetto, decidono di non farsi vedere. Abituati ad approfittare dei volenterosi, gli adulti (quasi tutti) rimangono interdetti da questa situazione. I bambini no: nonostante il pessimo esempio che ricevono, prendono infatti l’iniziativa.

Sono gli alunni della quarta C, in particolare, a guidare il movimento di protesta e azione, volta risvegliare le coscienze della cittadina. La classe si organizza come una piccola comunità responsabile e indipendente che vive e fa lezione fuori dai locali della scuola, nella baracca messa a disposizione da una delle alunne. Titti, bambina rom che vive molti mesi all’anno sola con la nonna, dà il via a una riflessione partecipata sull’importanza del prendersi cura dei beni comuni e di impegnarsi in prima persona per la tutela della propria città. E così, mentre i grandi sono intenti ad escogitare ignobili trucchetti prima per attirare i supereroi  e poi per vincere le elezioni, i bambini danno loro una lezione magistrale, portando in città un’inattesa aria di cambiamento.

Daniele Palumbo e Roberto Morgese confezionano una storia in cui trovano posto tanti temi di portata civile, dal rispetto dei beni pubblici al senso di comunità, dal ruolo educativo degli adulti all’inclusione delle minoranze. Il loro è un racconto scorrevole e fruibile, anche in virtù delle caratteristiche di alta leggibilità adottate dall’editore in fase di impaginazione e stampa. Il libro si caratterizza, infatti, per l’uso del font EasyReading, per una spaziatura più ampia, per l’assenza di giustificazione del testo e per la scelta di una carta opaca e color crema. Le illustrazioni firmate da Chiara di Vivona sono dal canto loro piuttosto frequenti, contribuendo a spezzare i blocchi narrativi. Accattivanti e dal sapore fumettistico, queste sposano a pieno il tono del racconto.