Come mangiare vermi fritti
Recensione pubblicata il: 24/02/2014
15 vermi in 15 giorni. Sembra lo slogan di una dieta per perdere peso, invece è il sunto della scommessa fatta da Billy e Alan. Incappati per caso in un discorso sui cibi disgustosi, il secondo sfida il primo a papparsi 15 succulenti vermoni, mettendo in palio 50 dollari tondi tondi. Le regole sono chiare: qualunque tipo di verme, qualunque tipo di cottura, qualunque tipo di salsa in accompagnamento. L’importante è la cadenza dell’ingurgito: uno al dì, come una medicina.
Così parte la sfida, a suon di piatti insoliti e tranelli. Quando Alan e il suo compare Joe si rendono conto infatti che Billy ha preso la faccenda molto sul serio, si ingegnano per trovare il modo di indurlo a cedere, sconfinando malamente nel terreno dell’inganno. Ma una scommessa è una scommessa e Billy è disposto a tutto per vincerla, a costo di andare a caccia di invertebrati nel cuore della notte, di rischiare fantomatiche malattie causate dal lombricus terrestris e di reinventare The Art of French Cooking in chiave vermesca. Con cinquanta bigliettoni, d’altronde, ci si può comprare la minimoto del fratello di George Cunningahm e come si fa a resistere?
Il libro, edito per la prima volta in America nel 1973 e da allora divenuto un classico, è proposto ai lettori italiani dalla casa editrice Biancoenero in edizione ad alta leggibilità. I suoi quarant’anni suonati, c’è da dire, li porta bene, conservando tutto il sapore delle monellerie di una volta, delle zuffe nell’aia e delle scommesse in cui serve un testimone perché non c’è autoscatto o video che tenga. Il fatto poi, che a scorrer le pagine venga da storcere il naso e al contempo da sorridere è la miglior premessa per una lettura dal gusto davvero insolito!
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