Dov’è Momo in giro?

Recensione pubblicata il: 7/09/2025

Autore Andrew Knapp Illustratore Andrew Knapp Editore Topipittori Paese di pubblicazione Italia ISBN 9788833701585 Anno 2024 Numero di pagine 24 Prezzo 16 €

Fascia d'età 0-2 anni 3-5 anni Sezione Libri accessibili

Tipo di libro accessibile Libro fotografico Libro-gioco Accessibile in caso di Disabilità intellettiva Disabilità uditiva DSA - Disturbi Specifici dell'Apprendimento Nessuna disabilità specifica Interessante anche in caso di Autismo e disturbi della comunicazione

Della genialità, accessibilità e trasversalità d’uso dei libri-gioco fotografici di Andrew Knapp abbiamo già detto quando per Topipittori uscì il primo volume della serie, Dov’è Momo?. Un libro non solo progettato con grande cura e capacità di catturare i lettori più piccoli, ma anche emblematico rispetto alla possibilità di scovare occasioni di lettura inclusiva al di fuori delle categorie canoniche di libri accessibili.

Le stesse considerazioni fatte a proposito di questo primo volume, dal canto loro, possono essere prese e riproposte pari pari anche per il secondo, Dov’è Momo in giro?. Pensiamo, in particolare, all’immediatezza delle immagini fotografiche, alla struttura grafica ricorrente e rassicurante (riquadri con soggetti e oggetti nominati a sinistra, fotografia a campo largo in cui cercarli a destra), alla dinamica ludica del cerca-trova che incentiva la verbalizzazione e all’accostamento minimale tra immagine fotografica e parola che ricorda il funzionamento dei simboli della CAA.

Qui, tuttavia, va forse rilevato anche un elemento aggiuntivo. Mentre le situazioni ritratte nel primo volume risultavano perlopiù slegate le une dalle altre, in Dov’è Momo in giro? si può registrare una sorta di sequenzialità. Momo viene, cioè, ritratto prima a casa e di fronte al van che lo porterà in vacanza, poi al lago, poi ancora durante la pausa pic-nic, poi al mare e nel bosco e infine al campeggio per il riposo serale. C’è un viaggio, c’è una giornata che scorre. Cosa vuol dire questo? Che ogni doppia pagina può essere goduta e fruita in sé, ma che allo stesso tempo, può essere letta come parte di un racconto più ampio. E anche in questo, la già citata dinamica interattiva sottesa al volume può nuovamente giocare un ruolo importante perché accompagna e sostiene il lettore nel padroneggiare narrazioni via via più articolate.

A vivacizzare ulteriormente questo secondo volume, contribuisce inoltre un co-protagonista. All’adorato Momo si unisce qui, infatti, un altro cane di nome Boo che come lui si nasconde, si mimetizza, si camuffa nei contesti e nelle maniere più disparate. Insieme a loro, benché non citato nei riquadri alla sinistra di ogni doppia pagina, c’è sempre anche uno special guest che aggiunge pepe e aumenta il grado di difficoltà della ricerca: l’orsetto di peluche. Già saltuariamente presente nel primo volume, l’orsetto diventa qui presenza fissa dal cuscino dell’inizio alla sdraio della fine. Deliziosamente irresistibile!