En invierno hace frio

Recensione pubblicata il: 5/10/2021

Autore Gloria Lopez Garzon Illustratore José Carlos Sanchez del Arco Editore Editorial Geu Paese di pubblicazione Italia Anno 2015

I libri della collana Primeros Lectores dell’editore spagnolo Editorial Geu, di cui fa parte anche il volume En invierno hace frio, sono estremamente interessanti almeno per due ragioni: la prima è che propongono un sistema di scrittura ibrido che in Italia non è mai stato utilizzato e che ha, ciononostante, delle potenzialità intriganti; e la seconda è che mostra bene come una lingua specifica quale quella dei Segni possa trovare un’utilità presso un pubblico ben più ampio rispetto a quello dei lettori sordi per il quale nasce.

A ogni doppia pagina il libro presenta da un lato un’illustrazione con una frase ad essa strettamente collegata (per esempio un gruppo di bambini che guarda la neve dalla finestra, insieme alla frase “Sta nevicando!) e dall’altro una frase che descrive la scena. Quest’ultima presenta una struttura essenziale e lineare che potrebbe rispecchiare i criteri compositivi della scrittura Easy To Read e che la rende già di per sé particolarmente fruibile. Ma la vera chiave dell’accessibilità sta altrove e più nello specifico nella presentazione di ogni elemento del testo all’interno di un riquadro di diverso colore a seconda della categoria grammaticale di riferimento – verde per le persone, giallo per le cose e i relativi aggettivi, rosso per i verbi e blu per articoli, preposizioni e congiunzioni – sormontato da un altro riquadro che ne esplicita il significato attraverso l’uso di immagini. In particolare, cose e persone sono rappresentate in forma di pittogramma mentre la maggior parte dei verbi trova un supporto visivo nella rappresentazione grafica dei gesti che li evocano. In questo modo segni e pittogrammi si integrano nella maniera più funzionale possibile, in quella che è forse l’ottica più squisita e autentica della Comunicazione Aumentativa e Alternativa.

Grazie a questi specifici accorgimenti un’ampia fetta di pubblico può essere raggiunta e coinvolta nella lettura, compresi bambini con disabilità cognitiva, uditiva o comunicativa. Allo stesso modo possono trarre giovamento da un tipo di scrittura simile anche bambini che stanno imparando a leggere, bambini non madrelingua o bambini con Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Completa il progetto editoriale una sezione di pagine con i pittogrammi impiegati nel racconto, rappresentati a tutta pagina, ritagliabili e utilizzabili a sostegno della narrazione e della comprensione.