Gatto qui, gatto là
Recensione pubblicata il: 8/07/2025
Galeotto fu il gatto Lunedì! Abituato a muoversi con disinvoltura tra i giardini e le case del quartiere, il felino al centro di questa storia si trasforma, infatti, in un messaggero amoroso e propizia non una ma ben due relazioni. C’è la signora Loretta, che inizia ad accusare gli acciacchi dovuti all’età e che fa i conti con un carattere un po’ scorbutico e una gamba rotta. E c’è Sofian, ragazzino di rara timidezza e che, proprio come la signora Loretta, non può muoversi a causa di una gamba ingessata. I due si sono scontrati per strada – lui in bici, lei a piedi – rimanendo entrambi bloccati in casa per un po’.
Non tutti i mali vengono, però, per nuocere: Sofian, che cerca disperatamente di fare nuove amicizie, approfitta della situazione per provare a entrare in contatto con la ragazzina della casa di fronte. Per farlo infila un messaggio di saluto in una scatolina a forma di noce posta al collo del gatto Lunedì. Da quel momento Lunedì inizierà a fare la spola tra le finestre ma i gatti – si sa – sono inaffidabili e non si fanno dare ordini: così, il messaggio di Sofian arriva inaspettatamente (e anonimamente) nelle mani sbagliate: quelle della signora Loretta. Ne nascerà uno scambio inatteso, con un finale non solo lieto ma anche sorprendente!
Gatto qui, gatto là di Stéphane Servant si presenta come un racconto ad alta leggibilità dalla misura breve e dall’intrigante struttura narrativa. La storia dell’insolito scambio epistolare tra Sofian e la signora Loretta viene infatti narrata dal punto di vista di entrambi. Quello di Sofian lo si scopre prendendo il libro da un verso, quello della signora Loretta prendendolo dall’altro. L’espediente è, dal canto suo, impiegato in maniera molto efficace perché non solo mostra come della stessa storia si possano sempre dare più versioni, ma trasforma anche un unico filo narrativo in una trama doppia. L’autore è, infatti molto bravo a costruire una narrazione speculare e ad accentuarla grazie a una precisa scansione temporale. I suoi personaggi, inoltre, si delineano nella mente del lettore in maniera chiara e nitida, nonostante il testo sia pressoché privo di descrizioni. Apprezzabile è, dunque, l’abilità di Servant nel costruire figure credibili e nette, attraverso pennellate essenziali e significative.
L’esperienza di lettura offerta al pubblico è, in definitiva, gustosa e appagante. Al contempo, la misura è breve e abbordabile. Questo, unito alle caratteristiche di alta leggibilità (font biancoenero, spaziatura maggiore tra lettere, parole, righe e paragrafi, carta color crema e testo non giustificato) e a uno stile orientato alla brevità e linearità sintattica, fanno di Gatto qui, gatto là un’ottima proposta anche per i lettori con maggiori difficoltà legate alla dislessia e/o a una scarsa abitudine alla lettura.
Caratteristiche del supporto:
Caratteristiche del contenuto:
Caratteristiche del testo:
Caratteristiche delle immagini:
Ti potrebbe interessare anche