Il gioco delle ombre
Recensione pubblicata il: 27/01/2025
Leggere, giocare, incantare, trasformare… con un libro si possono fare molte cose (insieme), soprattutto se quel libro è firmato da Hervé Tullet. Si prenda ad esempio Il gioco delle ombre, edito da L’ippocampo. Contraddistinto da pagine cartonate nere di piccolo formato intagliate a modino, questo libro predispone un’esperienza di lettura che potremmo dire aumentata, senza che alcuna sofisticata tecnologia si renda necessaria. Per restituire pieno senso al volume basterà infatti una torcia.
Il gioco delle ombre invita il lettore ad illuminare le sue pagine in una stanza buia man mano che la lettura scorre. E voilà, la magia è presto fatta: le figure intagliate sulla carta prendono vita sulla parete o sul soffitto, accompagnando il lettore in una sorta di passeggiata notturna in cui si incontrano creature misteriose (perlomeno all’apparenza!).
Lineare, semplice e fruibile già nella struttura narrativa, che presenta di fatto una carrellata di possibili incontri notturni (un uccellino, uno scoiattolo, un lupo, una volpe, un elefante…), Il gioco delle ombre aumenta il suo grado di godibilità e aggancio nei confronti dei lettori con maggiori difficoltà di attenzione, grazie alla modalità d’uso originale che richiede di mettere in campo e al coinvolgimento attivo del lettore che questa implica. Luce spenta, occhi attenti: la magia ha inizio!
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