Il mio amico è un alieno
Recensione pubblicata il: 12/04/2023
Luca ha un amico a dir poco speciale. Pare sia un alieno venuto da un pianeta lontano. Porta una strana armatura alle gambe che lo fa camminare un po’ storto e che serve a impedirgli di fare salti altissimi e lunghissimi. Un giorno, quell’amico, che si chiama Go ma che sulla terra prende il nome di Luigi, arriva al parco senza la sua caratteristica armatura ma seduto su una sedia a rotello. La sorpresa di Luca è grande ma lascia presto il posto all’illuminazione: quelle ruote dai colori sgargianti non possono che essere dei marchingegni spaziali!
Scritto da Silvia Speranza e illustrato da Sara Benecino, Il mio amico è un alieno si sviluppa sul filo dell’immaginazione in quello spazio tipicamente infantile in cui la realtà si contamina con la fantasia per far sì che le cose più complesse o incomprensibili trovino una spiegazione, una rassicurazione o anche solo una possibilità di trasformazione. Quella contaminazione, dal canto suo, può essere più o meno consapevole e l’autrice del libro riesce a non sbilanciarsi troppo né da un lato né dall’altro, così che stia al lettore decidere se davvero Luigi sia un alieno o meno.
Contraddistinto da un testo di agevole lettura, non solo dal punto di vista sintattico ma anche dal punto di vista tipografico, grazie al carattere maiuscolo e all’ampia spaziatura, il libro edito da Buk Buk si presta a prime letture autonome abbordabili e amichevoli. Il mio amico è un alieno presenta inoltre in chiusura alcuni giochi e alcuni spunti di riflessione che hanno il pregio di non focalizzare interamente l’attenzione sul tema della disabilità, lasciando così la storia scorrere con maggiore leggerezza.
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