Il piccolo principe – ed. con marcatori visivi

Recensione pubblicata il: 18/05/2016

Autore Maria Michela Sebastiani ed Emanuela Valenzano Illustratore Giorgia D'alessandro Editore libro non in vendita Paese di pubblicazione Italia Anno 2016 Numero di pagine 60

Fascia d'età 9-11 anni Sezione Libri accessibili

Tipo di libro accessibile Libro con marcatori visivi Accessibile in caso di Disabilità uditiva Nessuna disabilità specifica Interessante anche in caso di Dislessia

Premessa necessaria: il volumetto de Il piccolo principe, curato da Maria Michela Sebastiani ed Emanuela Valenzano, non è tanto un libro pensato per la diffusione tradizionale tra i piccoli lettori quanto uno strumento utilizzabile nell’ambito di laboratori e di workshop. Alla luce di questo aspetto si comprenderà quindi il perché di una grafica e di illustrazioni tanto naïf e di fatto poco paragonabili a quella della maggior parte degli albi reperibili sul mercato.

Le illustrazioni di questo piccolo ma densissimo libro sono infatti curate da una lettrice dodicenne con disabilità uditiva che ha disegnato ciò che ha autonomamente compreso del testo grazie al sistema dei marcatori visivi (MA.VI) impiegato. Messo a punto dalle due curatrici del libro (oltre che del saggio Educare alla lettura con i Marcatori Visivi), il sistema dei MA.VI. consente infatti di agevolare la comprensione del ruolo, del senso e della relazione tra le parti del testo che spesso sfuggono a chi non vive immerso in un mondo fatto di parole (ma anche a chi, per ragioni diverse dalla sordità, non padroneggia perfettamente le strutture linguistiche e sintattiche).

Rispetto ai lavori precedenti realizzati con lo stesso sistema (Pinocchio, I tre porcellini, Il gatto stivalato), Il piccolo principe sfrutta soltanto l’elemento del colore che evidenzia in maniera molto immediata i rapporti tra gli elementi testuali. Adatto a un pubblico di ragazzi tra la fine della scuola elementare e la scuola media, quest’ultimo lavoro mostra bene come semplici ma ricercati accorgimenti consentano di preservare realmente una complessità testuale che certo concorre a determinare il piacere della lettura.