Il sol glauco
Recensione pubblicata il: 6/12/2022
L’astronomia assume un fascino tutto nuovo tra le pagine del libro tattile Il sol Glauco. Qui si narra infatti della nascita del sistema solare ma reazioni e attrazioni tra pianeti e stelle trovano spiegazioni decisamente originali
Progettato da Florence Ursino e Daniela Galluzzo – coppia già collaudata nella creazione di un altro libro tattile: Io sono – Il sol glauco presenta un aspetto simile al titolo precedente. Le sue spesse pagine in compensato accolgono illustrazioni realizzate perlopiù nel medesimo materiale, cui si aggiungono dettagli come le bretelle in stoffa elastica e i raggi del sole in tessuto caldo. Come incastonate sulla base, le figure appaiono molto stabili, contrastate, spesse, e dunque facilmente esplorabili al tatto oltre che alla vista. La scarsa varietà di materiali con cui sono realizzate non le rende particolarmente stimolanti per i lettori non vedenti (allorché i colori con cui sono arricchite ne fanno una delizia per gli occhi) ma può risultare funzionale a facilitarne la comprensione. Trattandosi di soggetti troppo distanti e grandi per poter essere percepiti direttamente da chi esperisce il mondo per contatto, la loro rappresentazione è frutto di convenzioni tipicamente visive (la stella come una forma a cinque punte, il sole e i pianeti come tondi, ecc..), pertanto sono più che altro le forme, le dimensioni e i rapporti spaziali a rendere pregnante il contenuto.
La pagina dedicata al testo appare piuttosto densa e fitta. La presenza della doppia scrittura – in nero e in Braille – implica infatti un ingombro consistente che arriva a occupare l’intero spazio disponibile. L’effetto è di conseguenza abbastanza affollato e tale da non valorizzare a pieno la struttura in rima che caratterizza la narrazione.
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