In quattro tempi
Recensione pubblicata il: 8/10/2025
In 4 tempi è, su tutti i fronti, un progetto editoriale impeccabile Lo è secondo il metro dell’armonia compositiva, dell’originalità progettuale, della qualità estetica e, non da ultimo, della fruibilità. E questo, per certi versi, è particolarmente interessante. Perché a ben vedere, il libro di Bernardette Gervais non rientra in nessuna specifica categoria di libro accessibile. È, cioè, un libro accessibile senza forse sapere di esserlo. Ma l’accessibilità, lo sappiamo, si nasconde non di rado dove non ci si aspetta.
In 4 tempi si presenta di fatto come una raccolta di micro-storie che si sviluppano in quattro tempi. Il titolo è, in questo senso, eloquente. Ognuna di queste micro-storie occupa lo spazio di una doppia pagina: quella di sinistra la racconta in forma testuale, quella di destra in forma visiva. Le micro-storie in questione coprono archi temporali diversi – talvolta l’arco di un attimo, talaltra di una vita – ma sempre scanditi da quattro momenti. Sono micro-storie quotidiane che immortalano l’incessante trasformazione della natura: nuvole che cambiano forma e posizione, uova che si schiudono e pulcini che crescono, lumache che avanzano, fiori che sbocciano, stagioni che si alternano, città che si ampliano. La genialità dell’autrice sta nel trovare una scansione comune ed efficace per tutte, nell’individuare per ogni cambiamento una descrizione chiara e minimale che dice esattamente l’essenziale e nello scovare chiavi sempre diverse per rendere sorprendenti anche le sequenze apparentemente più lineari e piatte.
“Piove. / C’è il sole. / Piove e c’è il sole. / L’arcobaleno!”. Oppure “Un rumore. / Il riccio ha paura. / Svelto, / si appallottola.” O ancora “La lumaca trova il fungo. / Gnam. / Gnam gnam. / Se ne va a pancia piena.”
C’è una scansione rigorosa e rassicurante. C’è una sintassi minima e lineare. C’è una corrispondenza netta e chiara tra testo e figure. C’è uno stile iconografico realistico ed eloquente. C’è una grafica pulita e stabile. Tutto questo fa sì che oltre a essere incantevole, In quattro tempi risulti anche estremamente fruibile. Disabilità cognitive e comunicative, per esempio, possono qui trovare un terreno fertilissimo di lettura, scoperta e meraviglia. Un terreno particolarmente prezioso e interessante non solo perché aperto e accessibile anche a chi può sperimentare maggiori difficoltà di lettura, ma anche e soprattutto perché funzionale a facilitare l’incontro tra lettori con abilità diverse. Tra queste pagine meravigliose e ironiche c’è, infatti, un posto comodo, per tutti. In questo senso, oltre a incentivare ripetute e soddisfacenti letture di piacere, il libro di Bernadette Gervais si presta perfettamente ad ispirare percorsi didattici multidisciplinari molto trasversali sia per età sia per abilità.
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