Recensione pubblicata il: 7/04/2023

Autore Inés Garland Illustratore Maite Matuberria Editore Uovonero Paese di pubblicazione Italia ISBN 9791280104250 Anno 2022 Numero di pagine 200 Prezzo 16 €

Fascia d'età 9-11 anni Sezione Libri accessibili

Tipo di libro accessibile Libro ad alta leggibilità Accessibile in caso di DSA - Disturbi Specifici dell'Apprendimento Nessuna disabilità specifica

Emi ha 11 anni, vive con i nonni e ha un cane dall’aspetto buffo di nome Lilo. Quando era più piccola, Lilo era il suo insostituibile compagno di giochi, capace di strapparle un sorriso in ogni momento. Da qualche tempo, però, le cose sembrano andare diversamente: la ragazzina appare scontrosa, parla a malapena con i suoi nonni, non mostra più alcun interesse per Lilo e la sua attenzione è completamente rapita dal cellulare. Non solo, ogni volta che Emi guarda lo schermo del telefono, il suo volto si rabbuia e non di rado si riempie di lacrime. Qualcosa evidentemente non va e il primo a notarlo è proprio Lilo, che del racconto è non solo il protagonista ma anche la voce narrante. È attraverso il suo sguardo che scopriamo, infatti, la storia di Emi e della sua famiglia ed è sulle sue tracce che cerchiamo di cogliere il legame tra il mutato atteggiamento della padroncina e la presenza nei paraggi di una coetanea misteriosa. A supportare Lilo nella sua investigazione, peraltro non riva di pericoli, c’è un’assortita compagine di cani che movimentano, ampliano e svoltano la vicenda. Ne vien fuori un’indagine a quattro zampe, condotta con imbattibile fiuto e connotata da una prospettiva tanto insolita quanto illuminante sulle vicende umane.

Pubblicato da Uovonero nella collana I geodi con la traduzione di Francesco Ferrucci, il libro di Inés Garland offre una storia che parla di faccende ed emozioni molto riconoscibili e vicini al giovane lettore – amori, amicizie e rivalità, vergogna, lutto, paura e cyberbullismo, solo per citarne alcuni – ma che lo fa da un punto di vista inatteso come può essere quello di un cane: scelta, questa, che dona al racconto un distacco, un filtro e un’ironia davvero apprezzabili e gustosi. Due altri aspetti del libro, dal canto loro, meritano particolare attenzione: le fini illustrazioni di Maute Matuberria, che uniscono un tratto lieve e un uso mirato e incisivo del colore, e le caratteristiche grafiche di alta leggibilità, che restituiscono alla pagina un aspetto arioso e poco opprimente.