Oggi la parola è meraviglia

Recensione pubblicata il: 22/05/2025

Autore Bernard Friot, Susie Morgenstern, Chiara Carminati Illustratore Vittoria Facchini Editore Pension Lepic Paese di pubblicazione Italia ISBN 9791281760028 Anno 2025 Numero di pagine 128 Prezzo 17 €

Fascia d'età 12-14 anni 9-11 anni Sezione Libri accessibili

Tipo di libro accessibile Audiolibro Accessibile in caso di Disabilità visiva DSA - Disturbi Specifici dell'Apprendimento Nessuna disabilità specifica Interessante anche in caso di Disabilità intellettiva

Cosa fanno autori e autrici quando si svegliano al mattino? Dipende. Se sono Bernard Friot o Susie Morgenstern, per esempio, si alzano, scrivono una poesia e, reciprocamente, se la spediscono per darsi il buongiorno. Oggi la parola è meraviglia nasce proprio così: da un rito quotidiano e bellissimo alimentato negli anni dai due autori e allargato, in occasione della pubblicazione del libro, a una terza poetessa: Chiara Carminati.

Chiara è italiana. Bernard è francese. Susie è americana. Ognuno di loro scrive in una lingua diversa e il libro pubblicato da Pension Lepic mette in valore questa varietà, scegliendo di non tradurre le poesie ma di lasciarle nella loro lingua originale. La meraviglia, in fondo, sta anche nel godere di sonorità evocative, che solleticano l’immaginazione, senza necessariamente padroneggiare a pieno la lingua da cui sono attinte.

Tre lingue, tre stili, tre approcci diversi per ogni parola che di volta in volta viene scelta e poeticamente esplorata. Insieme, fiammifero, poesia tascabile, ma anche aprile, silenzio, nascosto e, per l’appunto meraviglia. Ogni parola da il la a piccoli componimenti, ora frizzanti ora pensosi, lunghi il tempo di aprire le ante e salutare il nuovo giorno. Percorrendo i sentieri più diversi, i testi che ruotano intorno alla stessa parola, dicono bene quanto la poesia sia in fondo un affare quotidiano e consista nell’osservare il mondo da tanti angoli differenti.

Quello a cui Pension Lepic ha dato vita non è solo un progetto originale e fuori dal comune ma anche un oggetto letterario raffinatissimo e curato in ogni aspetto, non ultimo quello dell’accessibilità. Oggi la parola è meraviglia si caratterizza, infatti, per una grafica attenta, che gioca piacevolmente con la disposizione orizzontale e verticale dei testi, in funzione della lunghezza dei versi, e con i toni del bianco, del nero e del blu. Bianco, nero e blu, dal canto loro, sono anche i colori che impiega Vittoria Facchini, l’illustratrice chiamata a illustrare il volume. Le sue figure, contraddistinte da un inconfondibile tratto schizzato e da pennellate dinamiche, ricorda il fascino ammaliante degli azulejos portoghesi e aggiunge, di fatto, una quarta interpretazione delle parole selezionate.

Il libro reca, infine, al fondo un piccolo ma importante QRcode attraverso il quale è possibile ascoltare le poesie dalla voce degli stessi autori. Si tratta di un accorgimento apparentemente superficiale e, in realtà, di grande valore. In primo luogo perché forse nessuno meglio di un autore sa quale intonazione dare ai suoi versi e come calibrare pause e toni, per restituire a pieno la parola poetica a cui ha dato forma. E in secondo luogo perché la poesia ascoltata, anche e soprattutto quando è in lingua straniera, può avere un impatto diverso dalla poesia letta.

Questa possibilità multiforme di fruizione , inoltre, consente anche a chi normalmente inciampa nella decodifica del testo scritto di goderne a pieno, evitando così che la difficoltà di lettura possa compromettere il piacere e l’apprezzamento di versi in cui tutto – ritmo, musicalità, suoni e significato – concorrono a dare valore. Si tratta di una scelta apprezzabile e importante, tantopiù che concerne un genere che più di altri tende a risultare escluso da riflessioni e proposte concernenti l’accessibilità, forse perché considerato troppo ostico. E invece no: questo libro unico e speciale, dice tra le altre cose che tutti possiamo (e dobbiamo poter) godere della poesia e che complessità e accessibilità possono andare felicemente di pari passo.