Recensione pubblicata il: 5/10/2021

Autore Ainara Calvo Llorente Illustratore Angeles Aznar Medina Editore Editorial Geu Paese di pubblicazione Italia Anno 2014

Platero y yo è un racconto tradizionale spagnolo che parla di un asino e del suo padrone, focalizzandosi sulle piccole e grandi avventure che li vedono protagonisti e sul fortissimo rapporto di amicizia che fino all’ultimo li lega.

La casa editrice spagnola Editorial Geu, che ha una particolare e spiccata attenzione all’accessibilità dei propri testi, ripropone questo racconto in una versione in simboli che ne consente il godimento anche da parte di lettori con difficoltà comunicative. Si tratta, in particolare, di una versione molto ricca e ben progettata che non prevede soltanto la presenza di simboli a supporto visivo del testo ma anche una serie di strumenti di sostegno alla narrazione, alla comprensione e alla rielaborazione, realizzati in forma di carte. Il volume si presenta infatti come un cofanetto che comprende il libro con testo in simboli, un mazzo di carte che riproducono i simboli usati nel racconto e un mazzo di carte che riproducono le illustrazioni che accompagnano il testo. In questo modo, condotto da un mediatore adulto, il bambino può cimentarsi nella ricostruzione del testo o nella formulazione di risposte ad esso inerenti, ma può anche ricomporre la sequenza narrativa a partire dalle illustrazioni o creare una sua personale storia. Le carte, inoltre, possono essere impiegate per rafforzare la narrazione, mettendone in evidenza gli elementi cardine. Sia sulle carte sia all’interno del libro, i simboli impiegati dall’autrice sono contraddistinti da colori diversi in base alla categorie grammaticale di riferimento – giallo per le persone e i pronomi, arancione per gli oggetti, verde per i verbi, azzurro per gli aggettivi ecc.. – così da agevolarne il riconoscimento all’interno della frase e favorirne la comprensione. I simboli impiegati fanno capo alla collezione PCS, risultano colorati (non solo nello sfondo ma anche nel contenuto vero e proprio) e riquadrati, presentano il testo minuscolo all’interno del riquadro, nella parte più in basso: caratteristiche, queste, che li rendono insoliti rispetto alla consuetudine d’uso italiana. La simbolizzazione non riguarda inoltre tutti gli elementi della frase (articoli, congiunzioni e preposizioni, per esempio, sono presentati solo in forma alfabetica) e il testo che ne viene furi risulta molto semplice, lineare e fruibile, proprio come le illustrazioni che lo accompagnano.