Telefonata con il pesce

Recensione pubblicata il: 16/10/2025

Autore Silvia Vecchini Illustratore Sualzo Editore Topipittori Paese di pubblicazione Italia ISBN 9788898523795 Anno 2017 Numero di pagine 48 Prezzo 18 €

Fascia d'età 6-8 anni Sezione Libri sulla disabilità

Si parla di Nessuna disabilità specifica

La protagonista di questo libro ha una qualità preziosa: sa ascoltare. Anche quando apparentemente non c’è nulla da sentire. Uno dei suoi compagni, per esempio, a scuola non dice neanche una parola. Neanche quando lo incalzano o lo provocano. Niente. Eppure la bambina che ci racconta questa storia con pazienza gli sta accanto, lo osserva e prova a trovare delle chiavi per dialogare in qualche maniera con lui. È durante una gita al museo della scienza che l’idea giusta arriva. Di fronte a un acquario in cui è immersa la cornetta di un telefono per sperimentare la loquacità dei pesci, la bambina ha un’intuizione: proprio come i pesci che non sono affatto muti come si dice, anche i bambini che sembrano non avere parole possono e desiderano comunicare. Perché non sono sassi. Perché comunicare è come respirare. E perché per sentire alcune voci, a volte serve avere la cornetta giusta.

Telefonata con il pesce non è, di fatto, un libro sulla disabilità ma è un libro che sulla disabilità, e con essa sull’inclusione, ci dice molto. E lo fa con la grazia che è propria della scrittura di Silvia Vecchini, qui accompagnata in maniera pulita e misurata dai disegni di Sualzo. Telefonata con il pesce mette in luce, in particolare, il ruolo cruciale che il contesto gioca nel mettere i bambini, e più in generale le persone, nella condizione di potersi esprimere e di poter esprimere le proprie potenzialità. Il bambino del libro fondamentalmente non parla fino a quando non trova intorno a sé una persona (o più) capace di entrare in relazione con lui, di trovare una chiave, di rispettare tempi e modalità. Rispetto, creatività, ascolto, diritto alla comunicazione: l’inclusione, in fondo, parte proprio da qui.