Recensione pubblicata il: 2/02/2024

Autore Juan Gedovius Illustratore Juan Gedovius Editore Logos Paese di pubblicazione Italia ISBN 9788857608617 Anno 2016 Numero di pagine 32 Prezzo 13,50 €

Fascia d'età 3-5 anni 6-8 anni Sezione Libri accessibili

Accessibile in caso di Disabilità uditiva DSA - Disturbi Specifici dell'Apprendimento Nessuna disabilità specifica Interessante anche in caso di Disabilità intellettiva

Se c’è un personaggio capace di incarnare il richiamo irresistibile dell’arte, quello è senza dubbio Trucas, mostriciattolo alto un dito o poco più creato dall’artista messicano Juan Gedovius. Impossibile non provare un moto di tenerezza verso questa creatura verde dal naso importante, i piedoni lunghi, i capelli arruffati e le orecchie a punta. Il suo viso ispira subito simpatia, per non parlare poi delle sue disavventure. Il fatto è che Trucas trova nel colore e nel segno grafico una forma di espressione trascinante e così, che sulla sua strada si trovi una matita o della tempera, poco importa: quello che Trucas farà sarà farne un uso smodato, impiastricciando senza ritegno sé stesso e tutto ciò che lo circonda.

Lo conosciamo proprio così, tubetti alla mano, che corre dopo aver lasciato delle tracce variopinte. Ma subito una mano grande e minacciosa gli impone un bagno nel mastello. Neanche il tempo di asciugarsi e Trucas si lancia alla ricerca di nuovi stimoli artistici. Peccato che quella che sembra una matita piazzata lì per aspettarlo si rivela essere la coda di un drago sputafuoco. Poco male, messa in salvo la pelle, Trucas scopre presto che anche delle zampe fuligginose possono lasciare il segno!

Incontenibile e irriverente, Trucas è il protagonista di un libro senza parole portato in Italia da Logos. Le sue avventure iniziano e finiscono nei risguardi, parte a pieno titolo del racconto, e fanno della pagina un oggetto con cui giocare. Anche grazie a queste trovate metanarrative, il racconto per immagine strizza l’occhio di continuo al lettore e assume delle sfumature di senso tutt’altro che banali. Contraddistinte da un ampio ed efficace uso dello sfondo bianco, le pagine di Juan Gedovius non cedono ai fronzoli, rendendo sempre molto chiaro il focus del racconto. I passaggi da una scena all’altra sono dal canto loro sempre piuttosto chiari, anche grazie a una resa molto eloquente delle espressioni del protagonista. Ne risulta un volume, oltre che divertente e accattivante, anche molto accessibile.