Una vacanza da lupo

Recensione pubblicata il: 13/11/2025

Autore Yen-Lu Chen-Abenia e Mathilde Bel Illustratore Yen-Lu Chen-Abenia e Mathilde Bel Editore L'Ippocampo Paese di pubblicazione Italia ISBN 9788867229284 Anno 2024 Numero di pagine 12 Prezzo 15 €

Fascia d'età 0-2 anni 3-5 anni Sezione Libri accessibili

Tipo di libro accessibile Libro-gioco Accessibile in caso di Autismo e disturbi della comunicazione Disabilità intellettiva Disabilità uditiva DSA - Disturbi Specifici dell'Apprendimento Nessuna disabilità specifica

Una vacanza da lupo (così come il fratello Una fame da lupo) è l’emblema dell’ibridismo che spesso contraddistingue i libri accessibili migliori. Questo di di Yen-Lu Chen-Abenia e Mathilde Bel è, in particolare, un libro-gioco che non disdegna di mutuare qualche aspetto dagli imagier e dai libri tattili ma non si discosta troppo neppure né dai libri in simboli né da quelli senza parole. Proviamo a vedere in che modo.

Il libro presenta intanto un packaging particolare che consente alla copertina di aprirsi in verticale mentre tutte le altre pagine, spesse e cartonate, si aprono in orizzontale. Questo fa sì che ciò che sta sotto alla copertina, ossia l’immagine del lupo protagonista con la sua valigia da riempire in primo piano, resti sempre a disposizione man mano che il libro scorre: un’accortezza semplice ma funzionale considerando che il lettore viene implicitamente invitato ad aiutare il lupo a preparare il bagaglio con gli oggetti fondamentali che di pagina in pagina incontra.

Ciascuna delle pagine successive alla prima presenta infatti un insieme di oggetti variamente disposti (su ripiani, sparsi qua e là, appesi…) e riuniti in base ad affinità di contesto (cibi, oggetti da bagno, indumenti…). Ogni pagina riporta una decina di immagini dalle forme semplici e riconoscibili: una di esse, poi, è associata al nome e risulta staccabile e attaccabile sulla pancia del lupo tramite velcro.

Nella sua struttura essenziale e ben congegnata, Una fame da lupo consente dunque di guardare, leggere (due parole per pagina), nominare, associare alcune parole alle relative figure minimali, manipolare, riconoscere le forme, attaccare e staccare, giocare… E poi ricominciare, con gusto, che non è poca cosa.  Il libro diventa cioè uno spazio accogliente di sperimentazione e lettura multiforme in cui anche i bambini con difficoltà comunicative, cognitive e di attenzione possono sentirsi benvenuti, stimolati e appagati.