Vietati i tuffi a bomba
Recensione pubblicata il: 20/01/2025
Diverse come il giorno e la notte ma in fondo inseparabili come la pasta e il pomodoro, l’anatra zoppa e la gallina cieca tornano a deliziare i lettori con una nuova spassosissima avventura. Questa volta è l’anatra che convince l’amica a spingersi oltre i confini della loro comfort zone – che poi corrisponderebbe al cortile che le ospita – per visitare nientemeno che la piscina pubblica. L’anatra vorrebbe fare infatti conoscenza, trovare nuovi amici, incontrare – chissà – fors’anche l’anima gemella… peccato che la piscina sia da sempre preclusa alle galline e che le anatre siano tutt’altro che una specie accogliente e aperta alle novità.
L’ingresso metterà dunque già alla prova il mitico duo, attivando dinamiche che si burlano senza remore del politically correct. Ma è una volta che l’anatra e la gallina riescono a entrare in piscina che viene il bello: da che la seconda sembrava essere malvista in quel contesto, finisce per diventare la paladina delle anatre presenti, al punto da conquistare il ruolo di bagnina benché non veda e neppure sappia nuotare. Scocciata dai successi dell’amica, a cui si contrappongono le ostilità che lei invece continua a ricevere dalle sue simili, l’anatra decide di giocarsi il tutto per tutto, azzardando un tuffo a bomba dal trampolino di tre metri. Da lì in avanti sarà tutta una girandola di eventi imprevedibili in mezzo a furiosi temporali, frigo abbandonati, feste improvvisate e bevande al gusto mango.
Ciò che il lettore trova immutato rispetto al precedente L’anatra zoppa e la gallina cieca è quell’irresistibile battibeccare tra le due protagoniste che rende ogni dialogo una delizia, quell’ironia impeccabile con cui anche i temi considerati tabù come la disabilità possono trovare una rappresentazione pungente e quella capacità di dipingere, sotto piume e zampe, atteggiamenti e situazioni decisamente molto umani. Si potrebbe dire che tra queste pagine si legge anche di solitudine e di discriminazione, di vergogna e di desiderio di accettazione, di ignoranza e di capacità di cambiare opinione grazie all’ascolto, e sarebbe tutto vero, verissimo. Quello che però va assolutamente sottolineato è che riflessioni così forti e importanti toccano chi legge con la forza potentissima di un sorriso, e questo è qualcosa di più unico che raro!
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