Favole

Nuova vita per favole antiche. La voce roca e dal sapore toscano dell’attore Marco Messeri riscopre, infatti, e fa riscoprire quelle favole di La Fontaine insieme un po’ polverose e un po’ intramontabili. Sfidano il tempo e le difficoltà di lettura questi intensi racconti mai più lunghi di quattro minuti e tredici, riportando alle orecchie una melodia e una morale ironica in parte dimenticate.

Utile per dare un tono diverso a storie del patrimonio comune e per garantire una maggiore accessibilità ad un classico spesso impiegato nelle scuole, l’audiolibro delle Favole diviene uno strumento prezioso e consigliabile. Tutto il cinismo, la criticità e l’umorismo dell’intellettuale secentesco sono infatti valorizzati dal ritmo e dall’intonazione che Masseri dedica loro.

Così, le vicende di rane che vogliono diventar grosse come buoi, di carrettieri impantanati, di corvi che imitano le aquile e di lupi travestiti da pastore si susseguono come tessere di un irresistibile mosaico naturale e umano, insospettabilmente capace di incuriosire pubblici di età differenti.

Nikolasa. Avventure e sventure

Bernardo Atxaga è forse il più celebre scrittore basco contemporaneo, noto ai lettori adulti soprattutto per le sue Storie di Obaba. Un’inconfondibile sfumatura magica caratterizza tutti i suoi testi, compresi gli innumerevoli racconti scritti per l’infanzia. Tra questi, la casa editrice Angolo Manzoni ha scelto Nikolasa. Avventure e sventure per inserirlo nel suo catalogo di libri che non solo solleticano ma agevolano anche, il più possibile, la lettura.

Le strampalate imprese dell’impavida Nikolasa in cui spuntano un fratello aviatore colto da sonno profondo, una lettera pesantissima carica di fatture e un’improbabile Grande Gara della Carota, sono infatti stampate in carattere Easyreading, per contrastare le difficoltà causate dalla dislessia, e in corpo 16, per favorire la distinzione dei caratteri anche in caso di ipovisione.

Ma non è tutto. Il volume è infatti accompagnato da un cd audio che amplia notevolmente le possibilità di accesso alle vicende narrate, permettendo di ascoltare la storia fin dall’inizio o quando lo sforzo della lettura inizia a farsi pesante. Ciliegina sulla torta: stampa e registrazione sonora prevedono anche la versione originale spagnola per chi proprio voglia fare dell’immersione nel testo un’esperienza a 360°.

Kahuna. Alla scoperta della terra cava e delle tavolette rongo rongo

La prima cosa che si nota di questo libro per bambini è senz’altro la mole: le sue 544 pagine lo rendono infatti particolarmente corposo e fanno del CD che porta in allegato una risorsa appetibile e interessante. Kahuna. Alla scoperta della Terra Cava e delle tavolette rongo rongo, edito dalla Angolo Manzoni, prevede infatti che il lettore possa affidarsi all’ascolto per seguire le peripezie di Luna, peraltro scritte in carattere EasyReading che agevola la lettura dei bambini dislessici.

Magnifico! Questa del CD e del carattere speciale è senza dubbio un’opportunità ben spesa poiché il libro si legge piacevolmente, come dimostrano i molti premi attribuitigli. Quello che il lettore vi trova è un’accattivante miscela di avventura, storia, magia e mistero: la protagonista gode infatti del potere di comunicare con gli animali che la porterà a scoprire una terra nascosta, a decifrare una lingua sconosciuta e a esplorare luoghi affascinanti insieme al suo inseparabile opossum José. La mole del libro o la durata dell’ascolto valgono dunque la pena, soprattutto per chi sa apprezzare le storie dense e appassionanti.

Brevissima storia di una bambina e di una gatta che volevano vivere aggrappate alla luna

Che ci voglia carattere per affrontare temi delicati come la malattia è fuor di dubbio e la Brevissima storia di una bambina e di una gatta che volevano vivere aggrappate alla luna pare condensare al massimo quest’idea. Edito dalla Angolo Manzoni e vincitore 2010 del premio Cassa di Risparmio di Cento, il libro di Gianpiero Scalia unisce infatti un carattere tipografico speciale – con stampa in corpo 16 e in font Easy Reading, supportata dalla disponibilità del testo su CD MP3 – e un carattere stilistico vigorosamente delicato visto l’argomento e il pubblico di riferimento.

Si rende così ampiamente accessibile – anche in caso di dislessia o problemi di vista – un racconto denso come il miele ma fortunatamente non altrettanto sdolcinato, che affronta la malattia con gli occhi e con la voce coraggiosi della bambina che ne è affetta. Qui trovano posto marionette, dottori, amici e giocattoli mescolati a questioni ingombranti dall’anima alla morte e dall’amore alla religione: il tutto in un flusso mai fuori dagli argini nonostante l’impeto dei sentimenti che rende la lettura adatta a ragazzi dallo sguardo profondo e non velato.

Dalla parte delle sorellastre

I personaggi sono buffi, lo stile è divertente e il ritmo è incalzante. Ma soprattutto il carattere è leggibile, l’impaginazione è pulita e il testo è comprensibile. Ecco perché il libro di Kaye Umansky vale bene una segnalazione: perché fa parte di un progetto interessante, realizzato da Biancoenero edizioni e Sinnos editrice, per la promozione della lettura tra i ragazzi con difficoltà.

I libri della collana Leggimi! uniscono infatti la selezione di storie appassionanti o spassose all’attenzione per i dettagli tipografici che agevolano il flusso naturale della lettura. L’interesse che nasce da un racconto ben scelto e l’aiuto che viene dall’uso della carta opaca, del font speciale leggimi.oft, delle frasi brevi e dell’interruzione di riga in base al ritmo della narrazione, favoriscono così un rapporto meno conflittuale con l’oggetto libro e con le scoperte che esso racchiude. La collana Leggimi! comprende ad oggi 13 titoli e si inserisce nel progetto Alta Leggibilità insieme alla collana Raccontami, composta di audiolibri.

In questo modo, un testo come Dalla parte delle sorellastre, tutto giocato su una versione inedita e insolita della storia di Cenerentola, finisce per acquistare un valore molteplice. Quella stramba vicenda della scarpetta, del ballo e del principe azzurro, raccontata dalle sorellastre di Cenerentola –  Lardina e Angula -, genera infatti un piacere di lettura insolito cui gli accorgimenti tipografici spianano la strada ed accentuano gli effetti. Il divertimento che nasce dall’humour e dalla penna strampalata della Humansky scorre forse, così, un po’ più fluido, qualunque bambino si appresti a scoprirlo.

Il giovane Dracula

Un libro leggero, nel peso e nella sostanza, per dar battaglia all’idea che la lettura debba sempre essere un peso. Immaginando la storia del giovane Goffredo, figlio del memorabile e spaventevole Conte Dracula, Michael Lawrence propone anche ai lettori meno esperti e spigliati un momento di svago narrativo affrontabile e gradevole.

Grazie anche agli accorgimenti caratteristici della collana Leggimi!, messa a punto da Biancoenero e Sinnos, gli occhi scorrono infatti più agevolmente sulla pagina: l’impiego di carta color avorio, la preferenza di capitoli, paragrafi e frasi brevi, l’uso di un font appositamente studiato e la distribuzione del testo secondo il ritmo del racconto, affaticano meno la vista e la mente, soprattutto ma non solo di chi risente della confusione di lettere e segni grafici.

Scoprire, così, quali segreti nasconde la famiglia del noto vampiro e quali inattese e dissacranti avventure attendono il suo rampollo non finisce per succhiare il sangue (e le energie!) di chi si cimenta nella lettura!

Pela la mela e bela

Parola d’ordine: lettura divertente. Pela la mela e bela si presenta infatti come una raccolta curiosa, singolare e avvincente di storie spassose, il cui senso-non senso trova sempre un appiglio nei suoni e nelle suggestioni ad essi correlate. Accade così che il fondamento educativo e riabilitativo su cui poggia il libro, pensato per agevolare il lavoro terapeutico sui disturbi fonologici nei bambini, finisce per scomparire del tutto agli occhi dei lettori, ben sovrastato da una proposta di lettura solida, autentica e coinvolgente.

Dalle sfilate della mucca Carolina alle danze del gallo Gugu, passando a tutta birra per le bolle che un giorno invasero il cielo di Roma, ci si trova catapultati in una girandola di invenzioni fantastiche tutte nate dal potere evocatore della parola. Pela la mela e bela, oltre a dare il titolo al volume e a inaugurare una serie di libri preziosi marchiati Sinnos Editore, diventa così una vera e propria formula magica capace di far scaturire emozioni e occasioni di comunicazione del tutto inaspettate.

Pinocchio ed. CAM

Tutti conosciamo la storia di Pinocchio, ma conoscerla e leggerla da sé non sono esattamente la stessa cosa. Leggerla da sé significa anche, infatti, padroneggiare le strutture del testo che la racconta distinguendo agevolmente i diversi elementi che lo compongono e il ruolo che essi svolgono al suo interno: operazione piuttosto immediata in condizioni consuete di percezione e apprendimento ma non in caso di sordità. Questo handicap non coinvolge, infatti, il solo senso dell’udito ma implica difficoltà anche nella comprensione dei testi scritto.

È con questa consapevolezza, dunque, che nasce un libro come Pinocchio, messo a punto dalla Cooperativa Allegro con Moto. La celeberrima storia di Collodi è infatti qui rivista e adattata affinché le frasi risultino più semplici e affinché i loro meccanismi di coesione siano marcati visualmente. Frecce, colori e font differenti sono perciò impiegati per agevolare il riconoscimento di connettivi, possessivi ed elementi grammaticali diversi cosicché il piacere della lettura si renda accessibile anche grazie al pieno possesso del testo.

Matteo è sordo

Une storia, una grafica e delle illustrazioni di una semplicità estrema, per un libro che non fa fantasticare ma racconta bene cosa capita quando la sordità di un bambino viene riconosciuta. Attraverso la sequenza di quadri essenziali, accompagnati da testi chiari e sintetici, l’esperienza di Matteo ci porta a scoprire difficoltà e successi quotidiani di chi come lui deve imparare a comunicare con mondi che parlano lingue diverse.

La LIS –  Lingua italiana de Segni – viene allora presentata a  bambini e genitori come ponte possibile di collegamento tra quei mondi. Stimolando la curiosità e il gioco, il libro offre una serie di tessere sul modello del classico memory che aiutano chiunque ad avvicinarsi con semplicità a questo linguaggio perché sia davvero una forma di comunicazione e non di distacco, per gli adulti come per i bambini.

Perché l’accettazione, la comprensione e la reazione alla diagnosi di un handicap come quello uditivo richiedono il superamento di sbarramenti e incertezze indipendentemente dall’età. Ecco allora che una storia semplice come quella di Matteo, raccontata prima per i più piccoli, con le immagini e poche parole, poi  per i più grandi, in maniera diffusa e dettagliata, e infine per tutti, con lo stratagemma del gioco, diventa strumento universale di accompagnamento alla scoperta di piccole ma importanti conquiste comunicative.

Cappuccetto Rosso in LIS

Cappuccetto Rosso in Lis è un libro disposto a cambiare pelle per raggiungere alcuni piccoli lettori spesso trascurati dall’editoria tradizionale. Le classiche pagine illustrate sono seguite infatti da riquadri dedicati ai gesti che raccontano la storia in Lingua Italiana dei Segni e corredate da un dvd che ripropone la celeberrima vicenda in un’insolita versione teatrale tutta gesti e sottotitoli.

Esplorando quindi il volume nelle sue molteplici facce, senza farsi ingannare da un aspetto estetico forse poco accattivante, si può cogliere il senso più autentico di una proposta accurata e articolata. I riquadri e il video nascono, in particolare, da un’apposita rielaborazione del testo che contribuisce a renderlo più comprensibile anche ai bambini sordi, mentre l’affiancamento dei diversi codici e strumenti consente un approccio personalizzabile alla storia e una moltiplicazioni di stimoli di lettura, di interazione e di avvicinamento alla comunicazione tipica delle persone non udenti.

Le potenzialità di confronto e incontro legate a una storia universalmente nota come Cappuccetto Rosso trovano così canali insoliti di amplificazione ed eco.

Storia di una stella

Storia di una stella è un libro tattile, al contempo essenziale e non immediato, prodotto da L’Albero della Speranza, casa editrice dalla recente ma ostinata e meritevole attività. La storia che narra è delle più lineari, senza grossi colpi di scena o complicazioni, come si confà ad un libro come questo, destinato ai lettori meno esperti. Tutto giocato su sparizioni, ricomparse e trasformazioni della protagonista che dà il titolo al volume, questo appare nel complesso di facile esplorazione.

Il soggetto è, ciononostante, quanto di più distante si possa immaginare dall’esperienza di un bambino cieco, principale beneficiario del libro. Lontane e percepibili essenzialmente per la loro luce puntiforme e flebile, le stelle restano oggetti difficili da concettualizzare, immaginare e riconoscere, tanto più nella loro caratteristica e stilizzata rappresentazione a cinque punte. Il libro può perciò rappresentare una sfida ardua per le dita alle prime armi per le quali può diventare, però, con l’adeguato accompagnamento, occasione di scoperta di cose esistenti anche se non percepibili al tatto.

Il principe

Ci sono tutti gli ingredienti fondamentali di una fiaba tradizionale in questo libro: dal principe che dà il titolo al volume alla bella di cui è innamorato, dalle prove che deve superare agli oggetti magici in cui incappa, dalla foresta incantata in cui si imbatte al lieto fine che lo aspetta. Ma c’è anche qualcosa in più. Tutti questi elementi sono, infatti, resi accessibili anche ai bambini ciechi grazie alla stampa in braille e all’utilizzo della tecnica del collage materico.

Come le precedenti, quest’ultima pubblicazione a cura de L’Albero della Speranza non rinuncia all’accessibilità tattile dei suoi contenuti, tanto testuali quanto iconici, proponendo un albo suggestivo nella sua semplicità di esplorazione. Il solido castello con i suoi merli, i soffici abiti di panno, l’irregolare terreno al di sotto dei ruvidi tronchi d’albero che infittiscono la foresta amplificano, infatti, la magia della storia consentendo di entrarvi anche in punta di polpastrello. Il risultato è senz’altro piacevole e facilmente condivisibile, presupposti indispensabile per una autentica esperienza di integrazione.

Quadrato e i suoi tanti amici

Ci sono libri che vale la pena segnalare non solo per le storie e le immagini che racchiudono al loro interno ma anche e soprattutto per ciò che significano al di fuori: per il segnale positivo che lanciano, per esempio, al mondo editoriale e alla collettività tutta. È il caso di Quadrato e i suoi tanti amici, primo titolo prodotto da L’albero della Speranza.

Con la storia del piccolo Quadrato, oltre a raccontare l’amicizia e la diversità con grande semplicità e ad avvicinare i bambini, vedenti e non, alla forme geometriche, la casa editrice eporediese raccoglie infatti la sfida di produrre volumi tattili bimodali (stampati in nero e in Braille) i cui costi e le cui caratteristiche tecniche richiedono perseveranza, passione e delicata competenza. Si allarga e si arricchisce così l’offerta editoriale aperta al mondo di chi non vede, grazie a proposte che portano finalmente alla luce lavori troppo spesso circoscritti alla produzione artigianale e in copia unica.

Morbidino e Ruvidino

Un libro che è prima di tutto un viaggio di scoperta, un percorso tra dettagli quotidiani, un susseguirsi di tocchi e carezze. Morbidino e Ruvidino è infatti la storia di due amici dalla texture differente che incontrano animali, oggetti e paesaggi, di volta in volta più simili all’uno o all’altro. Questi incontri conducono il lettore-esploratore a sperimentare sensazioni, a mettere in relazione tra loro cose diverse e ad arricchire il proprio immaginario con particolari che in buona parte prescindono dalla vista.

A contatto con il soffice pelo del gatto, con gli aguzzi aculei del porcospino o con i fruscianti fili d’erba, il bambino conosce e riconosce superfici differenti che stimolano acquisizioni o ricordi, che assumono valenze singolari a seconda dell’esperienza di ciascuno. Ancora una volta, quindi, un esemplare di libro tattile illustrato si presta a letture e manipolazioni alla portata dei piccoli lettori ciechi senza dover essere per questo riservato esclusivamente a loro.

Versi tra versi

Strisce, punti e poco più. La straordinarietà di questo albo illustrato, già vincitore dell’International Tactile Book Competition 2008, sta forse proprio in questo: nella capacità di trasformare un numero limitatissimo di forme ed elementi in una molteplicità strabiliante di quadri, soggetti e suggestioni. Sono labirinti, code, scale, finestre e percorsi quelli che spuntano dalla mano creativa dell’artista norvegese, popolando le pagine di Versi tra versi di immagini da esplorare e con cui interagire senza sosta.

L’intero libro, a dire il vero, anche nella sua componente testuale, è un invito irresistibile a farsi coinvolgere, inseguendo la storia nelle sue spericolate giravolte. Quello che si propone al lettore è in definitiva un’esperienza immaginativa in cui è chiamato a seguire le sue dita per scoprire il senso dei versi. Il risultato è senz’altro stimolante, inconsueto e curioso non solo per i bambini ciechi ma anche per i loro compagni vedenti e per tutti coloro che, nonostante l’età adulta, restino affascinati dal piacere di un’insolita scoperta.

Il volume non è acquistabile ma è consultabile presso un gran numero di enti, biblioteche e scuole cui è stato distribuito gratuitamente dalla Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi grazie al progetto EnelCuore.

Tre scalini per Serena

Una storia di piccole grandi paure per un piccolo libro di grande portata. Tre scalini per Serena è infatti uno dei primissimi libri pubblicati in Italia con attenzione alle esigenze di lettura dei bambini autistici o con gravi difficoltà di comunicazione. Costruito a partire da una storia molto semplice, il libro riporta infatti il testo di Guido Quarzo stampato tradizionalmente e unito, oltre che alle illustrazioni a tutta pagina, alla traduzione in simboli PCS (Picture Comunication Symbols).

Anche i bambini le cui capacità comunicative sono limitate sono così agevolati nel seguire il testo grazie alla rappresentazione simbolica che lo accompagna passo passo. Essi beneficiano, inoltre, di una storia molto intensa e significativa pur nella sua estrema essenzialità. Quella di Serena che ha difficoltà a muovere le gambe ma che a poco a poco impara a superare la paura delle scale che sono per lei come un autentico mostro, costituisce in effetti un vera e propria avventura che invita chiunque a calibrare il proprio metro di giudizio su esperienze e sensibilità reali anche differenti da quelle abituali.

Nicola a modo suo

L’attenzione che Nicola a modo suo rivolge alla questione della diversità è senz’altro degna di nota. Il libro scritto da Guido Quarzo e illustrato da Orietta Brombin abbraccia infatti da fuori e da dentro il mondo dei bambini con difficoltà motorie e comunicative attraverso un contenuto dedicato al tema dell’handicap e una forma ampiamente accessibile.

La storia di Nicola, che fatica a compiere autonomamente azioni quotidiane anche molto semplici e che vede venire in suo soccorso nientemeno che il mago Belmodo, è infatti corredata dai simboli impiegati nella Comunicazione Aumentativa e Alternativa, utile in caso di autismo e di patologie dalle implicazioni comunicative affini.

Messo a punto dagli operatori del Centro Benedetta d’Intino di Milano e dell’Uliveto di Luserna San Giovanni, il libro fa parte di una collana pensata per stimolare, attraverso racconti semplici ma pregnanti, dinamiche interattive e relazionali laddove queste siano fortemente limitate. Il risultato si fa dunque strumento utilissimo per aprire importanti occasioni tanto di identificazione quanto di confronto.

Giacomino e il fagiolo magico

La storia di Giacomino e il fagiolo magico si trasmette da decenni, ormai, in un numero indefinibile di versioni contraddistinte da dettagli, comparse e finezze narrative di volta in volta differenti. Come tutte le fiabe mantiene un’ossatura forte e stabile su cui si posano vesti che, nel tempo e nello spazio, possono variare rendendo sempre apparentemente nuovo il racconto. Per questo motivo, storie come questa paiono prestarsi particolarmente bene a una rielaborazione testuale che ne consenta l’accesso anche a lettori con esigenze particolari, dettate per esempio da difficoltà di comunicazione.

Nella bella versione di Giacomino e il fagiolo magico proposta dalla casa editrice Uovonero, curata da Enza Crivelli e illustrata da Peppo Bianchessi, si riconoscono perciò marcatamente il giovane e curioso protagonista, la stupefacente gallina dalla uova d’oro, la magica pianta di fagioli che arriva fino al cielo e i terrificanti coniugi orco e orchessa abitanti del castello tra le nuvole, ma si apprezza anche la ricerca di una forma narrativa che vada all’osso della storia, che elimini ogni elemento superfluo e che rende il racconto quando più lineare, scandito e fruibile possibile.

Il risultato è in definitiva una fiaba davvero essenziale che ben sui presta a essere tradotta anche in simboli PSC (Picture Communication Symbols), rendendo la lettura accessibile non solo a chi fatica a cogliere il significato delle parole ma anche a chi, come gli apprendisti lettori, inizia a decodificare i testi senza l’aiuto di una voce adulta.

Per venire incontro a esigenze diverse di lettura, dal 2018 Giacomino e il fagiolo magico e e le altre fiabe de I Pesci parlanti sono proposte dall’editore cremasco anche in una nuova collana chiamata I Pesciolini i cui volumi, identici nel contenuto ai loro “fratelli” maggiori, fanno a meno del formato Sfogliafacile e della cartonatura, risultando così più snelli ed economici (12.90 €).

I tre porcellini

La forza è senz’altro la cifra della suggestiva collezione “I pesci parlanti” proposta dalla neonata casa editrice Uovonero. Forti, sono infatti, i libri che la compongono nell’aspetto, nel contenuto e nel progetto. Sono forti innanzitutto perché sono libri robusti e resistenti al tatto, capaci cioè di sfidare il vigore dei lettori più entusiasti e le difficoltà di maneggio dei lettori con problemi motori. Ma sono libri forti anche perché, nonostante le storie arcinote, sanno mostrarsi attraenti con delle illustrazioni e un formato particolari. E sono forti, infine, perché sono il frutto di un’idea degna di nota.

L’idea è quella di avvicinare alla lettura i bambini con difficoltà di apprendimento e con difficoltà comunicative, legate per esempio all’autismo, proponendo loro libri accessibili oltre che accattivanti. Ogni storia è infatti qui minuziosamente semplificata e corredata passo a passo da simboli PCS (Picture Communication Symbols) che favoriscono l’incontro tra Comunicazione Aumentativa e Alternativa e mondo dell’immaginazione. In questo modo, semplice ed elaborato al contempo, un immaginario collettivo e universale quale quello animato dai tre porcellini e dal lupo che ne vuol fare la sua cena, si apre finalmente a orecchie e occhi nuovi.

Per venire incontro a esigenze diverse di lettura, dal 2018 I tre porcellini e e le altre fiabe de I Pesci parlanti sono proposte dall’editore cremasco anche in una nuova collana chiamata I Pesciolini i cui volumi, identici nel contenuto ai loro “fratelli” maggiori, fanno a meno del formato Sfogliafacile e della cartonatura, risultando così più snelli ed economici (12.90 €).

Cappuccetto rosso

– Che occhi grandi che hai…

– È per guardarti meglio…

Già, per guardarti meglio: perché guardando si scoprono molte cose e si colgono significati. Questo accade a tutti e in particolare a quelle persone affette da autismo o più in generale da disturbi della comunicazione, per le quali i codici iconici, basati su simboli e immagini, risultano più immediati ed efficaci nel loro intento di trasmettere messaggi o raccontare storie.

Ecco perché, finalmente, anche i libri hanno iniziato ad aprirsi a forme di narrazione basate su sistemi simbolici da tempo utilizzati come tecnica di Comunicazione Aumentativa e Alternativa. I simboli PCS (Picture Communication Symbols), in particolare, sono impiegati con perizia dalla casa editrice Uovonero che li accosta al testo e alle illustrazioni tradizionali in tutti i libri che compongono la collana dei Pesci parlanti.

Cappuccetto Rosso, in particolare, è il primo titolo che fa la sua comparsa in questa insolita collezione e che stupisce al primo sguardo per il complesso lavoro di elaborazione testuale e di traduzione in simboli che lo rende davvero fruibile a orecchie e soprattutto occhi molto esigenti. Alla faccia del lupo, sono i lettori questa volta che si tolgono lo sfizio di divorare (il libro)!

Per venire incontro a esigenze diverse di lettura, dal 2018 Cappuccetto rosso e e le altre fiabe de I Pesci parlanti sono proposte dall’editore cremasco anche in una nuova collana chiamata I Pesciolini i cui volumi, identici nel contenuto ai loro “fratelli” maggiori, fanno a meno del formato Sfogliafacile e della cartonatura, risultando così più snelli ed economici (12.90 €).

Mossy Trotter

Una giostra di personaggi scombinati e un vortice di guai domestici trasformano le giornate di Mossy in un’avventura a tratti elettrizzante e a tratti terrificante. Ci sono di mezzo una sorellina e un nuovo pupo in arrivo in famiglia, una mamma dalle amiche a modino, un nonno che fa bere birra allo zenzero con inaudita nonchalance, e un primo amore dai tratti inaspettati. A quindici giorni dal suo ottavo compleanno, il protagonista si trova invischiato in una serie infinita di vicissitudini che sanno di ginocchia sbucciate e brutti quarti d’ora, e assapora pomeriggi all’insegna di paghette da spendere al negozio di caramelle, discariche piene di tesori da scovare, pasticcini con la scritta di glassa, esperimenti coi trampoli e trappole per conigli.

Quella di Mossy, insomma, è la storia di un bambino dalla fantasia allenata, dalla lingua lunga e dalle gambe impazienti: la storia di un bambino che per interessi e preoccupazioni appare decisamente retrò, ma che con attualissima naturalezza riesce a suscitare il senso di curiosità e il gusto per la marachella del lettore più moderno. Nato nel 1967 dalla penna della scrittrice Elizabeth Taylor, il personaggio di Mossy è stato recentemente riscoperto, rispolverato e riproposto dalla Biancoenero Edizioni, guadagnando non a caso una prestigiosa candidatura al Premio Andersen 2012, nella categoria 9-12 anni. Le sue sono insomma avventure piacevolissime che, stampate peraltro in carattere ad alta leggibilità, risultano davvero godibili ad ampio raggio.

Riccioli d’oro e i tre orsi

Una bambina e una famiglia di orsi. E poi tre sedie, tre ciotole, tre letti e una serie di disastri domestici, tutti moltiplicati per tre. La storia della guastafeste Riccioli d’oro, con quel suo ritmo instancabilmente ricorrente e tripartito, risulta inconfondibile e nota a generazioni intere di bambini.

Da oggi – con somma letizia – le disavventure dell’orso grande, dell’orso medio e dell’orso piccolo (anche noti come papà orso, mamma orso e piccolo orso, in una versione più tradizionale), arrivano tra le mani dei bambini con difficoltà di comunicazione e disturbi dello spettro autistico. Inserito nella collana Pesci parlanti, Riccioli d’oro e i tre orsi viene pubblicato da Uovonero corredato da una preziosa traduzione in simboli PCS che ne agevola la comprensione.

Il volume, frutto di un curatissimo lavoro di rielaborazione testuale, volta a cogliere l’essenzialità della storia e a valorizzarne la qualità iterativa, e di una scrupolosa operazione di trasposizione, basata su di una delle più diffuse tecniche di comunicazione aumentativa e alternativa, allarga così le possibilità di accesso ad uno dei classici letterari più conosciuti e amati dai piccoli lettori.

Per venire incontro a esigenze diverse di lettura, dal 2018 Riccioli d’oro e i tre orsi e e le altre fiabe de I Pesci parlanti sono proposte dall’editore cremasco anche in una nuova collana chiamata I Pesciolini i cui volumi, identici nel contenuto ai loro “fratelli” maggiori, fanno a meno del formato Sfogliafacile e della cartonatura, risultando così più snelli ed economici (12.90 €).

Amelia e Zio Gatto. Indagine alle PMI

Un bambina e un gatto dotato di gilet come zio. La premessa del libro di Anna Lo Piano non è certo consueta e il prosieguo del volume ha il merito di tenerle fede. Amelia e Zio Gatto. Indagine alla PMI è infatti un avvincente racconto per ragazzi, fitto di mistero, suspance e avventura.

Spuntano qua e là personaggi bizzarri che aggiungono un tocco di umorismo alla vicenda permettendole di affrontare, senza renderli pesanti, temi di scottante attualità come l’ecologia. La realtà entra così nelle indagini condotte dalla improbabile coppia investigativa che si muove senza indugio negli ambienti televisivi e dei nuovi media.

Il libro, reso accattivante anche dalle illustrazioni firmate da Chiara Nocentini, vanta inoltre il merito di ampliare la gamma di titoli accessibili in caso di dislessia. Adottando il carattere ad alta leggibilità (Leggimi!) anche in questa nuova serie, Sinnos rinnova così, una volta di più, il proprio sostanzioso impegno in favore della lettura aperta anche a chi sperimenta delle difficoltà nella decifrazione dei caratteri stampati.

Animali, animals, animaux, tiere, animales

Il formato mignon di questo libro non rende forse giustizia alle sue suggestive illustrazioni ma detiene il merito di renderlo maneggevole ed economico, cosa per nulla scontata quando si parla di supporti accessibili. Animali, animals, animaux, tiere, animales si colloca infatti tra i libri pensati per stimolare un confronto alla pari tra bambini di lingue diverse, fra le quali compaiono anche la Lingua Italiana dei Segni e il Sign Writing: due sistemi di comunicazione importanti per le persone sorde, l’uno più noto e tradizionale, l’altro più sconosciuto e creativo, poiché ispirato alle notazioni usate per la danza.

Ogni pagina riporta, quindi, oltre all’illustrazione di un animale, finemente realizzata a tinte scure su fondo caldo, anche la sua denominazione in diverse lingue europee e nelle suddette lingue gestuali. Il libro diventa, così, una collezione preziosa di segni e disegni che offre spunti universali e stimolanti per apprendere la parola altrui. L’indicazione dei segni invita infatti a tentare di riprodurli con le dita, trasformando lo scarto linguistico in un possibile gioco.

Colori, colors, couleurs, farben, colores


L’espressività è senz’altro la cifra di Colori, colors, couleurs, farben, colores. Non c’è una vera e propria storia, infatti, al centro di questo libro, ma piuttosto il tentativo di suggerire esperienze di comunicazione e condivisione estetica attraverso linguaggi diversi.

Il primo di questi è, in particolare, quello artistico: ogni doppia pagina appare infatti dedicata a un colore, soggettivamente e intensamente rappresentato in un acquerello dell’autrice. Un’interpretazione personale del soggetto, insomma, cui si affianca regolarmente il più oggettivo dei codici – quello alfabetico –, che nomina in diverse lingue europee il colore in questione.

Il libro spalanca, dunque, possibilità comunicative interlinguistiche basate su un’esperienza elementare e ricchissima come quella cromatica. Ma non è tutto. Ciò che lo rende davvero innovativo è la ferma intenzione di allargare queste possibilità al di là delle lingue più note, per includervi anche la Lingua Italiana dei Segni e il Sign Writing: due codici studiati per favorire la comunicazione tra e con le persone disabili uditive.

Buttati, Bernardo!


Libri smilzi, da fuori e da dentro: ecco come appaiono Buttati Bernardo! e gli altri titoli di “Zoom”, la collana fresca di stampa dai tipi della Biancoenero. Sottili nel formato, leggeri nell’impaginazione, essenziali nel carattere e spensierati nel contenuto, questi volumi centrano in pieno l’idea racchiusa nel nome della collana: che la lettura, cioè, possa essere avvicinata, con opportuni accorgimenti, anche ai lettori più restii.

Alla scelta di storie fresche e di ritmi frizzanti, appetibili per ogni pubblico giovanile, i libri della “Zoom” aggiungono, in particolare, una cura tipografica non comune – fatta di font speciale, spazi ampi, carta color crema e righe irregolari – che strizza l’occhio a chi suda sette camicie di fronte ai libri tradizionali, per problemi di vista, di dislessia o di semplice estraneità alla lettura.

In questo modo le avventure di Ester e Bernardo, alle prese con una zia maniaca delle pulizie, un terribile maestro di nuoto e una strega alla ricerca della sua scopa magica scivolano via lisce lisce lasciando un sorriso sulle labbra e la soddisfazione di una lettura abbordabile.

L’ultimo elfo

È fresca di stampa – o meglio di registrazione – una delle proposte più interessanti della Emons audiolibri: si tratta de L’ultimo elfo scritto da Silvana De Mari e pubblicato nel 2004 dalla Salani. La proposta è, nella fattispecie, interessante perché ribadisce a gran voce l’importanza di rendere accessibili ai bambini ciechi, ipovedenti o con difficoltà di lettura, non soltanto i testi strettamente indispensabili alla loro formazione scolastica ma anche le storie che ne consentono lo svago più puro e il confronto con i compagni.

L’ultimo elfo è infatti, originariamente, un libro che ha riscosso un grande successo tra i ragazzi delle scuole elementari e medie ai quali è rivolto oltre che tra i critici che gli hanno attribuito il prestigioso premio Andersen. Esso offre, in particolare, una combinazione sapiente di avventura, invenzione, magia e coraggio che ne fanno uno dei romanzi fantasy italiani più degni di nota. Quella stessa combinazione, d’altra parte, si svela al lettore grazie ad uno stile evocativo e coinvolgente che ben si presta a solleticare le orecchie quando a leggere il racconto è la voce suadente della cantante Mietta.

Il regalo del nonno

Quello della lettura è un mondo ricco, entusiasmante, favoloso e vario. Ma è anche un mondo un po’ faticoso soprattutto per chi, alle prime armi, deve imparare a destreggiarsi tra lettere e punteggiatura. Lo stesso vale, ovviamente, per i bambini sordi che si approcciano per le prime volte ai testi scritti, dovendo familiarizzare con una doppia lingua: quella dei segni da un lato e quella alfabetica dall’altro.

Ecco allora che il progetto editoriale marchiato Sinnos e volto a offrire racconti illustrati, stampati in caratteri tradizionali e corredati da una traduzione in LIS sotto forma di disegni, appare particolarmente interessante e denso di significato ai fini di una reale e diffusa messa in pratica del diritto alla lettura. E al suo apprendimento.

Attraverso l’affiancamento di chiavi linguistiche differenti, applicate ad un testo semplice e gradevole, Il regalo del nonno trasforma infatti il racconto di una giornata speciale in una possibilità di lettura condivisa in cui la molteplicità dei linguaggi scatena interesse, curiosità e scambio.

Giorgetto l’animale che cambia aspetto

Ci sono libri belli da vedere. E poi ci sono libri belli da vedere, belli da toccare e belli da condividere. Ma sono libri un po’ trascurati, nonostante la loro straordinaria qualità e l’insito potenziale di integrazione che racchiudono tra le pagine. È il caso dei libri tattili prodotti dalla Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi e dalla casa editrice francese Les doigts qui rêvent: libri per difendere il diritto alla lettura e all’immaginazione dei bambini ciechi o ipovedenti e per far sì che questo diritto sia condiviso con i bambini normodotati.

I libri tattili illustrati sono infatti pensati perché qualsiasi bambino possa trarne piacere: i testi sono scritti sia in nero sia in braille e le illustrazioni sono ideate e realizzate attraverso la tecnica del collage materico perché possano essere non solo viste ma anche esplorate con le dita. E poiché la possibilità di esplorazione detiene un fascino pressoché universale, la scoperta condivisa di libri preziosi come questi può farsi con facile mezzo di comunicazione ed integrazione tra bambini con esigenze differenti. L’illustrazione tattile rappresenta infatti una qualità appetibile e attraente che finisce per costituire une vera e propria ricchezza più che un espediente per superare delle difficoltà fisiche.

Lo dimostra bene Giorgetto l’animale che cambia aspetto, il libro tattile ideato da Claudette Kraemer nel 2000. Basta aprirne le pagine robuste per capire cosa significhi curiosare, conoscere e ammirare con la punta delle dita. L’animale di panno Giorgetto spunta infatti dal vaso in cartoncino della prima pagina e accompagna fisicamente il lettore nel suo avventurarsi attraverso ambienti diversi. E poiché il manto colorato del personaggio acquisisce di volta in volta tratti piumosi, lanosi, erbosi o sabbiosi, l’avanzamento nella lettura suscita una sorpresa continua che si anima e fa correre i polpastrelli. Giorgetto è un libro semplicemente complesso e complicatamente semplice, adatto a bambini dai 3 anni ma capace di incuriosire e stupire bambini molto più grandi soprattutto se proposto per un’esperienza di lettura al buio. Il libro è acquistabile solo online, attraverso il sito della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi. Quest’ultima peraltro lo distribuisce gratuitamente sia ai suoi utenti sia a numerose biblioteche pubbliche, centri per l’intervento precoce e la riabilitazione, ospedali pediatrici e sezioni dell’Unione italiana Ciechi, grazie al contributo di Enel Cuore.