Ho bisogno di te
Ripresi nel bel messo di una traversata tra i ghiacci polari, mamma e cucciolo di orso procedono a passo spedito diretti chissà dove. Il cucciolo è curioso e questo talvolta lo porta a rallentare, a distrarsi e seguire percorsi alternativi. Così gli succede di restare indietro, attratto per esempio da un branco di socievoli foche. La mamma, dal canto suo, procede diritta, senza guardarsi praticamente mai alle spalle. È fiducia estrema o imperdonabile imprudenza, la sua? Man mano che la storia procede, il lettore è portato a chiederselo. Quel cucciolo, ci viene da pensare anche in virtù del titolo del libro, andrebbe forse protetto.
Cosa capita, infatti, se il supporto dell’adulto di riferimento viene a mancare? Che i predatori possano farsi minacciosi, che la neve possa disorientare e che un guado possa sembrare insuperabile. Per fortuna, l’aiuto può arrivare anche da figure esterne, amiche e di fiducia, che come un ponte possono aiutare a superare momenti difficili.
Contraddistinto da tavole silenziose, non solo perché prive di parole ma anche perché capaci di catapultare in una natura dal fascino ovattato, Ho bisogno di te di Angelo Ruta racconta della cura e del ruolo fondamentale che essa gioca all’interno delle relazioni. Nato da un progetto congiunto di Carthusia e Cesvi, il libro trasforma l’assenza di testo nella chiave per suscitare ipotesi e interrogativi nel lettore, attivando un processo di pensiero che può scavare molto nel profondo.
 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	

 
	



 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 à cognitive e difficoltà di concentrazione. A partire da queste considerazione, gli autori (insieme a Scataglini figura anche Annalisa Gustini) provano a individuare ed evidenziare alcune strategie di adattamento dei testi che ne consentano un accesso più ampio e paritario, e di conseguenza inclusivo. A seguire, nella parte più corposa del libro, vengono proposti alcuni esempi di analisi delle difficoltà citate, ma anche di evidenziazione, schematizzazione, ristrutturazione e riduzione di testi adatti a classi diverse dalla terza elementare alla terza superiore e afferenti a materie diverse (dalla storia alla geografia, dalle scienze alla narrativa). Il libro può fornire quindi utili spunti a insegnanti di scuole di diverso ordine e grado che con sempre maggiore frequenza si trovano di fronte alla necessità di personalizzare e rendere più accessibili determinati contenuti didattici.
à cognitive e difficoltà di concentrazione. A partire da queste considerazione, gli autori (insieme a Scataglini figura anche Annalisa Gustini) provano a individuare ed evidenziare alcune strategie di adattamento dei testi che ne consentano un accesso più ampio e paritario, e di conseguenza inclusivo. A seguire, nella parte più corposa del libro, vengono proposti alcuni esempi di analisi delle difficoltà citate, ma anche di evidenziazione, schematizzazione, ristrutturazione e riduzione di testi adatti a classi diverse dalla terza elementare alla terza superiore e afferenti a materie diverse (dalla storia alla geografia, dalle scienze alla narrativa). Il libro può fornire quindi utili spunti a insegnanti di scuole di diverso ordine e grado che con sempre maggiore frequenza si trovano di fronte alla necessità di personalizzare e rendere più accessibili determinati contenuti didattici. 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	