Cora nella città dritta
Cora nella città dritta è un racconto illustrato che fa parte della serie Il cuscino a pois edita da Erickson. Tutti i libri della serie sono accomunati da alcune caratteristiche formali e contenutistiche. Il testo è infatti sempre stampato in maiuscolo, mentre la storia prevede sempre un personaggio fisso (nonna Ada), un oggetto chiave (il cuscino magico) e un meccanismo narrativo consolidato (il protagonista, solitamente uno dei nipoti di Ada, ha un problema che si risolve dopo una notte di sonno sul cuscino magico della nonna. Il sogno, infatti, porta con sé la soluzione).
Nel caso di Cora nella città dritta, per esempio, la protagonista è una bambina molto attiva e poco propensa a sistemare giochi e oggetti dopo averli impiegati. Nonostante le sollecitazioni della nonna, Cora dissemina il pavimento di costruzioni, pupazzi e calzini, senza curarsi del fatto che, se non lo fa lei, sarà qualcun altro a doversi occupare di riordinarli. La notte, però, porta consiglio e, grazie al cuscino magico su cui dorme, Cora sogna di essere in un paese in cui tutto è dritto, normato e regolare: un paese in cui il circo, con le sue stramberie, non potrebbe proprio trovare spazio. Eppure, in quello stesso sogno, Cora scopre di avere un talento da contorsionista e, con i suoi amici, vorrebbe sfruttarlo per dar vita a uno spettacolo. Sarà l’incontro con il sindaco della città, rigorosissimo ma non privo di una certa flessibilità, a far capire a Cora che estro e rispetto possono convivere con successo. Nel circo, come nella vita di tutti i giorni.
La storia di Cora nella città dritta è dunque piuttosto semplice e piana. Ciò che rende il libro particolarmente intrigante e originale è invece il suo elevato grado di innovazione e personalizzazione dei contenuti. Il volume cartaceo offre, in primo luogo, la possibilità di fruire gratuitamente del racconto anche in formato audio (scaricabile o attivabile tramite qr code) e in formato ebook, condensando in un unico supporto un’ampia varietà di opzioni di letture tra cui è possibile muoversi con facilità senza che l’una debba escludere le altre. In secondo luogo (non certo per importanza), il lettore può scegliere di adattare le caratteristiche testuali, tipografiche e iconografiche alle sue esigenze, tanto nella versione ebook quanto in quella cartacea.
Cosa significa in concreto? Diverse cose. In fase di ordine, il lettore può segnalare, per esempio, all’editore le sue preferenze e ricevere così una copia cartacea in cui le opzioni relative allo stampato (maiuscolo/minuscolo), alla complessità del testo (standard/ridotto) e alla complessità delle illustrazioni (standard/semplificate) rispecchiano il più possibile le sue capacità e le sue esigenze. Analogamente, l’ebook, attivabile con un codice presente sul cartaceo, offre la possibilità di adattare le caratteristiche tipografiche (font, grandezza del carattere, contrasto…) e soprattutto la complessità delle illustrazioni. Quest’ultima, nella fattispecie, dipende da numero di dettagli presenti, dalla nettezza dei contorni e dalla possibilità di isolare dei soggetti e di zoomarvi.
Questo aspetto della personalizzazione delle illustrazioni è, in particolare, molto interessante e innovativo. Non a caso, è frutto di un articolato progetto europeo condotto da partner molto competenti sul tema dell’accessibilità, come la casa editrice Les Doigts Qui Revent, il laboratorio di ricerca dell’Università di Linz e diversi enti impegnati nella riabilitazione e nel supporto educativo a bambini con disabilità come la Fondazione Hollman e la cooperativa Abilnova. Il progetto, intitolato Flex Picture Ebook, punta sul digitale per offrire possibilità di accessibilità e dunque di inclusione più ampie di quelle a cui normalmente siamo abituati. Semplificare, isolare, animare e zoomare sono le parole chiave intorno alle quali sono stati costruiti i diversi livelli di complessità delle illustrazioni, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza di lettura di ciascun bambino, fornendo un’esperienza il più possibile aderente alle sue esigenze. Ecco allora che le potenzialità insite nello strumento digitale vanno a integrarsi a quelle del cartaceo e a creare valore, ampliando notevolmente le possibilità di fruizione soprattutto da parte di bambini con disabilità visiva, intellettiva e comunicativa.
Ma il progetto si spinge oltre. Esso non mira, infatti, solo a creare degli ebook più accessibili ma anche a mettere a punto un formato di creazione e pubblicazione di ebook che qualunque casa editrice (si veda, per l’appunto, il caso di Erickson) può adottare al fine di rendere più fruibili i suoi contenuti. Una scelta determinante e significativa perché l’editoria possa davvero segnare un cambio di passo.
