Alfred e la gogna
Trascorrere buona parte della propria vita alla gogna, nella pubblica piazza, schivando insulti e ortaggi e assistendo impotenti al passaggio indifferente (quando non disgustato) dei propri concittadini: questa è la sorte che è toccata ad Alfred, il protagonista di questa storia. Accusato di lesa maestà in un tempo così lontano che nessuno se lo ricorda nemmeno più, Alfred non nasconde i segni di questa lunghissima punizione. Il suo corpo è quasi irriconoscibile sotto strati di sudiciume e sotto l’effetto delle intemperie. Ma è soprattutto il suo pensiero ad apparire deformato: Alfred è ormai rassegnato a condurre una vita in catene, i ricordi di ciò che è stato prima pian piano sfumano e così sogni e riflessioni rivolte al futuro si fanno via via più indistinti, grezzi, quasi ferini. Di pari passo va il suo modo di esprimersi, intriso della rabbia che la condizione inumana a cui è costretto alimenta. Alfred bofonchia, urla, fa versi, lancia improperi a destra e a manca. Il suo frequente turpiloquio, non privo di un lato buffo, dice forte e chiaro il suo stato di disagio a cui nessuno, tuttavia, sembra ormai prestare caso.
Cosa accade però se quel disagio viene guardato e non ignorato, accolto e non deriso? Accade che le cose poco a poco possono cambiare, e con loro anche le persone. Ecco allora che l’incoronazione di un nuovo sovrano, fatto di tutt’altra pasta rispetto al precedente, e l’incontro con una fanciulla premurosa, curiosa e capace di distinguersi dalla massa, rimette in gioco una corte che sembrava irrimediabilmente segnata. Quegli incontri segnano un cambio di marcia: nulla di miracoloso, si badi bene, piuttosto un lento processo fatto di passi avanti e passi indietro, aperture e ritrosie, slanci e ripensamenti. Ma è proprio l’incertezza di quel processo a renderlo così vero e appassionante per il lettore, che lo segue con il sorriso e un pizzico di trepidazione, godendo fino alla fine di quel suo fare irriverente e sdegnoso dei conformismi.
Non convenzionale nei personaggi come nel linguaggio, Alfred e la gogna si fa apprezzare anche per l’attenzione che, nell’edizione italiana curata da Uovonero, viene riservata all’accessibilità. Il libro presenta infatti caratteristiche di alta leggibilità che non concernono solo la font ma anche la spaziatura (tra lettere, parole, righe e – cosa non scontata ma importante – paragrafi), i margini, la sbandieratura, il tipo e il colore della carta. Non solo: grazie alla collaborazione già sperimentata con Emons audiolibri, il testo può essere fruito anche in modalità audio. La presenza di un QRcode sulla prima pagina consente infatti di scarica l’audiolibro, ascoltabile tramite l’app gratuita Emons audiolibri.