Lumaca
Esplorare la pagina con i polpastrelli è più complesso e meno immediato che farlo con gli occhi. Per questo, la lettura tattile richiede un tempo lento. Chi meglio di una lumachina può, dunque, accompagnare l’esplorazione di pagine concepite per le dita? Probabilmente nessuno.
Sulla scia della chiocciola protagonista del libro di Francesca Danovaro, al lettore non verrà messa fretta: ad ogni pagina troverà, sempre identica (salvo per l’orientamento) e ben distinguibile, la sagoma dell’animale che si muove in direzioni diverse: verso sinistra e verso destra, verso il basso e verso l’alto, in diagonale e infine lungo tutto il perimetro della pagina. E questo è quanto! Sagoma, scia e piano sottostante: con tre semplici elementi, l’autrice disegna un percorso via via più complesso da seguire per dita curiose. Non c’è storia e non c’è testo, insomma, tra queste pagine tattili, ma una proposta essenziale e curata per prendere confidenza con le linee e lo spazio. Un luogo di carta dall’accessibilità trasversale, capace di intercettare bisogni ed abilità diverse.
Il libro appare estremamente pulito nella grafica e minimale nei contenuti: aspetti, questi, che ne facilitano l’esplorazione la fruizione e che aprono, volendo, a scenari immaginifici: dove va la chiocciolina? Cosa insegue? E quali storie potrebbe contenere quella pagina da lei così ben delineata?
