La mia giornata

Impara l’arte e mettila da parte! Questo ha senza dubbio fatto la squadra di Puntidivista, progettando e realizzando i quiet book della sua collana senza parole. L’ultimo finora pubblicato – La mia giornata – presenta infatti caratteristiche analoghe al primo – Oggi divento (2018) – ma vanta al contempo alcune migliorie che lo rendono particolarmente apprezzabile e funzionale.

Entrambi i volumi si caratterizzano per pagine in feltro su cui sono attaccati (e da cui si possono staccare e riattaccare) con il velcro tanti elementi, anch’essi fustellati in feltro. Grazie a tali elementi, i protagonisti del volume, a loro volta staccabili e realizzati nel medesimo materiale, possono assumere differenti ruoli e fare cose diverse: in Oggi divento, per esempio, essi vestono i panni e dispongono degli strumenti tipici di vari mestieri mentre in La mia giornata interagiscono con gli oggetti caratteristici dei differenti ambienti che scandiscono le ore del giorno.

Qui, dunque, il bambino – che può essere maschio o femmina a seconda dei capelli che il lettore sceglie di applicargli – può lavarsi in bagno, vestirsi di fronte all’armadio, studiare e scrivere a scuola, muoversi in auto, fare acquisti in negozio, giocare al parco e prepararsi per andare a letto.  Il plus rispetto ai volumi più vecchi è rappresentato dalla presenza di elementi di contesto (il lavandino, il letto, la scrivania…) che agevolano la costruzione di scene narrativamente funzionali. Da non sottovalutare, poi, dal punto di vista pratico, la presenza di una semplice ma comoda custodia in stoffa che permette di riporre il libro dopo l’uso senza rischiare che i pezzi cadano e si smarriscano.

Contraddistinto da sagome molto essenziali ma ben riconoscibili e combinabili, La mia giornata costituisce un supporto molto funzionale e adattabile alle esigenze del singolo bambino, che siano di tipo pratico, come per esempio familiarizzare con una routine quotidiana o con la successione temporale, o che siano di tipo squisitamente narrativo. A partire dagli elementi offerti sulla pagina, infatti, è possibile costruire quadri o sequenze narrative più o meno complesse con cui inventare, divertirsi, giocare.

Le forme degli animali

È un libro senza parole?  È un libro-gioco? È un libro da toccare? Sì, sì, e sì. Difficile da incasellare, Le forme degli animali è un libro tanto semplice quanto versatile, nato in casa Puntidivista. Simile a Forme e colori per progetto e struttura, il libro si compone di tre doppie pagine in feltro, ciascuna delle quali ospita altrettante sagome di animali (cui si aggiungono il cane e il gatto in copertina) realizzate con lo stesso materiale. Troviamo animali domestici, selvatici e da fattoria, d’aria, d’acqua e di terra, uniti a tre a tre senza precisi ed evidenti criteri.

Ogni doppia pagina presenta da un lato una superficie uniforme e vuota, dall’altro tre sagome di animali che possono essere agevolmente estratte per giocare e raccontare. Quelle stesse sagome possono essere infatti impiegate per sviluppare la motricità fine, ricostruire le corrispondenze tra il pieno e il vuoto, nominare gli animali e costruire su di essi piccole storie che possono animarsi sulla pagina vuota.

Dal canto loro, le pagine sono tenute insieme da due anelli apribili che supportano più agevolmente gli spessori delle figure e che consentono di impiegare anche singolarmente ogni doppio foglio di feltro. Questo aspetto è interessante non solo in termini di praticità ma anche di fruibilità, pensando per esempio a quei bambini che risentono dell’esposizione simultanea a troppi stimoli e possibilità e a cui giova invece l’offerta progressiva di elementi da esplorare e utilizzare.

Stimolanti al tatto, benché non completamente fruibili in caso di disabilità visiva (ma il libro non si pone in effetti questo obiettivo), le sagome appaiono essenziali, semplici e piuttosto riconoscibili. La scelta di colori non aderenti al reale invita a concentrarsi sull’elemento della forma. Apprezzabile, infine, la scelta di dotare il volume di una pratica sacchetta in stoffa che si chiude con un laccetto e che consente di non perdere per strada le figure, soprattutto dopo un uso prolungato che attenua la forza del velcro.

Forme e colori

Si scrive Forme e colori, si legge semplicità vincente! Il volume in feltro nato in casa Puntidivista si caratterizza infatti per un’estrema sobrietà compositiva che diventa chiave di fruibilità estesa e multiforme. Quadrato, pratico e piacevole da maneggiare, il libro presenta tre doppie pagine in feltro, ciascuna delle quali propone da due a quattro sagome fustellate e altrettanti spazi di forma analoga in cui queste possono essere collocate.

Al lettore viene perciò chiesto di riconoscere la corrispondenza tra sagoma e spazio vuoto e di provare riempire quest’ultimo con la sagoma corretta. Nella sua essenzialità massima – di forme, di grafica, di colori, di materiali – il libro offre dunque molteplici stimoli che vanno dall’identificazione di forme e colori, all’associazione tra vuoto e pieno, alla collocazione puntuale degli elementi a disposizione: un lavoro dunque ricco e multisfaccettato che coinvolge la dimensione cognitiva così come quella della motricità fine.

Contenitore di un gioco che si può ripetere all’infinito e che può trovare nuovi sviluppi secondo la fantasia di chi lo usa (cosa succede, per esempio, se sulla pagina vuota colloco il triangolo sopra il quadrato? Viene fuori una forma nota? Posso creare altri oggetti?), Forme e colori privilegia forme essenziali che facilitano il riconoscimento e la composizione.

Le pagine prevedono, in questo senso, un piccolo crescendo in termini di complessità: se la prima doppia pagina presenta, infatti, forme geometriche come il quadrato e il triangolo, la seconda offre forme simboliche come il cuore e la stella mentre la terza propone un cane e un gatto, così da rendere il gioco via via più stimolante. Il libro è contenuto all’interno di una pratica sacca di stoffa che aiuta a non perdere i pezzi che lo compongono: un’attenzione in più che facilita l’uso del volume anche durante i viaggi o, più generalmente, il tempo trascorso fuori casa.

Oggi divento 2

La casa editrice Puntidivista si è fatta conoscere, negli ultimi anni, per la scelta di produrre libri il più possibile accessibili, spesso realizzati in molteplici edizioni adatte a soddisfare esigenze di lettura diverse. All’interno del suo catalogo, figura anche una collana particolarmente interessante composta da libri senza parole interamente realizzati in feltro. Questi invitano invitano il lettore a trasformare e far vivere al protagonista avventure sempre diverse, grazie a una serie di accessori attaccabili e staccabili a piacere.

Oggi divento 2 fa parte di questa collana e, così come il primo volume Oggi divento, è dedicato al tema dei mestieri. Il personaggio in copertina, anch’esso staccabile per una massima praticità di gioco, può infatti diventare un astronauta, un paleontologo, un cuoco, un professore o uno scienziato grazie agli abiti e agli strumenti relativi alle diverse professioni inseriti in ogni pagina. Facilmente riconoscibili e utilizzabili, questi ultimi possono essere attaccati senza difficoltà al personaggio o fatti interagire con esso per dare il via a vicende narrative più o meno complesse a seconda dei desideri e delle abilità del bambino.

Che sia in veste di narratore o in veste di ascoltatore, il bambino può facilmente partecipare al racconto, aggiungendo e modificando dettagli o muovendo gli elementi che fanno parte del set. L’interattività, semplice ma efficace, messa in campo dal libro diventa così una leva preziosa per far sì che il piacere della narrazione arrivi e coinvolga anche quei bambini con maggiore difficoltà di aggancio, di attenzione e di comprensione.

Apprezzabile infine, rispetto al primo volume della collana i cui pezzi facilmente potevano essere persi per strada, è il fatto che la casa editrice fornisca Oggi divento 2 corredato di un’apposita sacca in stoffa, richiudibile con due bottoni. Il trasporto del libro, con i suoi numerosi accessori, risulta così più agevole e pratico.

Oggi cucino dolce

I libri in stoffa sono senza dubbio una delle proposte più interessanti dell’editore rietino Puntidivista. La collana ad essi dedicata unisce infatti semplicità, versatilità e interattività. Inoltre – cosa da non sottovalutare – è praticamente l’unica in Italia a offrire quiet book reperibili sul comune mercato editoriale e contraddistinti da un prezzo di copertina ragionevole: due aspetti che concorrono a determinarne una reale reperibilità e più ampia diffusione.

Felice è dunque la notizia che dopo Oggi divento 1 e 2, Oggi vado, Oggi mi metto e Forme e colori, la collana accolga oggi un nuovo volume: Oggi cucino dolce. Come facilmente intuibile dal titolo, il libro offre al bambino la possibilità di cimentarsi con la costruzione di torte, gelati e pasticcini che divengono materiale concretissimo per piccole o grandi narrazioni. Le doppie pagine del libro propongono in particolare un personaggio in cui immedesimarsi, diversi attrezzi di pasticceria e tanti ingredienti e componenti (strati, decorazioni ecc…) – tutti realizzati in feltro e attaccabili tra loro tramite velcro – con cui sbizzarrirsi a creare dolci delizie. Totalmente estraibili dalla pagina, i singoli elementi possono essere manipolati a 360° e combinati a piacere, prima di essere utilizzati come veri e propri oggetti di scena sulla pagina vuota. Molto utile, a questo proposito, la bustina in stoffa che contiene il libro con tutti i suoi accessori, impedendo a questi ultimi di staccarsi accidentalmente e perdersi.

Supporto semplicissimo ma molto funzionale per stimolare il gioco simbolico, la narrazione e, con essi, la verbalizzazione e la relazione, Oggi cucino dolce si presenta come un libro-gioco di grande accessibilità che può essere facilmente ed efficacemente usato con bambini senza particolari difficoltà così come con bambini con difficoltà comunicative e cognitive.

Oggi divento

Quello dei quiet book – libri interattivi in stoffa che propongono a ogni pagina piccole attività che stimolano la dimensione sensoriale, la motricità fine e l’apprendimento – è un mondo estremamente affascinante e creativo. In rete circolano diversi video che mostrano prototipi molto raffinati, veri e propri capolavori di manifattura che invitano i bambini a sperimentare attività variegate: dal conto all’allacciatura delle stringhe, dall’associazione di forme alla ricomposizione di figure bi o tridimensionali. Sono libri complessi, estremamente stimolanti, spesso personalizzabili in virtù del fatto che risulta molto difficile (talvolta pressoché impossibile) realizzarli in una maniera diversa da quella artigianale. E questo chiaramente incide, e non poco, anche sui costi che spesso rendono questi volumi letteralmente proibitivi e un’esperienza di lettura e gioco dalle straordinarie potenzialità difficilmente fruibile da parte del grande pubblico.

Ecco perché lo sforzo fatto dalla casa editrice di Rieti Puntidivista per pubblicare un quiet book interessante ma abbordabile è davvero ammirevole e degno di nota. Il libro, composto da cinque doppie pagine in feltro, si intitola Oggi divento ed è dedicato ai mestieri. Il bambino e la bambina che compaiono in copertina e che da qui sono staccabili per accompagnare il lettore attraverso le pagine del libro possono infatti trasformarsi in dottori,  cuochi, meccanici, pompieri e carpentieri – senza distinzione di genere, il che non è affatto scontato! – grazie a un numero considerevole di accessori, anch’essi sagomati in feltro e divisi in base alla professione di riferimento. Grazie a dei semplici pezzetti di velcro, i diversi accessori possono essere agevolmente applicati sulle sagome dei protagonisti, o semplicemente avvicinati ad esse, per dare vita a piccole situazioni e avventure quotidiane che si animano sulla e oltre la pagina, e poi essere, con la stessa facilità, ricollocati al loro posto. Tra di essi figurano attrezzi del mestiere, come stoviglie, utensili, scale ed estintori;  indumenti,  come camici, caschetti o cappelli da chef; e mezzi di trasporto, come l’ambulanza e il camion dei pompieri.

Pur senza offrire la varietà e la complessità di stimoli cui si faceva cenno sopra, Oggi divento propone un set davvero ricco per sviluppare semplici narrazioni che coinvolgono direttamente il lettore il quale, non trovando alcuna traccia scritta ma neppure alcun elemento di cornice se non l’ambito professionale suggerito da ogni gruppo di accessori, è chiamato in prima persona a far animare i personaggi e dunque a far nascere il racconto. L’interazione e la libera combinazione degli elementi (anche tratti da pagine diverse, perché no!) sono dunque la chiave di questo volume, fertile e al contempo semplice, oltre che capace di rispondere a bisogni immaginativi e narrativi molto diversi, inclusi quelli dettati da una disabilità sensoriale, comunicativa o cognitiva. L’assenza di testo, la consistente libertà di approccio lasciata al lettore, l’apprezzabile manipolabilità dei pezzi (sufficientemente spessi e agevolmente combinabili) e la loro chiara riconoscibilità nonostante la realizzazione con un unico materiale, rendono infatti Oggi divento un supporto prezioso e molto versatile, che merita di essere valorizzato all’interno di percorsi scolastici o familiari volti a sostenere e nutrire il diritto alle storie, anche nella loro componente squisitamente ludica.