Sottoterra. Cosa succede sotto i nostri piedi mese per mese
Sottoterra. Cosa succede sotto i nostri piedi mese per mese, pubblicato da La margherita sia in edizione tradizione sia in CAA, è un esempio eloquente di come accessibilità non debba significare rinuncia alla complessità. Il volume di Emmanuelle Houssais si caratterizza, infatti, per la precisa scelta di raccontare in maniera molto fruibile alcuni aspetti e fatti tutt’altro che banali della natura: nello specifico, la vita brulicante che ciclicamente trova spazio sottoterra. Lombrichi che smuovono la terra permettendo alle piante di crescere, talpe che mangiano insetti nocivi, formiche che accumulano provviste, resti in decomposizione che creano l’humus e tordi che volano con la prima gelata, solo per fare qualche esempio.
L’autrice francese guarda, seleziona e racconta la natura, cogliendone gli aspetti essenziali e definendoli con precisione scientifica. Il suo è un lavoro di osservazione, asciugatura e snellimento profondo che, come una lente di ingrandimento, permette di avvicinare l’infinitamente piccolo, l’infinitamente composito, l’infinitamente affascinante. A supportare, pagina dopo pagina, questo equilibrio delicatissimo tra fruibilità e complessità, concorrono dal canto loro anche le illustrazioni dell’autrice. Pullulanti, dinamiche, vive e ricche di dettagli, queste uniscono, infatti, a loro volta realismo e poesia, esattezza e guizzo creativo. Ora, Sottoterra. Cosa succede sotto i nostri piedi mese per mese non è certo l’unico albo di divulgazione a vantare queste caratteristiche. È però, ad oggi, l’unico albo di divulgazione a vantare queste caratteristiche anche nella sua versione in simboli. E questo merita di essere sottolineato.
La versione in CAA, messa a punto dall’editore con la collaborazione di Fondazione Paideia, poggia in particolare su due scelte inusitate e apprezzabili. La prima è quella di dare spazio alla divulgazione: un genere finora pressoché ignorato dall’editoria accessibile (soprattutto ma non solo nel settore dei libri in simboli), e ciononostante capace di offrire un terreno estremamente stimolante, variegato e ricco per lettori con esigenze speciali. La seconda scelta è quella di semplificare minimamente il testo (qualche subordinata tagliata, qualche frase riordinata sintatticamente e espressa in maniera più diretta), giusto il necessario per renderlo più lineare e non troppo ingombrante, senza tuttavia rinunciare a puntuali termini scientifici. Si legge qui di humus, melata, acari e collemboli, gli stessi che il lettore può ritrovare illustrati nei bellissimi risguardi del volume.
Perché, d’altronde, rinunciare alla precisione lessicale, così importante quando di parla di scienza? Se il contesto e supporti visivi funzionano bene, infatti, anche i termini più ostici possono, finalmente, risultare svelati e compresi. E ancora: perché dare per scontato che chi necessita dei simboli per leggere non provi interesse e passione per ambiti specifici e minuziosi come quello scientifico? Ecco, libri come Sottoterra. Cosa succede sotto i nostri piedi mese per mese ci ricordano che il diritto alla lettura passa anche da qui, da una bibliovarietà che assume davvero tante facce.
Per il resto, il volume mantiene l’ampio e apprezzabile formato dell’originale, così come, in buona parte, l’impostazione grafica. Il testo, dal canto suo, è qui stampato in maiuscolo, abbracciando un numero più ampio di potenziali lettori. I simboli WLS, infine, sono associati al testo secondo un principio di economia in base al quale elementi testuali strettamente collegati come articolo e sostantivo o sostantivo e verbo vengono riuniti all’interno di un unico riquadro e associati, talvolta, a un unico simbolo. In virtù di questa organizzazione, così come dell’ampiezza dei riquadri, le pagine si prestano bene a essere lette anche in piccolo gruppo.