Nel mare ci sono i coccodrilli
Recensione pubblicata il: 20/05/2014
Ci sono libri che tutti i ragazzi dovrebbero avere l’opportunità di leggere, o ascoltare. A volte sono testi classici che si fanno assaporare e riassaporare senza perdere gusto, a volte sono volumi contemporanei la cui schietta verità rende persone più consapevoli. Quest’ultimo, è senz’altro il caso di Nel mare ci sono coccodrilli, la straordinaria biografia di Enaiatollah Akbari, scritta da Fabio Geda.
Pubblicato nel 2010 da Dalai editore, questo racconto è diventato anche un audiolibro grazie all’iniziativa di Emons editore. L’interpretazione appassionata di Paolo Briguglia rende così accessibile una storia esemplare anche a un pubblico che preferisce l’ascoltare al leggere, anche ma non solo a causa di Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
La storia è appunto quella di Enaiatollah, partito solo dall’Afghanistan, ancora bambino, e costretto a diventar presto grande per far fronte a un destino poco clemente. Il suo viaggio attraverso il Pakistan, l’Iran, la Turchia e la Grecia, l’incontro con amici, compagni di sventura e schiavisti, e infine, le traversie per ottenere l’asilo politico in Italia delineano un percorso doloroso ed estremamente realistico, capace di rendere un piccolo omaggio ai tanti Enaiatollah rimasti loro malgrado senza nome e senza voce.
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