Qui & là
Recensione pubblicata il: 17/12/2025
Ci si può riconoscere simili, pur nella diversità più evidente? Decisamente sì e Qui & Là di Thea Lu ce ne dà una prova concreta. Dan e Aki, i suoi protagonisti, sono infatti agli antipodi quanto a consuetudini, carattere e predisposizioni. Tanto stanziale e abitudinario è il primo, proprietario di un caffè in una piccola città di mare, quanto nomade e amante della vita avventurosa è il secondo, marinaio sempre in viaggio verso luoghi sconosciuti.
Entrambi amano la loro vita ma vivono talvolta giorni di smarrimento. Entrambi aspettano con trepidazione di fare nuovi incontri. Ed entrambi conservano una galleria di ricordi legati a persone provenienti da ogni dove. L’uno aspetta, accoglie, ascolta. L’altro va, entra, racconta. Poco importa, in fondo, esser fermi o in movimento. Ciò che conta è che la porta resti sempre aperta…
Costruito con minuzia, nei contenuti come nella forma, su un’idea di simmetria e specularità, Qui & Là non si limita a proporre i ritratti di due personalità che dialogano tra loro ma dà vita a una storia compiuta in cui mondi diversissimi finiscono per incontrarsi. Così, dopo una sequenza di doppie pagine spaccate a metà, in cui il mondo di Dan e il mondo di Aki viaggiano in parallelo, ben distinti anche dai toni dominati rispettivamente del marrone e del blu, il libro abbraccia il lettore con una doppia pagina finale che si apre dando spazio al momento in cui i toni si mescolano e le storie si intrecciano.
Attenta e misurata nel tratto, Thea Lu delinea contrasti e corrispondenze compositivi che nutrono e danno struttura al racconto. Il suo stile delicato e ricco di sfumature, poi, ci accompagna con discrezione nell’intimità quotidiana dei due protagonisti, evidenziandone i piccoli gesti che fanno la differenza e che rilanciano senza posa il ping pong narrativo tra ciò che sta e ciò che va. È principalmente un gioco di forme, di colori, di dettagli e di posture, a cui il testo, brevissimo ed essenziale, fa da supporto. In ogni pagina non troviamo dunque che una o due righe di agevole lettura, non solo per ragioni di misura ma anche per ragioni di grafica. L’editore Bohem Press opta infatti per una stampa ad alta leggibilità, con spaziatura maggiore, sbandieratura a destra e font EasyReading il cui andamento asciutto e pulito perfettamente si sposta al tono dell’albo.
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