Le avventure di Aldo
Ci può essere molta poesia in brevi storie di cose quotidiane. Le avventure di Aldo ne è la prova evidente. Nelle tre storie che compongono questo albo illustrato, da tempo in catalogo per Babalibri e ora disponibile anche in simboli grazie a Officina Babùk, la lucertola protagonista vive e riesce a far vivere al lettore tutta la deliziosa felicità che si nasconde in una torta di ribes, in una scorpacciata condivisa di nocciole o in un bagno al chiaro di luna. Aldo ha, infatti, questa qualità: riesce sempre a trovare il lato positivo delle cose e a godere del bello che ogni giorno può riservare. Con lui c’è sempre l’amica Giosetta, compagna di avventure quotidiane e di chiacchiere: una presenza sorridente che contribuisce a rendere un bagno di schiuma la cosa più bella del mondo!
Garbato e gustoso dal punto di vista narrativo, Le avventure di Aldo è anche interessante dal punto di vista dell’accessibilità. In primis, in virtù dei simboli WLS che affiancano il testo alfabetico (stampato in maiuscolo). La loro presenza, tutt’altro che invasiva dal punto di vista grafico, offre un supporto prezioso a chi per ragioni diversi fatichi a decodificare in autonomia le parole scritte o a seguire con attenzione quelle lette da un mediatore. Le scelte che orientano la simbolizzazione privilegiano un certo grado di dettaglio e complessità (con la presenza, per esempio di qualificatori di numero o di simboli distinti per preposizioni e sostantivi di riferimento), compatibile con il tipo di racconto. Lineare ma dotato di una certa articolazione e di diversi passaggi narrativi, quest’ultimo può infatti essere ben apprezzato anche da lettori alle prese con le prime decifrazioni autonoma.
Il testo, dal canto suo, appare piuttosto amichevole a abbordabile, contraddistinto com’è da frasi prevalentemente brevi e paratattiche e da strutture sintattiche lineari in cui il soggetto è sempre esplicitato. Grafica e illustrazioni, infine. Anche queste ultime concorrono infatti a determinare l’elevato grado di fruibilità dell’albo. La collocazione costante del testo nella parte bassa della pagina, l’a capo dopo goni punto fermo e lo stile chiaro, minimalista ed eloquente delle figure contribuiscono infatti in maniera significativa a rendere la pagina accogliente, di agevole esplorazione e riconoscibile nei suoi contenuti.
