Esistono agevolazioni per il carico familiare e l’assistenza?

L’Agenzia delle entrate prevede una detrazione per familiari a carico, commisurata al grado di parentela (coniuge o figlio), all’età del familiare e al reddito del nucleo. La detrazione subisce una maggiorazione per ogni figlio certificato in situazione di handicap.

Alcuni istituti previdenziali, come per esempio l’INPS, prevedono invece gli assegni familiari, proporzionati al reddito.

• Detrazioni per figli a carico

Un figlio è considerato a carico se il suo reddito annuo lordo non supera 4.000 euro (fino al compimento dei 24 anni) o 2.840,51 euro successivamente.

Per ogni figlio con disabilità fiscalmente a carico la detrazione teorica massima è:
– 1.620 Euro, se il figlio ha un’età inferiore a tre anni;
– 1.350 Euro, per il figlio di età pari o superiore a tre anni.
Con più di tre figli a carico la detrazione aumenta di 200 euro per ciascun figlio a partire dal primo.

La detrazione effettiva si calcola seguendo questa formula:

detrazione teorica x [(95.000- reddito complessivo)/95.000]
il risultato di questa formula dà la detrazione spettante

Per es.: figlio minore di tre anni con disabilità certificata = detrazione teorica di 1620 euro; reddito complessivo 30.000 euro

1.620 (detrazione teorica) x (95.000-30.000)/95.000 =

1.620 x 65.000/95.000 =

1620 x 0,6842 = 1.108 euro (detrazione reale)

Nel caso di redditi insufficienti per essere sottoposti a tassazione, però, il beneficio è inesistente (si tratta di soggetti “fiscalmente incapienti”).

•  L’assegno familiare

Deve essere richiesto al proprio istituto previdenziale; spetta, quando previsto, in caso di invalidità certificata

•  Addetti ai servizi domestici e familiari (colf, baby sitter): I contributi previdenziali e assistenziali obbligatori sono deducibili, per la parte a carico del datore di lavoro, fino all’importo massimo di 1.549,37 euro

Da marzo 2022 queste misure verranno sostituite dall’assegno unico 2022

Aggiornato al: 17-1-2022