Che interventi offre il Servizio Sociale?

ll Servizio Sociale offre diversi tipi di interventi: quelli domiciliari e residenziali sono legati a un Progetto Assistenziale Individualizzato (PAI), altri invece sono slegati dal PAI (per es. l’assistenza economica, inserimenti in strutture diurne o residenziali, l’educativa territoriale).

Per quanto concerne gli aiuti legati al PAI, dovete farne richiesta non al servizio sociale, ma alla Neuropsichiatria infantile.

Il PAI (acronimo di Progetto Individuale Assistenziale) è un progetto che cerca di individuare e soddisfare i bisogni del vostro bimbo; viene realizzato dal Servizio Sociale in collaborazione con la Neuropsichiatria Infantile (NPI) e chi si prende cura del bambino (di solito i genitori).

I servizi previsti dal PAI possono essere acquistati direttamente da voi tramite un buono servizio oppure attraverso un’erogazione economica.

Potrete scegliere come fornitore del servizio una Cooperativa fra quelle iscritte all’albo dei fornitori del Comune di Torino. L’iscrizione all’albo dei fornitori certifica che la cooperativa soddisfa determinati requisiti e rispetta gli standard imposti dal Comune e dalla Regione.

Buono servizio: vi viene concesso un “buono” con il quale potrete scegliere a chi rivolgervi per ottenere il servizio concordato con la NPI e il Servizio sociale.
Un esempio: vi è stata riconosciuta l’esigenza di un’assistenza domiciliare per 3 ore alla settimana: potrete allora scegliere all’interno di un elenco di “soggetti accreditati” (sono in genere cooperative) chi ve la fornirà.

Erogazione economica: in questo caso vi viene dato un contributo economico che servirà per retribuire per es. la baby-sitter assunta regolarmente da voi, diventando così voi stessi datori di lavoro.

Assistenza domiciliare

L’assistenza domiciliare prevede che un operatore socio-sanitario (OSS) vi aiuti in alcune pratiche quotidiane. Le prestazioni vanno dalla cura del bambino (igiene personale, aiuto nel momento dei pasti, ecc.), all’aiuto nel governo della casa (pulizie, preparazione dei pasti, lavaggio biancheria ecc.), al sostegno nel portare a termine le incombenze non domestiche (disbrigo pratiche, pagamento bollette, visite mediche, accompagnamento a scuola di bambini ecc.), fino a semplici interventi igienico-sanitari (assunzione corretta dei farmaci, prevenzione piaghe da decubito ecc.).

Affido diurno

Si tratta di un volontario –scelto da voi o dal Servizio Sociale– che riceverà dall’ASL e dal Comune n rimborso spese per trascorre un certo numero di ore alla settimana con vostro figlio, per es. per aiutarlo nei compiti.

L’affido diurno è utile quando avete necessità di una persona per poche ore alla settimana, per es. se avete necessità che vostro figlio venga accompagnato a svolgere attività (ricreative, terapeutiche, ecc.) in orario lavorativo.

L’affido diurno è regolamentato da un “contratto” fra Servizio sociale, famiglia e volontario.

Assegno di cura

E’ un’erogazione economica che l’ASL e il Servizio sociale vi possono corrispondere nel caso in cui assumiate una baby-sitter o un’assistente familiare (badante).

Cure familiari
Sono un contributo economico e simbolico di poche centinaia di euro al mese che viene riconosciuto se voi genitori (o un parente entro il quarto grado) vi occupate in maniera costante e continuativa di vostro figlio disabile dovendo rinunciare al vostro lavoro, o ridurne l’orario, per prestare assistenza a vostro figlio.

Educativa territoriale
Si tratta di un intervento educativo che cerca di favorire le condizioni per migliorare i rapporti tra il bimbo e l’ambiente (famiglia, scuola, tempo libero). Di solito consiste nel frequentare servizi che prevedono attività ricreative o anche sportive.
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NB: in Piemonte è previsto che le necessità assistenziali possano essere affrontate mediante un mix di prestazioni, ovvero non esiste l’alternativa rigida fra intervento domiciliare di un certo tipo e un altro di tipo diverso, così come gli interventi possono essere in parte semiresidenziali e in parte domiciliari (per es. un pomeriggio a settimana presso un centro diurno e uno con l’affidatario diurno)
Vedi DGR 56/2010 -in particolare l’Allegato 1

 

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Aggiornato il 16-1-2017