Come recuperare il certificato di invalidità e handicap sul sito dell’INPS?

Il certificato d’invalidità o di handicap è un vero e proprio verbale con valenza legale. Fino al 2009 veniva rilasciato in cartaceo e doveva riportare timbri e firme in originale.

Perdere un certificato d’invalidità o rovinarlo significava dover chiedere una “copia conforme all’originale” al Servizio di medicina legale che lo aveva emesso.

Per chiedere un duplicato di un verbale d’invalidità precedente al 2010 è ancora oggi necessario seguire questa procedura.

Come ottenere una copia del verbale d’invalidità o handicap (legge 104/92)

Dal 2010 i verbali d’invalidità e handicap vengono inviati al proprio domicilio tramite posta raccomandata dall’INPS, che ne salva una copia elettronica sulla sezione personale del cittadino.

Se non lo hai ricevuto, verifica sul portale dell’INPS la correttezza dell’indirizzo sul tuo Profilo e sul profilo di tuo/figlio/a: Come assegnare un figlio minore al proprio  SPID.

In ogni caso, puoi facilmente scaricare il verbale d’invalidità, cecità, sordità, handicap e Legge 68 (idoneità lavorativa) direttamente dal portale, nella sezione “MY INPS“. I passi per scaricare un duplicato sono i seguenti:

  1. Autenticazione tramite SPID/CIE/CNS
  2. Selezionare Per Me stesso se maggiorenni o Per il mio delegante se si sta operando per conto del proprio figlio minore o per un adulto di cui si è il tutore o amministratore di sostegno
  3. Servizi e strumenti
  4. Cassetta postale
  5. Il messaggio contenente i certificati di invalidità e handicap hanno entrambi come oggetto “Inv Civ invio verbale” : aprire il messaggio e scaricare il “Documento in formato .pdf”

Ricordiamo inoltre che dal 2020 sui certificati d’invalidità e handicap è riportato un Qr code, che permette di non portare con sé il certificato

Aggiornato al 03-04-2023

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Come si richiede un appuntamento all’INPS

Le pratiche d’invalidità civile e le provvidenze economiche per invalidità eventualmente riconosciute sono gestite dall’INPS. Questo articolo indica appunto come contattare l’INPS.

Gli sportelli dell’INPS sono aperti tradizionalmente di mattina (dalle 8:30 alle 12:30). Questo orario è poco adatto a chi lavora. Inoltre, fino non molti anni fa, per poter incontrare un operatore dell’INPS era necessario recarsi presso la propria sede dell’Istituto, prendere il ticket per l’ordine di attesa e aspettare il proprio turno, talvolta senza sapere se si sarebbe riusciti a risolvere il proprio problema.

Fortunatamente, facendo probabilmente come retaggio delle opportunità emerse nel periodo del Lock-down del 2019, esistono ora tre possibilità di accesso alle sedi INPS, ma tutte queste soluzioni necessitano che prendiate appuntamento:

Gli appuntamenti possono essere presi in uno dei modi seguenti:

L’INPS riporta tutte le istruzioni all’interno di un’utile pagina dedicata

Leggi anche: Si può richiedere lo SPID per figlio minore?

Aggiornato al 16-1-2024

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Adattamenti auto: come chiedere il rimborso

Quando il nostro bambino cresce, se ha una disabilità motoria può diventare a un certo punto molto difficile, se non impossibile, che riesca a salire in auto normalmente o che riesca a stare seduto sui sedili. Occorrerà in questo caso attivarsi per adattare l’auto al trasporto.

Quando vostro figlio compirà 18 anni, può darsi invece che prenderà la patente speciale, la quale in caso di difficoltà motorie agli arti riporterà l’obbligo di adattamenti alla guida.

Sia in caso di adattamento dell’auto alla guida, sia in caso di suo adattamento al trasporto, oltre alle agevolazioni fiscali, la legge prevede un rimborso del 20% sulla spesa sostenuta per tali adattamenti (L. 104/1992, art. 27, comma 1).

Come chiedere il rimborso del 20% per gli adattamenti?

Il rimborso viene erogato dalla propria Regione di residenza, attraverso l’ASL di residenza.

Il cittadino quindi, per fare domanda, deve rivolgersi alla propria ASL di appartenenza. In Piemonte il servizio di riferimento è quello dell’Assistenza protesica e integrativa dell’ASL (comunemente detto “Ufficio ausili e protesi”), che dispone della modulistica necessaria e al quale è possibile chiedere come procedere.

Alla domanda occorre allegare i documenti richiesti, che prevedono in ogni caso la fattura “quietanziata” (ovvero che risulti pagata) relativa al costo sostenuto specificatamente per l’adattamento (anche in caso di cambio automatico).

Altri documenti sempre fondamentali sono:

A Torino la domanda di rimborso può essere presentata all’ASL per via telematica, tramite la normale posta elettronica, inviando una mail al Servizio Assistenza Protesica e Integrativa

Dopo quanto tempo arriverà il rimborso per gli adattamenti?

Le Regioni raccolgono le richieste pervenute all’ASL e, una volta all’anno, fanno il conto di quanto denaro occorrerà stanziare. Una volta definito e approvato lo stanziamento, questo verrà erogato al cittadino tramite bonifico, direttamente dalla Regione o tramite l’ASL.

Questi passaggi rendono i tempi piuttosto lunghi, solitamente superiori ai dodici mesi, in ogni caso non superiori ai due anni.

Vai alla pagina della regione Piemonte relativa alle agevolazioni in ambito di trasporti per persone con disabilità

Aggiornato al 10-11-22

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Quando il figlio diventa maggiorenne occorre ripetere l’accertamento di handicap (Legge 104)?

Invalidità civile: maggiorenni e indennità di accompagnamento

Al compimento della maggiore età le persone disabili con invalidità civile dovrebbero chiedere un nuovo accertamento. Il decreto semplificazioni del 2014 (L. 114/2014) ha previsto la possibilità di non ripeterlo in caso di minori che percepiscono l’indennità di accompagnamento (leggi: accertamento d’invalidità maggiorenni).

Il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento significa implicitamente che la persona è stata riconosciuta invalida totale al 100%: il verbale d’invalidità di un adulto riporterebbe “Invalido con totale e permanente inabilità lavorativa 100%”. Si tratta di una dicitura anacronistica, che risale al 1971 (legge 118/71), ma è noto che una persona invalida al 100% può lavorare, se è in grado di farlo (vedi paragrafo seguente).

Invalidità civile: maggiorenni e indennità di frequenza

Al compimento dei diciotto anni il minorenne che percepisce l’indennità di frequenza dovrà chiedere un accertamento di invalidità civile come maggiorenne, in modo che gli venga attribuita una percentuale d’invalidità.

La legge 68/99 prevede che il diritto all’inscrizione alle liste speciali del centro per l’impiego (categorie protette), se viene riconosciuta una percentuale almeno del 46%.

E’ utile, quindi, che nel “certificato medico introduttivo”, oltre a “Invalidità,” il medico spunti anche la casella “Disabilità L. 68/99“, e la stessa cosa facciate voi nella e nella domanda di accertamento, in modo da prenotare in un’unica domanda anche il successivo accertamento di idoneità al lavoro L. 68/99.

Leggi: Fondo per il diritto al lavoro delle persone disabili

Figlio neo-maggiorenne e accertamento di handicap (Legge 104/92)

La questione è diversa nel caso del certificato di handicap: al compimento dei diciotto anni il verbale di handicap infatti resta valido, con relativi diritti e agevolazioni.

Il figlio neo-maggiorenne in situazione di handicap ripeterà l’accertamento soltanto in uno di questi due casi:

INPS – domanda di accertamento d’invalidità-handicap

NB: l’aggravamento di handicap può essere chiesto soltanto se sul verbale è indicato “HANDICAP (comma 1, art. 3)” (se invece è riportato “comma 3, art. 3″ non può essere richiesto un aggravamento, in quanto è già stata riconosciuta la situazione di gravità).

Aggiornato il 6-7-2023

handicap a 18 anni

Le spese per il ricovero in struttura possono essere portate in deduzione o detrazione?

La situazione più comune, quando si ha un figlio con disabilità, è che lui viva con i genitori. Quando il figlio diventa maggiorenne può verificarsi la situazione di un inserimento in struttura residenziale o semi-residenziale.

Una parte della retta, in questo caso, potrebbe essere a carico di voi genitori.

Quali spese è possibile dedurre o detrarre in caso di ricovero in struttura?

In questo caso, gran parte delle spese (per esempio quelle sanitarie) saranno a carico dell’ASL, ma nell’eventualità che vi siano spese di assistenza specifica a vostro carico, potrete chiedere alla struttura di fatturarle a parte, in particolare “le prestazioni rese dal personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo, da quello con la qualifica di educatore professionale, dal personale qualificato addetto all’attività di animazione e di terapia occupazionale” (dall’opuscolo dell’Agenzia delle entrate)

Le spese sono invece detraibili al 19%, senza franchigia di 129,11 euro, le spese per trasporto in ambulanza o da parte di una ONLUS

Per consultare tutte le agevolazioni e i benefici economici, vai alla sezione sui Benefici economici per persone con disabilità e loro familiari

Aggiornato al: 24-5-2022

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Il Contrassegno Unificato Disabili Europeo (CUDE)

Ai sensi dell’Articolo 381, decreto del Presidente della Repubblica 495/1992 – Contrassegno Invalidi, le persone “con deambulazione sensibilmente ridotta”, o con “cecità assoluta” hanno diritto al contrassegno europeo di sosta e circolazione.

Sul verbale d’invalidità o di handicap delle persone disabili che hanno diritto al contrassegno è riportato l’art. 318: leggi dove trovarlo sul verbale

Il D.M. Infrastrutture del 5 luglio 2021 ha istituito il Registro Pubblico CUDE.

Si tratta di una banca dati nazionale online che permetterà alle persone con il contrassegno di circolare liberamente nelle ztl di tutti i Comuni italiani ed europei senza temere di incorrere in sanzioni.

Questo è possibile grazie a un microchip elettronico inserito nel contrassegno, contenente i dati del titolare e due targhe. Precisiamo che non si tratta di dati sensibili.

Se viaggerete a bordo di un’automobile con una targa diversa, dovrete modificare telematicamente la targa associata al contrassegno.

La piattaforma non è ancora attiva, ma è iniziata la sua implementazione a livello nazionale. Vi terremo costantemente aggiornati.

Le persone disabili possono parcheggiare in zona blu?

Come si richiede il CUDE?

La maggior parte dei contrassegni di sosta e circolazione sono stati già rilasciati automaticamente con il microchip. Se così non fosse, occorre fare riferimento alla Polizia municipale del proprio Comune per richiederlo o per ricevere le informazioni corrette sull’ufficio di riferimento.

Leggi: Come richiedere il Contrassegno Europeo di Sosta e Circolazione

Pubblico registro automobilistico – Come funziona il CUDE?

 

Aggiornato al 8/4/22

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Posso guidare?

A diciotto anni è possibile prendere la patente. Nel caso in cui una persona abbia una disabilità deve richiedere la “Patente speciale”: essa indicherà quali veicoli può guidare e se tali veicoli necessitino di adattamenti alla guida.

Questa visita deve essere richiesta a una apposita commissione dell’ASL, detta tecnicamente “Commissione Medica Locale” – CML.

Sulla domanda occorre specificare se si richieda la presenza dell’ingegnere in CML, necessario per prescrivere adattamenti dell’auto alla guida.

Una volta riconosciuta l’idoneità e rilasciato il foglio rosa, la persona potrà fare pratica di guida e sostenere gli esami per il conseguimento della patente, utilizzando veicoli con gli adattamenti prescritti dalla CML. In fase di esame pratico l’ingegnere della Motorizzazione Civile potrà confermare gli adattamenti ipotizzati dalla Commissione Medica o prevederne di diversi. Anche la persona con disabilità potrà richiedere adattamenti diversi da quelli prescritti.

Non è obbligatorio fare riferimento alla CML del proprio Comune o del proprio territorio di residenza, purché si tratti di un’ASL della vostra regione di residenza.

Questo è particolarmente utile quando i tempi di attesa per la visita medica nella propria ASL di residenza sono particolarmente lunghi.

Per i riferimenti su Torino clicca qui

Per trovare i riferimenti delle CML di una regione è possibile digitare su un motore di ricerca “CML” seguito dalla regione o dalla provincia di proprio interesse

Leggi il vademecum dell’ACI

Chi, come, quando, costi: clicca qui

Sugli adattamenti dell’automobile e dell’acquisto dell’auto è possibile godere di IVA al 4% e della detrazione IRPEF del 19% (vai al post). Sulla spessa sostenuta per l’acquisto e l’installazione degli adattamenti auto è previsto inoltre un contributo del 20%, da richiedere alla propria ASL di residenza (di solito se ne occupa l’Ufficio Protesi, Ausili e Assistenza integrativa – per Torino Clicca qui) – Legge 104 – art. 27 – Trasporti individuali

Aggiornato al 2-12/21

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Quali sono i benefici in base alla percentuale d’invalidità?

I verbali d’invalidità civile dei minori non riportano la percentuale d’invalidità e i diritti previsti, in base alle diciture riportate sul verbale, sono:

Dai sedici anni compiuti in sù, sui verbali d’invalidità viene riportata una “percentuale di riduzione della capacità lavorativa”. E’ questa un’espressione fuorviante, risalente a una norma del lontano 1971 (Legge 118/71): è ovvio infatti che la capacità lavorativa dipende da moltissimi fattori. Una persona in carrozzina, per esempio, con o senza ausili, protesi o interventi sull’ambiente può svolgere numerosi  lavori di ufficio.

Una volta maggiorenni, le agevolazioni in base alla percentuale d’invalidità sono le seguenti:

Quando sul verbale è riportato “[…] con necessità di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita” e/o “[…] con impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore”, spetta anche l’indennità di accompagnamento

Come leggere il verbale d’invalidità?

Quali provvidenze economiche spettano a un maggiorenne invalido?

Aggiornato al: 16-1-2024

Come si richiedono le pensioni da maggiorenne?

I minori titolari di indennità di accompagnamento o di comunicazione, quelli esclusi dalle visite di controllo (sul verbale d’invalidità è riportato il riferimento al  DM 2 agosto 2007), e i minori affetti da sindrome da talidomide o da sindrome di Down, raggiunta la maggiore età hanno diritto, oltre alle prestazioni previdenziali di cui già godevano, alle seguenti ulteriori prestazioni:

– pensione di inabilità a favore dei cittadini maggiorenni totalmente inabili;
– pensione non riversibile a favore dei cittadini maggiorenni ciechi assoluti;
– pensione non riversibile a favore dei cittadini maggiorenni sordi;
senza fare richiesta di nuovo accertamento d’invalidità e senza presentare domanda di prestazione all’INPS, ma compilando il modello AP70 dell’INPS, tramite patronato o direttamente online, tramite il portale dell’INPS (occorre essere in possesso di SPID, CIE o CNS)

I minori già titolari di indennità di frequenza – che ritengano di raggiungere il 74% d’invalidità civile a seguito dell’accertamento da maggiorenni, possono presentare la relativa domanda entro i sei mesi antecedenti il compimento della maggiore età. In tali casi, le relative prestazioni sono erogate, in via provvisoria, al compimento del diciottesimo anno di età. Se l’accertamento d’invalidità richiesto da maggiorenni confermerà la previsione, le prestazioni verranno concesse, stanti tutti i requisiti amministrativi richiesti.

INPS – domanda di accertamento d’invalidità-handicap

 

Aggiornato al 12-5-2023

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A diciotto anni occorre ripetere l’accertamento d’invalidità?

Negli ultimi anni (ovvero dal Decreto semplificazioni L. n. 114 del 2014) si è creata un po’ di confusione intorno alla questione dell’accertamento d’invalidità a 18 anni. Il Decreto, infatti, prevede che quando il minore percepisce l’indennità di accompagnamento, al compimento della maggiore età l’INPS proseguirà comunque a erogarla, senza dover chiedere un nuovo accertamento d’invalidità.

La regola aurea è che a 18 anni è SEMPRE necessario chiedere un nuovo accertamento d’invalidità civile, tranne quando:

Inoltre, a 18 anni non si nuovamente domanda di accertamento di Handicap (Legge 104/92): vai all’articolo “A 18 anni occorre ripetere l’accertamento di handicap?

Il decreto semplificazioni del 2014 (L. 114/2014) infatti prevede che:

1. Minori titolari di indennità di accompagnamento (art. 25, comma 6)

I minori titolari di indennità di accompagnamento o di comunicazione, i minori esclusi dalle visite di controllo (in questo caso sul verbale d’invalidità è riportato il riferimento al  DM 2 agosto 2007), e i minori affetti da sindrome da talidomide o da sindrome di Down, raggiunta la maggiore età hanno diritto, oltre alle prestazioni previdenziali di cui già godevano, alle seguenti ulteriori prestazioni, a seconda dei casi:

– pensione di inabilità a favore dei cittadini maggiorenni totalmente inabili
– pensione non reversibile a favore dei cittadini maggiorenni ciechi assoluti
– pensione non reversibile a favore dei cittadini maggiorenni sordi
senza fare richiesta di nuovo accertamento d’invalidità e senza presentare domanda di prestazione all’INPS, ma compilando il modello AP70 dell’INPS, tramite patronato o direttamente online, tramite il PIN dell’INPS.

Messaggio INPS n. 7382 10/10/14

Come chiedere l’indennità di accompagnamento a diciotto anni?

Per i minori titolari di indennità di accompagnamento o di comunicazione l’INPS ha predisposto una procedura semplificata per percepire le provvidenze previste al compimento della maggiore età. Questa nuova procedura, denominata “Verifica dati socio-economici e reddituali per la concessione delle prestazioni economiche”, è descritta nel messaggio INPS n. 1446 del 18/4/2023 e consiste nel comunicare i redditi lordi personali del neomaggiorenne mediante i seguenti passaggi sul sito dell’INPS:

  1.  “Sostegni, Sussidi e Indennità”
  2. –> “Per disabili/invalidi/inabili”
  3. –> (sulla destra) “Strumenti” —> “Vedi tutti”
  4. –> “Verifica dati socio-economici e reddituali per la concessione delle prestazioni economiche”
  5. –> “Utilizza lo strumento”
  6. Autenticarsi tramite SPID/CIE/CNS

In alternativa è possibile rivolgersi a un patronato

2. Minori titolari di indennità di frequenza (art. 25, comma 5)

I minori titolari di indennità di frequenza che ritengano che l’accertamento d’invalidità civile effettuato una volta maggiorenni decreterà un punteggio almeno del 74%, possono presentare domanda per via amministrativa (tramite patronato o tramite portale INPS) In tali casi, le relative prestazioni (assegno mensile o pensione d’inabilità) sono erogate, in via provvisoria, al compimento del diciottesimo anno di età e ricorrendone gli estremi, le prestazioni verranno concesse all’esito del successivo accertamento delle condizioni sanitarie e degli altri requisiti amministrativi previsti (reddito e residenza sul territorio italiano).

Messaggio INPS n. 6512 8/8/14

Come presentare domanda d’invalidità a 18 anni?

L’iter da seguire per l’accertamento d’invalidità è lo stesso previsto per i minori, con la differenza che il titolare della domanda è ora il figlio neo-maggiorenne, salvo sia stata avviata una richiesta di tutela.

Inoltre, il neo-maggiorenne dovrà presentare all’INPS il “Modello AP70”, relativo ai requisiti di reddito (direttamente sul sito dell’Istituto tramite il proprio SPID, oppure tramite CAF).

INPS – domanda di accertamento d’invalidità-handicap

Leggi anche: Quando il figlio diventa maggiorenne occorre ripetere l’accertamento di handicap?

Leggi: Come chiedere il tutore o l’amministratore di sostegno?

Aggiornato al 4-8-23

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Quali provvidenze economiche spettano a un maggiorenne invalido?

I minori con disabilità hanno diritto a determinate indennità o pensioni, che in parte cambieranno al compimento della maggiore età.

Cosa cambierà al compimento dei diciotto anni?

In generale i neo-maggiorenni con disabilità, per poter ricevere le provvidenze economiche previste per gli adulti, dovranno chiedere un nuovo accertamento d’invalidità civile.

Leggi: Come si presenta la domanda d’invalidità?

In virtù del decreto semplificazioni L. 114/2014 (art. 25, comma 6) ci sono alcune eccezioni. Per conservare il diritto alle indennità non hanno necessità di chiedere un nuovo accertamento i minori:

Gli stessi, compiuto il diciottesimo anno, oltre a conservare il diritto alle provvidenze precedentemente percepite, avranno automaticamente diritto anche alle pensioni previste per invalidi maggiorenni

A quale provvidenza economica ha diritto un invalido maggiorenne?

Una volta effettuata la visita di accertamento (o una volta compiuti i diciotto anni, nel caso dei minori appartenenti all’elenco sopra indicato), l’INPS spedirà a casa il nuovo verbale d’invalidità e lo inserirà nell’Area “MY INPS” del proprio portale.

In base alle diciture riportate sul verbale, stati gli altri requisiti amministrativi e reddituali, avrete diritto o meno alle seguenti ulteriori provvidenze economiche:

 

 

*Minore di 12 anni: l’ipoacusia deve essere pari o superiore a 60 decibel HTL di media fra le frequenze 500, 1000, 2000 hertz nell’orecchio migliore; Maggiore di 12 anni: l’ipoacusia deve essere pari o superiore a 75 decibel. Viene inoltre richiesto di dimostrare che l’insorgenza dell’ipoacusia è precedente ai 12 anni

Aggiornato al: 6-3-2023

Cos’è il gratuito patrocinio?

Il gratuito patrocinio consiste nel poter beneficiare della gratuità di certe spese processuali in cause penali, tributarie, amministrative e civili, comprese le procedure di cosiddetta “volontaria giurisdizione”, per esempio l’interdizione, l’inabilitazione, l’amministrazione di sostegno. Può essere quindi utile nel caso di richiesta di tutela legale di un figlio.

E’ riservato a coloro che, al 2018, hanno un reddito annuo non superiore a 11.493,82 euro.

Come richiederlo. Per accedere al gratuito patrocinio occorre recarsi presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati o, in alternativa, inviare la domanda a mezzo raccomandata a/r con allegata fotocopia di un documento d’identità valido del richiedente.

Ordine degli avvocati di Torino

Leggi sul sito del Tribunale di Torino

Aggiornato al 24-09-2018

Cosa sono il tutore e l’amministratore di sostegno?

Spesso le persone con disabilità necessitano di forme di tutela della persona anche in età adulta. I motivi possono essere diversi, per esempio una difficoltà nella gestione del denaro e dei beni materiali, nel caso di ritardo cognitivo, o un pericolo di raggiro.

 

Per garantire la tutela delle persone parzialmente o totalmente incapaci di curare i propri interessi, il codice civile prevede due figure, l‘amministratore di sostegno e il tutore.

 

L’amministratore di sostegno è una figura preposta ad assistere la persona che, per effetto di una infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trova nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi. Questa figura può essere richiesta quindi anche nel caso di disabilità motoria, per esempio per espletare delle pratiche burocratiche che richiederebbero la presenza di persona. I suoi compiti vengono definiti dal giudice tutelare, come “un abito su misura”, in base alle richieste dell’interessato o dei suoi familiari.

Come richiederlo. Occorre presentare domanda al tribunale civile, sezione tutelare. Salvo lo richieda il giudice, non occorre ricorrere ad un avvocato. In base alla legge il giudice nomina l’amministratore di sostegno entro sessanta giorni dalla richiesta, con decreto immediatamente esecutivo.

Costi. Tranne nei casi in cui il giudice chieda il ricorso ad un avvocato, ci sono soltanto spese di segreteria (27,00 euro).

Leggi sul sito del tribunale di Torino

 

Il tutore è il rappresentante legale della persona interdetta, cioè definita dal giudice “del tutto incapace di provvedere ai propri interessi”; oltre ai poteri di rappresentanza, gestisce il suo patrimonio. Una persona sotto tutela non può sposarsi, senza il parere positivo del tutore.

Come richiederlo. Occorre rivolgersi a un avvocato. Trattandosi di una causa civile, i tempi sono fino all’anno e mezzo.

Costi. Rivolgersi a un avvocato per questo tipo di causa costa intorno ai 1.500-2.000 euro. In caso di redditi bassi è possibile richiedere il gratuito patrocinio.

Leggi sul sito del tribunale di Torino

 

Chi può essere nominato? Sia il tutore, sia l’amministratore di sostegno, possono essere dei familiari (di solito lo sono i genitori, o fratelli o sorelle), se il giudice li ritiene adatti al ruolo; diversamente può essere una terza persona (un avvocato, un assessore, un amico di famiglia, ecc.)

 

NB: Per evitare che al compimento del diciottesimo anno il (la) neo-magiorenne rimanga senza tutela legale, la legge prevede che si possano iniziare le pratiche per la nomina del tutore o dell’amministratore di sostegno fin dal compimento del diciassettesimo anno di età. Il decreto di nomina diventerà effettivo soltanto al compimento del diciottesimo anno.

Legge 6/2004

Codice civile – Titolo XII – Delle misure di protezione delle persone prive in tutto od in parte di autonomia 

L’amministratore di sostegno – Città metropolitana

www.tutori.it

Aggiornato al 12/5/2023

Bisogna rendere conto al tribunale di come si spendono le indennità?

Quando un minore è dichiarato invalido civile, può avere diritto a indennità o pensioni, che l’INPS erogherà su un conto intestato al minore (libretto postale o bancario).

Fino al 2014 il tribunale doveva autorizzare la banca o le Poste Italiane all’apertura del conto per il minore. Dal 2014 il Tribunale di Torino ha però escluso di dover autorizzare l’apertura e gestione dei relativi conti correnti. così come l’utilizzo delle indennità di frequenza/accompagnamento destinate ai minori.

Leggi la comunicazione del Tribunale

Il tutore è obbligato a rendicontare le spese del tutelato?

I genitori di un minore sono di norma i suoi tutori legali. Non occorre l’autorizzazione del tribunale all’utilizzo delle indennità o pensioni di un figlio  o una rendicontazione annuale di verifica delle spese sostenute, non sono previste né l’una, né l’altra (salvo che il minore sia sotto tutela o sia in corso una procedura di tutela).

Fanno eccezione gli atti di straordinaria amministrazione relativi al patrimonio di un figlio minore: in questo caso, indipendentemente dalla certificazione d’invalidità civile, i genitori devono obbligatoriamente ottenere l’autorizzazione del giudice tutelare.

Il genitore tutore di figlio maggiorenne o il tutore non genitore di maggiorenne è obbligato a presentare periodicamente al giudice il rendiconto delle entrate e delle uscite. Vi consigliamo quindi di tenere memoria di queste operazioni, di utilizzare quanto più è possibile bonifico con causale e di non gettare ricevute, fatture, scontrini fiscali.

Per informazioni più dettagliate o per verificare possibili deroghe è possibile contattare direttamente la sezione tutelare del tribunale civile.

Per Torino e provincia: clicca qui

Aggiornato al 21-03-2023

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Come funziona l’ISEE?

L’ISE e l’ISEE sono indicatori relativi alla situazione economica, utilizzati da Comuni, enti e istituzioni  per definire se un nucleo familiare abbia diritto ad accedere a prestazioni o a benefici economici. Esso comprende:

L’ISE (con una “E” sola) è l’Indicatore della situazione economica del nucleo familiare; esso deriva dalla somma dei redditi e del 20% del patrimonio mobiliare e immobiliare di tutto il nucleo familiare.

Come richiedere l’ISEE?

Il calcolo dell’ISEE è gratuito.

E’ possibile presentare domanda di calcolo ISEE direttamente all’INPS, tramite appuntamento o per via telematica; oppure è possibile rivolgersi, sempre gratuitamente, a un Centro di assistenza fiscale (CAF) o a un Ente di patronato.

Dal 2013 il calcolo dell’ISEE l’ISEE è stato riformulato con il DPCM 159/2013 (“Nuovo ISEE”), che comprende nel  calcolo anche i  “trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, incluse carte di debito, a qualunque titolo percepiti da amministrazioni pubbliche (…)”.
Per esempio il nuovo ISEE comprende nel calcolo l’indennità di accompagnamento per invalidi civili.

Una novità importante e utile in tempi di crisi, quando il reddito può mutare profondamente da un anno all’altro, è la possibilità di richiedere l’ISEE riferito alla situazione corrente, in caso di variazioni superiori al 25% dell’indicatore, dovute alla situazione lavorativa.

Il Centro di documentazione nazionale della UILDM, Handy.Lex, ne ha dato una lettura critica, che sul proprio sito di informazione legislativa

In caso di invalidità civile, il nuovo ISEE chiede di indicare la condizione di invalidità: Media, Grave, Non autosufficienza. Questi tre livelli di gravità fanno riferimento a una tabella e vengono determinati in base alle diciture riportate sul verbale (Leggi anche: Come leggere il verbale d’invalidità?).

Quali sono le norme di riferimento per l’ISEE?

La norma di riferimento nazionale per il calcolo e l’applicazione dell’ISEE è il D.M. 5 159/2013 “Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)”

Con la Delibera della Giunta Regionale 10-6984 del 5/6/2023 (BUR 23 del 2023) il Piemonte ha definito nuove Linee guida regionali sull’ISEE, in base alle quali in Piemonte il calcolo dell’ISEE non conteggia l’indennità di accompagnamento e la pensione d’invalidità pensione d’invalidità

Vai alla DGR 10-6984 5-Giugno-2023

 

Quali documenti presentare per il calcolo dell’ISEE in caso di disabilità?

Se si è persona disabile o si ha una persona disabile fiscalmente a carico, occorre presentare:

Cos’è l’ISEE per nucleo familiare ristretto?

Per l’accesso alle prestazioni sociosanitarie, ad esempio assistenza domiciliare per le persone con disabilità e/o non autosufficienti, ovvero di ospitalità alberghiera presso strutture residenziali e semiresidenziali per le persone non assistibili a domicilio, è lasciata la facoltà di scegliere un nucleo più ristretto rispetto a quello ordinario. Questa regola vale soltanto in caso di persone con disabilità maggiorenni.
Per esempio: nel caso di persona con disabilità maggiorenne che vive con i genitori (non coniugata e senza figli), il nucleo ristretto è composto dalla sola persona con disabilità. In sede di calcolo dell’ISEE si terrà conto quindi solo dei redditi e patrimoni di tale persona.

Aggiornato il 7-7-2023

significato verbale invalidità-handicap

Cos’è la tessera di libera circolazione?

Diverse regioni italiane prevedono che le persone con disabilità abbiano diritto al trasporto pubblico gratuito (oppure ad altre agevolazioni economiche in materia).

Il Piemonte, per esempio, rilascia una tessera detta “di libera circolazione”, che consente di viaggiare gratuitamente su tutti i mezzi pubblici entro i confini piemontesi e sui treni regionali che circolano in Piemonte o che lo collegano a una delle tre regioni ad esso confinanti: Lombardia, Liguria, Valle d’Aosta, sia sul viaggio di andata, sia su quello di ritorno.

Questo significa che la tratta fra Torino a Ventimiglia e fra Ventimiglia e Torino è gratuita, mentre se si prende un treno che transita da Ventimiglia, per proseguire però per una destinazione esterna alla Liguria, il viaggio è interamente a pagamento.

Chi può viaggiare gratuitamente?

Fino al compimento del diciottesimo anno di età la tessera consente il viaggio gratuito al minore a cui è intestata e a un eventuale accompagnatoreNon viene richiesto di indicare il nome di un singolo accompagnatore: chiunque accompagni il minore (una sola persona alla volta) ha diritto al viaggio gratuito.

Al compimento del diciottesimo anno di età, la tessera consente la gratuità del viaggio soltanto alla persona disabile, tranne nel caso di percentuale d’invalidità civile del 100%.

Chi ha diritto alla tessera di libera circolazione?

Per ottenere una carta BIP di libera circolazione occorre essere residenti in Regione Piemonte e appartenere a una delle seguenti categorie:

Hanno diritto alla carta BIP di libera circolazione con estensione all’accompagnatore le seguenti categorie:

 

*La dicitura “minore invalido” è un’espressione tecnica e si riferisce al verbale d’invalidità civile: “Minore invalido, con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età o ipoacusico”)

Per viaggiare in treno con la tessera, occorre fare comunque un biglietto?

La tessera di libera circolazione vale al posto del biglietto, per cui è sufficiente salire sul treno ed esibirla al controllore su sua richiesta, senza fare il biglietto.

 

Perché la mia tessera non funziona?

Se la tessera non funziona, al di là di possibili motivi tecnici (per es. si è smagnetizzata), è possibile che la sua validità fosse legata a una data di rivedibilità riportata sul verbale d’invalidità. Niente paura… per effetto del decreto semplificazione (L. 114/2014) si conservano tutti i diritti previsti fino alla definizione del nuovo verbale.

Info:
800.333.444
bip.piemonte.it

 

Aggiornato il 25-05-2023