Quando un bambino con disabilità o adottato tramite adozione internazionale non viene ritenuto pronto ad affrontare la scuola primaria, è possibile chiedere il fermo di un ulteriore anno alla scuola dell’infanzia.

Questa possibilità riguarda casi particolari e circostanziati e richiede che siano d’accordo la famiglia, l’équipe specialistica della NPI e la scuola.

Il fermo deve essere inserito nel PEI (Progetto Educativo Individualizzato).

Se la famiglia non è d’accordo, il fermo di un anno non è possibile.

Vai ai riferimenti normativi su Normativa Inclusione

 

Aggiornato al 22-4-2024

Un annoso problema della scuola è che a dispetto delle norme, delle intenzioni e delle azioni tese a a favorire l’inclusione, l’insegnante di sostegno spesso non veniva confermato da un anno scolastico all’altro.

Per questo motivo è molto importante e fa ben sperare il comunicato stampa n. 75 del Consiglio dei Ministri, del 26 marzo 2024, che nel paragrafo “Istruzione” recita:

“Per garantire la continuità dei docenti a tempo determinato su posto di sostegno, si prevede che in occasione del conferimento delle supplenze annuali o temporanee il docente di sostegno possa essere confermato sul medesimo posto di sostegno assegnatogli nel precedente anno scolastico con precedenza rispetto ad altri docenti a tempo determinato, fermi restando i diritti di questi ultimi per il predetto posto.”

Comunicato Stampa del Consiglio dei Ministri n. 75 del 26 marzo 2024

Leggi: Come si richiede l’insegnante di sostegno?

Aggiornato all’8-4-2024

Tutti gli studenti e le studentesse con disabilità di UniTo, comprese le sedi policentriche, posso beneficiare di una serie di servizi di supporto.

Se ne occupa l’Ufficio studenti con disabilità e DSA, con servizi di supporto molti e variegati, che spaziano dal supporto fisico-personale a quello didattico, a quello relazionale a quello comunicativo.

Area Onlus ha intervistato la responsabile dell’Ufficio, Nunzia Ricco: vai all’intervista

SuperAbile, l’ottimo portale dell’INAIL sulla disabilità, ha indetto il contest dal titolo “Basta 1 minuto. Le vostre storie di inclusione”.

Si tratta di confezionare fino a tre video della durata massima di 1 minuto, che raccontino momenti di inclusione delle persone con disabilità. Ciascun video può raccontare una storia, un momento o anche solo un gesto di inclusione, nella vita di tutti i giorni, a casa, al lavoro o in vacanza: scene di quella quotidianità che dovrebbe essere un diritto e non una conquista.

I video saranno valutati singolarmente.

La partecipazione è possibile a partire dalle ore 10.00 del 20 gennaio e fino alle ore 24.00 del 24 marzo 2024.

Info e regolamento su SuperAbile INAIL

Nunzia Ricco è la responsabile dell’Ufficio Studenti con Disabilità e DSA dell’Università di Torino. Ricopre questo incarico dal 2001, anno di fondazione dell’ufficio stesso.

Ciao Nunzia. Il nostro sito è consultato da genitori e studenti. Ci aiuti a comprendere cosa fa e quali aiuti offre l’Ufficio Studenti con Disabilità e DSA?

L’Ufficio, all’interno della Direzione Didattica e Servizi agli Studenti, si inserisce nell’ampio contesto che si occupa, in Ateneo, di inclusione di studenti con disabilità e DSA. Il suo ruolo è favorire la piena partecipazione di studenti e studentesse con disabilità e con DSA alla vita universitaria attraverso l’erogazione di specifici servizi di supporto. I servizi di supporto offerti sono molti e variegati, e spaziano dal supporto fisico-personale a quello didattico a quello relazionale a quello comunicativo. Come esempio potrei citare il tutorato didattico alla pari, l’accompagnamento fisico da parte di operatori su mezzi pubblici, l’interpretariato LIS, l’affiancamento di studenti e studentesse senior con DSA alle matricole con DSA, l’assistenza igienico-personale eccetera.
Inoltre, ci interfacciamo con altri Uffici e figure, nell’ottica di promuovere una sempre maggiore inclusione in Ateneo.

In quale momento è utile prendere il primo contatto con il Servizio?

Come ufficio ci occupiamo delle persone già prima della loro immatricolazione, sia attraverso l’erogazione di supporti durante i test di ammissione, che durante momenti di accoglienza e supporto nelle procedure e nell’acquisizione di prime informazioni utili già durante gli ultimi mesi della scuola superiore. Siamo, quindi, disponibili anche a incontrare alunni/e delle scuole superiori!

Le pratiche di accertamento d’invalidità e handicap spesso richiedono molto tempo. Se uno studente non è ancora in possesso di una certificazione, perché questa è in corso, può rivolgersi a voi?

Il suggerimento che diamo a tutti gli studenti e le studentesse è comunque quello di contattarci, in modo da verificare la specifica situazione.

Quanti sono gli studenti e le studentesse che usufruiscono dei vostri servizi

Come ufficio offriamo servizi a moltissime persone. Attualmente usufruiscono dei nostri servizi circa 600 studenti e studentesse con disabilità, e 2800 studenti e studentesse con DSA.

È contemplato che un servizio possa cambiare in base a mutate esigenze dello studente o contingenze?

Certamente! Come ufficio cerchiamo di monitorare l’andamento di tutti i servizi di supporto, e siamo sempre disponibili a discutere con studenti e studentesse circa nuove esigenze e necessità di servizio. Siamo consapevoli che i livelli di consapevolezza e autonomia possono modificarsi nel tempo.

Come sono cambiati i servizi negli anni?

Uno dei nostri obiettivi è quello di migliorare e innovare costantemente l’organizzazione e l’offerta di servizi. Negli ultimi anni, anche grazie a dei finanziamenti ministeriali specifici, abbiamo ad esempio acquistato delle nuove attrezzature per le strutture universitarie (come i laboratori) e proposto nuovi servizi a studenti e studentesse (ad esempio la fornitura di testi digitali, insieme al Sistema Bibliotecario di Ateneo). Nell’ultimo anno accademico è anche stato implementato un nuovo strumento per studenti e studentesse: l’A TU PER TU (Accordo individualizzaTo in Unito PER i supportTi Universitari); si tratta di un documento prodotto in condivisione tra studente/studentessa e ufficio durante incontri individuali, contenente gli elenchi dei servizi e dei supporti ai fini dello svolgimento degli esami di cui lo studente o la studentessa può fare richiesta.

Chi sono gli operatori dei servizi di supporto?

I servizi prevedono la presenza di diversi operatori. Il tipo di operatori, però, dipende anche dalla tipologia di servizio. Ci sono servizi professionali, come, ad esempio, l’interpretariato LIS o l’assistenza alla comunicazione, o ancora l’assistenza igienico-personale, che prevede specifiche figure professionali. Per altri servizi, invece, come il tutorato didattico alla pari o l’accompagnamento fisico negli spostamenti su mezzo pubblico, le figure sono quelle dei collaboratori e collaboratrici part-time, ovvero altri studenti e studentesse (che svolgono anche una piccola formazione) che intendono offrire un vero e proprio supporto alla pari, anche col fine di favorire la socializzazione e l’inserimento nel tessuto sociale di Ateneo. Ci sono, infine, servizi come il tutorato peer tu peer per studenti e studentesse con DSA, che prevede l’affiancamento di altri studenti e studentesse con DSA “senior” per un confronto sull’esperienza universitaria e sulle strategie di studio utilizzate.

Ci sono suggerimenti che ti senti di dare a uno studente disabile che intenda rivolgersi per la prima volta al vostro Servizio?

A tutti gli studenti e le studentesse direi di non esitare a contattarci, o ai nostri indirizzi mail (ufficio.disabili@unito.it e ufficio.dsa@unito.it) o al nostro numero di telefono (011.6704284), sia per chiedere informazioni che per chiedere un incontro conoscitivo. In questo modo potremo anche offrire un momento dedicato in cui approfondire gli specifici bisogni e capire cosa poter fare per rendere più serena e agevole l’esperienza universitaria. Vi aspettiamo!

Il Servizio è reperibile sul sito UNITO al link seguente: Ufficio studenti con disabilità e DSA

Area onlus ringrazia Nunzia Ricco

Area è orgogliosa di pubblicare l’intervista a Elena Corniglia, autrice del saggio di recentissima pubblicazione “Libri accessibili, letture possibili“, Edizioni Junior, 2023

I libri accessibili sono i libri che tramite l’impiego di specifici accorgimenti risultano fruibili anche (ma non solo) da bambini con disabilità.

Nel saggio e nell’intervista Elena Corniglia sottolinea che non basta che un libro sia accessibile perché sia anche inclusivo: occorre infatti che la fruibilità si sposi con la cura compositiva, con la possibilità di distribuzione nelle biblioteche e nelle librerie e con la capacità di coltivare aspetti come la dimensione ludica e poetica, il piacere nella lettura.

Volume e intervista possono essere particolarmente interessanti per genitori, insegnanti, bibliotecari, librai ed educatori.

Il libro è reperibile in libreria e online

Vai all’intervista!

Elena Corniglia è responsabile del Centro di Documentazione e Ricerca sul Libro Accessibile di Area onlus, all’interno del quale cura il database di recensioni consultabile sul sito www.areato.org, la mostra Vietato Non Sfogliare, i laboratori per bambini e le formazioni per adulti. Nel 2023 ha pubblicato con le Edizioni Junior il saggio Libri accessibili, letture possibili. Risorse e pratiche per coltivare il diritto alle storie.

 

Ciao Elena, nel leggere il tuo saggio mi è tornava spesso in mente l’ “imperativo etico” del filosofo e fisico Von Foester: “Agisci sempre in modo da aumentare il numero delle possibilità”. Tra i numerosi spunti di riflessione che offri, scrivi che la pagina del libro accessibile è una soglia, una porta verso altri mondi. Mi sembra che l’imperativo etico di Von Foester sia una proprietà intrinseca dei libri accessibili.

È proprio così. La peculiarità che contraddistingue e che rende così preziosi i libri accessibili consiste, a mio parere, proprio nel loro essere luogo delle possibilità. I libri accessibili sono, cioè, strumenti che diversificano e moltiplicano le strade di ingresso alle storie e alla lettura (la possibilità intesa, dunque, come varietà, come scelta tra tante opzioni a disposizione). Ma sono altresì strumenti che consentono di godere di un’esperienza che altrimenti, per alcuni bambini, risulterebbe impraticabile (la possibilità intesa, dunque, come opportunità, come facoltà). È una duplice accezione importante perché ci aiuta a mettere a fuoco il valore inclusivo di questi volumi che devono costituire un bene comune: perché in essi ciascuno può trovare il modo di leggere a lui più congeniale e perché grazie ad essi tutti possiamo disporre di una maggiore varietà a cui attingere e con cui arricchirci.

A questo proposito mi ha colpito molto la tua constatazione che un libro accessibile offra la possibilità di invertire i ruoli di aiutante e aiutato: per esempio un bambino che non vede può leggere un libro a un genitore vedente. Mi pare però che questi tipi di libri diano perfino l’opportunità di un ulteriore salto logico, di un paradigma cioè che supera l’epistemologia asimmetrica: due lettori condividono (e possono co-creare) una storia in una posizione alla pari. Una preziosa esperienza sia per chi si trova solitamente nella posizione dell’aiutato, sia per chi dà per scontato di trovarsi nella posizione dell’aiutante.

Questa è una delle straordinarie potenzialità racchiuse nei libri accessibili e uno dei motivi per cui, ad Area, dedichiamo tante energie e tanta attenzione a questi volumi. Di fatto sono risorse che consentono di condividere non solo le storie ma anche l’oggetto che le veicola e l’esperienza che attraverso di esso può essere fatta: il libro assume, cioè, un valore simbolico molto forte. Anche in questo modo i libri accessibili facilitano l’attivazione di dinamiche relazionali che scardinano consuetudini e pregiudizi. Il bambino con disabilità, infatti, può farsi concretamente portatore di ricchezza e competenza, guidando per esempio i compagni in modalità di esplorazione della pagina per loro meno familiari. Prende così forma, cioè, quella valorizzazione della diversità di cui si sente spesso parlare e che attraverso questi libri diventa qualcosa di estremamente tangibile. Il tipo di esperienza che è possibile fare con i libri accessibili incide, infatti, anche sulla rappresentazione della disabilità che possiamo promuovere, perché contribuisce a costruire una cultura dell’inclusione che muova dalle risorse che nella disabilità sono presenti più e oltre che dalle mancanze.

Integrazione e inclusione sono concetti forse antitetici: la prima sembra fare riferimento a un’azione della persona (mi comporto in modo da integrarmi), mentre l’inclusione è più una sorta di osmosi dovuta al trovarsi in un contesto virtuoso, nel quale tu stessa inserisci i libri accessibili. Dietro alla loro realizzazione c’è un grandissimo sforzo, tutt’altro che di semplice buon senso, quello della “progettazione per tutti” (design for all). Ci fai un paio di esempi per aiutare i nostri lettori a capire concretamente come si declina la progettazione per tutti nella realizzazione di un libro accessibile?

L’inclusione dovrebbe essere un processo in cui ciascuno è messo nella condizione di partecipare alla vita della comunità di cui fa parte, arricchendola. La postura che tutti noi adottiamo e il contesto che predisponiamo incidono fortemente sugli esiti che questo processo può avere. In questo senso una presenza, una conoscenza e un uso più capillare e trasversale di strumenti come i libri accessibili facilita quell’osmosi di cui parli. E analogamente la facilitano la presenza e la disponibilità di libri accessibili che siano davvero progettati con cura e competenza, con il preciso intento di favorire la condivisione e lo scambio tra pari. Si tratta di un tipo di progettazione raffinatissimo e complesso che deve conciliare esigenze e modalità di leggere, conoscere e riconoscere il mondo anche molto diverse tra loro e che soprattutto deve trovare un equilibrio tra accessibilità e qualità, ossia tra i bisogni speciali dettati da una o più disabilità e i bisogni universali – di bellezza, ricchezza, libertà di movimento, complessità ecc. – dettati dal semplice fatto di essere lettori. Quando si raggiunge questo equilibrio, siamo di fronte a un buon libro accessibile. È il caso, solo per fare qualche esempio, di libri come Il girasole (Dieciocchi, 2021), Fortunatamente (Il treno, 2016) o Le quattro stagioni (Gallucci, 2023): volumi in cui l’accessibilità, pur essendo curata nei dettagli, tende a passare in secondo piano agli occhi del lettore che ne riconosce in prima battuta la qualità e la bellezza. Ci sono poi rarissimi libri come Tu sei (E.T. – Editoria tattile) che riescono, grazie a ingegnosi stratagemmi, a moltiplicare i codici da affiancare a quello alfabetico ampliando al massimo il pubblico che possono raggiungere. In generale pensare di tenere insieme, dentro la stessa pagina, tutte le esigenze di lettura che le diverse disabilità possono implicare è piuttosto complesso. Per questo, almeno allo stato attuale, è sulla disponibilità di una grande varietà di risorse che dobbiamo investire per poter garantire il diritto di tutti di leggere e di incontrarsi attraverso i libri.

La maggior parte degli adulti non penserebbe seriamente che il proprio figlio stia veramente leggendo, quando lo vede cimentarsi con un albo illustrato o un libro tattile. Eppure tu affermi che si tratta di una vera e propria lettura. I libri accessibili assurgono alla definizione comune di “libro”, per lo meno nella scuola primaria?

Parto dal presupposto che la lettura debba essere un’esperienza di crescita, arricchimento e benessere, una possibilità di scoperta, conoscenza, immaginazione e relazione che nasce dall’incontro con le storie. Ma le storie possono essere raccontate e lette in tanti modi, non necessariamente o esclusivamente attraverso le parole scritte. Esistono, cioè, storie che si leggono con gli occhi, con le orecchie, con le dita, storie che si dipanano anche solo grazie alle figure, addirittura storie che non sono definite nel libro ma che nascono dagli spunti che il libro offre, magari attraverso meccanismi ludici. Se sono le storie a essere al centro, ecco, dunque, l’importanza di considerare lettura a tutti gli effetti anche quella offerta da volumi che sfruttano codici comunicativi inconsueti o che del libro non hanno la forma canonica. Riconoscere dignità a questo tipo di risorse e all’esperienza di lettura che ne può derivare (anche per esempio a livello scolastico) significa restituire anche al lettore con disabilità lo status che gli spetta di lettore tout court e al contempo ampliare gli orizzonti e le possibilità di lettura dell’intera comunità.

I bambini sordi parlano e pensano in modo diverso dai bambini udenti: una serie di leganti fondamentali della nostra abituale comunicazione verbale sono per loro privi di senso, come per esempio la maggior parte dei pronomi e le congiunzioni. Nel tuo saggio fai riferimento a un connubio tra tecnologia e libro classico per il quale, tramite un Qr Code, porzioni di testo possono essere tradotte in linguaggio dei segni. Mi è parsa una soluzione particolarmente interessante e tutto sommato di semplice realizzazione e utilizzo. Per il verso opposto, quante persone adulte utilizzano ormai comunemente, in perfetta alternativa alla lettura classica, app che permettono di ascoltare un libro). Ci fai degli esempi di altre tecnologie al servizio dell’accessibilità della lettura? Esistono per esempio app che semplificano automaticamente la struttura di un testo?

La tecnologia rappresenta per la lettura accessibile una grande ricchezza. Esiste, per esempio, un’applicazione come leggimi di Sinnos, che consente di applicare le caratteristiche di alta leggibilità a qualunque ebook o a qualunque pagina web. Esiste un’applicazione come Storysign di Huawei che attiva un avatar in grado di tradurre in lingua dei segni il testo di alcuni albi, semplicemente inquadrandone con un device digitale le pagine cartacee. O, ancora, esistono ebook come quelli in simboli di Tadà o quelli ad alta leggibilità di Telos che offrono moltissime opzioni di personalizzazione della lettura. Ciò che accomuna queste risorse è il fatto di sfruttare il digitale non per un’inconsistente rincorsa della modernità ma per il valore aggiunto che la tecnologia può oggettivamente apportare. E questo è proprio ciò che le rende estremamente valide. Ciò che non dobbiamo perdere di vista, però, è che l’incontro dei bambini con le storie non può prescindere da una dimensione fisica e che le risorse digitali non possono pertanto esaurire e soddisfare da sole le multisfaccettate esigenze dell’infanzia collegate alla lettura. Servono, cioè, anche immagini da toccare per chi non può vedere, figure valorizzate a pieno nella loro versione a stampa, dispositivi che reificano la narrazione, pagine che comunicano anche in virtù della loro forma e dimensione. Anche se in alcuni casi questo richiede a noi adulti di investire tempo, ingegno e risorse e ci impone di trovare soluzioni tutt’altro che semplici o economiche. Anche in questo senso la bibliovarietà, la possibilità dunque di poter attingere a risorse diverse, rappresenta la chiave più efficace per garantire a tutti non solo il diritto di leggere, ma anche di farlo in maniera piena, appagante e ricca.

Area onlus ringrazia Elena Corniglia

Il recente D.L. 29 dicembre 2023, n. 212 ha introdotto alcune novità in materia di detrazioni fiscali per le spese sostenute per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

In particolare:

Leggi tutto:

Contributi Legge 13/89

Agevolazioni fiscali per persone con disabilità

15-1-24

le linee guida AGID – Agenzia per l’Italia digitale consentono ai minori – dai 5 anni in poi – di ottenere e usare SPID per l’accesso ai servizi digitali sotto la supervisione dei genitori. Il rilascio di SPID ai minori nella fascia di età da 5 a 14 anni prevede un periodo iniziale di sperimentazione.

Leggi tutto

L’invalidità civile e la certificazione di handicap sono strumenti di tutela che lo Stato italiano riconosce alle persone residenti in Italia o con permesso di soggiorno di almeno un anno.

Possono quindi presentare la domanda di accertamento:

Leggi anche: Gli stranieri hanno diritto alla pensione d’invalidità e all’accompagnamento?

 

Aggiornato al 22-11-2023

La legge delega in materia di disabilità (Legge 227 del 22/12/2022) recava una delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di disabilità.

Le finalità della legge, riportati nell’articolo 1, consistono nel riformare procedure e documenti (per esempio i “certificati d’invalidità” o di handicap, in modo da rispettare i dettami della Convenzione Onu dei diritti per le persone con disabilità e della Strategia europea per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030.

L’articolo 2 della norma individua sette ambiti:

  1. la definizione della condizione di disabilità e il riassetto e semplificazione della normativa di settore;
  2. l’accertamento della disabilità e la revisione dei suoi processi valutativi di base;
  3. la valutazione multidimensionale della disabilità, la realizzazione del progetto personalizzato e di vita indipendente;
  4.  l’informatizzazione dei processi valutativi e di archiviazione;
  5. la riqualificazione dei servizi pubblici in materia di inclusione e accessibilità;
  6. l’ istituzione di un Garante nazionale delle disabilità;
  7. il potenziamento dell’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri;
  8. le disposizioni finali e transitorie.

Recenti decreti attuativi riguardano:

Il 3 novembre 2023 il Governo ha approvato due decreti attuativi molto importanti rispetto a:

I nuovi accertamenti di disabilità partiranno dal 2025.

Vai al Ministero per le disabilità

 

13-1-2023

E’ uscita da alcuni giorni (ottobre 2023) un aggiornamento dell’Agenzia delle Entrate che contiene chiarimenti utili sulla detraibilità e la deduzione delle spese sanitarie.

In particolare, un capitolo è dedicato specificamente alle spese mediche generiche e di assistenza specifica sostenute per le persone con disabilità (handicap l. 104/1992 o  invalidità).

Leggi: Che differenza c’è fra handicap e invalidità

Vai al testo dell’aggiornamento

Detrazioni e deduzioni sulel spese sanitarie e di assistenza

Aggiornato al 17-10-2023

All’inizio di settembre 2023 l’INPS ha introdotto una nuova funzionalità online relativa ai tre giorni di “permessi 104” e ai due anni di congedo straordinario per familiari in situazione di handicap grave.

La nuova funzionalità è denominata “Variazione dati domanda”, e consiste nella possibilità di consultare, variare i dati anagrafici, o annullare la domanda direttamente dal portale dell’INPS.

Sul portale dell’INPS accedere al percorso “Lavoro”, dopodichè:

Per accedere al servizio occorre l’autenticazione tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di Identità Elettronica).

Aggiornato al 9/10/2023

Il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) prevede la possibilità di ricevere gratuitamente dal’ASL una serie di ausili e protesi, meccanici (come per es. la carrozzina pieghevole) o tecnologici ed elettronici (come per es. la carrozzina elettrica).

L’elenco degli ausili è molto datato, poiché risale al 1999 (Decreto Ministeriale 332/99) – “Nomenclatore tariffario”.

Negli oltre vent’anni trascorsi da allora il progresso tecnologico e le nuove conoscenze acquisite hanno modificato molto il panorama delle soluzioni.

Il Dpcm del 2017 innovava i tariffari dell’assistenza specialistica ambulatoriale (per es. visite oculistiche) e l’elenco degli ausili erogabili e dell’assistenza protesica, introducendo prestazioni tecnologicamente avanzate ed escludendo prestazioni obsolete.

Finalmente, dopo sei anni, il 19 aprile 2023 è stata raggiunta l’intesa in Stato-Regioni che permetterà a tutti i cittadini, superando le disomogeneità assistenziali, di usufruire in ogni area della Nazione di prestazioni al passo con le acquisizioni medico scientifiche ormai consolidate.

I nuovi tariffari previsti dal decreto entreranno in vigore l’anno prossimo, con tempistiche scaglionate: – dal 1° gennaio 2024 quelli dell’assistenza specialistica ambulatoriale e – dal 1° aprile 2024 quelli per l’assistenza protesica e la fornitura di ausili.

Tra le prestazioni previste per l’assistenza protesica vi saranno ausili informatici, di comunicazione (compresi i comunicatori oculari e le tastiere adattate), apparecchi acustici a tecnologia digitale, soluzioni tecnologiche di domotica e dispositivi di comando e controllo per ambienti (allarme, telesoccorso); posate adattate per le disabilità motorie, barella per la doccia, scooter a quattro ruote, carrozzine con sistema di verticalizzazione, carrozzine per grandi e complesse disabilità, sollevatori fissi e per vasca da bagno, sistemi di sostegno nell’ambiente bagno (maniglioni e braccioli), servoscala per interni; arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.

L’ISE e l’ISEE sono indicatori relativi alla situazione economica, utilizzati da Comuni, enti e istituzioni  per definire se un nucleo familiare abbia diritto ad accedere a prestazioni o a benefici economici. Esso comprende:

Negli ultimi anni alcune regioni, tra le quali il Piemonte, includevano nel calcolo dell’ISEE l’indennità di accompagnamento e le provvidenze economiche per invalidi civili.

A seguito di un ricorso associativo al TAR (da parte di UTIM e ULCES), nel giugno 2023 il Piemonte ha deliberato che tutti i Comuni del Piemonte debbano omogeneamente escludere dal calcolo dell’ISEE l’indennità di accompagnamento e la pensione d’invalidità

Leggi su Fondazione di promozione sociale

Leggi tutto su “Come funziona l’ISEE?

Il Comune di Torino ha attivato dei “contributi a sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare di persone non autosufficienti residenti a Torino”.

Le persone non autosufficienti delle quali si prende cura il caregiver devono essere state valutate dalle commissioni o dell’Unità Multidisciplinare di Valutazione della Disabilità (UMVD): persone o famiglie in attesa di attivazione di intervento domiciliare o residenziale, oppure già ricoverate in regime definitivo ed in convenzione con l’ASL per cui si richieda e risulti perseguibile il rientro a domicilio.

Nel caso di minori, per sapere se sia già stata fatta la valutazione UMVD occorre fare riferimento al/lla propria NPI o all’educatore/educatrice dei Servizi sociali.

NB: molte famiglie confondono l’educatore con l’affidatario diurno. L’educatore lavora presso i Servizi Sociali del Comune oppure presso l’ASL.

I beneficiari del contributo non devono obbligatoriamente risiedere allo stesso indirizzo della persona non autosufficiente, ma devono essere residenti a Torino o in un comune ad una distanza
massima di 20 Km e, comunque, all’interno del territorio della Repubblica Italiana.

Verrà data priorità alle richieste aventi i seguenti requisiti:
⮚ persone in condizione di disabilità gravissima (come definito dall’art. 3 del D.M 26 settembre 2016);
⮚ persone valutate non autosufficienti che non hanno avuto accesso alle strutture residenziali a causa delle disposizioni normative emergenziali, comprovata da idonea documentazione;
⮚ persone destinatarie di programmi di accompagnamento finalizzati alla deistituzionalizzazione e al ricongiungimento del caregiver con la persona assistita;
⮚ coloro che hanno già ricevuto erogazione contributo sostegno care giver periodo 2021 -2022.

Il contributo verrà erogato per 12 mesi con decorrenza da Agosto 2023 e andrà da un minimo di 400 euro al mese (ISEE fra 30.001,00 e 50.000,00 euro) a un massimo di 600 euro al mese (ISEE fino a 10.000 euro)

Scadenza: 16 luglio 2023

Info e contatti: Torino facile

Ogni anno la Regione Piemonte riconosce alle famiglie meno abbienti un “voucher scuola”.

Si tratta di un importo in denaro a disposizione di studenti iscritti per il prossimo anno scolastico o a scuole o agenzie formative per assolvere l’obbligo scolastico.

La domanda può essere presentata, oltre che dai genitori dello studente, anche da componenti maggiorenni del nucleo familiare individuato ai fini ISEE, purché delegati dal genitore

Gli alunni con disabilità o con esigenze educative speciali (EES) hanno diritto a una maggiorazione sull’importo

Chi può presentare domanda?

Possono partecipare al bando gli studenti

Come presentare domanda di voucher

Le domande possono essere presentate esclusivamente online, attraverso l’applicazione disponibile sul portale Piemonte Tu, alla voce Istruzione, accedendo con il sistema Spid o con carta di identità elettronica o carta nazionale dei servizi.

Il bando scade il 28 giugno 2023

All’atto della domanda occorre indicare il voucher che intendete richiedere:

Informazioni, importi e istruzioni: Regione Piemonte

Informazioni e assistenza: Regione Piemonte 800.333.444vai alla locandina

Aggiornato al: 08-06-2023

Il certificato d’invalidità o di handicap è un vero e proprio verbale con valenza legale. Fino al 2009 veniva rilasciato in cartaceo e doveva riportare timbri e firme in originale.

Perdere un certificato d’invalidità o rovinarlo significava dover chiedere una “copia conforme all’originale” al Servizio di medicina legale che lo aveva emesso.

Per chiedere un duplicato di un verbale d’invalidità precedente al 2010 è ancora oggi necessario seguire questa procedura.

Come ottenere una copia del verbale d’invalidità o handicap (legge 104/92)

Dal 2010 i verbali d’invalidità e handicap vengono inviati al proprio domicilio tramite posta raccomandata dall’INPS, che ne salva una copia elettronica sulla sezione personale del cittadino.

Se non lo hai ricevuto, verifica sul portale dell’INPS la correttezza dell’indirizzo sul tuo Profilo e sul profilo di tuo/figlio/a: Come assegnare un figlio minore al proprio  SPID.

In ogni caso, puoi facilmente scaricare il verbale d’invalidità, cecità, sordità, handicap e Legge 68 (idoneità lavorativa) direttamente dal portale, nella sezione “MY INPS“. I passi per scaricare un duplicato sono i seguenti:

  1. Autenticazione tramite SPID/CIE/CNS
  2. Selezionare Per Me stesso se maggiorenni o Per il mio delegante se si sta operando per conto del proprio figlio minore o per un adulto di cui si è il tutore o amministratore di sostegno
  3. Servizi e strumenti
  4. Cassetta postale
  5. Il messaggio contenente i certificati di invalidità e handicap hanno entrambi come oggetto “Inv Civ invio verbale” : aprire il messaggio e scaricare il “Documento in formato .pdf”

Ricordiamo inoltre che dal 2020 sui certificati d’invalidità e handicap è riportato un Qr code, che permette di non portare con sé il certificato

Aggiornato al 03-04-2023

I luoghi della cultura, le strutture sportive, o i luoghi di svago e divertimento spesso prevedono agevolazioni per le persone con disabilità e l’accompagnatore.

Vai alla sezione Voglio svagarmi

Capita frequentemente che per applicare le agevolazioni, la biglietteria chieda di mostrare una “tessera disabili”.
Il Piemonte e altre Regioni, in accordo con la Legge 104/92 art. 8, lett. g) prevedono una tessera di trasporto gratuito (https://www.areato.org/tessera-di-libera-circolazione).
Capita quindi che le strutture credano erroneamente che questa sia un tesserino disabili valido per le agevolazioni tariffarie.

In realtà, non esiste alcuna tessera disabili da esibire ed è illegale chiedere di mostrare una tessera disabili, salvo per i centri convenzionati con la Disability card.

L’unico documento valido a livello nazionale per certificare l’invalidità civile è costituito dalle due pagine OMISSIS del verbale di invalidità civile o di handicap (Legge 104/92).

Per questo motivo dal 2020 i verbali riportano un QR code, che può essere portato con sé in formato fotografia o scansione e da presentare quando viene richiesto di documentare la disabilità (musei, sport, tempo libero, ecc.):
https://www.areato.org/il-qr-code-per-i-verbali-dinvalidita-e-handicap/

Aggiornato il 16-3-2023

Le persone con disabilità hanno spesso particolari necessità di assistenza e cure, sia sul piano cognitivo e delle relazioni, sia sul piano della cura della persona. Si parla in questo caso di bisogni socio-sanitari.

Queste esigenze vengono affrontate in modi diversi, con soluzioni domiciliari o residenziali o con mix di interventi (domiciliari, semi-residenziali e residenziali); nel caso dei minori prevalgono nettamente le soluzioni domiciliari.

Soluzioni domiciliari per la disabilità nei minori

Esempi di soluzioni domiciliari sono il contributo per una baby-sitter (o per una “badante” nel caso di adulti e anziani), definito spesso “assegno di cura”; la presenza di un educatore o educatrice; la fornitura di un operatore socio-sanitario (OSS) per l’igiene personale e la gestione della casa.

Spesso è prevista una forma di assistenza a bassa intensità, sotto forma di “buon vicinato”, o “assistenza solidale”. In Torino, per esempio, essa prende il nome di “affido diurno”. Si tratta in ogni caso di una persona che è stata scelta scelta direttamente dall’interessato (o genitori) oppure viene fornita dal Servizio Sociale, con il compito di affiancare la persona nello svolgimento di alcune attività o di trascorrere tempo libero insieme a lei.

A cosa serve la valutazione multidimensionale?

La valutazione multidimensionale serve per erogare le prestazioni socio-sanitarie in modo il più possibile adeguato alle necessità assistenziali della persona.

Una valutazione multidimensionale  socio-sanitaria prende in esame diversi aspetti sociali e aspetti sanitari, produce un punteggio sociale e un punteggio sanitario, che sommati fra loro costituiscono un punteggio socio-sanitario; questo punteggio serve a orientare i Servizi rispetto alle necessità assistenziali della persona, da lievi (“lieve intensità assistenziale”) a elevate (“alta intensità assistenziale”)

Il punteggio sociale della valutazione multidimensionale da gennaio 2023 serve anche per accedere al contributo Piemonte Scelta Sociale

Aggiornato al 21 febbraio 2023

La legge di bilancio 2021 aveva istituito un contributo in favore dei genitori disoccupati o monoreddito aventi a carico figli disabili e il decreto del 12 ottobre 2021, emanato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha dettato le disposizioni attuative dell’articolo 1, commi 365 e 366, della legge 30 dicembre 2020, n. 178.

Si tratta di un contributo mensile, fino alla misura massima di 500 euro netti, per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023 per i genitori disoccupati o monoreddito facenti parte di nuclei familiari monoparentali, con figli a carico con disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60 per cento.

Ricordiamo che sul verbale dei minori non è riportata la percentuale d’invalidità civile, ma questo non impedisce certo di ricevere il contributo.

La domanda ha valenza annuale e deve essere presentata dal genitore all’INPS dal 1° febbraio al 31 marzo in via telematica tramite portale INPS, Call Center, o CAF/Patronato

Aggiornamento del 02/02/2013

Il verbale d’invalidità civile (meglio noto come “certificato d’invalidità”) è composto da diverse sezioni. E’ molto importante comprendere il significato delle sue diverse parti, che fra le altre cose riportano i requisiti per l’accesso a diritti e ad agevolazioni riservati a persone disabili.

Cosa riporta il certificato d’invalidità civile?

Innanzitutto la lettera di accompagnamento del verbale d’invalidità (o di handicap) riporta un’informazione fondamentale, ovvero i termini di prescrizione per il ricorso se non vi troverete d’accordo con l’esito dell’accertamento riportato nel verbale (180 giorni dalla comunicazione dell’INPS).

Passando al verbale vero e proprio, esso viene inviato in duplice copia: una con tutti i dati sanitari, anche sensibili, e l’altra con il solo giudizio finale (quindi con tutti i dati sensibili omessi; per questo leggerete ripetutamente la parola “OMISSIS”).

In alto a destra il verbale riporta il QR-Code del verbale, che permette, una volta fotografato, di non portare con sé una copia cartacea o fotografica del verbale.

Seguono tre date: la data dell’accertamento, quella di presentazione della domanda e quella di partenza dell’erogazione delle provvidenze economiche (indennità e pensioni), che partiranno dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

Per esempio: se avete fatto domanda di  accertamento a settembre e la visita medico-legale è avvenuta molti mesi dopo, o addirittura l’anno successivo, l’importo della pensione o indennità verrà comunque calcolato a partire da ottobre e vi verranno corrisposte le rate comprensive degli interessi maturati.

Leggi: Come si richiedono l’indennità di frequenza e di accompagnamento?

In secondo luogo, entrambi i certificati constano di due sezioni:

Il foglio OMISSIS è quello da portare con sé quando viene richiesto il verbale d’invalidità, per esempio per chiedere le agevolazioni per i trasporti o l’accesso alla cultura, sport, tempo libero

Legge 104 o invalidità?

La prima sezione del verbale riporta “Tipo di posizione“. Questa voce indica di che tipo di verbale di tratta: handicap (indicato come “L. 104/92”) o invalidità civile / cecità / sordità, o per i maggiorenni che ne abbiano fatto richiesta, disabilità (“L. 68/99 – collocamento mirato“)

Dove è indicata la percentuale sul verbale?

La quarta sezione del verbale riporta:

La dicitura per i minori è sempre “Minore invalido”, senza indicazione di una percentuale. Fino ai 18 anni infatti non viene riportata la percentuale d’invalidità. Leggi: Perché sul verbale manca la percentuale d’invalidità?

L’esito può essere: “indennità di frequenza” oppure “indennità di accompagnamento”. L’indennità di accompagnamento spetta se è riportata l’espressione “con necessità di assistenza continua …” oppure “con impossibilità a deambulare …” o entrambe queste espressioni.

In sede di accertamento successivo al compimento dei 18 anni la dicitura sarà “Invalido con riduzione permanente della capacità lavorativa” seguita dalla percentuale d’invalidità.

Questa sezione è importante per il calcolo dell’ISEE.

Nel certificato della legge 104, questa sezione indica invece se la persona sia stata riconosciuta in situazione di “handicap, Comma 1” o di “handicap con gravità, Comma 3“. Le agevolazioni lavorative (tra cui i permessi Legge 104/92 e i due anni di congedo straordinario retribuito D.L. 151/01) spettano soltanto con il Comma 3.

Vai alla sezione Agevolazioni lavorative.

 

Cosa significa “Requisiti di cui all’art. 4 del D.L. 9 febbraio 2012 n. 15”?

Il decreto-legge 9 febbraio 2012 – “decreto Semplifica Italia” – ha previsto che sul verbale di handicap e di invalidità venga riportato se sussistano i requisiti necessari per la richiesta di rilascio del contrassegno di parcheggio disabili (“art. 381 del DPR 495/1992”) e delle agevolazioni fiscali per l’acquisto di veicoli destinati a una persona con disabilità.

Purtroppo si tratta di indicazioni molto tecniche, per le quali vi invitiamo a consultare il nostro articolo.

Invalidità rivedibile o definitiva?

Seguono due sezioni:

Attenzione: non è detto che entrambi i certificati, di invalidità e handicap, siano rivedibili; può capitare che lo sia soltanto uno dei due.

Leggi il nostro articolo su come comportarsi in caso di rivedibilità dell’invalidità o dell’handicap

Al compimento della maggiore età occorre chiedere l’invalidità o l’handicap?

Aggiornato al 6-7-2023

La legge 13/89 prevede ogni anno la possibilità di chiedere al Comune di residenza determinati contributi per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

E’ possibile presentare ogni anno due richieste di contributo, una per l’accessibilità all’abitazione (per esempio l’installazione di un montascale a pedana) e una per la visitabilità interna dell’alloggio (per esempio ristrutturare il bagno).

I termini per la presentazione delle domande al Comune è il 28 febbraio di ogni anno

Leggi scadenze e documenti per i “contributi Legge 13”  nel nostro articolo dedicato: Esistono contributi per eliminare le barriere architettoniche?

Alla fine di ogni anno l’INPS rivaluta in base all’ISTAT gli importi delle provvidenze economiche per invalidità (pensioni e indennità) e i relativi limiti di reddito, per l’anno successivo.

Gli importi per il 2023 sono definiti nella Circolare INPS 135 del 22 dicembre 2022.

Ricordiamo che alcune indennità sono esenti dal reddito:

L’indennità di frequenza è passata nel 2023 da 292,55 euro a 313,91 euro, con un limite di reddito annuo personale di 5.391,88 euro lorde.

L’indennità di accompagnamento è passata da 524,16 euro a 527,16 euro, senza limiti di reddito.

Per consultare tutti gli aumenti delle pensioni e indennità vi invitiamo a consultare il sito HandyLex.org

Leggi anche:

Che differenza c’è fra invalidità e handicap?

Quali sono le provvidenze per invalido maggiorenne?

Aggiornamento del 9-1-2023

L’acquisto di sussidi tecnici o informatici rivolti a facilitare l’autosufficienza e l’integrazione delle persone con disabilità può godere di due agevolazioni: l’IVA al 4% e la detrazione dell’IRPEF del 19%.

Per la definizione di Sussidi tecnici o informatici puoi leggere il nostro articolo: Ci sono agevolazioni per l’acquisto di un tablet o di computer?

Molte persone ci chiedono se sia possibile acquistare con queste agevolazioni fiscali un televisore o una Smart Tv.

Il televisore, specie le smart tv, si configurano certamente come sussidi tecnici e informatici, ma per poter fruire delle agevolazioni occorre che vi sia un “collegamento funzionale” fra il tipo di disabilità che emerge dal verbale di invalidità o handicap (legge 104/92) e le caratteristiche dello strumento.

Questo collegamento inoltre deve essere certificato da un medico, sotto la propria responsabilità. Nel caso di un televisore, i casi in cui vi possa realmente essere un collegamento funzionale sono assai rari (potrebbe esserci per esempio nel caso di una persona non udente, per la sottotitolatura in diretta dei programmi televisivi culturali o d’informazione).

 

Aggiornato al 1-12-2022

Le pratiche d’invalidità civile e le provvidenze economiche per invalidità eventualmente riconosciute sono gestite dall’INPS. Questo articolo indica appunto come contattare l’INPS.

Gli sportelli dell’INPS sono aperti tradizionalmente di mattina (dalle 8:30 alle 12:30). Questo orario è poco adatto a chi lavora. Inoltre, fino non molti anni fa, per poter incontrare un operatore dell’INPS era necessario recarsi presso la propria sede dell’Istituto, prendere il ticket per l’ordine di attesa e aspettare il proprio turno, talvolta senza sapere se si sarebbe riusciti a risolvere il proprio problema.

Fortunatamente, facendo probabilmente come retaggio delle opportunità emerse nel periodo del Lock-down del 2019, esistono ora tre possibilità di accesso alle sedi INPS, ma tutte queste soluzioni necessitano che prendiate appuntamento:

Gli appuntamenti possono essere presi in uno dei modi seguenti:

L’INPS riporta tutte le istruzioni all’interno di un’utile pagina dedicata

Leggi anche: Si può richiedere lo SPID per figlio minore?

Aggiornato al 16-1-2024

Quando il nostro bambino cresce, se ha una disabilità motoria può diventare a un certo punto molto difficile, se non impossibile, che riesca a salire in auto normalmente o che riesca a stare seduto sui sedili. Occorrerà in questo caso attivarsi per adattare l’auto al trasporto.

Quando vostro figlio compirà 18 anni, può darsi invece che prenderà la patente speciale, la quale in caso di difficoltà motorie agli arti riporterà l’obbligo di adattamenti alla guida.

Sia in caso di adattamento dell’auto alla guida, sia in caso di suo adattamento al trasporto, oltre alle agevolazioni fiscali, la legge prevede un rimborso del 20% sulla spesa sostenuta per tali adattamenti (L. 104/1992, art. 27, comma 1).

Come chiedere il rimborso del 20% per gli adattamenti?

Il rimborso viene erogato dalla propria Regione di residenza, attraverso l’ASL di residenza.

Il cittadino quindi, per fare domanda, deve rivolgersi alla propria ASL di appartenenza. In Piemonte il servizio di riferimento è quello dell’Assistenza protesica e integrativa dell’ASL (comunemente detto “Ufficio ausili e protesi”), che dispone della modulistica necessaria e al quale è possibile chiedere come procedere.

Alla domanda occorre allegare i documenti richiesti, che prevedono in ogni caso la fattura “quietanziata” (ovvero che risulti pagata) relativa al costo sostenuto specificatamente per l’adattamento (anche in caso di cambio automatico).

Altri documenti sempre fondamentali sono:

A Torino la domanda di rimborso può essere presentata all’ASL per via telematica, tramite la normale posta elettronica, inviando una mail al Servizio Assistenza Protesica e Integrativa

Dopo quanto tempo arriverà il rimborso per gli adattamenti?

Le Regioni raccolgono le richieste pervenute all’ASL e, una volta all’anno, fanno il conto di quanto denaro occorrerà stanziare. Una volta definito e approvato lo stanziamento, questo verrà erogato al cittadino tramite bonifico, direttamente dalla Regione o tramite l’ASL.

Questi passaggi rendono i tempi piuttosto lunghi, solitamente superiori ai dodici mesi, in ogni caso non superiori ai due anni.

Vai alla pagina della regione Piemonte relativa alle agevolazioni in ambito di trasporti per persone con disabilità

Aggiornato al 10-11-22

Intervista ad Annalisa Cerrone – Insuperabili

Annalisa Cerrone è una psicologa Clinica e di Comunità con Master in Gestione dei processi psicologici e relazionali nello sport agonistico e Master in S.F.E.R.A. COACHING: sport, life e business coaching. Collabora con Insuperabili dal 2013.

Ciao Annalisa. Cos’è Insuperabili, com’è nata questa realtà?

Insuperabili SSDRL festeggia in questa stagione il decennale: il 6 Ottobre 2012, 4 ragazzi con disabilità hanno svolto a Torino il primo allenamento della Scuola Calcio Total Sport.
Il progetto è partito da un’idea di Davide Leonardi ed Ezio Grosso, amici storici impiegati di banca con la passione dello sport che decidono di rispondere ad un bisogno: una scuola calcio per una ragazza con sindrome di Down. In quel momento storico in Italia il calcio era poco sviluppato, così decidono di prendere spunto da modelli esteri: inglesi principalmente.
Il progetto mira a promuovere un cambiamento culturale rispetto alla percezione della disabilità e rispetto al concetto di terzo settore e mondo sportivo.
Le nostre sedi sono distribuite su tutto il territorio Nazionale, gli atleti si allenano suddivisi in squadre e seguendo un modello di apprendimento e insegnamento del calcio.
Le squadre sono miste, composte sia maschi che femmine e sono organizzate tenendo conto di alcune aspetti:

Insuperabili è attualmente presente sul territorio nazionale con 17 sedi di calcio per persone con disabilità. Ciascuna struttura è organizzata e gestita da personale qualificato e specializzato.

In cosa consiste il vostro ruolo?

La società è stata creata fin da subito con un’idea di team multidisciplinare sia nel lavoro di ufficio dietro le quinte che nel lavoro sul campo. Il team ha l’obiettivo di far crescere il singolo atleta e il gruppo, insegnandogli uno sport attraverso la passione, il divertimento e l’allenamento.

Qual è la tua storia professionale e come ti sei avvicinata al calcio per persone con disabilità?

Ho sempre creduto nel valore dello sport e delle esperienze di gruppo come elemento di crescita per uno sviluppo globale di ogni persona. Infatti già le mie tesi nel percorso di laurea erano sul tema dello sport e della disabilità. Ho conosciuto Davide e Ezio (Davide Leonardi ed Ezio Grosso, rispettivamente presidente e vicepresidente, ndr) casualmente mentre cercavo un posto per svolgere un tirocinio per il master di psicologia dello sport che stavo seguendo. Quando li ho conosciuti ho intravisto in loro persone che avevano voglia di sognare in grande e portare un cambiamento concreto aprendo il calcio a persone con disabilità. Così mi sono aggregata a loro in questa sfida, un passo per volta abbiamo imparato a conoscerci, a fidarci e a lavorare insieme per far crescere questa idea e renderla sempre più concreta e aperta a tutti. Con gli alti e bassi che un progetto del genere può avere, mettendoci in discussione in alcuni momenti e cercando di vedere sempre le aree in cui si può migliorare e crescere.

A chi si rivolge Insuperabili?

Insuperabili si rivolge a bambini/bambine, ragazzi e ragazze, adulti e non, che hanno voglia di imparare un sport: il gioco del calcio. Atleti dai 5 anni in su, senza limiti di età con persone con ogni disabilità.

Vogliamo essere una società inclusiva. Per questo motivo ci stiamo formando per accogliere al nostro interno anche squadre che fino ad oggi non abbiamo avuto. Ad esempio grazie alla Fondazione Ecoeridania Insuperabili nell’estate abbiamo potuto partecipare ad un camp estivo dove abbiamo potuto imparare il powerchair (calcio in carrozzina, ndr) tramite i tecnici della FIPPS (Federazione Italiana Paralimpica Powerchair Sport) e ci siamo avvicinanti a delle realtà che giocano calcio per non vedenti per imparare anche le specifiche di questo regolamento.

Perché portare il proprio/a figlio/a a Insuperabili?

Un genitore dovrebbe portare il proprio figlio ad Insuperabili per la passione e la professionalità che cerchiamo di portare in ogni seduta di allenamento insieme all’attenzione alla persona che cerchiamo di avere e trasmettere. La ricchezza del progetto è inoltre anche quella di creare collegamento tra professionisti e soprattutto tra atleti di diverse città che grazie alla dimensione nazionale del progetto possono conoscersi e diventare amici oltre che compagni di squadra.

E’ adatto anche a situazioni di disabilità “relazionali” come l’autismo? E a disabilità motorie?

Certamente! Insuperabili ha l’obiettivo di aiutare persone con disabilità a inserirsi nella società attraverso lo sport e successivamente attraverso il lavoro. Noi utilizziamo il calcio come strumento di socializzazione e integrazione che con divertimento e allenamento può portare miglioramenti a livello di salute psico-fisica, ad una soddisfazione personale e ad una migliore qualità di vita del
singolo atleta.

Come avviene l’inserimento in squadra?

Prima di far entrare un atleta in squadra abbiamo bisogno di conoscerci reciprocamente, creando fiducia e capendo cosa può piacergli e stimolarlo. Al tempo stesso cerchiamo di dare tempo all’atleta e alla famiglia per conoscere il contesto e le persone del team. Per questo gli inserimenti vengono fatti gradualmente con alcuni allenamenti di conoscenza e prove in individuale e poi di sperimentazione nel gruppo.

Abbiamo individuato delle finestre nell’arco della stagione per inserire i nuovi atleti interessati in modo che si possa lavorare sul concetto di compagni e di squadra con gli atleti già iscritti senza avere inserimenti costanti e continui. C’è un periodo di inserimento a settembre e ottobre, poi una finestra tra febbraio e marzo e una verso fine stagione di conoscenza per la stagione successiva.

Qual è l’età consigliata per iniziare? Fino a che età è possibile iniziare a  frequentare?

L’età minima per iniziare è quella di 5 anni, ma non c’è un limite di età entro la quale dopo non si viene più accettati.

Partecipate a qualche torneo?

Si! Siamo affiliati alle varie Federazioni e Enti di Promozione Sportiva e che si occupano di calcio e disabilità e partecipiamo ai vari campionati da loro organizzati:
FIGC DCPS
FISDIR
FISPES
ASC
Special Olympics

Abbiamo partecipiamo a tornei regionali, nazionali e anche internazionali e ne abbiamo in programma altri.

Come fate per chi ha bisogno di assistenza alla persona, per andare in bagno, lavarsi…?

Inizialmente in queste situazioni ci si coordina con le famiglie, in base all’atleta e alle sue esigenze con l’obiettivo nella stagione di acquisire la fiducia degli atleti per cui man mano queste cose vengano svolte con il supporto del team in spogliatoio.

Ci sono momenti in cui s’impara a cavarsela da soli? Quali abilità può apprendere un ragazzino in allenamento, partita e tutto il contorno? (spogliatoio, toilette, doccia, momenti informali, bar, trasferte per tornei, ecc.)

Ogni momento è importante per la crescita e la formazione dell’atleta. Lo spogliatoio è un percorso sulle autonomia, da quelle più basilari per fare un sport (abbigliamento corretto, cura di sé, cambiarsi in uno spogliatoio con compagni di squadra..) ad altre un po’ più complesse, come le trasferte, anche di più giorni.

Il team segue gli atleti in questi momenti, favorendo la crescita e l’acquisizione di abilità che loro nel tempo possono generalizzare e possono usare nella quotidianità. Lo sport è un amplificatore di esperienze su più piani, noi cerchiamo di valorizzarlo al massimo, cercando le strategie e gli strumenti più adatti per ogni atleta e squadra.

Hai qualche suggerimento per un genitore che intendesse iscrivere il/la proprio/a figlio/a a Insuperabili?

Venire con curiosità a conoscerci e a tifarci dagli spalti, il campo il sabato mattina vale molto di più dei miei racconti.

Com’è il rapporto con i genitori?

Il rapporto con i genitori è un rapporto di costruzione, in cui si cerca di creare collaborazione e fiducia reciproca, con momenti più istituzionali di aggiornamento, ad esempio le riunioni di inizio e metà stagione e con momenti di aggiornamenti più quotidiani pre e post allenamenti.

In Piemonte ci sono altre realtà come la vostra?

Noi in Piemonte abbiamo due sedi: una a Torino e una ad Ivrea. Oltre a noi ci sono altre squadre con cui ci giochiamo i campionati e i vari tornei.

Gli sport in squadra riservano sempre qualche aneddoto divertente, qualche momento magari drammatico, che in una dimensione collettiva può paradossalmente diventare perfino occasione di risate catartiche Hai un aneddoto da raccontarci?

Non è un aneddoto ma posso dirti che la prima esperienza in Svezia per la Gothia Cup, uno tra i tornei giovanili più grossi al mondo è stata un’esperienza importante per tutti. Come società e come coach eravamo alla nostra prima esperienza estera con una squadra, quindi è stata una bella sfida. Avevamo atleti che prendevano l’aereo per la prima volta che si sono vissuti la loro prima esperienza con un cambio di due aerei e uno scalo, di notte dormivamo nelle aule delle scuole a terra sui materassini, l’inglese non era il nostro forte ma i ragazzi hanno imparato ad arrangiarsi e a parlare in inglese con i ragazzi delle altre squadre usando i traduttori del cellulare. Al tempo stesso possiamo dire che abbiamo vissuto dieci giorni immensi una città trasformata per il calcio, con la cerimonia ufficiale nello stadio della città di Göteborg.

https://insuperabili.eu/

https://insuperabili.eu/academy-torino/

Area onlus ringrazia Annalisa Cerrone e INSUPERABILI SSDRL

Ci eravamo già occupati della scadenza del Bonus psicologo.

Il bonus psicologo è un contributo per disagio psichico conseguente alla pandemia Covid-19 che molte persone attendono da tempo di poter utilizzare.

Finalmente l’INPS tramite il messaggio n. 3820 del 21 ottobre 2022 fornisce alcuni dettagli sulle tempistiche per la sua fruizione: le graduatorie saranno formate entro il 7 dicembre e dal giorno successivo sarà possibile per i beneficiari prenotarsi per usufruire del contributo per le spese di psicoterapia.

L’INPS provvederà a dare comunicazione agli interessati con le modalità indicate nella circolare INPS n. 83/2022, sulla base dell’ammontare delle risorse finanziarie disponibili.

Il cittadino dovrà prendere nota di un Codice Univoco di 12 caratteri alfanumerici (lettere e numeri) rilasciato dal sito web dell’INPS e indicarlo allo psicoterapeuta.

Quest’ultimo verificherà sul portale dell’INPS la disponibilità dell’importo per la propria prestazione, ne indicherà l’ammontare e inserirà la data della seduta concordata con il paziente.

Il portale comunicherà una notifica al beneficiario con i dati della prenotazione.

Ricordiamo che Area onlus offre percorsi di sostegno psicologico e psicoterapia individuali, di coppia e di gruppo a persone che si confrontano con situazioni di disabilità, a bambini, ragazzi e adulti. Si rivolge anche a genitori, fratelli e familiari che necessitino di un aiuto nell’elaborare i propri vissuti e la propria esperienza a contatto con la disabilità.

Vai alle attività cliniche di Area onlus

24-10-2022

Gabriella Barilari, logopedista, è l’ideatrice e coordinatrice del progetto Informazione Facile. Dopo gli studi in filosofia ha lavorato per anni nell’editoria scolastica. Nel 1995 è poi diventata logopedista.

Franco Guarino, esploratore, reporter televisivo internazionale, inviato di guerra per cinquant’anni ha viaggiato per raccontare molti dei fatti che sono accaduti nel pianeta realizzando approfondimenti geopolitici, culturali e scientifici.

Nel 1981 inizia la collaborazione con la Rai Radiotelevisione Italiana, in particolare con gli Speciali del Tg1 e Tv7. 

Tra il 1981 e il 2016 Franco Guarino ha lavorato, oltre alle testate citate, per il Telegiornale Scientifico Leonardo, di cui è stato uno dei fondatori, per Rai1 e per Rai3.

Nel 1985 ha iniziato a collaborare con le Nazioni Unite in particolare con il “Dipartimento Criminalità Organizzata e Terrorismo”.

Nell’ambito del progetto è il responsabile dell’informazione.

E’ grazie alla collaborazione con Informazione Facile, che nel 2022 un gruppo di ragazzi e ragazze con disabilità intellettiva di Area onlus ha potuto discutere di attualità e cimentarsi nella redazione di due articoli (progetto “Tabloid”).

In cosa consiste “Informazione facile”? A chi si rivolge?

Il progetto Informazione Facile nasce nel 2003 in ambito riabilitativo, per rispondere ai bisogni informativi di persone che per patologia hanno difficoltà nella comprensione di testi scritti.

Nel 2006 si costituisce come Associazione Onlus.

Quando, per professione, incontri e lavori con persone che non riescono più a comunicare, impari a conoscere e affrontare insieme a loro la sofferenza e l’emarginazione che questa situazione comporta. 

Questa sofferenza può capitare a chiunque in ogni momento. 

Basta un trauma cerebrale, o che per poco tempo il sangue non arrivi al cervello (ischemia, ipossia n.d.r.) e sei circondato da un muro: nessuno comprende più quello che vuoi dire e spesso tu non capisci i messaggi che ti arrivano. 

Basta poco e sei su Marte. Sarai un cittadino di serie B, sarai un escluso.

L’informazione è “materia viva” perché partecipa alla costituzione della vita di relazione, contribuisce alla definizione dell’identità, del ruolo sociale ed è strumento privilegiato di costante stimolazione delle funzioni cognitive.

Nel corso del tempo IF è diventata uno strumento per le persone che stanno apprendendo la lingua italiana come L2. Abbiamo riscontrato, inoltre, che IF è seguita anche all’estero come strumento per apprendere la lingua italiana.

Quali sono i criteri di accessibilità di un testo? Come fate a riconoscere quando un testo è accessibile

Informazione Facile segue i criteri della scrittura controllata della scuola del linguista Tullio De Mauro. Oggi questa tecnica di scrittura è definita: EASY TO READ (ETR).

I testi che rispettano i criteri della scrittura ETR possono ottenere una certificazione europea. IF Informazione Facile ha questa certificazione.

Il logo della certificazione è questo

Logo-easy-to-read

Verifichiamo la leggibilità dei testi grazie a Corrige che confronta il testo con il Vocabolario di Base del linguista Tullio De Mauro e con l’indice Gulpease che correla la leggibilità del testo alla scolarità del lettore.

Gulpease indica che  maggior parte dei nostri testi sono “facili” per una scolarità di base.

Inoltre, come prevedono i criteri della scrittura ETR, verifichiamo la leggibilità dei testi sul campo con i nostri utenti durante l’attività riabilitativa.

I criteri principali sono:

Quali sono le frontiere dell’Informazione facile e del vostro progetto? La vostra informazione è indipendente?

Secondo noi seguire le regole ETR ha come risultato assolutamente non secondario che le notizie che rispondono a questi criteri diventano non di parte.

Per scrivere un testo chiaro è necessario avere le idee chiare; per avere le idee chiare è necessario confrontare molte fonti.

Lavorando in questo modo ci si accorge che – spesso – le notizie dell’informazione di oggi tendono più a convincere il lettore che ad aiutarlo a formarsi un’opinione propria.

Scrivere in modo comprensibile, secondo noi, significa rispettare il lettore in quanto persona in grado e in diritto di autodeterminarsi nel suo essere cittadino.

Come vi finanziate?

Da anni Informazione Facile è sostenuta da Fondazione CRT e Fondazione Carlo Molo (che ha una preparazione specifica sulla salute psico-fisica delle persone con afasia).

Ma è sostenuta – ci piace sottolinearlo – dalla molta passione che ci anima e che non ci fa pesare la quantità di lavoro non retribuito che noi e tutti i volontari che supportano Informazione Facile regaliamo al nostro progetto.

In questi giorni stiamo riprogettando il sito per aumentarne l’accessibilità.

Sono molti i progetti che vorremmo realizzare, ma siamo consapevoli di essere una realtà molto piccola e con forze molto limitate.

 

Il sito di Informazione Facile è https://infomormazionefacile.it

 

Area onlus ringrazia Gabriella Barilari e Franco Guarino per il loro utilissimo lavoro

Il cosiddetto Bonus psicologo è una misura volta a sostenere le persone in condizione di ansia, stress, depressione e fragilità psicologica, a causa dell’emergenza pandemica e della conseguente crisi socio-economica, che siano nella condizione di beneficiare di un percorso psicoterapeutico.

Bonus psicologo: c’è una scadenza?

La domanda di Bonus psicologo scadrà tra poco meno di un mese, infatti può essere presentata fino dal 24 ottobre 2022. Possono presentarla cittadini residenti in Italia con un ISEE  non superiore a 50mila euro, ma verrà data precedenza alle persone con Isee più basso, in base all’ordine di arrivo della domanda.

E’ possibile richiedere il bonus telematicamente e tramite il sito dell’INPS: in questo caso l’interessato deve essere in possesso delle credenziali Spid, Cie o Cns.

In alternativa è possibile utilizzare il servizio di Contact center multicanale INPS INAIL: gratuitamente da rete fissa al numero verde 803.164, oppure a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori, da rete mobile al numero 06.164164

Vai al servizio

Anche per richiedere il bonus psicologo per un figlio minore occorre essere in possesso delle credenziali: leggi Come richiedere lo spid per un figlio minore?

Una scadenza importante riguarda il periodo di validità del bonus, che dovrà essere utilizzato entro 180 giorni dalla data di accoglimento della domanda

A quanto ammonta il Bonus psicologo?

ISEE inferiore a 15 mila euro: 600 euro

ISEE tra 15mila e 30mila euro: 400 euro

ISEE superiore a 30mila ma inferiore a 50mila: 200 euro

Con il Bonus si può scegliere lo psicologo o la psicologa?

La scelta del o della professionista è libera, purché questi abbia aderito all’iniziativa. In questo caso risulterà nell’elenco dei professionisti che sarà possibile consultare sui siti dell’Inps, Cnop e degli Ordini delle regioni e delle province autonome.

Ci sono altre agevolazioni per pagare lo psicologo?

Tutte le spese sanitarie, compresa l’eventuale quota fatturata a parte dal professionista e non compresa nel bonus psicologo, sono soggette alla detrazione fiscale del 19%

Leggi: Quali sono le agevolazioni fiscali per le spese sanitarie e di assistenza?

27-9-2022

Sono ripresi alla Casa della salute dei bambini e dei ragazzi gli incontri del mercoledì su tematiche utili a tutti i genitori di bambini in età infantile.

Il calendario prevede due incontri al mese fino al 21 dicembre 2022, che potranno essere seguiti sia in presenza (in Via Gorizia 112/A – Casa della salute dei bambini e dei ragazzi), sia online, tramite inquadramento di un Qr-code o tramite link

 

 

Asl città di Torino – Gli incontri del mercoledì

27-9-22

Gli esperti del Contact Center Integrato SuperAbile INAIL hanno elaborato una guida dettagliata che possa fare da bussola a operatori e a genitori per muoversi nella selva delle provvidenze economiche per invalidità civile, cecità, sordità.

Scarica la guida

 

 

Per effetto della legge 13 del 9 gennaio 1989, i condomìni progettati prima del 1989 sono accessibili alle persone con disabilità motoria.

La legge indica infatti i seguenti requisiti obbligatori di accessibilità:

a) accorgimenti tecnici idonei alla installazione di meccanismi per l’accesso ai piani superiori, ivi compresi i servoscala;

b) idonei accessi alle parti comuni degli edifici e alle singole unità immobiliari;

c) almeno un accesso in piano, rampe prive di gradini o idonei mezzi di sollevamento;

d) l’installazione, nel caso di immobili con più di tre livelli fuori terra, di un ascensore per ogni scala principale raggiungibile mediante rampe prive di gradini.

 

I condomini progettati precedentemente all’entrata in vigore della Legge 13/89, possono quindi presentare barriere architettoniche: una delle barriere più frequenti, per esempio, è la classica rampa di gradini all’ingresso dello stabile, per raggiungere l’ascensore.

Per superare una rampa sono possibili generalmente due soluzioni:

Come richiedere il montascale all’ASL

Il montascale è un ausilio ceduto in comodato d’uso gratuito dall’ASL alle persone che si spostano in carrozzina, che deve essere prescritto da un medico specialista nella patologia o menomazione (nel caso di minori si tratta solitamente del neuropsichiatra infantile).

Oltre alla prescrizione medica specialistica, sono necessarie due relazioni, entrambe rilasciate dal Comune di residenza:

E’ indispensabile inoltre essere in possesso di un verbale d’invalidità, tranne nel caso di minori. Se avete smarrito il verbale, leggete: Come recuperare i verbali d’invalidità e handicap (l. 104/92)

Una volta ottenuti questi quattro documenti, occorre fare riferimento al servizio “Assistenza protesica e integrativa” (o “Servizio ausili e protesi“) della vostra ASL di residenza.

Per Torino: https://www.aslcittaditorino.it/servizi/assistenza-protesica-integrativa/

Come tutti gli ausili erogati gratuitamente dal Servizio Sanitario, esso è compreso negli elenchi del DM 332/99 (Elenco 3):

è indicato per soggetti totalmente non deambulanti dimoranti abitualmente in edifici sprovvisti di ascensore idoneo, serviti da scale non superabili mediante l’installazione di una rampa […]; oppure per il superamento di barriere architettoniche interne all’abitazione. L’indagine sociale dovrà attestare l’assoluta indispensabilità di tale dispositivo.

NB: è importante che il medico specialista che prescrive il montascale verifichi che la carrozzina in vostro possesso sia adatta, altrimenti egli dovrà prescrivere un cambio carrozzina oppure un’ulteriore carrozzina

 

Riferimenti:

DM 332/99 e in particolare l’Elenco 3

Procedura per i residenti in Torino (Sito Informa disabile Torino)

 

Il montascale o servoscala

Se il montascale non è idoneo, oppure se più condòmini vogliono sostenere collettivamente la spesa, è solitamente possibile installare un montascale o un servo scala.

Il montascale può essere installato anche se il condominio non è d’accordo, purché sia facilmente rimovibile (per esempio montascale richiudibile a libro ) e non constituisca pericolo per se stesi o per gli altri, o non ci sia un vincolo da parte delle Belle arti per motivi storico-artistici. Vai al post

I costi in questo caso sono a carico dell’interessato (persona disabile o chi la ha a carico, o condominio), ma sono previste agevolazioni fiscali e possono essere previsti dei contributi regionali. Per approfondire vai al nostro post sui Contributi della Legge 13/89

La legge di bilancio 2023 ha prorogato al 31 dicembre 2025 l’agevolazione IRPEF del 75 % per spese inerenti eliminazione delle barriere architettoniche in edifici già esistenti: vai alla guida dell’Agenzia delle entrate

La spesa per il servoscala gode dell’IVA al 4% e della detrazione IRPEF del 19%

Per quanto concerne l’I.V.A., l’acquisto di servoscala o di altri mezzi simili atti al superamento di barriere architettoniche per soggetti con ridotte o impedite capacità motorie è ridotta al 4% (punto 31 della Tabella A, parte seconda, allegata al Dpr 633/972)

Aggiornato il 11-05-23

La legge di riferimento in ambito di contributi per l’eliminazione di barriere architettoniche nell’edilizia privata è la  Legge 13/1989 – “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati“.

La norma prevedeva l’istituzione presso il Ministero dei lavori pubblici di un “Fondo speciale” destinato alle persone disabili (o al genitori o tutore che lo abbia a carico fiscalmente).

Chi ne ha diritto?

La legge 13/89 individua i seguenti beneficiari:

La presentazione della domanda e l’inserimento della stessa nell’elenco comunale delle domande ammissibili purtroppo non costituisce diritto ad ottenere il contributo, anche perché la norma stessa prevede priorità nell’assegnazione dei contributi agli invalidi totali 

Come fare domanda?

La domanda deve essere presentata al proprio Comune di residenza, infatti sull’intestazione dei moduli è riportato “Al sindaco di …”.

Nei piccoli Comuni farete riferimento all’ufficio tecnico, mentre nei grandi comuni vi consigliamo di cercare su Internet o di verificare presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico a chi fare riferimento.

Il Comune di Torino ha delegato l’ATC (Agenzia Territoriale per la Casa), che gestisce quindi sia la richiesta da parte di affittuari di case popolari, sia la richiesta da parte di proprietari.

Nota bene: fra gli allegati previsti dalla Legge 13 è richiesto un “certificato del medico curante attestante l’handicap”. Si tratta di un certificato del medico di famiglia o del pediatra attestante il tipo di disabilità e le difficoltà ad essa connesse. Non è invece richiesto il certificato di handicap.

 

A quanto ammontano i contributi?

I contributi vengono erogati al netto dell’IVA.

Fino a 2.582,29: viene coperta tutta la spesa.

Tra 2.582,29 e 12.911,42 euro: il contributo copre 2.582,29 + il 25% della differenza. Al totale si applica l’incremento Istat

Tra 12.911,43 e 51.645,69 euro il contributo copre 2.582,30 euro + il 25% della differenza fra 2.582,30 euro e 12.911,42 euro + il 5% della differenza tra la spesa dichiarata e 12.911,43. Al totale si applica l’incremento Istat

I contributi massimi erogabili su ciascuna delle due tipologie d’intervento sono di 8.146,59 euro (ai quali occorre aggiungere l’incremento ISTAT):

Fino a 2.582,28 euro: è coperta l’intera spesa (al netto di IVA)
Per una spesa pari a 12.911,42 euro:  sono coperti 5.924,79 euro
Su una spesa di 51.645,69 euro e oltre: sono coperti 8.146,59 euro

I contributi vengono erogati sulla base della spesa effettivamente sostenuta, ma non possono comunque superare l’importo risultante dal preventivo di spesa indicato nella domanda.

Vengono emessi a lavoro finito, dietro presentazione delle fatture pagate; in ogni caso trascorre almeno un anno dalla presentazione della domanda.

Per quali interventi è possibile richiedere i contributi?

Potete richiedere i contributi per lavori relativi a:

Nel caso in cui eseguiate lavori sia di accessibilità, sia di visitabilità, potrete chiedere due contributi, uno per ciascuna tipologia di intervento, ma occorrerà presentare due domande distinte.

 

Cosa succede se i condòmini non sono d’accordo a sostenere le spese?

Dovete superare una breve rampa che conduce all’ascensore. La soluzione migliore pare sia di installare un servoscala a pedana, ma i condomini non sono d’accordo a sostenere le spese.

Innanzitutto, i contributi vengono erogati soltanto a chi sostiene le spese; potranno andare quindi soltanto a voi, oppure ai vari condòmini che parteciperanno.

In secondo luogo, se il condominio si oppone, o entro 90 giorni non risponde alla vostra richiesta di autorizzazione, potete installare a spese vostre “servoscala nonché strutture mobili e facilmente rimovibili” per esempio un servoscala a pedana richiudibile a libro. Potrete inoltre “modificare l’ampiezza delle porte d’accesso, al fine di rendere più agevole l’accesso agli edifici, agli ascensori e alle rampe dei garages” (L. 13/89 art. 2 c. 2). La vostra decisione dovrà essere comunica al Condominio tramite raccomandata A/R o PEC.

E’ possibile chiedere i “contributi legge 13” per la seconda casa?

I contributi vengono concessi per l’abitazione presso la quale la persona disabile ha effettivastabile ed abituale dimora. Quindi, non vengono erogati se l’immobile è dimora solo saltuaria o stagionale o precaria. Tuttavia, potrete presentare domanda se la persona disabile prenderà regolare dimora presso l’abitazione successivamente: in questo caso l’erogazione dei contributi è vincolata alla verifica da parte del Comune.

Se dopo aver presentato domanda o dopo aver effettuato i lavori si cambia dimora, si perde il diritto ai contributi (Circolare esplicativa della legge 9 gennaio 1989, n. 13)

 

Ricordiamo che le persone con disabilità motoria non deambulanti possono richiedere un cingolo montascale

 

Link utili

Le agevolazioni fiscali per l’eliminazione delle barriere architettoniche

Legge 13/89 – “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati.”

“Circolare esplicativa della legge 9 gennaio 1989, n. 13.”

Regione Piemonte – Contributi Legge 13/89

Torino: ATC – Eliminazione barriere architettoniche

Cingolo Montascale

 

Molti Comuni italiani prevedono delle limitazioni del traffico in base all’età del motore dell’auto. Alcuni divieti sono definitivi (per esempio Benzina precedente a Euro 1, Diesel Euro 1 e Euro 2), mentre altre limitazioni sono temporanee relativamente a determinati periodi nel corso dell’anno (per es. Diesel Euro 3, 4 e 5). Inoltre, in alcune giornate la circolazione può essere vietata a tutti i veicoli.

Ogni comune prevede però alcune eccezioni. Il nostro portale si occupa di disabilità, per cui questo articolo si concentrerà su questo tema.

Spesso disabilità si coniuga con ISEE di valore basso, per le numerose spese a carico delle famiglie e per le difficoltà dei genitori ad avere continuità sul lavoro. Per questo motivo ci occupiamo qui anche di questo aspetto.

Esistono esenzioni dal blocco del traffico per disabilità o per motivi sanitari?

Sono solitamente esenti dalle limitazioni del traffico: i veicoli utilizzati per il trasporto di persone con handicap e di soggetti affetti da gravi patologie debitamente documentate o persone che si recano al pronto soccorso.

 

Nell’area metropolitana di Torino sono esenti dai blocchi auto anche le persone che hanno subito un trapianto di organi o che sono immunodepresse (Regole blocchi auto della circolazione – area metropolitana di Torino).

Tabella delle esenzioni per autoveicoli

Leggi anche: Come richiedere il tagliando per il parcheggio?

Chi ha un ISEE basso è esente dalle limitazioni del traffico?

Alcuni Comuni italiano prevedono un’esenzione dal blocco auto in base all’ISEE.

In particolare, il Comune di Torino prevede un’esenzione dalle limitazioni della circolazione per i nuclei familiari con ISEE inferiore a 14.000, non possessori di veicoli esclusi dalle limitazioni. Il veicolo deve essere di proprietà di uno dei componenti del nucleo famigliare.

Occorre essere muniti di copia dell’attestazione ISEE che attesti i predetti requisiti.

Ricordiamo di informarvi su esenzioni e documentazione richiesta per il diritto all’esenzione, presso la Polizia locale – i vigili – del Comune di vostro interesse.

Quali documenti occorrono per circolare durante i blocchi del traffico?

Per il tragitto percorso senza la presenza della persona portatrice di handicap o affetta da gravi patologie, è necessario essere in possesso di dichiarazione rilasciata dagli uffici, ambulatori, ecc., nella quale sia specificato l’indirizzo nonché l’orario di inizio e termine dell’attività lavorativa, di terapia ecc. (accompagnati da idonea documentazione).

Per quanto concerne l’esenzione per ISEE basso, occorre essere muniti di copia dell’attestazione valida.

Aggiornato al: 9-6-2022

Invalidità civile: maggiorenni e indennità di accompagnamento

Al compimento della maggiore età le persone disabili con invalidità civile dovrebbero chiedere un nuovo accertamento. Il decreto semplificazioni del 2014 (L. 114/2014) ha previsto la possibilità di non ripeterlo in caso di minori che percepiscono l’indennità di accompagnamento (leggi: accertamento d’invalidità maggiorenni).

Il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento significa implicitamente che la persona è stata riconosciuta invalida totale al 100%: il verbale d’invalidità di un adulto riporterebbe “Invalido con totale e permanente inabilità lavorativa 100%”. Si tratta di una dicitura anacronistica, che risale al 1971 (legge 118/71), ma è noto che una persona invalida al 100% può lavorare, se è in grado di farlo (vedi paragrafo seguente).

Invalidità civile: maggiorenni e indennità di frequenza

Al compimento dei diciotto anni il minorenne che percepisce l’indennità di frequenza dovrà chiedere un accertamento di invalidità civile come maggiorenne, in modo che gli venga attribuita una percentuale d’invalidità.

La legge 68/99 prevede che il diritto all’inscrizione alle liste speciali del centro per l’impiego (categorie protette), se viene riconosciuta una percentuale almeno del 46%.

E’ utile, quindi, che nel “certificato medico introduttivo”, oltre a “Invalidità,” il medico spunti anche la casella “Disabilità L. 68/99“, e la stessa cosa facciate voi nella e nella domanda di accertamento, in modo da prenotare in un’unica domanda anche il successivo accertamento di idoneità al lavoro L. 68/99.

Leggi: Fondo per il diritto al lavoro delle persone disabili

Figlio neo-maggiorenne e accertamento di handicap (Legge 104/92)

La questione è diversa nel caso del certificato di handicap: al compimento dei diciotto anni il verbale di handicap infatti resta valido, con relativi diritti e agevolazioni.

Il figlio neo-maggiorenne in situazione di handicap ripeterà l’accertamento soltanto in uno di questi due casi:

INPS – domanda di accertamento d’invalidità-handicap

NB: l’aggravamento di handicap può essere chiesto soltanto se sul verbale è indicato “HANDICAP (comma 1, art. 3)” (se invece è riportato “comma 3, art. 3″ non può essere richiesto un aggravamento, in quanto è già stata riconosciuta la situazione di gravità).

Aggiornato il 6-7-2023

Si avvicina il periodo della dichiarazione dei redditi. La legge prevede che a vostra discrezione le spese sanitarie, comprese quelle per la psicoterapia, possano risultare in dichiarazione automaticamente.

Alcune spese invece devono essere inserite dall’interessato.

Per conoscerle vi invitiamo a visitare la nostra sezione sui Benefici economici per persone con disabilità e loro familiari

 

24-5-2022

La situazione più comune, quando si ha un figlio con disabilità, è che lui viva con i genitori. Quando il figlio diventa maggiorenne può verificarsi la situazione di un inserimento in struttura residenziale o semi-residenziale.

Una parte della retta, in questo caso, potrebbe essere a carico di voi genitori.

Quali spese è possibile dedurre o detrarre in caso di ricovero in struttura?

In questo caso, gran parte delle spese (per esempio quelle sanitarie) saranno a carico dell’ASL, ma nell’eventualità che vi siano spese di assistenza specifica a vostro carico, potrete chiedere alla struttura di fatturarle a parte, in particolare “le prestazioni rese dal personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo, da quello con la qualifica di educatore professionale, dal personale qualificato addetto all’attività di animazione e di terapia occupazionale” (dall’opuscolo dell’Agenzia delle entrate)

Le spese sono invece detraibili al 19%, senza franchigia di 129,11 euro, le spese per trasporto in ambulanza o da parte di una ONLUS

Per consultare tutte le agevolazioni e i benefici economici, vai alla sezione sui Benefici economici per persone con disabilità e loro familiari

Aggiornato al: 24-5-2022

Nella maggior parte delle città italiane alcune aree auliche o centrali sono a traffico limitato. Per accedere a tali ZTL occorrono specifici permessi, cha fanno riferimento ai rispettivi regolamenti comunali.

Vai ai permessi ZTL in Torino

Cosa succede se dovete raggiungere un ospedale o una struttura che si trovano in ZTL?

Questo post si rivolge in particolare a chi debba raggiungere una struttura sanitaria in Torino, ma ogni città d’Italia è probabile che abbia regolamentato tale eventualità, per cui vi invitiamo a far riferimento all’Ufficio Relazioni con il Pubblico della città di riferimento.

Bisogna fare alcuni distinguo: per quale motivo dovete raggiungere la struttura o l’ospedale? Si trovano all’interno della ZTL o la dovete attraversare per raggiungerli?

L’esenzione vale soltanto per visite mediche o prestazioni sanitarie. Non vale per il ritiro referti, o per prenotare esami, o per andare a trovare un parente ricoverato, per esempio.

Inoltre, se si tratta di transitare in ZTL, dovrete essere in possesso di un permesso ZTL, in particolare, in caso di disabilità, dovrete essere titolari del Contrassegno di sosta e circolazione.

Se invece la struttura sanitaria o l’ospedale  si trovano all’interno della ZTL non occorrerà un permesso specifico: sarà sufficiente comunicare anticipatamente all’accettazione dell’ospedale o della struttura sanitaria il numero della vostra targa; questi provvederanno a comunicarla a loro volta a GTT, in modo da non farvi sanzionare dal Comune.

Vai alle FAQ GTT Torino

Aggiornato al 23-5-2022

L’articolo 33 della legge 104 / 1992 prevede una serie di agevolazioni lavorative in caso di handicap grave certificato:

La legge 53/2000 (art. 4, comma 4bis) prevede inoltre due anni di congedo straordinario retribuito e il D. Lgs 151/2001 (art. 33) prevede la possibilità di prolungare il congedo parentale facoltativo fino al compimento del dodicesimo anno di vita del figlio.

Abbiamo trattato in un articolo specifico la modalità con cui richiedere i permessi lavorativi e i congedi, che differisce fra dipendenti pubblici, insegnanti della scuola pubblica e dipendenti del settore privato.

Ci occupiamo in questo articolo di come rinnovare i permessi e i congedi e di quando occorra presentare una nuova richiesta.

Un primo caso è quello in cui sul verbale di handicap sia riportata un mese/anno di “REVISIONE” dell’handicap: in questo caso il diritto ai permessi perdurerà fino al giorno dell’accertamento INPS. Se verrà confermato lo stato di  handicap grave (comma3, art. 3 L. 104/92) la possibilità di utilizzare i permessi proseguirà senza dover presentare una nuova richiesta all’INPS. “Diversamente, qualora all’esito della revisione non risulti confermata la disabilità [leggi: handicap] con connotazione di gravità, si procederà al recupero del beneficio fruito” (messaggio INPS n. 93 del 13/1/21).

Per quanto riguarda i lavoratori pubblici, sarà necessario presentare il nuovo verbale di handicap (pagine OMISSIS) all’ufficio del personale (o alla segreteria in caso di scuole pubbliche).

Come comportarsi dopo la visita di revisione dell’handicap?

Quando la situazione di disabilità è purtroppo grave ed è presumibile che l’INPS confermerà l’handicap grave, si può proseguire a prendere i permessi retribuiti con un’alta possibilità che essi verranno confermati.

In ogni caso, tramite delega allo SPID, CNS e CIE è possibile verificare su MY INPS, in tempo reale, se sia stato prodotto il nuovo certificato e se dia diritto ai permessi 104 (ricordiamo che dev’essere riportato comma3, art. 3, Legge 104 5 febbraio 1992).

Vai all’articolo: come comportarsi in caso di revisione dell’invalidità o dell’handicap

Aggiornato al 2-5-2022

Alcuni verbali di invalidità presentano una “rivedibilità”. Questa viene indicata in un rigo specifico, che riporta: REVISIONE

Se la dicitura è REVISIONE: NO significa che il giudizio dell’accertamento è definitivo. Salvo che si abbia il diritto all’indennità di accompagnamento, resta possibile chiedere un aggravamento d’invalidità o di handicap, qualora la situazione peggiori (approfondisci).

Quando la commissione medico legale di accertamento di invalidità / handicap considera che la disabilità possa evolvere nel tempo, in meglio o in peggio, inserisce nel verbale definitivo (quello che si riceverà a casa tramite posta raccomandata) una data di rivedibilità:

REVISIONE: mese/anno (per esempio dicembre 2022)

In questo caso sarà l’INPS a chiamare a visita, ma esiste un’alternativa: per semplificare e rendere più veloce l’iter di revisione per i cittadini, infatti,  l’INPS ha predisposto nuove modalità di visita di revisione (febbraio 2022), che permettono la possibilità di valutare la situazione “in base agli atti” (ovvero i referti clinici di visite ed esami), quindi senza dover necessariamente convocare vostro figlio/a di persona.

Leggi tutto su: Come comportarsi in caso di rivedibilità?

14/4/2022

Ai sensi dell’Articolo 381, decreto del Presidente della Repubblica 495/1992 – Contrassegno Invalidi, le persone “con deambulazione sensibilmente ridotta”, o con “cecità assoluta” hanno diritto al contrassegno europeo di sosta e circolazione.

Sul verbale d’invalidità o di handicap delle persone disabili che hanno diritto al contrassegno è riportato l’art. 318: leggi dove trovarlo sul verbale

Il D.M. Infrastrutture del 5 luglio 2021 ha istituito il Registro Pubblico CUDE.

Si tratta di una banca dati nazionale online che permetterà alle persone con il contrassegno di circolare liberamente nelle ztl di tutti i Comuni italiani ed europei senza temere di incorrere in sanzioni.

Questo è possibile grazie a un microchip elettronico inserito nel contrassegno, contenente i dati del titolare e due targhe. Precisiamo che non si tratta di dati sensibili.

Se viaggerete a bordo di un’automobile con una targa diversa, dovrete modificare telematicamente la targa associata al contrassegno.

La piattaforma non è ancora attiva, ma è iniziata la sua implementazione a livello nazionale. Vi terremo costantemente aggiornati.

Le persone disabili possono parcheggiare in zona blu?

Come si richiede il CUDE?

La maggior parte dei contrassegni di sosta e circolazione sono stati già rilasciati automaticamente con il microchip. Se così non fosse, occorre fare riferimento alla Polizia municipale del proprio Comune per richiederlo o per ricevere le informazioni corrette sull’ufficio di riferimento.

Leggi: Come richiedere il Contrassegno Europeo di Sosta e Circolazione

Pubblico registro automobilistico – Come funziona il CUDE?

 

Aggiornato al 8/4/22

Alcune provvidenze per invalidità civile, sordità e cecità spettano se non si superano determinati limiti di reddito ridefiniti annualmente.

Al fine di concederle, l’INPS richiede annualmente, entro il 28 febbraio, una dichiarazione dei redditi percepiti, detta “RED” (da REDditi).

La scadenza per presentare il RED 2022, per il protrarsi della pandemia, è stata prorogata dall’INPS al 21 marzo prossimo (Messaggio INPS n. 1083 – 8/3/2022).

Leggi il comunicato dell’INPS

Ricordiamo che per presentare la dichiarazione RED tramite il portale dell’INPS è necessario che vi siate procurati la delega SPID per operare per conto di vostro/a figlio/a: leggi come.

Come pensi faccia più piacere

Leggi tutto

Alcune provvidenze per invalidità civile, sordità e cecità spettano se non si superano determinati limiti di reddito ridefiniti annualmente.

Parliamo delle seguenti provvidenze:

Al fine di concederle, l’INPS richiede annualmente, entro il 31 marzo, una dichiarazione dei redditi percepiti, detta “RED” (da REDditi).

Come si dichiara il RED?

Per comunicare i propri redditi il cittadino (o il suo tutore legale) ha a disposizione due modalità: fare riferimento a un CAF o Ente di patronato, oppure il portale dell’INPS, tramite SPID o CIE.

Per presentare il RED tramite il portale dell’INPS è necessario collegarsi alla pagina “RED semplificato” ed entrare tramite SPID o CIE: vai al RED semplificato.

Leggi anche: come richiedere lo SPID per minori e tutelati?

Per accedere alla pagina del sito dell’INPS per presentare la dichiarazione RED clicca qui

Legg: Quali sono le provvidenze economiche per bambini invalidi civili?

Leggi: Quali provvidenze economiche spettano a un maggiorenne invalido?

Aggiornato al 14-3-2022

Le norme sull’invalidità civile e l’handicap, in Europa, sono nazionali. Per questo motivo, un verbale d’invalidità prodotto in Italia, non avrebbe valore nei restanti Stati europei e viceversa.

Nasce così la disability card (Carta Europea della Disabilità – CED): si tratta una carta che permette di attestare l’invalidità o l’handicap in Italia e in Europa.

La modalità di richiesta, gli aventi diritto e come utilizzarla sono illustrati all’interno del nostro articolo dedicato: vai al post

European Disability Card

Come funziona la Disability Card (sito del Governo Italiano)

7/3/2022

Le norme sull’invalidità civile e l’handicap, in Europa, sono nazionali. Per questo motivo, un verbale d’invalidità prodotto in Italia, non avrebbe valore nei restanti Stati europei e viceversa.

Per ovviare a questo problema e per altri motivi, la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e la FAND (Federazione fra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità) si sono battute in Italia per la realizzazione di una carta a validità europea.

Nasce così la disability card (Carta Europea della Disabilità – CED): è una carta che permette di attestare l’invalidità o l’handicap in Italia e in Europa, senza doversi portare dietro documentazione cartacea, come è stato dal 1971 (anno della legge istitutiva dell’invalidità civile) ad oggi.

La modalità di richiesta, gli aventi diritto e come utilizzarla sono illustrati all’interno del messaggio INPS n. 853 del 22 febbraio 2022 (Rilascio nuova procedura “Richiesta della Carta europea della disabilità in Italia” (CED). Vediamoli nello specifico.

La Card è prodotta dall’Istituto Poligrafico della Zecca dello Stato, con codice braille. Sulla parte frontale prevede la sigla dello Stato emittente, in alcuni Stati (al momento Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Malta, Slovenia, Romania e Italia) riporta un ologramma metallizzato riportante la bandiera UE, e l’eventuale indicazione della necessità da parte del titolare di essere accompagnato.

Come richiedere la disability card?

L’INPS ha implementato sul proprio portale una specifica procedura tramite SPID o CIE: vai servizio.

Al momento non sembra possibile procedere tramite CAF o Patronato, mentre è possibile richiederla tramite una fra le seguenti associazioni di categoria: ANMIC, ENS, UIC, ANFFAS.

Nel caso di minori, occorre la delega dell’identità digitale (SPID) in uso, oppure le credenziali di identità digitale del minore: leggi come richiedere la delega .

La Carta può essere richiesta anche da genitori affidatari, ma in questo caso la validità sarà legata al periodo di affidamento.

Per richiedere la Disability Card dovrete fornire all’INPS:
– una fotografia a colori in formato tessera (formato europeo), che verrà successivamente riportata sulla Carta;
– l’indirizzo per il recapito della Carta, se diverso da quello di residenza già noto all’INPS.

Chi ha diritto alla disability card?

Il messaggio INPS n. 853/2022 specifica che i soggetti che possono presentare domanda sono:

Quando è possibile richiedere la disability card, quando arriva e quanto dura?

Come indicato sul sito del Governo e nel suddetto messaggio INPS, è possibile richiederla dal 22 febbraio 2022.

Entro 60 giorni dalla richiesta, l’INPS provvederà a spedire la tessera presso l’indirizzo indicato in fase di compilazione della modulistica on line.

La Carta resterà valida in concomitanza con lo stato di disabilità certificata e in ogni caso non oltre 10 anni, al termine dei quali potrete richiedere il rinnovo, previa verifica dei requisiti.

Disability card: in caso di rivedibilità o di aggravamento d’invalidità o di handicap

In caso sul verbale di invalidità o handicap sia indicata una data di rivedibilità, la Carta varrà fino al giorno della visita: in caso di conferma dello stesso grado di disabilità proseguirà senza interruzione. Se invece in sede di revisione verrà accertata una disabilità superiore o inferiore, la card verrà aggiornata automaticamente dall’INPS.

L’INPS inoltre potrà controllare la sussistenza dei requisiti in qualunque momento, e revocarla nel caso in cui non sussistano più le condizioni o accerti una violazione della legge nella dichiarazione del cittadino.

Se invece richiederete un nuovo accertamento per aggravamento della condizione di disabilità, l’INPS provvederà automaticamente alla sostituzione della Carta con i relativi aggiornamenti.

Leggi: come richiedere una visita di aggravamento d’invalidità o handicap

Vai al sito disability card

Aggiornato al: 05/4/2022

L’assegno unico e universale ha sostituito e unificato la maggior parte dei benefici economici a favore delle famiglie.

L’assegno ha importi diversi in base all’età, al numero e a grado di disabilità certificata dei figli a carico. Sono previste maggiorazioni in caso di madre al di sotto dei 21 anni, di nuclei con più di due figli e quando entrambi i genitori sono lavoratori percettori di reddito.

Chi percepisce il reddito di cittadinanza riceverà l’assegno unico d’ufficio, ovvero senza dover presentare domanda.

Leggi tutto nel nostro articolo

Assegno unico e figli disabili

Dal primo gennaio è possibile presentare on line, sul portale dell’Inps o tramite CAF o ente di Patronato, la domanda per ricevere l’Assegno unico e universale per figli.

L’assegno unico sostituisce una serie di misure precedenti a sostegno delle famiglie:

Esso non sostituisce il bonus nido, che pertanto resta in vigore.

Resteranno in vigore anche le altre detrazioni fiscali per familiari a carico, per es. per il coniuge e per i figli maggiori di 21 anni.

 

Cosa s’intende per persona non autosufficiente, disabilità grave e disabilità media?

La revisione del conteggio dell’ISEE (DPCM n. 159 del 5 dicembre 2013) ha introdotto tre fasce di disabilità (ci riferiamo qui ai minori di 18 anni, ma il DPCM fornisce le indicazioni anche per gli adulti e gli anziani). Per comprendere in quale “categoria” rientri vostra/o figlia/o occorre verificare il verbale d’invalidità civile, nella sezione “il richiedente è riconosciuto”:

La differenza fra non autosufficienza e disabilità grave, in caso di disabilità fisica, psichica o mentale, è poco chiara nell’ambito delle norme: leggi il Dossier ISEE di HandyLex.org

 

A quanto ammonta l’assegno unico 2022?

Fino a 18 anni l’importo è compreso fra 50 e 175 euro al mese, in base all’ISEE, mentre dai 18 ai 20 anni l’importo va da 25 a 85 euro al mese, sempre in base all’ISEE.

L’assegno unico in caso di figli disabili tra 0 e 18 anni è maggiorato nella misura fissa di:

Dal terzo figlio in sù l’assegno unico è maggiorato da 15 a 85 euro al mese, in base all’ISEE.

Dai 18 ai 21 anni l’importo dell’assegno unico è di 50 euro al mese, se i figli maggiorenni seguono un corso di formazione scolastica, professionale o di laurea, o se hanno un reddito di lavoro inferiore a 8.000 euro, o se risultano disoccupati e sono registrati presso il Centro per l’impiego.

In caso di figli disabili tra 18 e 21 anni l’assegno è maggiorato di ulteriori 50 euro al mese.

Per figli disabili maggiori di 21 anni l’assegno unico va da 15 a 85 euro al mese, in base all’ISEE, senza limiti di età.

Un bonus di 20 euro al mese è previsto se la madre ha meno di 21 anni.

In caso entrambi i genitori lavorino, l’assegno è maggiorato da 0 a 30 euro al mese, in base all’ISEE.

L’assegno unico per i percettori di reddito di cittadinanza è corrisposto d’ufficio, senza dover presentare domanda.

Assegno unico – tabella degli importi (INPS)

 

Come si richiede l’assegno unico 2022?

L’assegno unico può essere richiesto tramite tramite il portale dell’INPS (occorre essere in possesso di SPID – Sistema Unico d’Identità Digitale) oppure tramite CAF o ente di Patronato

Aggiornato al 17-1-2022

Nell’Aprile 2010 la gestione della procedura di richiesta di accertamento di invalidità civile e handicap era passata a livello nazionale all’INPS.

Per comunicare con l’Istituto occorreva dotarsi di un PIN (Personal Identification Number), un codice identificativo personale.

Dal 30 settembre 2021 l’INPS, in accordo con la riforma telematica della Pubblica amministrazione, è passata ai sistemi di identità digitale: SPID, CIE, CNS.

Il sistema più utilizzato di norma è lo SPID (Sistema Unico Identità Digitale), un sistema di credenziali che permette di comunicare (e pagare) online con la Pubblica Amministrazione.

L’interazione con i servizi online dell’INPS erano regolamentati come segue:

Come si richiede lo SPID per minorenni e tutelati?

La procedura di delega è descritta in modo particolareggiato presso le FAQ del sito dell’INPS, che consigliamo di consultare: vai al sito

L’INPS precisa che il genitore può registrare direttamente online una delega sullo SPID a proprio nome, per l’esercizio dei diritti del figlio minore, senza la necessità di recarsi presso lo sportello: vai al sito.

Se invece vuoi recarti allo sportello, leggi come prendere appuntamento all’INPS senza fare code

Ora le linee guida AGID – Agenzia per l’Italia digitale consentono ai minori – dai 5 anni in poi – di ottenere e usare SPID per l’accesso ai servizi digitali sotto la supervisione dei genitori. Il rilascio di SPID ai minori nella fascia di età da 5 a 14 anni prevede un periodo iniziale di sperimentazione.

Per la procedura di richiesta di SPID (Identità digitale) per minori clicca qui

Cos’è la CNS?

CNS significa Carta Nazionale dei Servizi. E consiste in una Smart Card o in una chiavetta USB che contiene un “certificato digitale” di autenticazione personale. Consente l’identificazione certa dell’utente e permette di consultare i dati personali resi disponibili dalle pubbliche amministrazioni direttamente su sito web, come ad esempio, l’accesso all’INPS o ai servizi sanitari e ai referti di visite ed esami della propria ASL.

Come si accede all’INPS tramite CIE?

In alternativa allo SPID e al CNS è possibile accedere all’INPS tramite CIE.

In questo caso occorre essere in possesso di una CIE in corso di validità ed essere in possesso dei codici PIN e PUK. Occorre inoltre possedere uno smartphone con sistema Android e lettore NFC o di un PC collegato a un lettore RFID.

Una volta abilitata la CIE tramite software (da PC) o tramite QR Code (da smartphone), si potrà accedere al sito dell’INPS. Vai alle istruzioni dell’INPS

11/4/2022

L’assegno Universale è previsto dal DDL n. 1892. Il Disegno di legge è ora in attesa di pubblicazione.

L’assegno consisterà in un beneficio economico attribuito ai nuclei familiari con figli a carico, nell’ambito delle risorse economiche disponibili. 

Le risorse economiche saranno attinte da un fondo specifico (“Fondo assegno universale alla famiglia”) e dalla soppressione di altre misure, tra cui l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori, l’assegno di natalità, il premio alla nascita, il fondo di sostegno alla natalità, le detrazioni Irpef per i figli a carico

L’importo medio dovrebbe (occorre attendere la pubblicazione del testo finale della norma) essere di circa € 250,00 a famiglia, modulato sulla base della condizione economica del nucleo familiare e dell’età dei figli. Al alcuni genitori spetterà quindi un importo superiore a 250 euro, ad altri un importo inferiore (fino a nessun contributo).

Verrà erogato dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni (in misura inferiore però tra i 18 e i 21 anni, e soltanto in presenza di determinati requisiti, come la formazione scolastica, universitaria o professionale, Servizio civile universale, e altre condizioni).

Sarà compatibile con il reddito di cittadinanza.

A chi spetterà

L’assegno unico universale sarà ripartito in pari misura tra chi esercita la responsabilità genitoriale (di solito i genitori).

In caso di separazione legale senza affido congiunto, in mancanza di accordo, esso spetterà al genitore affidatario.

Assegno unico e disabilità

L’assegno unico non verrà preso in considerazione per il calcolo dell’indennità di frequenza o di prestazioni socio-sanitarie (per es. per il costo di un educatore fornito dalla NPI o dal Comune).

Per ciascun figlio con disabilità, l’importo sarà erogato con una maggiorazione variabile, in base anche alla gravità della disabilità. La maggiorazione cesserà al compimento dei 21 anni.

 

Corso riservato a insegnanti, educatori, genitori e professionisti.

Sono aperte le iscrizioni al percorso di formazione di livello avanzato “Autismo e vita quotidiana” della dottoressa Enza Crivelli, per l’anno 2020/2021.

Quattro i moduli del corso: è possibile frequentarne uno, più o tutti. I corsi si terranno on line tramite piattaforma Zoom.

Programma completo del Corso Avanzato

Compila online il modulo di iscrizione

Da luglio a ottobre 2020 venti ragazzi tra i 13 e 27 anni, divisi in due gruppi (adolescenti tra i 13 e i 18 anni e giovani adulti tra i 19 e i 27 anni) si sono riuniti virtualmente più volte alla presenza di una psicologa che li ha accompagnati in un percorso di consapevolezza e conoscenza di se stessi rispetto all’essere sibling, cioè sorelle o fratelli di persone con malattia rara.

Tra le informazioni emerse dagli incontri di quest’anno ce n’è una che accomuna tutti: la tensione tra il senso di responsabilità da una parte e la paura di perdere la possibilità di un futuro autonomo dall’altra; e dunque la ricerca di un equilibrio tra restare a fianco al fratello e alla famiglia e andare per la propria strada verso un futuro che potrebbe anche essere lontano e carico di altri impegni.

Leggi l’articolo su HealthDesk, il portale di informazione sulla salute a tutto campo dalla politica, alla medicina e alla ricerca, con particolare attenzione al sociale.

Il verbale d’invalidità civile e di handicap è al momento l’unico documento valido a livello nazionale per attestare la disabilità e fruire così delle agevolazioni previste (per esempio l’entrata gratuita in un museo, o le agevolazioni fiscali per l’automobile).

Per ovviare al fatto di portare con sé questi certificati, l’INPS ha implementato il QR Code dell’Invalidità Civile per tutti i verbali di invalidità civile, cecità civile, sordità, handicap e disabilità (INPS – Qr code disabilità).

Il vantaggio del QR-code è quello di disporre su dispositivo mobile di un’immagine stampata del proprio verbale di invalidità o handicap da utilizzare al posto della copia cartacea.

In questo modo, operatori, commercianti, amministrazioni pubbliche, ecc. possono estrarre dal verbale le informazioni utili per applicare o meno una agevolazione, uno sconto, un contributo, ecc.

Il QR-Code è sempre aggiornato con gli eventuali aggravamenti riconosciuti, con le rettifiche apportate dall’INPS o da altre revisioni.

Come leggere il QR-Code INPS?

E’ possibile leggere il QR-Code d’invalidità civile tramite l’app “INPS Mobile” o un’altra applicazione in grado di leggere i QR- Code.

Come richiedere il QR-Code INPS?

Per ottenere il QR Code occorre collegarsi sul sito dell’INPS all’apposito servizio online, dopo aver effettuato l’accesso con le proprie credenziali: PIN, SPID, CNS o CIE.

Il QR Code viene generato in tempo reale ed è immediatamente disponibile in formato PDF per essere stampato, inviato o salvato sul proprio computer o dispositivo mobile.

Il QR-Code dell’INPS rispetta la privacy?

Il dati del verbale riprodotti tramite l’inquadratura del Qr-Code non riportano la diagnosi e l’anamnesi: questo rispetta i dati sensibili, ma rende inutile il Qr-Code per la richiesta di ausili, o per presentare il verbale al servizio di Neuropsichiatria infantile.

 

Capita frequentemente che per applicare agevolazioni tariffarie, la biglietteria di luoghi di sport, cultura, svago e tempo libero chieda di mostrare una “tessera disabili”.

Oltra alla “Disability card” non esiste alcuna tessera disabili da esibire in questo caso: vai all’articolo

Leggi sul sito dell’INPS

L’accertamento d’invalidità civile o di handicap avviene a seguito di una visita medico-legale collegiale.

La valutazione avviene sia tramite un esame clinico alla persona, sia (e spesso soprattutto) tramite una valutazione dei documenti clinici. In alcuni casi, però, tali documenti sono talmente chiari, che non sarebbe necessario convocare la persona all’esame obiettivo.

E’ pensando a queste situazioni che il Decreto semplificazioni 2020, in accordo con la Riforma del sistema di riconoscimento della disabilità prevista dal “Secondo programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità” – Cap. 3 (DPR 12 ottobre 2017 – cap. 3), ha previsto che il riconoscimento di invalidità e handicap possa avvenire anche in base alla mera documentazione clinica, quindi senza obbligo di convocazione in presenza.

Il Decreto semplificazioni 2020 (DL n. 76 del 16/7/2020) recita infatti:

Art. 29-ter. Semplificazione dei procedimenti di accertamento degli stati invalidanti e dell’handicap

1. Le commissioni mediche pubbliche preposte all’accertamento delle minorazioni civili e dell’handicap ai sensi dell’articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, sono autorizzate a redigere verbali sia di prima istanza che di revisione anche solo sugli atti, in tutti i casi in cui sia presente una documentazione sanitaria che consenta una valutazione obiettiva.

2. La valutazione sugli atti può essere richiesta dal diretto interessato o da chi lo rappresenta unitamente alla produzione di documentazione adeguata o in sede di redazione del certificato medico introduttivo. In tale secondo caso spetta al responsabile della commissione di accertamento indicare la documentazione sanitaria da produrre. Nelle ipotesi in cui la documentazione non sia sufficiente per una valutazione obiettiva, l’interessato è convocato a visita diretta.

 

Prendere in considerazione l’opportunità della visita in base agli atti è diventato abbastanza frequente in caso di accertamento di rivedibilità

Aggiornato al 25-05-2023

 

Gli esperti dell’Fda considerano il videogioco come un utile strumento da abbinare ad altri interventi come farmaci, psicoterapie, programmi rieducativi.

Leggi l’articolo su HealthDesk, il portale di informazione sulla salute a tutto campo dalla politica, alla medicina e alla ricerca, con particolare attenzione al sociale.

Prendendo spunto dall’esperienza del progetto Care Passport di cui l’APIC Torino sottopone a chiunque sia interessato un piccolo tesserino, dalle dimensioni di una carta di credito, il quale una volta stampato (su carta, cartoncino o su carta adesiva) e compilato, può tornare molto utile ai sanitari che in condizioni di emergenza potrebbero essere nella necessità di prendersi cura di persone portatrici di apparecchi acustici e/o impianti cocleari.

CocleareApic

 

Il tesserino una volta compilato con i dati che si ritengono fondamentali per la propria tranquillità, può essere inserito nel proprio portafogli assieme alla tessera sanitaria, o altro documento. Lo stesso, se stampato su carta adesiva può anche essere incollato sul retro del proprio smartphone, sulla custodia di un qualsiasi documento di riconoscimento o perché no, direttamente sul portadocumenti.
L’associazione, appena sarà possibile, si impegna a stampare un certo numero di copie su carta autoadesiva, in modo da poter avviare la distribuzione ai propri soci.
Scarica il tesserino

Fra le molte iniziative culturali sorte nel contesto dell’emergenza epidemica da Covid-19 segnaliamo la magnifica possibilità di registrarsi direttamente da casa al circuito delle Biblioteche civiche torinesi e di consultare in notevole catalogo di libri online (oltre 19.600 e-book, 1.075 audiolibri, musica, quotidiani e periodici)

audiolibri

Consulta il catalogo delle risorse online

La Fondazione libri italiani accessibili (LIA) inoltre da la possibilità di scaricare gratuitamente un proprio libro accessibile in catalogo

Vai al catalogo LIA

Il nostro catalogo di libri accessibili  e di narrativa per bambini e ragazzi permette di affinare molto la ricerca, in base alle caratteristiche del bambino e alla modalità di interazione con il libro che vi interessa proporgli: seleziona i libri che ti interessano e verifica la loro disponibilità nelle biblioteche online sopra indicate.

Aggiornato al 14-4-2020

Gli occhiali speciali sono un dispositivo che non permettono di riacquistare la vista, ma lasciano intravedere sagome di volti e di oggetti, sono studi innovativi pionieristici, ma non si tratta di una soluzione praticabile a breve termine.

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“Chilometri di vite” ha l’obiettivo di sostenere i genitori di bambini e ragazzi che convivono con la Sma attraverso parent training interculturale e attività ricreative.

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Offrire la terapia giusta al paziente giusto. La strategia della medicina personalizzata si conferma vincente per un gruppo di malattie demielinizzanti che colpiscono i bambini: grazie alla scoperta di un biomarker che le caratterizza è stato possibile individuare il trattamento ad hoc più efficace, capace di ottenere notevoli miglioramenti e in alcuni casi di avvicinarsi molto alla completa guarigione.

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I meccanismi che portano all’insorgenza di malattie gravi come Alzheimer, sclerosi laterale amiotrofica, patologie immunologiche e tumori potranno essere meglio compresi grazie a un protocollo per l’identificazione delle modifica al corredo genetico sviluppato dall’Istituto di biomembrane, bioenergetica e biotecnologie molecolari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibiom) e dell’Università di Bari.

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Si chiama SYT13 ed è un gene dalla cui attività potrebbe in parte dipendere la manifestazione di due gravi malattie neurodegenerative: la sclerosi laterale amiotrofica e l’atrofia spinale muscolare.

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A prima vista sembrerebbe controintuitivo. Eppure i videogiochi possono essere utilizzati per aumentare la concentrazione dei bambini affetti da sindrome da deficit di attenzione e iperattività (Adhd).

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Ogni mercoledì mattina l’ASL Città di Torino affronta un tema relativo alla cura del bambino nei primi 1000 giorni di vita.

 

I-Mercoledi-di-Febbraio

 

Immagine tratta da https://www.vanityfair.it/article/covid-bimbo-morto-torino-pediatri-vaccinate

Sbagliando si impara. Vale per tutti, dagli umani, agli animali ai robot. Tanto gli esseri viventi quanto i sistemi di intelligenza artificiale apprendono  nuove nozioni grazie agli errori. Ma qual è la giusta dose di fallimento utile a far progredire le conoscenze? Leggi l’articolo su HealthDesk, il portale di informazione sulla salute a tutto campo dalla politica, alla medicina e alla ricerca, con particolare attenzione al sociale.

In Italia si stima che l’ADHD riguardi il 2% della popolazione, circa un milione di adulti, ma ne è consapevole meno di uno su cinque, mentre la sindrome di Asperger, un disturbo dello spettro autistico che riguarda circa l’1% della popolazione; e può passare a lungo sotto silenzio, arrivando alla diagnosi molto più tardi di altre forme di autismo. Leggi l’articolo su HealthDesk, il portale di informazione sulla salute a tutto campo dalla politica, alla medicina e alla ricerca, con particolare attenzione al sociale.

I ricercatori dell’Istituto di genetica e biofisica “Adriano Buzzati-Traverso” del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Igb) di Napoli hanno individuato un unico network molecolare che collega diversi geni, ritenuti responsabili di diverse patologie dello sviluppo cerebrale. Leggi l’articolo su HealthDesk, il portale di informazione sulla salute a tutto campo dalla politica, alla medicina e alla ricerca, con particolare attenzione al sociale.

Sempre più persone si stanno orientando verso la possibilità di prendere un’auto in leasing.

A chi si domandasse se esistano agevolazioni a questo proposito, precisiamo che è prevista l’Iva ridotta al 4%, soltanto a condizione, però, che il contratto di leasing sia di tipo “traslativo”.

In sostanza, è indispensabile che dalle clausole contrattuali emerga la volontà delle parti di trasferire all’utilizzatore la proprietà del veicolo, mediante il riscatto, da esercitarsi al termine della durata della locazione finanziaria.

In questo caso, la società di leasing potrà applicare l’aliquota agevolata sia sul prezzo di riscatto, sia sui canoni di locazione finanziaria.

Dalla data di stipula del contratto decorre:

• il periodo di quattro anni nel corso del quale il beneficiario non può avvalersi nuovamente dell’agevolazione
• il periodo di due anni durante il quale egli deve mantenere la disponibilità del veicolo. Il mancato rispetto di quest’ultima condizione è causa di decadenza dal beneficio (tranne l’ipotesi in cui la cessione sia dovuta alla necessità di nuovi o diversi adattamenti del mezzo).

Ultimo aggiornamento: 16-2-2021

Cambiano le regole per il parcheggio in zona blu per le persone con disabilità.

Con la deliberazione della Giunta Comunale num. mecc. 2020 00249/119 del 28 gennaio 2020, infatti, le persone con disabilità e titolari di contrassegno, potranno parcheggiare o far parcheggiare gratuitamente l’auto dei loro accompagnatori in tutte le aree di sosta a pagamento, senza alcuna limitazione oraria.

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Ogni mercoledì mattina l’ASL Città di Torino affronta un tema relativo alla cura del bambino nei primi 1000 giorni di vita.

 

I-Mercoledi-di-Febbraio

L’Agenzia delle entrate prevede una detrazione per familiari a carico, commisurata al grado di parentela (coniuge o figlio), all’età del familiare e al reddito del nucleo. La detrazione subisce una maggiorazione per ogni figlio certificato in situazione di handicap.

Alcuni istituti previdenziali, come per esempio l’INPS, prevedono invece gli assegni familiari, proporzionati al reddito.

• Detrazioni per figli a carico

Un figlio è considerato a carico se il suo reddito annuo lordo non supera 4.000 euro (fino al compimento dei 24 anni) o 2.840,51 euro successivamente.

Per ogni figlio con disabilità fiscalmente a carico la detrazione teorica massima è:
– 1.620 Euro, se il figlio ha un’età inferiore a tre anni;
– 1.350 Euro, per il figlio di età pari o superiore a tre anni.
Con più di tre figli a carico la detrazione aumenta di 200 euro per ciascun figlio a partire dal primo.

La detrazione effettiva si calcola seguendo questa formula:

detrazione teorica x [(95.000- reddito complessivo)/95.000]
il risultato di questa formula dà la detrazione spettante

Per es.: figlio minore di tre anni con disabilità certificata = detrazione teorica di 1620 euro; reddito complessivo 30.000 euro

1.620 (detrazione teorica) x (95.000-30.000)/95.000 =

1.620 x 65.000/95.000 =

1620 x 0,6842 = 1.108 euro (detrazione reale)

Nel caso di redditi insufficienti per essere sottoposti a tassazione, però, il beneficio è inesistente (si tratta di soggetti “fiscalmente incapienti”).

•  L’assegno familiare

Deve essere richiesto al proprio istituto previdenziale; spetta, quando previsto, in caso di invalidità certificata

•  Addetti ai servizi domestici e familiari (colf, baby sitter): I contributi previdenziali e assistenziali obbligatori sono deducibili, per la parte a carico del datore di lavoro, fino all’importo massimo di 1.549,37 euro

Da marzo 2022 queste misure verranno sostituite dall’assegno unico 2022

Aggiornato al: 17-1-2022

“Mamma, mi spingi sull’altalena?”, “Papà, andiamo al parco giochi?”

Quale genitore non si è sentito porre queste domande fino allo sfinimento e quale genitore di bambino con disabilità non vorrebbe la stessa cosa?

Quale bambino non vorrebbe provare la sensazione di girare vorticosamente sulla giostra o di scendere dallo scivolo?

Purtroppo la maggior parte dei parchi giochi, non soltanto in Italia, non è inclusivo, cioè non permette ai bambini di disabilità di divertirsi e di partecipare ai divertimenti al pari degli altri bambini e dei propri fratelli o sorelle.

 

Tuttavia lentamente sta prendendo piede la cultura dei giochi e dei parchi giochi inclusivi. A Torino ne esistono tre, dei quali uno completamente accessibile, con tanto di casa sull’albero, si trova dietro alla chiesa della Gran Madre, in Via Moncalvo 1 (Centro Paideia).

Il censimento più esauriente e aggiornato di parchi giochi accessibili e inclusivi in Italia è molto probabilmente quello del blog parchipertutti.com, realizzato da due mamme della Romagna, che consigliamo di visitare.

 

Centro Paideia

Parchipertutti.com

Per impulso dell’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) e della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) è nata IURA, un’agenzia per i diritti delel persone con disabilità.

L’agenzia da un lato riporta i diritti fondamentali, dall’altro è un osservatorio sulle violazioni.

Una sezione specifica è dedicata ai minori con disabilità.

Vai al sito

Sulle spese sanitarie e di assistenza personale si applicano sia deduzioni, sia detrazioni.

Se avete dubbi sul significato di questi termini leggete “Quali sono le agevolazioni fiscali?

Spese SANITARIE deducibili:

•  le spese mediche generiche (per esempio, le prestazioni rese da un medico generico, l’acquisto di medicinali)
•  le spese per ippoterapia e musicoterapia, a condizione che siano state prescritte da un medico che ne attesti la necessità per la cura e siano eseguite in centri specializzati direttamente da personale medico o sanitario specializzato (psicoterapeuta, fisioterapista, psicologo, terapista della riabilitazione, eccetera), o sotto la loro direzione e responsabilità tecnica.
•  le spese di assistenza specifica
-l’assistenza infermieristica e riabilitativa
-le prestazioni fornite dal personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale (se dedicate esclusivamente all’assistenza diretta della persona)
-le prestazioni rese dal personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo, da quello con la qualifica di educatore professionale, dal personale qualificato addetto all’attività di animazione e di terapia occupazionale.

NB: tranne l’ippoterapia e la musicoterapia, queste spese sono deducibili anche quando sono state sostenute per un familiare disabile non a carico fiscalmente: se il documento di spesa è intestato solo al disabile, la deduzione spetta al familiare che ha sostenuto in tutto o in parte il costo, a condizione che integri la fattura, annotando sulla stessa l’importo da lui sostenuto.

Spese SANITARIE detraibili al 19% dall’Irpef con franchigia di 129,11 euro
In particolare, possono essere detratte, per la parte eccedente l’importo di 129,11 euro, le spese sanitarie specialistiche (per esempio, analisi, prestazioni chirurgiche e specialistiche).

Spese SANITARIE detraibili integralmente (cioè senza franchigia):

– trasporto in ambulanza del soggetto portatore di handicap (le prestazioni specialistiche effettuate durante il trasporto invece danno diritto a detrazione solo sulla parte eccedente i 129,11 euro);
– acquisto di poltrone per inabili e minorati non deambulanti e apparecchi per il contenimento di fratture, ernie e per la correzione dei difetti della colonna vertebrale;
– acquisto di arti artificiali per la deambulazione.

Spese SANITARIE detraibili per la parte che eccede 129,11 euro:  spese sanitarie specialistiche: analisi, prestazioni chirurgiche e specialistiche.

Spese SANITARIE deducibili: sono interamente deducibili dal reddito le spese mediche generiche o di assistenza specifica sostenute nell’interesse di un figlio disabile. Si tratta delle spese di carattere sanitario più diffuso: acquisto di medicinali, prestazioni rese da un medico di famiglia o da professionisti della riabilitazione, ma anche da personale sociosanitario (“OSS”) ed educatori professionali.
Le spese di assistenza specifica sono deducibili dal reddito complessivo anche quando sono sostenute dai familiari di una persona disabile non fiscalmente a carico. E’ il caso per es. di un nonno che le sostenga per un nipotino. Attenzione: Chi ha sostenuto le spese deve essere riportato in fattura.
Si considerano di “assistenza specifica” le spese relative a: assistenza infermieristica e riabilitativa, personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale, prestazioni fornite dal personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo, personale con la qualifica di educatore professionale, personale qualificato addetto ad attività di animazione e di terapia occupazionale.
In caso di ricovero in un istituto di assistenza è possibile portare in deduzione la parte della retta che riguarda le spese mediche e le spese paramediche di assistenza specifica. E’ necessario che richiediate alla struttura di indicare tali spese distintamente nella documentazione fiscale che vi rilascia.

Spese di ASSISTENZA PERSONALE: detrazione del 19%

Sono detraibili dall’Irpef, nella misura del 19%, le spese sostenute per gli addetti all’assistenza personale nei casi di “non autosufficienza” del disabile nel compimento degli atti della vita quotidiana.

La detrazione deve essere calcolata su un ammontare di spesa non superiore a 2.100 euro e spetta solo quando il reddito complessivo del contribuente non è superiore a 40.000 euro. Nella determinazione del reddito complessivo va compreso anche il reddito dei fabbricati locati assoggettato al regime della cedolare secca. Se più contribuenti hanno sostenuto spese per assistenza riferita allo stesso familiare, l’importo va ripartito tra di loro.

Se un contribuente ha sostenuto spese per sé e per un familiare, la somma sulla quale egli potrà calcolare la detrazione resta comunque quella di 2.100 euro.

NB: La detrazione spetta anche per le spese sostenute per il familiare non autosufficiente, anche quando egli non è fiscalmente a carico.

Spese di ASSISTENZA deducibili: i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori versati per gli addetti ai servizi domestici e familiari (per esempio, colf, baby-sitter e assistenti delle persone anziane) sono deducibili, per la parte a carico del datore di lavoro, fino all’importo massimo di 1.549,37 euro

Agenzia delle Entrate – “Le agevolazioni fiscali sule spese sanitarie

Agenzia delle Entrate – “Guida alle agevolazioni fiscali per disabili

Aggiornato al 16/10/2023

Le agevolazioni fiscali per l’acquisto dell’automobile consistono in:

•  IVA al 4%: spetta sull’acquisto e sull’adattamento del veicolo (manodopera più strumenti e accessori staccati necessari). Sull’acquisto (non sulla manutenzione) il limite massimo di cilindrata previsto è  2000 centimetri cubici se l’auto è alimentata a benzina, 2800 se è diesel
•  Detrazione IRPEF del 19%: riguarda l’acquisto e le spese di manutenzione straordinaria a fronte di una spesa complessiva (fra acquisto e manutenzione) che non superi 18.075,99 euro.
•  Esenzione totale del bollo: il limite massimo di cilindrata previsto è  2000 centimetri cubici se l’auto è alimentata a benzina, 2800 se è diesel (Vai al sito)
•  Esenzione dalla tassa di trascrizione sui passaggi di proprietà (non spetta in caso di disabilità sensoriale)

Tali agevolazioni spettano anche al familiare che ha fiscalmente a carico la persona disabile per la quale si acquista l’automobile.

Poiché su questo argomento si sono susseguiti nel tempo pareri dirimenti e circolari da parte dell’Agenzia delle Entrate, il decreto legge n. 5/2012 – art. 4 – ha previsto una semplificazione: i verbali  di accertamento dell’invalidità civile / handicap devono riportare anche la sussistenza dei requisiti sanitari necessari per poter richiedere le agevolazioni fiscali relative ai veicoli (nonché per il rilascio del contrassegno invalidi). Pertanto, i nuovi certificati, oltre ad accertare lo stato di invalidità civile, cecità, sordità, handicap e disabilità del soggetto, devono stabilire anche se sono soddisfatti:

– i requisiti richiesti dalle norme fiscali per poter fruire delle agevolazioni per l’acquisto di veicoli

– i requisiti richiesti dal Codice della Strada per poter richiedere il contrassegno di parcheggio per disabili

Come comprendere dal certificato d’invalidità se avete diritto alle agevolazioni sull’auto?

Abbiamo redatto una tabella riassuntiva delle voci che possono trovarsi sul verbale

Voce sul verbale

 

Significato

 

Note

 

art. 8 della legge n. 449/1997 portatore di handicap con ridotte o impedite capacità motorie permanenti Il mezzo deve essere adattato al trasporto o alla  guida.
Nel caso di minore età si può prescindere dall’adattamento obbligatorio del veicolo se è riconosciuto persona con handicap grave (Circolare 11/E 21/5/2014)
art. 30, comma 7, della legge 388/2000 -affetto da handicap psichico o mentale di gravità tale da avere determinato il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento
invalido con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetto da pluriamputazioni
Spettano tutte le agevolazioni, indipendentemente dall’adattamento dell’auto
art. 6 della legge n. 488/99 e art. 50 della legge 342/2000 sordo Non spetta l’esenzione dalla tassa di registrazione al PRA o di trascrizione sui passaggi di proprietà
art. 6 della legge n. 488/99 e art. 50 della legge 342/2000 non vedente Non spetta l’esenzione dalla tassa di registrazione al PRA o di trascrizione sui passaggi di proprietà
articolo 381, decreto del Presidente della Repubblica 495/1992 invalido con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta Diritto al contrassegno di sosta e circolazione

Le commissioni mediche rilasciano il certificato in due distinte versioni: la prima copia riporta le indicazioni sopra esposte in forma estesa (colonne 1 e 2 della tabella), la seconda, invece, è rilasciata in versione “Omissis” (per motivi di privacy) e indica, nella parte relativa alle agevolazioni fiscali, i soli riferimenti normativi relativi al tipo di disabilità (colonna 1 della tabella).

Come comportarsi se sul verbale d’invalidità o di handicap non si trovano queste indicazioni, ma vostro figlio si ritrova in una delle condizioni indicate nella seconda colonna?

AUTO ELETTRICHE O IBRIDE
Poiché la normativa subordina l’agevolazione IVA alla cilindrata del veicolo,  per l’acquisto di veicoli elettrici spetta la detrazione Irpef ma non l’aliquota Iva ridotta, mentre spetta per l’acquisto di auto ibride, avendo queste anche un motore a cilindri.

OGNI QUANTO TEMPO SI PUO’ FRUIRE DELLE AGEVOLAZIONI IVA e IRPEF?

E’ possibile fruire della detrazione per l’acquisto e per la riparazione straordinaria di un’automobile una volta ogni quattro anni dalla data dell’acquisto. Trascorso questo periodo se ne può fruirne nuovamente, senza che sia necessario vendere il precedente veicolo

LE AGEVOLAZIONI VALGONO SE L’AUTOMOBILE VIENE ACQUISTATA ALL’ESTERO?
È possibile fruire della detrazione anche se il veicolo è acquistato e utilizzato all’estero da parte di soggetti fiscalmente residenti in Italia. La documentazione comprovante l’acquisto del veicolo in lingua originale deve essere corredata da una traduzione in lingua italiana.

 

* QUALI ADATTAMENTI SONO CONCESSI IN CASO DI “Ridotte o impedite capacità motorie”?

Le agevolazioni spettano se il minore di diciotto anni è in possesso di un certificato di handicap con connotazione di gravità oppure se l’auto è stata adattata al trasporto con almeno uno degli adattamenti previsti dal Ministero dei Trasporti e cioè:
– pedana sollevatrice meccanica/elettrica/idraulica
– scivolo a scomparsa meccanico/elettrico/idraulico
– braccio sollevatore meccanico/elettrico/idraulico
– paranco meccanico/elettrico/idraulico
– sedile scorrevole-girevole simultaneamente
– sistema di ancoraggio delle carrozzelle con cinture di sicurezza
– portiera scorrevole.

Agenzia delle Entrate – Le agevolazioni fiscali per persone con disabilità
INPS – Agevolazioni fiscali e contrassegno invalidi
Circolare 11/E 21/5/2014

Aggiornato al: 23-05-2023

Il Centro di Coordinamento della Rete Interregionale Malattie Rare (CMID) dell’Ospedale Giovanni Bosco di Torino ospita il Centro di Ascolto per le Malattie Rare, curato da A-RARE, Forum delle Associazioni di Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Il Centro di ascolto si trova al sesto piano dell’ospedale San Giovanni Bosco, Piazza del Donatore di Sangue 3 – Torino, ed è aperto al pubblico due giovedì al mese dalle ore 16 alle ore 18.
È gestito direttamente dalle associazioni dei pazienti, con l’obiettivo di dare informazioni riguardo diversi aspetti legati alle malattie rare.
Il collegamento con il CMID (Centro di Coordinamento della Rete Interregionale Malattie Rare), e con le strutture sanitarie della rete interregionale per le malattie rare, potrà facilitare il processo diagnostico-terapeutico dei singoli pazienti affetti da malattia rara, l’acquisizione di informazioni capillari di carattere socio-assistenziale e la diffusione della conoscenza del network di associazioni presenti sul territorio piemontese e valdostano.

Per accedere al Centro di Ascolto è possibile inviare una mail all’indirizzo segreteria@a-rare.it oppure contattare la Dr.ssa Annalisa Bisconti al numero 346.1059486 o il Dr. Luca Nave al numero 339.5203554. Per maggiori informazioni: www.a-rare.it.

Sul n. 327 di “Animazione Sociale” è pubblicato il Focus “Raccontarsi genitori di un figlio con disabilità”:

◊ Il mondo a testa in giù
◊ Genitori di carta
◊ Scrivere per mentalizzare

Testi a cura di Rossella Bo, Cinzia Casini, Elena Piccani, Massimo Poglio, Vittoria Russo, Alberto Sacchetto, Davide Tomatis,
Rossana Vercellone

Rossella Bo, Cinzia Casini, Elena Piccani, Massimo Poglio, Alberto Sacchetto sono Psicologi Psicoterapeuti consulenti dell’associazione Area onlus

Indice n. 327

Ci sono operazioni quotidiane che per la maggior parte delle persone sono semplici e banali, come per esempio riconoscere le banconote o calcolare il resto. Per altre persone invece, spesso a causa di un ritardo mentale o per un funzionamento di tipo discalculico, queste operazioni possono non essere per nulla scontate e automatiche, e precludono o riducono l’autonomia.

Per questo motivo, il Museo di risparmio di torino, attivo su iniziativa del gruppo bancario Intesa Sanpaolo, ha indetto un bando di progetti di educazione finanziaria, che ha premiato Gianky, app per smartphone disponibile gratuitamente su Googleplay.

Sul Bollettino ufficiale della Regione Piemonte è stata pubblicata la Legge n. 3/2019 “Promozione delle politiche a favore dei diritti delle persone con disabilità”.

Le legge persegue i seguenti obiettivi:
a) sostenere la dignità, i diritti e le libertà fondamentali di ogni persona con disabilità, in particolare sulla base dei principi di eguaglianza, non discriminazione e solidarietà;
b) porre in essere azioni volte a concorrere alla rimozione delle barriere fisiche, sensoriali e culturali che impediscono il pieno sviluppo della persona con disabilità e il raggiungimento della massima autodeterminazione possibile, intesa quale capacità di sviluppare autonomamente le proprie relazioni sociali, economiche e culturali;
c) disciplinare gli interventi regionali relativi alle politiche per la disabilità, uniformando il contesto legislativo regionale alle finalità di cui al comma 1 e alle linee guida del Programma biennale d’azione, redatte dall’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità,
di cui alla legge 18/2009;
d) favorire il coordinamento delle politiche a favore delle persone con disabilità attraverso sinergie e accordi con gli enti pubblici e privati presenti sul territorio regionale, con le associazioni di tutela delle persone con disabilità maggiormente rappresentative e con tutti gli attori coinvolti nella gestione e accompagnamento all’autonomia delle stesse.

Vai al testo

Viaggiare con il trasporto pubblico, lo si sa, per una persona disabile è una situazione che può generare ansie legate sia all’accessibilità delle fermate e della vettura, sia alla fruibilità delle informazioni (la direzione di viaggio del mezzo, capire se il mezzo in arrivo sia quello su cui interessa salire, poter scambiare informazioni con il personale -conducente, capotreno). Non si tratta unicamente di una questione di autonomia, ma anche di sicurezza.

Il 22 settembre 2017 la Regione Piemonte e la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità) avevano firmato un protocollo d’intesa teso a migliorare la mobilità accessibile in Piemonte. Il 20 dicembre 2018 la Regione ha deliberato gli “elementi minimi per la fruizione ed accessibilità dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale a favore dei passeggeri con disabilità in Piemonte”, pubblicata sul Bollettino ufficiale n. 5 del 31 gennaio 2019

Vai alla delibera

Ultimo aggiornamento: 5-2-2019

Il 17 gennaio 2019 il Consiglio dei Ministri ha approvato le “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni”.

Il decreto tiene conto delle provvidenze economiche per invalidità civile, cecità, sordità, al fine del computo del reddito familiare, pur non aumentandole.

Vai all’articolo “Quali soluzioni di contrasto alla povertà?

Può capitare che la scuola frequentata da vostro/a figlio/a si trovi in Zona a Traffico Limitato e voi ne risiedete invece al di fuori. In questo caso, può essere molto utile poter utilizzare l’auto all’interno della ZTL.

Queste situazioni sono regolamentate a livello comunale, per cui vi consigliamo di far rifermento innanzitutto all’Ufficio Rapporti con il Pubblico (URP)  del vostro Comune, che è facilmente reperibile dal sito web o al telefono tramite centralino.

A Torino, se dovete accompagnare a scuola in ztl un figlio con disabilità, occorre che richiediate alla GTT un Contrassegno di tipo “Scuola”. Tale permesso vale per ogni ordine di scuola, anche privata o paritaria, dall’asilo nido fino alla terza media.

Le scuole superiori sono escluse da questa agevolazione, anche in caso di disabilità

Il Contrassegno ha validità annuale: consente il transito in ZTL Centrale dalle 7.30 alle 9.30 dal 1° settembre al 31 luglio dell’anno in cui è stato richiesto.

E’ consentito il rilascio di un solo permesso di circolazione ad alunno (è compito della scuola valutare l’eventuale possibilità di concedere un secondo permesso).

Costi: 30,00 € per il rilascio del permesso, 16 € di marca da bollo.

Vai alle FAQ sui trasporti del Comune di Torino

Aggiornato al: 23-5-2022

Locked-in, bloccati nel loro mondo. Sono dedicati a loro, alle persone completamente paralizzate, gli sforzi dei ricercatori della Northwestern University per realizzare una interfaccia cervello-macchina in grado di tradurre in linguaggio tutte le parole non dette. Leggi l’articolo su HealthDesk, il portale di informazione sulla salute a tutto campo dalla politica, alla medicina e alla ricerca, con particolare attenzione al sociale.

Prima di effettuare l’iscrizione è utile prendere contatti con la direzione didattica della scuola, e in particolare con il coordinatore o la coordinatrice dei docenti di sostegno, per verificare se ci siano tutti i presupposti per un adeguato inserimento, consultare il Piano dell’Offerta Formativa elaborato dalla scuola e concordare modalità di inserimento o di assistenza durante l’anno scolastico.

Come per la scuola elementare e media, occorre procedere alla pre-iscrizione online, nell’ambito della quale occorrerà già indicare la disabilità; essa dovrà essere successivamente perfezionata con l’iscrizione di persona.

I genitori devono presentare alla scuola:

– il verbale di handicap rilasciato dall’INPS

– il profilo di funzionamento

– il consenso informato per l’avvio delle procedure per l’individuazione dell’alunno/a con disabilità.

 

E’ consigliabile inoltre segnalare particolari necessità (es. trasporto, esigenze alimentari, terapie da seguire, assistenza per l’autonomia)

Le iscrizioni degli alunni con disabilità non possono essere rifiutate, ma possono essere dirottate ad altre scuole, tramite l’intervento dell’ufficio scolastico territoriale.

Nel passaggio fra scuola media e scuola superiore non esiste la continuità educativa, come invece per i passaggi di grado dalla scuola materna fino alle scuole medie.

 

Aggiornato al 20-5-2020

Il percorso per la richiesta dell’insegnante di sostegno alla scuola superiore non differisce da quello per i gradi precedenti di scuola (vai all’articolo)

La Città Metropolitana di Torino (negli altri territori se ne occupa la Provincia) invia annualmente alle scuole secondarie di secondo grado una comunicazione nella quale vengono fissate le modalità, i modelli da compilare, la documentazione da allegare e i tempi di presentazione delle domande per ottenere il finanziamento, per attivare il servizio di supporto educativo per gli allievi, con disabilità o con esigenze educative speciali, residenti nel proprio territorio e frequentanti gli istituti secondari di secondo grado.

 

I destinatari primari del supporto educativo sono gli alunni e le alunne con disabilità certificata, ovvero con un certificato di handicap. La presenza di una condizione di disabilità certificata, di per sé, non giustifica la richiesta dell’insegnante di sostegno.

Per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), Funzione Intellettiva Limite (FIL) o Esigenze Educative Speciali (EES) oppure in condizione di svantaggio per motivi socio economici, culturali o linguistici, di norma, non sono previsti interventi di supporto educativo, con l’eccezione di alcune situazioni che vedano coinvolti alunni EES con rilevanti disturbi della condotta o di iperattività.

Definita l’entità delle ore assegnate e l’identità delle allieve/degli allievi beneficiari, l’istituto scolastico provvederà a scegliere il soggetto (persona fisica o giuridica) che dovrà gestire il servizio.
L’Individuazione del soggetto attuatore da parte delle istituzioni scolastiche può avvenire tramite:
– contrattazione diretta con l’operatore, secondo la normativa vigente;
– affidamento ad un ente gestore/cooperativa del territorio.

Guida operativa dell Città metropolitana – ed. 2018

A diciotto anni è possibile prendere la patente. Nel caso in cui una persona abbia una disabilità deve richiedere la “Patente speciale”: essa indicherà quali veicoli può guidare e se tali veicoli necessitino di adattamenti alla guida.

Questa visita deve essere richiesta a una apposita commissione dell’ASL, detta tecnicamente “Commissione Medica Locale” – CML.

Sulla domanda occorre specificare se si richieda la presenza dell’ingegnere in CML, necessario per prescrivere adattamenti dell’auto alla guida.

Una volta riconosciuta l’idoneità e rilasciato il foglio rosa, la persona potrà fare pratica di guida e sostenere gli esami per il conseguimento della patente, utilizzando veicoli con gli adattamenti prescritti dalla CML. In fase di esame pratico l’ingegnere della Motorizzazione Civile potrà confermare gli adattamenti ipotizzati dalla Commissione Medica o prevederne di diversi. Anche la persona con disabilità potrà richiedere adattamenti diversi da quelli prescritti.

Non è obbligatorio fare riferimento alla CML del proprio Comune o del proprio territorio di residenza, purché si tratti di un’ASL della vostra regione di residenza.

Questo è particolarmente utile quando i tempi di attesa per la visita medica nella propria ASL di residenza sono particolarmente lunghi.

Per i riferimenti su Torino clicca qui

Per trovare i riferimenti delle CML di una regione è possibile digitare su un motore di ricerca “CML” seguito dalla regione o dalla provincia di proprio interesse

Leggi il vademecum dell’ACI

Chi, come, quando, costi: clicca qui

Sugli adattamenti dell’automobile e dell’acquisto dell’auto è possibile godere di IVA al 4% e della detrazione IRPEF del 19% (vai al post). Sulla spessa sostenuta per l’acquisto e l’installazione degli adattamenti auto è previsto inoltre un contributo del 20%, da richiedere alla propria ASL di residenza (di solito se ne occupa l’Ufficio Protesi, Ausili e Assistenza integrativa – per Torino Clicca qui) – Legge 104 – art. 27 – Trasporti individuali

Aggiornato al 2-12/21

I verbali d’invalidità civile dei minori non riportano la percentuale d’invalidità e i diritti previsti, in base alle diciture riportate sul verbale, sono:

Dai sedici anni compiuti in sù, sui verbali d’invalidità viene riportata una “percentuale di riduzione della capacità lavorativa”. E’ questa un’espressione fuorviante, risalente a una norma del lontano 1971 (Legge 118/71): è ovvio infatti che la capacità lavorativa dipende da moltissimi fattori. Una persona in carrozzina, per esempio, con o senza ausili, protesi o interventi sull’ambiente può svolgere numerosi  lavori di ufficio.

Una volta maggiorenni, le agevolazioni in base alla percentuale d’invalidità sono le seguenti:

Quando sul verbale è riportato “[…] con necessità di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita” e/o “[…] con impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore”, spetta anche l’indennità di accompagnamento

Come leggere il verbale d’invalidità?

Quali provvidenze economiche spettano a un maggiorenne invalido?

Aggiornato al: 16-1-2024

I minori titolari di indennità di accompagnamento o di comunicazione, quelli esclusi dalle visite di controllo (sul verbale d’invalidità è riportato il riferimento al  DM 2 agosto 2007), e i minori affetti da sindrome da talidomide o da sindrome di Down, raggiunta la maggiore età hanno diritto, oltre alle prestazioni previdenziali di cui già godevano, alle seguenti ulteriori prestazioni:

– pensione di inabilità a favore dei cittadini maggiorenni totalmente inabili;
– pensione non riversibile a favore dei cittadini maggiorenni ciechi assoluti;
– pensione non riversibile a favore dei cittadini maggiorenni sordi;
senza fare richiesta di nuovo accertamento d’invalidità e senza presentare domanda di prestazione all’INPS, ma compilando il modello AP70 dell’INPS, tramite patronato o direttamente online, tramite il portale dell’INPS (occorre essere in possesso di SPID, CIE o CNS)

I minori già titolari di indennità di frequenza – che ritengano di raggiungere il 74% d’invalidità civile a seguito dell’accertamento da maggiorenni, possono presentare la relativa domanda entro i sei mesi antecedenti il compimento della maggiore età. In tali casi, le relative prestazioni sono erogate, in via provvisoria, al compimento del diciottesimo anno di età. Se l’accertamento d’invalidità richiesto da maggiorenni confermerà la previsione, le prestazioni verranno concesse, stanti tutti i requisiti amministrativi richiesti.

INPS – domanda di accertamento d’invalidità-handicap

 

Aggiornato al 12-5-2023

Negli ultimi anni (ovvero dal Decreto semplificazioni L. n. 114 del 2014) si è creata un po’ di confusione intorno alla questione dell’accertamento d’invalidità a 18 anni. Il Decreto, infatti, prevede che quando il minore percepisce l’indennità di accompagnamento, al compimento della maggiore età l’INPS proseguirà comunque a erogarla, senza dover chiedere un nuovo accertamento d’invalidità.

La regola aurea è che a 18 anni è SEMPRE necessario chiedere un nuovo accertamento d’invalidità civile, tranne quando:

Inoltre, a 18 anni non si nuovamente domanda di accertamento di Handicap (Legge 104/92): vai all’articolo “A 18 anni occorre ripetere l’accertamento di handicap?

Il decreto semplificazioni del 2014 (L. 114/2014) infatti prevede che:

1. Minori titolari di indennità di accompagnamento (art. 25, comma 6)

I minori titolari di indennità di accompagnamento o di comunicazione, i minori esclusi dalle visite di controllo (in questo caso sul verbale d’invalidità è riportato il riferimento al  DM 2 agosto 2007), e i minori affetti da sindrome da talidomide o da sindrome di Down, raggiunta la maggiore età hanno diritto, oltre alle prestazioni previdenziali di cui già godevano, alle seguenti ulteriori prestazioni, a seconda dei casi:

– pensione di inabilità a favore dei cittadini maggiorenni totalmente inabili
– pensione non reversibile a favore dei cittadini maggiorenni ciechi assoluti
– pensione non reversibile a favore dei cittadini maggiorenni sordi
senza fare richiesta di nuovo accertamento d’invalidità e senza presentare domanda di prestazione all’INPS, ma compilando il modello AP70 dell’INPS, tramite patronato o direttamente online, tramite il PIN dell’INPS.

Messaggio INPS n. 7382 10/10/14

Come chiedere l’indennità di accompagnamento a diciotto anni?

Per i minori titolari di indennità di accompagnamento o di comunicazione l’INPS ha predisposto una procedura semplificata per percepire le provvidenze previste al compimento della maggiore età. Questa nuova procedura, denominata “Verifica dati socio-economici e reddituali per la concessione delle prestazioni economiche”, è descritta nel messaggio INPS n. 1446 del 18/4/2023 e consiste nel comunicare i redditi lordi personali del neomaggiorenne mediante i seguenti passaggi sul sito dell’INPS:

  1.  “Sostegni, Sussidi e Indennità”
  2. –> “Per disabili/invalidi/inabili”
  3. –> (sulla destra) “Strumenti” —> “Vedi tutti”
  4. –> “Verifica dati socio-economici e reddituali per la concessione delle prestazioni economiche”
  5. –> “Utilizza lo strumento”
  6. Autenticarsi tramite SPID/CIE/CNS

In alternativa è possibile rivolgersi a un patronato

2. Minori titolari di indennità di frequenza (art. 25, comma 5)

I minori titolari di indennità di frequenza che ritengano che l’accertamento d’invalidità civile effettuato una volta maggiorenni decreterà un punteggio almeno del 74%, possono presentare domanda per via amministrativa (tramite patronato o tramite portale INPS) In tali casi, le relative prestazioni (assegno mensile o pensione d’inabilità) sono erogate, in via provvisoria, al compimento del diciottesimo anno di età e ricorrendone gli estremi, le prestazioni verranno concesse all’esito del successivo accertamento delle condizioni sanitarie e degli altri requisiti amministrativi previsti (reddito e residenza sul territorio italiano).

Messaggio INPS n. 6512 8/8/14

Come presentare domanda d’invalidità a 18 anni?

L’iter da seguire per l’accertamento d’invalidità è lo stesso previsto per i minori, con la differenza che il titolare della domanda è ora il figlio neo-maggiorenne, salvo sia stata avviata una richiesta di tutela.

Inoltre, il neo-maggiorenne dovrà presentare all’INPS il “Modello AP70”, relativo ai requisiti di reddito (direttamente sul sito dell’Istituto tramite il proprio SPID, oppure tramite CAF).

INPS – domanda di accertamento d’invalidità-handicap

Leggi anche: Quando il figlio diventa maggiorenne occorre ripetere l’accertamento di handicap?

Leggi: Come chiedere il tutore o l’amministratore di sostegno?

Aggiornato al 4-8-23

I minori con disabilità hanno diritto a determinate indennità o pensioni, che in parte cambieranno al compimento della maggiore età.

Cosa cambierà al compimento dei diciotto anni?

In generale i neo-maggiorenni con disabilità, per poter ricevere le provvidenze economiche previste per gli adulti, dovranno chiedere un nuovo accertamento d’invalidità civile.

Leggi: Come si presenta la domanda d’invalidità?

In virtù del decreto semplificazioni L. 114/2014 (art. 25, comma 6) ci sono alcune eccezioni. Per conservare il diritto alle indennità non hanno necessità di chiedere un nuovo accertamento i minori:

Gli stessi, compiuto il diciottesimo anno, oltre a conservare il diritto alle provvidenze precedentemente percepite, avranno automaticamente diritto anche alle pensioni previste per invalidi maggiorenni

A quale provvidenza economica ha diritto un invalido maggiorenne?

Una volta effettuata la visita di accertamento (o una volta compiuti i diciotto anni, nel caso dei minori appartenenti all’elenco sopra indicato), l’INPS spedirà a casa il nuovo verbale d’invalidità e lo inserirà nell’Area “MY INPS” del proprio portale.

In base alle diciture riportate sul verbale, stati gli altri requisiti amministrativi e reddituali, avrete diritto o meno alle seguenti ulteriori provvidenze economiche:

 

 

*Minore di 12 anni: l’ipoacusia deve essere pari o superiore a 60 decibel HTL di media fra le frequenze 500, 1000, 2000 hertz nell’orecchio migliore; Maggiore di 12 anni: l’ipoacusia deve essere pari o superiore a 75 decibel. Viene inoltre richiesto di dimostrare che l’insorgenza dell’ipoacusia è precedente ai 12 anni

Aggiornato al: 6-3-2023

Il gratuito patrocinio consiste nel poter beneficiare della gratuità di certe spese processuali in cause penali, tributarie, amministrative e civili, comprese le procedure di cosiddetta “volontaria giurisdizione”, per esempio l’interdizione, l’inabilitazione, l’amministrazione di sostegno. Può essere quindi utile nel caso di richiesta di tutela legale di un figlio.

E’ riservato a coloro che, al 2018, hanno un reddito annuo non superiore a 11.493,82 euro.

Come richiederlo. Per accedere al gratuito patrocinio occorre recarsi presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati o, in alternativa, inviare la domanda a mezzo raccomandata a/r con allegata fotocopia di un documento d’identità valido del richiedente.

Ordine degli avvocati di Torino

Leggi sul sito del Tribunale di Torino

Aggiornato al 24-09-2018

Spesso le persone con disabilità necessitano di forme di tutela della persona anche in età adulta. I motivi possono essere diversi, per esempio una difficoltà nella gestione del denaro e dei beni materiali, nel caso di ritardo cognitivo, o un pericolo di raggiro.

 

Per garantire la tutela delle persone parzialmente o totalmente incapaci di curare i propri interessi, il codice civile prevede due figure, l‘amministratore di sostegno e il tutore.

 

L’amministratore di sostegno è una figura preposta ad assistere la persona che, per effetto di una infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trova nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi. Questa figura può essere richiesta quindi anche nel caso di disabilità motoria, per esempio per espletare delle pratiche burocratiche che richiederebbero la presenza di persona. I suoi compiti vengono definiti dal giudice tutelare, come “un abito su misura”, in base alle richieste dell’interessato o dei suoi familiari.

Come richiederlo. Occorre presentare domanda al tribunale civile, sezione tutelare. Salvo lo richieda il giudice, non occorre ricorrere ad un avvocato. In base alla legge il giudice nomina l’amministratore di sostegno entro sessanta giorni dalla richiesta, con decreto immediatamente esecutivo.

Costi. Tranne nei casi in cui il giudice chieda il ricorso ad un avvocato, ci sono soltanto spese di segreteria (27,00 euro).

Leggi sul sito del tribunale di Torino

 

Il tutore è il rappresentante legale della persona interdetta, cioè definita dal giudice “del tutto incapace di provvedere ai propri interessi”; oltre ai poteri di rappresentanza, gestisce il suo patrimonio. Una persona sotto tutela non può sposarsi, senza il parere positivo del tutore.

Come richiederlo. Occorre rivolgersi a un avvocato. Trattandosi di una causa civile, i tempi sono fino all’anno e mezzo.

Costi. Rivolgersi a un avvocato per questo tipo di causa costa intorno ai 1.500-2.000 euro. In caso di redditi bassi è possibile richiedere il gratuito patrocinio.

Leggi sul sito del tribunale di Torino

 

Chi può essere nominato? Sia il tutore, sia l’amministratore di sostegno, possono essere dei familiari (di solito lo sono i genitori, o fratelli o sorelle), se il giudice li ritiene adatti al ruolo; diversamente può essere una terza persona (un avvocato, un assessore, un amico di famiglia, ecc.)

 

NB: Per evitare che al compimento del diciottesimo anno il (la) neo-magiorenne rimanga senza tutela legale, la legge prevede che si possano iniziare le pratiche per la nomina del tutore o dell’amministratore di sostegno fin dal compimento del diciassettesimo anno di età. Il decreto di nomina diventerà effettivo soltanto al compimento del diciottesimo anno.

Legge 6/2004

Codice civile – Titolo XII – Delle misure di protezione delle persone prive in tutto od in parte di autonomia 

L’amministratore di sostegno – Città metropolitana

www.tutori.it

Aggiornato al 12/5/2023

Una ricerca condotta dall’Ifom e dalla Tokyo Metropolitan University ha gettato luce sul meccanismo con cui agisce il gene Ddx11, all’origine della malattia genetica. I risultati potrebbero avere importanti ricadute sui disturbi dello sviluppo dovuti a carenze nel sistema di riparazione del DNA. Leggi l’articolo su HealthDesk, il portale di informazione sulla salute a tutto campo dalla politica, alla medicina e alla ricerca, con particolare attenzione al sociale.

Un neonato ogni 4.000 nati vivi in Italia è colpito da paralisi cerebrale infantile, una delle più frequenti malattie neurologiche dell’infanzia. Leggi l’articolo su HealthDesk, il portale di informazione sulla salute a tutto campo dalla politica, alla medicina e alla ricerca, con particolare attenzione al sociale.

L’ISS coordinerà l’elaborazione di due distinte linee guida, una per i bambini e gli adolescenti e una per gli adulti, che saranno sviluppate nel corso di un anno e mezzo. La prima raccomandazione è attesa entro la fine dell’anno. Leggi l’articolo su HealthDesk, il portale di informazione sulla salute a tutto campo dalla politica, alla medicina e alla ricerca, con particolare attenzione al sociale.

La Regione Piemonte ha aperto sul proprio portale una nuova sezione tematica rivolta a persone con disabilità.

Diritti e opportunità, servizi, informazioni, notizie utili e approfondimenti in ambito di istruzione, lavoro, assistenza socio-sanitaria, trasporto, sport e tempo libero.

Vai al sito

Grazie a un investimento di 50 mila euro della società genovese di gestione del risparmio Yarpa, partità a breve un progetto quinquennale che vede uniti l’ospedale Gaslini e Area Onlus. Verranno introdotte innovazioni tecnologiche, che si configurano come strumenti molto potenti per migliorare la personalizzazione e la generalizzazione dei risultati degli interventi.

Area Onlus, l’associazione che ha creato e gestisce il nostro portale, è nata a Torino nel 1982 per dedicarsi all’assistenza delle persone con disabilità e delle rispettive famiglie. Dalla sua nascita a oggi oltre 15.000 persone hanno usufruito dei servizi di Area. Ogni anno vengono seguite circa 350 famiglie.

L’ospedale pediatrico Giannina Gaslini, fondato a Genova nel 1931 dal Senatore Gerolamo Gaslini, si prende cura del bambino dal concepimento all’età adulta oltre ad essere un policlinico pediatrico tra i più grandi in Europa. Riceve più del 42% dei ricoveri annui da altre regioni, con circa un migliaio di pazienti provenienti da oltre 70 paesi del mondo.

In presenza di invalidità o handicap, le spese sostenute per il computer e il tablet possono essere detratte dall’IRPEF (al 19%), quando questi strumenti “sono preposti ad assistere alla riabilitazione, o a facilitare la comunicazione interpersonale, l’elaborazione scritta o grafica, il controllo dell’ambiente e l’accesso alla informazione e alla cultura in quei soggetti per i quali tali funzioni sono impedite o limitate da menomazioni di natura motoria, visiva, uditiva o del linguaggio”

La legge di bilancio 2018 (Legge n. 205/2017), in vigore dall’1 gennaio, ha esteso questa possibilità alle spese per computer, tablet e strumenti tecnologici (compresi i software) compensativi nel caso di studente della scuola dalla primaria alla secondaria di II grado (“scuola superiore”) con certificazione DSA.

Leggi tutto

A rispondere (e ad aiutare i medici a rispondere) ai dubbi dei cittadini arriva Dottoremaeveroche, nuovo sito della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo).

Leggi l’articolo su HealthDesk, il portale di informazione sulla salute a tutto campo dalla politica, alla medicina e alla ricerca, con particolare attenzione al sociale.